Depressione, esaurimento nervoso, stress, impotenza?
Gentili dottori salve... cercherò di essere il piu' breve e chiaro possibile circa le mie disavventure ke mi stanno accadendo.
sono maschio e tutto è iniziato il 20 maggio data in cui ho compiuto 28 anni... è successo che mi è sembrato ke la vita mi è volata via. mai una fidanzata, mai una relazione, mai un rapporto sessuale... il tutto perchè ho avuto sempre il complesso del pene piccolo, la paura di non essere all'altezza, etc... ho sempre e solo pensato quasi al lavoro ... cmq andiamo al sodo in tale periodo mi è crollato il mondo addosso , mi è sembrato di essere diventato vecchio e così mi sono ossessionato per una ragazza ke non ne ha volu sapere ...... ho iniziato a stare male con i seguenti sintomi:
insonnia, stanchezza di giorno soprattutto al mattino, dolori addominali, mancanza di concentrazione, agitazione, ansia, impotenza sessuale totale (nel senso ke non riuscivo ad avere un erezione masturbatoria) il tutto è andato avanti per 1 mese e mezzo quando mi sono deciso di recarmi dal medico di famiglia il quale mi fece l'impegnativa per il C.I.M. (Centro di Igiene Mentale) ma per due settimane trovai chiuso per ferie e così andai da un medico chirurgo di mia fiducia, il quale dopo avermi visitato e fatto una ecografia mi prescrisse 10 gocce al giorno di elopram e 15 gocce serali di xanax rassicurandomi ke da lì a 10-15 giorni sarei stato meglio e mi sarei dovuto preoccupare del fatto ke avrei avuto delle erezioni potentissime, senza però diagnosticarmi nulla...iniziai la terapia e dopo 10 giorni quello ke mi aveva preannunciato il medico si avverò. lo kiamai e mi disse di continuare la cura per un mesetto con l'antidepressiv elopram e di scalare xanax....così feci e, dopo un mese stavo molto bene e, ricordandomi quanto detto dal medico tolsi la cura bruscamente .... già dopo qlke giono avvertivo capogiri e dopo una decina tornarono i sintomi...preoccupato kiamai telefonicamente il medico e mi disse di riprendere elopram ...a quel punto mi auto diagnosticai la depressione e riuscii a mettermi in contatto con il C.I.M. La psikiatra mi disse di continuare la cura e, se avessi avvertito fastidi a livello sessuale potevo ridurre il farmaco a 5 gocce al /dì ....insomma il tutto per direke ho fatto il cosidetto fai da te ...
sono andato per 4 mesi da una psicologa ke, ahimè forse molto impreparata, mi ha sconsigliato sempre all'inizio una visita psikiatrica ... questo mi ha fatto imbestialire e cmq ho preso appuntamento con uno psikiatra ke, a detta, è uno dei migliori della mia zona....questo però ha rinviato per ben due volte l'appuntamento .....insomma arrabbiato, confuso e sempre piu' preoccupato per la disfunzione erettile sono riuscito ad inizio gennaio ad avere un incontro con uno psikiatra-psicoterapeuta e sessuologo ke, mi ha diagnosticato una forma leggera di depressione reattiva seguente ad un evento stressante ed a una vita di frustrazione ... già dal primo incontro mi ha prescritto samyr fiale 400 al giorno e mi ha fatto sclare gradualemte, fino a toglierlo, elopram poikè il citalopram ha molti effetti collaterali sulla sessualità ... dopo 15 giorni non ho avuto effetti di rimbalzo ma ho sentito un po' di umore depresso e così mi ha prescritto fevarin 50 mg ed una compressa di samyr al giorno .... poikè mi ero osessionato sulla masturbazione (tentavo ed il piu' delle volte riuscivo a masturbarmi anke 5 volte al giorno)....
ora dopo 5 giorni di terapia l'umore sembra essere buono e l'ossessione l'ho tolta un po' anke autonomamente (evito i tentativi di masturbarmi)...
secondo il mio psikiatra (psicoterapeuta e sessuologo) ho una personalità con tratti ossessivi e comunque con difficoltà di relazioni per questo vuole iniziare la psicoterpia cognitivo-comportamentale ....
ora voglio kiedervi:
- è giusta la diagnosi da lui fornitami?
- è buona la cura d lui prescrittami? E' alto il dosaggio di fevarin? ne potrei risentire degli effetti collaterali?
- è di aiuto il sessuologo per sbloccarmi dal punto di vista sessuale?
- è di aiuto la psicoterapia cognitivo - comportamentale?
- per quanto tempo dovrò assumere gli antidepressivi (basteranno sei mesi)?
- tornerà la libido normale?
- è giusto secondo voi il comportamento della mia ex psicologa?
D'altro canto io ho cambiato lavoro (uno meno stressante), sono andato a vivere da solo con degli amici e cerco nuovi contatti sociali...palestra, nuoto etc....
In anticipo ringrazio per le eventuali risposte.
saluti
sono maschio e tutto è iniziato il 20 maggio data in cui ho compiuto 28 anni... è successo che mi è sembrato ke la vita mi è volata via. mai una fidanzata, mai una relazione, mai un rapporto sessuale... il tutto perchè ho avuto sempre il complesso del pene piccolo, la paura di non essere all'altezza, etc... ho sempre e solo pensato quasi al lavoro ... cmq andiamo al sodo in tale periodo mi è crollato il mondo addosso , mi è sembrato di essere diventato vecchio e così mi sono ossessionato per una ragazza ke non ne ha volu sapere ...... ho iniziato a stare male con i seguenti sintomi:
insonnia, stanchezza di giorno soprattutto al mattino, dolori addominali, mancanza di concentrazione, agitazione, ansia, impotenza sessuale totale (nel senso ke non riuscivo ad avere un erezione masturbatoria) il tutto è andato avanti per 1 mese e mezzo quando mi sono deciso di recarmi dal medico di famiglia il quale mi fece l'impegnativa per il C.I.M. (Centro di Igiene Mentale) ma per due settimane trovai chiuso per ferie e così andai da un medico chirurgo di mia fiducia, il quale dopo avermi visitato e fatto una ecografia mi prescrisse 10 gocce al giorno di elopram e 15 gocce serali di xanax rassicurandomi ke da lì a 10-15 giorni sarei stato meglio e mi sarei dovuto preoccupare del fatto ke avrei avuto delle erezioni potentissime, senza però diagnosticarmi nulla...iniziai la terapia e dopo 10 giorni quello ke mi aveva preannunciato il medico si avverò. lo kiamai e mi disse di continuare la cura per un mesetto con l'antidepressiv elopram e di scalare xanax....così feci e, dopo un mese stavo molto bene e, ricordandomi quanto detto dal medico tolsi la cura bruscamente .... già dopo qlke giono avvertivo capogiri e dopo una decina tornarono i sintomi...preoccupato kiamai telefonicamente il medico e mi disse di riprendere elopram ...a quel punto mi auto diagnosticai la depressione e riuscii a mettermi in contatto con il C.I.M. La psikiatra mi disse di continuare la cura e, se avessi avvertito fastidi a livello sessuale potevo ridurre il farmaco a 5 gocce al /dì ....insomma il tutto per direke ho fatto il cosidetto fai da te ...
sono andato per 4 mesi da una psicologa ke, ahimè forse molto impreparata, mi ha sconsigliato sempre all'inizio una visita psikiatrica ... questo mi ha fatto imbestialire e cmq ho preso appuntamento con uno psikiatra ke, a detta, è uno dei migliori della mia zona....questo però ha rinviato per ben due volte l'appuntamento .....insomma arrabbiato, confuso e sempre piu' preoccupato per la disfunzione erettile sono riuscito ad inizio gennaio ad avere un incontro con uno psikiatra-psicoterapeuta e sessuologo ke, mi ha diagnosticato una forma leggera di depressione reattiva seguente ad un evento stressante ed a una vita di frustrazione ... già dal primo incontro mi ha prescritto samyr fiale 400 al giorno e mi ha fatto sclare gradualemte, fino a toglierlo, elopram poikè il citalopram ha molti effetti collaterali sulla sessualità ... dopo 15 giorni non ho avuto effetti di rimbalzo ma ho sentito un po' di umore depresso e così mi ha prescritto fevarin 50 mg ed una compressa di samyr al giorno .... poikè mi ero osessionato sulla masturbazione (tentavo ed il piu' delle volte riuscivo a masturbarmi anke 5 volte al giorno)....
ora dopo 5 giorni di terapia l'umore sembra essere buono e l'ossessione l'ho tolta un po' anke autonomamente (evito i tentativi di masturbarmi)...
secondo il mio psikiatra (psicoterapeuta e sessuologo) ho una personalità con tratti ossessivi e comunque con difficoltà di relazioni per questo vuole iniziare la psicoterpia cognitivo-comportamentale ....
ora voglio kiedervi:
- è giusta la diagnosi da lui fornitami?
- è buona la cura d lui prescrittami? E' alto il dosaggio di fevarin? ne potrei risentire degli effetti collaterali?
- è di aiuto il sessuologo per sbloccarmi dal punto di vista sessuale?
- è di aiuto la psicoterapia cognitivo - comportamentale?
- per quanto tempo dovrò assumere gli antidepressivi (basteranno sei mesi)?
- tornerà la libido normale?
- è giusto secondo voi il comportamento della mia ex psicologa?
D'altro canto io ho cambiato lavoro (uno meno stressante), sono andato a vivere da solo con degli amici e cerco nuovi contatti sociali...palestra, nuoto etc....
In anticipo ringrazio per le eventuali risposte.
saluti
[#1]
Caro utente,
mi sembra che nonstante le difficoltà incontrate in questo periodo sia riuscito a trovare autonomamente un'ottima strada per uscirne. Cercherò di rispondere ad alcune delle sue domande. Da quanto si può evincere dal suo racconto, la diagnosi che le è stata formulata appare verosimile: il pensiero di essere "vecchio", nel senso di essere arrivato ad un'età in cui bisognerebbe aver raggiunto determinate tappe sembra essere un "pensiero ossessivo" o comunque un pensiero non razionale che può e deve essere modificato. Diciamoci la verità, a 28 anni nella nostra società si è giovanissimi, chi ha detto che entro i 28 anni dobbiamo aver raggiunto tutto? Lei ha sicuramente raggiunto dei risultati sul lavoro, moltissimi giovani della sua età hanno avuto rapporti sessuali e relazioni ma non hanno trovato la loro strada sul lavoro. Molti giovani della sua età hanno avuto situazioni sentimentali che sono finite drammaticamente e che magari hanno comportato delle conseguenze negative o irrimediabili, a lei questo non è successo, può non sembrare una consolazione ma lei ha ancora tutto da giocarsi e questo può essere un vantaggio. E' difficile vedere il futuro quando si sta male ma a poco a poco si impara a recuperare l'idea di un futuro che può essere migliore del nostro passato.
Sono convinta che la psicoterapia cognitivo comportamentale sia l'approccio vincente, soprattutto nel campo dei disturbi ossessivi (in realtà non sono solo io a crederlo, ci sono numerose ricerche che lo dimostrano). Inoltre lei si è già attivato per migliorare la sua vita cambiando lavoro, andando a vivere con amici e cercando attività piacevoli di per sè e che in più rappresentano occasioni di incontro con altre persone e ragazze, questo è un segnale che il rapporto terapeutico che ha instaurato sta già dando ottimi risultati. Per quanto riguarda i farmaci, non ho la competenza per darle pareri sul tipo e sui dosaggi ma le consiglio di affidarsi completamente al suo psichiatra-psicoterapeuta, soprattutto se è una persona di cui lei ha fiducia. Infatti i farmaci sono di grandissimo aiuto nelle situazioni di depressione e dubbi ossessivi e bisogna avere una gran pazienza: bisogna affidarsi sempre ai dosaggi prescritti e imporsi di non gestirli da soli, inoltre si ricordi che gli psicofarmaci sono come l'antibiotico, vanno presi anche quando si sta bene per un po', per evitare ricadute. Per cui davvero, si fidi del suo psicoterapeuta che, essendo anche sessuologo, ha sicuramente una marcia in più per aiutarla. Per quanto riguarda gli effetti collaterali sulla sessualità, è vero che gli antidepressivi la influenzano, possono diminuire il desiderio, ma ciò succede ad alcuni, non a tutti. Il desiderio non è solo un fatto biologico,aumenta quando siamo di fronte ad una persona attraente con cui vogliamo entrare in intimità. Per quanto riguarda il problema dell'erezione, non vorrei sbagliarmi ma sembra che lei abbia cercato di mettere alla prova la sua capacità erettiva ogni volta che si è masturbato, con queste premesse non c'è da meravigliarsi se l'erezione non si verificava. Eliminerei proprio il termine impotenza dal suo quadro di sintomi, forse in questo momento di crisi ha temuto di avere anche un problema sessuale, ma questo è parte del disagio psicologico che sta attraversando non è un "problema sessuale". Si ricordi che è molto giovane, non solo giovane, sono convinta che attraverso piccoli passi supererà i suoi problemi e invece di guardare ad un passato frustrante, guarderà ad un futuro ricco di possibilità e trarrà grandi insegnamenti anche da questa crisi.
mi sembra che nonstante le difficoltà incontrate in questo periodo sia riuscito a trovare autonomamente un'ottima strada per uscirne. Cercherò di rispondere ad alcune delle sue domande. Da quanto si può evincere dal suo racconto, la diagnosi che le è stata formulata appare verosimile: il pensiero di essere "vecchio", nel senso di essere arrivato ad un'età in cui bisognerebbe aver raggiunto determinate tappe sembra essere un "pensiero ossessivo" o comunque un pensiero non razionale che può e deve essere modificato. Diciamoci la verità, a 28 anni nella nostra società si è giovanissimi, chi ha detto che entro i 28 anni dobbiamo aver raggiunto tutto? Lei ha sicuramente raggiunto dei risultati sul lavoro, moltissimi giovani della sua età hanno avuto rapporti sessuali e relazioni ma non hanno trovato la loro strada sul lavoro. Molti giovani della sua età hanno avuto situazioni sentimentali che sono finite drammaticamente e che magari hanno comportato delle conseguenze negative o irrimediabili, a lei questo non è successo, può non sembrare una consolazione ma lei ha ancora tutto da giocarsi e questo può essere un vantaggio. E' difficile vedere il futuro quando si sta male ma a poco a poco si impara a recuperare l'idea di un futuro che può essere migliore del nostro passato.
Sono convinta che la psicoterapia cognitivo comportamentale sia l'approccio vincente, soprattutto nel campo dei disturbi ossessivi (in realtà non sono solo io a crederlo, ci sono numerose ricerche che lo dimostrano). Inoltre lei si è già attivato per migliorare la sua vita cambiando lavoro, andando a vivere con amici e cercando attività piacevoli di per sè e che in più rappresentano occasioni di incontro con altre persone e ragazze, questo è un segnale che il rapporto terapeutico che ha instaurato sta già dando ottimi risultati. Per quanto riguarda i farmaci, non ho la competenza per darle pareri sul tipo e sui dosaggi ma le consiglio di affidarsi completamente al suo psichiatra-psicoterapeuta, soprattutto se è una persona di cui lei ha fiducia. Infatti i farmaci sono di grandissimo aiuto nelle situazioni di depressione e dubbi ossessivi e bisogna avere una gran pazienza: bisogna affidarsi sempre ai dosaggi prescritti e imporsi di non gestirli da soli, inoltre si ricordi che gli psicofarmaci sono come l'antibiotico, vanno presi anche quando si sta bene per un po', per evitare ricadute. Per cui davvero, si fidi del suo psicoterapeuta che, essendo anche sessuologo, ha sicuramente una marcia in più per aiutarla. Per quanto riguarda gli effetti collaterali sulla sessualità, è vero che gli antidepressivi la influenzano, possono diminuire il desiderio, ma ciò succede ad alcuni, non a tutti. Il desiderio non è solo un fatto biologico,aumenta quando siamo di fronte ad una persona attraente con cui vogliamo entrare in intimità. Per quanto riguarda il problema dell'erezione, non vorrei sbagliarmi ma sembra che lei abbia cercato di mettere alla prova la sua capacità erettiva ogni volta che si è masturbato, con queste premesse non c'è da meravigliarsi se l'erezione non si verificava. Eliminerei proprio il termine impotenza dal suo quadro di sintomi, forse in questo momento di crisi ha temuto di avere anche un problema sessuale, ma questo è parte del disagio psicologico che sta attraversando non è un "problema sessuale". Si ricordi che è molto giovane, non solo giovane, sono convinta che attraverso piccoli passi supererà i suoi problemi e invece di guardare ad un passato frustrante, guarderà ad un futuro ricco di possibilità e trarrà grandi insegnamenti anche da questa crisi.
Dr.ssa Isabella Mezzetti
[#2]
Gentile utente,
indubbiamente l'intreccio tra probloematiche sessuologiche e di tipo ansioso-depressivie costituiscono per lei un disagio che deve essere affrontato sotto entrambi i punti di vista.
Concordo pienamente con lei nell'aver scelto un Medico specialista sia in ambito psichiatrico che in ambito psicosessuologico. Ovviamente non mi è possibile esprimere (senza una valutazione più approfondita) la congruità del trattamento attuale: certo i farmaci utilizzati sono congrui dal punto di vista generale e mi pare di intuire che esista una fiducia sufficiente nel rapporto con il suo medico quale presupposto fondamentale per proseguire le cure (siano esse psicofarmacologiche e/o psicosessuologiche).
Mi pare superfluo aggiungere che molte volte i primi segnali di una disagio di tipo depressivo si manifestano nell'ambito sessuale (frequentemente con basso desiderio sessuale), come forse nel suo caso.
Prosegua nell'iter trattamentale discuntendo con l suo Medico eventuali dubbi e problematiche inerenti la cura.
Cordialmente
indubbiamente l'intreccio tra probloematiche sessuologiche e di tipo ansioso-depressivie costituiscono per lei un disagio che deve essere affrontato sotto entrambi i punti di vista.
Concordo pienamente con lei nell'aver scelto un Medico specialista sia in ambito psichiatrico che in ambito psicosessuologico. Ovviamente non mi è possibile esprimere (senza una valutazione più approfondita) la congruità del trattamento attuale: certo i farmaci utilizzati sono congrui dal punto di vista generale e mi pare di intuire che esista una fiducia sufficiente nel rapporto con il suo medico quale presupposto fondamentale per proseguire le cure (siano esse psicofarmacologiche e/o psicosessuologiche).
Mi pare superfluo aggiungere che molte volte i primi segnali di una disagio di tipo depressivo si manifestano nell'ambito sessuale (frequentemente con basso desiderio sessuale), come forse nel suo caso.
Prosegua nell'iter trattamentale discuntendo con l suo Medico eventuali dubbi e problematiche inerenti la cura.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le risposte ... D.ssa Mezzetti, credo che come lei, anche le altre sue colleghe dovrebbero imparare ad essere piu' professionali e deontologicamente corrette senza entrare nei meriti della psichiatria e mi riferisco alla psicologa che avevo iniziato a frequentare! Sicuramente il fatto di avere 28 anni non rappresenta un handicap e nemmno il fatto di non avere mai avuto una relazione sentimentale... questo lo dico convinto perkè me ne sono fatto una convinzione ..... quello ke mi preoccupa è che in questo stato non riusciro' mai a stringere una relazione...perkè, mi rendo ora conto, ke la cosa è molto semplice: basta socializzare e ne ho le capacità perkè fino a 7 mesi fa ero attivo, divertente e di compagnia .... solo pensavo troppo al lavoro e non mi sentivo all'altezza sul piano relazionale e sessuale.....per questo vorrei subito uscire dallo stress depressivo ovvero sapere con certezza approssimativa, e questo lo vorrei sapere da Dott. Garbolino, i tempi di cura medica ....Mi fido del mio medico ma penso ke a volte le risposte del medico curante possano essere solo di incoraggiamento .....
Vorrei solo porre due quesiti importantissimi:
- c'è il rischio di una cronicizzazione dei sintomi depressivi con le cure "errate iniziali"?;
- anke in caso di prolungamento della cura (6 mesi o piu' ke siano) e di effetti collaterali connessi si guarisce dalla depressione oppure devo per forza avere una relazione o un raporto sessuale per guarire?
La seconda domanda mi viene da porla perchè è stata la mia ex psicologa a farmi venire il dubbio con una sua affermazione: "starai bene quando avrai trovato una donna" .
Grazie di nuovo e distinti saluti.
Vorrei solo porre due quesiti importantissimi:
- c'è il rischio di una cronicizzazione dei sintomi depressivi con le cure "errate iniziali"?;
- anke in caso di prolungamento della cura (6 mesi o piu' ke siano) e di effetti collaterali connessi si guarisce dalla depressione oppure devo per forza avere una relazione o un raporto sessuale per guarire?
La seconda domanda mi viene da porla perchè è stata la mia ex psicologa a farmi venire il dubbio con una sua affermazione: "starai bene quando avrai trovato una donna" .
Grazie di nuovo e distinti saluti.
[#4]
Gentile utente,
distingua lo stato depressivo (cioè la malattia depressiva curabile con tempi e modi adeguati -i tempi sono generalmente superiori ai 6 mesi-) dallo stato relativo all'essere innamorato (vale a dire stare nel suo caso con una compagna ed avere rapporti sessuali). Un aspetto è ben diverso dall'altro e il secondo non è la "terapia" del primo.
Si affidi pertanto con fiducia al Medico Specialista che si occupa di trattare i suoi problemi psicopatologici.
Cordialmente
distingua lo stato depressivo (cioè la malattia depressiva curabile con tempi e modi adeguati -i tempi sono generalmente superiori ai 6 mesi-) dallo stato relativo all'essere innamorato (vale a dire stare nel suo caso con una compagna ed avere rapporti sessuali). Un aspetto è ben diverso dall'altro e il secondo non è la "terapia" del primo.
Si affidi pertanto con fiducia al Medico Specialista che si occupa di trattare i suoi problemi psicopatologici.
Cordialmente
[#5]
Utente
Gentile dottor Garbolino Lei è un professionista serio e valido, lo si intuisce dal tono e dalla franchezza dei suoi interventi. Proprio questa sera sono tornato a visita e devo dire, con molta felicità, che le sue affermazioni trovano riscontro in quelle del Suo collega che mi ha preso in cura.. Intanto mi ha "aggiustato" la cura a 100mg/die fevarin ...
Ora rimpiango solo gli ultimi sei mesi ke ho passato a girare a zonzo e a creare confusione ed ulteriore ansia .....
Intanto la testa si sta liberando dell'"ossessione: non guarirò mai e non avrò mai un rapporto sessuale, causa calo libido stress depressivo e farmaci connessi_ SARA? ANCHE L?EFFETTO DEL FEVARIN ASSUNTO NELL?ULTIMA SETTIMANA?
ANCORA MILLE GRAZIE
Ora rimpiango solo gli ultimi sei mesi ke ho passato a girare a zonzo e a creare confusione ed ulteriore ansia .....
Intanto la testa si sta liberando dell'"ossessione: non guarirò mai e non avrò mai un rapporto sessuale, causa calo libido stress depressivo e farmaci connessi_ SARA? ANCHE L?EFFETTO DEL FEVARIN ASSUNTO NELL?ULTIMA SETTIMANA?
ANCORA MILLE GRAZIE
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 23.8k visite dal 05/02/2008.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?