Disordini del movimento
Sono padre di un ragazzo di 15 anni, fin dall'eta' di 5, 6 anni mio figlio ha sofferto di
tic nervosi che comunque variano nel tempo.
Inizialmente riguardavano la parola
e si manifestavano con della pronunciata balbuzia, poi hanno riguardato la parte superiore del tronco con movimenti (non continui) simili a scrollamenti delle spalle
adesso la balbuzie sembra sparita ma quando il ragazizo e' in procinto di esprimere verbalmente
un concetto inizia la conversazione guardandosi il pollice (come se controllasse
lo stato delle sue unghie) e alzando addirittura una gamba.
A scuola il ragazzo ha un buon rendimento e sembra vivere serenamente la vita di classe. Ha almeno 2 buoni compagni con cui scambia idee e opinioni.
Io sono molto preoccupato e non so francamente a chi rivolgermi (io risiedo A Catania) ne tanto meno come inquadrare questa
problematica (se da un punto di vista psichiatrico o psicologico). Ovviamente ho consultato in precedenza dei logopedisti al tempo della balbuzie e dei psico terapisti senza ottenere nessuna risposta soddisfacente. Anzi alcuni di loro mi assicuravano
che con il tempo (vista la tenera eta) questi disturbi si sarebbero attenuati
e di non riprendere mai il ragazzo a seguito di questi tic.
Ringraziandovi anticipatamene per la cortese attenzione porgo i miei piu' cordiali
saluti
tic nervosi che comunque variano nel tempo.
Inizialmente riguardavano la parola
e si manifestavano con della pronunciata balbuzia, poi hanno riguardato la parte superiore del tronco con movimenti (non continui) simili a scrollamenti delle spalle
adesso la balbuzie sembra sparita ma quando il ragazizo e' in procinto di esprimere verbalmente
un concetto inizia la conversazione guardandosi il pollice (come se controllasse
lo stato delle sue unghie) e alzando addirittura una gamba.
A scuola il ragazzo ha un buon rendimento e sembra vivere serenamente la vita di classe. Ha almeno 2 buoni compagni con cui scambia idee e opinioni.
Io sono molto preoccupato e non so francamente a chi rivolgermi (io risiedo A Catania) ne tanto meno come inquadrare questa
problematica (se da un punto di vista psichiatrico o psicologico). Ovviamente ho consultato in precedenza dei logopedisti al tempo della balbuzie e dei psico terapisti senza ottenere nessuna risposta soddisfacente. Anzi alcuni di loro mi assicuravano
che con il tempo (vista la tenera eta) questi disturbi si sarebbero attenuati
e di non riprendere mai il ragazzo a seguito di questi tic.
Ringraziandovi anticipatamene per la cortese attenzione porgo i miei piu' cordiali
saluti
[#2]
Gentile signore,
lei dice che suo figlio vive serenamente la vita di classe e non ha problemi E a casa come vanno le cose?
La balbuzie sembra come dice Lei, 'sparita': e i tic che aveva da ragazzino mi par di capire che sono pure scomparsi. (le chiederei in che epoca era comparsa e quanto è durata la balbuzie?, e analogamente i tic),
Ora ( da quando?) quando sta per parlare ha i 'vezzi' che descrive, non so se a casa, a scuola, con gli amici. Questi non hanno l'aspetto di tic ma forse di atti 'scaramantici', quasi automatici, per così dire, come per darsi coraggio e parlare, non certo .
Ci sono altri motivi per cui è così preoccupato per suo figlio?
lei dice che suo figlio vive serenamente la vita di classe e non ha problemi E a casa come vanno le cose?
La balbuzie sembra come dice Lei, 'sparita': e i tic che aveva da ragazzino mi par di capire che sono pure scomparsi. (le chiederei in che epoca era comparsa e quanto è durata la balbuzie?, e analogamente i tic),
Ora ( da quando?) quando sta per parlare ha i 'vezzi' che descrive, non so se a casa, a scuola, con gli amici. Questi non hanno l'aspetto di tic ma forse di atti 'scaramantici', quasi automatici, per così dire, come per darsi coraggio e parlare, non certo .
Ci sono altri motivi per cui è così preoccupato per suo figlio?
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
[#3]
Utente
Gentile Dottoressa adesso la data di preciso di durata della balbuzia non ricordo
ma sicuramente almeno 2-3 anni. Io in realta ricordo un episodio che personalmente
mi pesa un po aveva circa 3-4 anni e accadde che un giorno lo rimproverai per una stupidata. Fu forse il primo rimprovero che gli diedi un po energico lui si spavento parecchio e corse a nascondersi sotto il letto. Io accortomi della cosa me lo presi in braccio e lo rassicurai per lungo tempo. Io ho l'impressione che da allora i sui tic si manifstarono.
(qundo era piccolo muoveva sempre i piedini o contraeva i muscoli del sederino)
Ho da allora pero fatto molta attenzione ai rimproveri. Ovviamente quando necessario
non lo dipsenso da qualche ramanzina energicaia. A parte questo penso di comportarmi con lui sempre amerovolmente con cocole che adesso ovviamente data l'eta' gli rispsarmio. E' cmq un ragazzo che penso sia molto severo con se stesso
e con una voglia di primeggiare in mole delle sue attivita (a questo forse anche
mi rendo conto anche io ho contribuito). Purtoppo io e la madre ci siamo separati nel 2008 (aveva cira 11 anni). Nonostante tutto pero' ormai sembra che lui e il fratello piu' piccolo abbiano
ben assorbito il colpo e penso abbiano raggiunto un certo grado di serenita'. Son riuscito
ad ottenere un affidamento condviso e loro, i 2 ragazz, i vivono con me 6 giorni continui su 14. Cmq gli episodi dei tic risalgono anche a prima della separazione.
I vezzi di cui lei parla (speriamo siano realmente solo vezzi) li esibisce da circa 1. anno un anno e mezzo. Non so in relata' se in classe assume gli stessi comportamenti, cmq da quello
che so (parliamo tanto degli epsisodi che gli succedono in classe) vive la vita di classe con la dovuta serenita' e freme per partecipare a tutti gli avvenimenti
che si svolgono in comunita' (riunione di compagni gite scolastiche etc.)
Non l'ho mai visto, almeno mi pare, turbato per prese in giro etc.
Pero mi creda i vezzi di cui lei parla stanno adesso diventando macrsoscopici
Cortesemente, mi suggersica se puo con queste poche informazione il tipo di approccio
da seguire o se non e' necessaria nessuna terapia.
RIngraziandola ancora per l'attenzione le porgo i miei piu' cordiali saluti.
ma sicuramente almeno 2-3 anni. Io in realta ricordo un episodio che personalmente
mi pesa un po aveva circa 3-4 anni e accadde che un giorno lo rimproverai per una stupidata. Fu forse il primo rimprovero che gli diedi un po energico lui si spavento parecchio e corse a nascondersi sotto il letto. Io accortomi della cosa me lo presi in braccio e lo rassicurai per lungo tempo. Io ho l'impressione che da allora i sui tic si manifstarono.
(qundo era piccolo muoveva sempre i piedini o contraeva i muscoli del sederino)
Ho da allora pero fatto molta attenzione ai rimproveri. Ovviamente quando necessario
non lo dipsenso da qualche ramanzina energicaia. A parte questo penso di comportarmi con lui sempre amerovolmente con cocole che adesso ovviamente data l'eta' gli rispsarmio. E' cmq un ragazzo che penso sia molto severo con se stesso
e con una voglia di primeggiare in mole delle sue attivita (a questo forse anche
mi rendo conto anche io ho contribuito). Purtoppo io e la madre ci siamo separati nel 2008 (aveva cira 11 anni). Nonostante tutto pero' ormai sembra che lui e il fratello piu' piccolo abbiano
ben assorbito il colpo e penso abbiano raggiunto un certo grado di serenita'. Son riuscito
ad ottenere un affidamento condviso e loro, i 2 ragazz, i vivono con me 6 giorni continui su 14. Cmq gli episodi dei tic risalgono anche a prima della separazione.
I vezzi di cui lei parla (speriamo siano realmente solo vezzi) li esibisce da circa 1. anno un anno e mezzo. Non so in relata' se in classe assume gli stessi comportamenti, cmq da quello
che so (parliamo tanto degli epsisodi che gli succedono in classe) vive la vita di classe con la dovuta serenita' e freme per partecipare a tutti gli avvenimenti
che si svolgono in comunita' (riunione di compagni gite scolastiche etc.)
Non l'ho mai visto, almeno mi pare, turbato per prese in giro etc.
Pero mi creda i vezzi di cui lei parla stanno adesso diventando macrsoscopici
Cortesemente, mi suggersica se puo con queste poche informazione il tipo di approccio
da seguire o se non e' necessaria nessuna terapia.
RIngraziandola ancora per l'attenzione le porgo i miei piu' cordiali saluti.
[#4]
"qundo era piccolo muoveva sempre i piedini o contraeva i muscoli del sederino"
i 'tic' sono una cosa diversa...
periodi di balbuzie verso i due o tre anni sono di solito episodi transitori...
Da alcune sue parole sembra che Lei si senta in colpa verso questo suo figlio e forse di conseguenza potrebbe essere troppo 'apprensivo' nei suoi confronti e un po' intrusivo nei suoi 'affari' (compatibilmente con l'età).
Suo figlio ha un gruppo di amici, qualche attività o interesse extrascolastico cui si dedica, dorme, mangia, esce di casa, fa le sue cose (compiti, ecc) apparentemente senza troppi ostacoli?
Com'è il rapporto con i genitori separati, e dei genitori fra loro, per la gestione delle cose?
i 'tic' sono una cosa diversa...
periodi di balbuzie verso i due o tre anni sono di solito episodi transitori...
Da alcune sue parole sembra che Lei si senta in colpa verso questo suo figlio e forse di conseguenza potrebbe essere troppo 'apprensivo' nei suoi confronti e un po' intrusivo nei suoi 'affari' (compatibilmente con l'età).
Suo figlio ha un gruppo di amici, qualche attività o interesse extrascolastico cui si dedica, dorme, mangia, esce di casa, fa le sue cose (compiti, ecc) apparentemente senza troppi ostacoli?
Com'è il rapporto con i genitori separati, e dei genitori fra loro, per la gestione delle cose?
[#5]
"Cortesemente, mi suggersica se puo con queste poche informazione il tipo di approccio
da seguire o se non e' necessaria nessuna terapia."
Gentile utente,
È ovvio che on line la valutqzione è solo indicativa e non è possibile escludere o ammettere la presenza di patologie.
Può far valutare suo figlio primariamente dal medico di famiglia per capire se ciò che lei rileva può essere un sintomo di patologia, ed eventualmente rivolgersi a figure specialistiche che possano valutare la situazione sia per chiarire la condizione clinica sia per tranquillizzare lei in assenza di una effettiva malattia.
da seguire o se non e' necessaria nessuna terapia."
Gentile utente,
È ovvio che on line la valutqzione è solo indicativa e non è possibile escludere o ammettere la presenza di patologie.
Può far valutare suo figlio primariamente dal medico di famiglia per capire se ciò che lei rileva può essere un sintomo di patologia, ed eventualmente rivolgersi a figure specialistiche che possano valutare la situazione sia per chiarire la condizione clinica sia per tranquillizzare lei in assenza di una effettiva malattia.
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[#6]
Utente
Gentile dottore, purtroppo quello che rilevo io lo rileva anche la madre e sto cercando adesso di mettermi in contatto con il prof. di italiano per vedere se questi compartimenti
sono anche esibiti in classe e per come vede lui l'inserimento in classe del ragazzo che
cmq a me sembra buono e nella norma.
La ringrazio per i consigli e certamente contattero' il medico di famiglia
(anche se, come penso lei ben sa, oggi molti medici di famiglia esercitano la loro professione in modo direi " evanescente"). I rapporti con la madre e la gestione
del coaffidamento si e' adesso in qualche modo stabilizzata.
I miei piu' cordiali saluti.
sono anche esibiti in classe e per come vede lui l'inserimento in classe del ragazzo che
cmq a me sembra buono e nella norma.
La ringrazio per i consigli e certamente contattero' il medico di famiglia
(anche se, come penso lei ben sa, oggi molti medici di famiglia esercitano la loro professione in modo direi " evanescente"). I rapporti con la madre e la gestione
del coaffidamento si e' adesso in qualche modo stabilizzata.
I miei piu' cordiali saluti.
[#7]
Bene. Il cenno sul fatto che 'I rapporti con la madre e la gestione
del coaffidamento si e' adesso in qualche modo stabilizzata' fa pensare che ci sia stato un periodo di instabilità cui inevitabilmente i figli avranno reagito in qualche modo, forse con qualche inevitabile disagio e nwervosismo. Credo che il suo proposito di sentire gli insegnanti sia molto giusto.
Restando a disposizione,
cordialmente
del coaffidamento si e' adesso in qualche modo stabilizzata' fa pensare che ci sia stato un periodo di instabilità cui inevitabilmente i figli avranno reagito in qualche modo, forse con qualche inevitabile disagio e nwervosismo. Credo che il suo proposito di sentire gli insegnanti sia molto giusto.
Restando a disposizione,
cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 18/03/2012.
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