Terapia disturbo da attacchi di panico
Salve a tutti!
Dopo una visita psichiatrica mi è stato diagnosticato un “disturbo da attacchi di panico con ansia anticipatoria e condotta da evitamento”.
La terapia farmacologica prescritta è la seguente:
-Alprazolam 0.50mg (mezza compressa dopo colazione e pranzo e una compressa la sera)
-Entact 10mg (1 cp al mattino)
Il medico mi ha detto di iniziare con mezza compressa di alprazolam solo la sera per due giorni, e con mezza compressa di entact al mattino per 5 giorni prima di passare al dosaggio “completo”.
Mi fido del mio medico, ma non avendo mai usato farmaci di questo tipo e avendo letto molti pareri ed esperienze contrastanti, mi chiedevo se non fosse troppo brusco passare dopo soli due giorni da 0.25 mg a 1mg al giorno di alprazolam. Cosa ne pensate?
Inoltre, poiché ho intenzione di iniziare anche una psicoterapia, vorrei sapere quale è il momento migliore per intraprenderla. Posso farlo già adesso o è meglio attendere i primi effetti della terapia farmacologica?
Ringrazio chiunque voglia aiutarmi dedicarmi un po’ di tempo e attenzione.
Dopo una visita psichiatrica mi è stato diagnosticato un “disturbo da attacchi di panico con ansia anticipatoria e condotta da evitamento”.
La terapia farmacologica prescritta è la seguente:
-Alprazolam 0.50mg (mezza compressa dopo colazione e pranzo e una compressa la sera)
-Entact 10mg (1 cp al mattino)
Il medico mi ha detto di iniziare con mezza compressa di alprazolam solo la sera per due giorni, e con mezza compressa di entact al mattino per 5 giorni prima di passare al dosaggio “completo”.
Mi fido del mio medico, ma non avendo mai usato farmaci di questo tipo e avendo letto molti pareri ed esperienze contrastanti, mi chiedevo se non fosse troppo brusco passare dopo soli due giorni da 0.25 mg a 1mg al giorno di alprazolam. Cosa ne pensate?
Inoltre, poiché ho intenzione di iniziare anche una psicoterapia, vorrei sapere quale è il momento migliore per intraprenderla. Posso farlo già adesso o è meglio attendere i primi effetti della terapia farmacologica?
Ringrazio chiunque voglia aiutarmi dedicarmi un po’ di tempo e attenzione.
[#1]
Gentile utente
La terapia prescritta in questo modo può trovare indicazione anche se veloce, la valutazione di chi l'ha visitata ha consentito di valutare una prescrizione in questo modo.
Per ciò che attiene la psicoterapia, l'indicazione è di chi la valuta e non dovrebbe partire da una sua proposta ma vanno considerati alcuni parametri che consentano di valutare l'indicazione al trattamento psicoterapeutico.
La terapia prescritta in questo modo può trovare indicazione anche se veloce, la valutazione di chi l'ha visitata ha consentito di valutare una prescrizione in questo modo.
Per ciò che attiene la psicoterapia, l'indicazione è di chi la valuta e non dovrebbe partire da una sua proposta ma vanno considerati alcuni parametri che consentano di valutare l'indicazione al trattamento psicoterapeutico.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
confermo quanto già espresso dal collega:
la terapia pare in linea teorica congrua.
Tenga tuttavia presente che i tempi di manifestazione del beneficio terapeutico possono essere variabili così come il dosaggio del farmaco (ed i tipi di farmaci) non necessariamente adeguato.
Sarà importante per tali motivi valutare e monitorare il trattamento: così come valutare l'eventuale (o meno) indicazione al trattamento psicoterapico (e in caso affermativo decidere anche il tipo di approccio più consono al suo caso).
Ne riparli, in questi termini, con il suo curante e, se lo desidera, ci tenga aggiornati.
confermo quanto già espresso dal collega:
la terapia pare in linea teorica congrua.
Tenga tuttavia presente che i tempi di manifestazione del beneficio terapeutico possono essere variabili così come il dosaggio del farmaco (ed i tipi di farmaci) non necessariamente adeguato.
Sarà importante per tali motivi valutare e monitorare il trattamento: così come valutare l'eventuale (o meno) indicazione al trattamento psicoterapico (e in caso affermativo decidere anche il tipo di approccio più consono al suo caso).
Ne riparli, in questi termini, con il suo curante e, se lo desidera, ci tenga aggiornati.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
Ex utente
grazie mille ad entrambi per la disponibilità.
Oggi inizio la terapia...so che devo avere un po' di pazienza e che i risultati non possono essere immediati.
Per quanto riguarda la psicoterapia ne parlerò al più presto con il mio medico. Pensavo che potesse essere un valido aiuto per questo tipo di problema, avendo letto che i risultati migliori si ottengono combinando appunto i due tipi di terapie. Ma io non sono un medico e mi affiderò al parere e alla guida di chi è sicuramente più competente di me.
Ci sono casi in cui il solo trattamento farmacologico è sufficiente per il completo superamento di questo disturbo senza spiacevoli "ricadute"?
Grazie ancora e buona giornata
Oggi inizio la terapia...so che devo avere un po' di pazienza e che i risultati non possono essere immediati.
Per quanto riguarda la psicoterapia ne parlerò al più presto con il mio medico. Pensavo che potesse essere un valido aiuto per questo tipo di problema, avendo letto che i risultati migliori si ottengono combinando appunto i due tipi di terapie. Ma io non sono un medico e mi affiderò al parere e alla guida di chi è sicuramente più competente di me.
Ci sono casi in cui il solo trattamento farmacologico è sufficiente per il completo superamento di questo disturbo senza spiacevoli "ricadute"?
Grazie ancora e buona giornata
[#4]
Gentile utente,
le confermo che nella mia esperienza ho potuto osservare alcuni casi in cui è possibile ottenere il superamento del disturbo con la sola presenza del trattamento farmacologico.
Resta peraltro valida anche la sua considerazione sul fatto che in buona misura la maggioranza dei casi trae beneficio dalla combinazione di un trattamento farmacologico con una terapia di tipo psicoterapico.
le confermo che nella mia esperienza ho potuto osservare alcuni casi in cui è possibile ottenere il superamento del disturbo con la sola presenza del trattamento farmacologico.
Resta peraltro valida anche la sua considerazione sul fatto che in buona misura la maggioranza dei casi trae beneficio dalla combinazione di un trattamento farmacologico con una terapia di tipo psicoterapico.
[#5]
Ex utente
Gentili dottori,
è passato poco più di un mese dall’inizio della terapia con entact e alprazolam. Vorrei fare il punto della situazione e porvi alcune domande.
Non ho più avuto attacchi veri e propri, soltanto dei momenti di ansia acuta e con minore frequenza rispetto al passato.
Non ho più trascorso notti insonni. Prima mi svegliavo in preda al panico e con una sensazione di soffocamento che non mi faceva riposare affatto.
Questi aspetti hanno sicuramente migliorato in parte la qualità della mia vita, ma ci sono altri problemi che non ho ancora risolto.
La cosa che più di tutte mi preoccupa è il senso di irrealtà che ancora non mi abbandona. Ho la sensazione di vivere in un sogno, avverto le mie percezioni (soprattutto visive) alterate. Tutto è ovattato, rallentato, sono chiusa in una palla di vetro. Questa derealizzazione limita molto le mie attività, non riesco ad uscire, a frequentare luoghi affollati, evito di guidare e ho tutt’ora problemi di concentrazione.
Ne ho parlato con lo psichiatra durante l’ultima visita e mi ha detto che la terapia non va cambiata e che col tempo anche questo problema si risolverà.
A volte mi sento molto angosciata e demoralizzata, per questo chiedo a voi cosa ne pensate, se questo problema si risolverà a breve o dovrò conviverci ancora per molto tempo e infine se ritenete che la terapia sia adeguata per combattere i sintomi che ho descritto oppure ci sono altri farmaci più specifici.
Grazie mille a tutti per la disponibilità
è passato poco più di un mese dall’inizio della terapia con entact e alprazolam. Vorrei fare il punto della situazione e porvi alcune domande.
Non ho più avuto attacchi veri e propri, soltanto dei momenti di ansia acuta e con minore frequenza rispetto al passato.
Non ho più trascorso notti insonni. Prima mi svegliavo in preda al panico e con una sensazione di soffocamento che non mi faceva riposare affatto.
Questi aspetti hanno sicuramente migliorato in parte la qualità della mia vita, ma ci sono altri problemi che non ho ancora risolto.
La cosa che più di tutte mi preoccupa è il senso di irrealtà che ancora non mi abbandona. Ho la sensazione di vivere in un sogno, avverto le mie percezioni (soprattutto visive) alterate. Tutto è ovattato, rallentato, sono chiusa in una palla di vetro. Questa derealizzazione limita molto le mie attività, non riesco ad uscire, a frequentare luoghi affollati, evito di guidare e ho tutt’ora problemi di concentrazione.
Ne ho parlato con lo psichiatra durante l’ultima visita e mi ha detto che la terapia non va cambiata e che col tempo anche questo problema si risolverà.
A volte mi sento molto angosciata e demoralizzata, per questo chiedo a voi cosa ne pensate, se questo problema si risolverà a breve o dovrò conviverci ancora per molto tempo e infine se ritenete che la terapia sia adeguata per combattere i sintomi che ho descritto oppure ci sono altri farmaci più specifici.
Grazie mille a tutti per la disponibilità
[#6]
Gentile utente,
mi sento di tranquillizzarla poichè condivido quanto espresso dal suo psichiatra.
Quegli aspetti ancora disfunzionali evidentemente necessitano ancora di un pò di tempo per avere un beneficio dalla terapia attuale.
Ci tenga comunque aggiornati qualora lo desiderasse.
mi sento di tranquillizzarla poichè condivido quanto espresso dal suo psichiatra.
Quegli aspetti ancora disfunzionali evidentemente necessitano ancora di un pò di tempo per avere un beneficio dalla terapia attuale.
Ci tenga comunque aggiornati qualora lo desiderasse.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 26/03/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.