La terapia di mantenimento è
Gentili medici, sono affetta da disturbo bipolare di tipo 1. L'esordio della malattia è avvenuto nel 2005. Non è stato facile per me accettare la diagnosi e la terapia consequenziale che ho più volte interrotto con conseguente riaffiorare di crisi maniacali e/o depressive. Da due anni la mia consapevolezza del disturbo è aumentata e mi curo con grande attenzione. La terapia di mantenimento è:
Carbolithium 300, 1 la mattina e una la sera
Depakin Chrono 500, 2 la sera
Seroquel 400RP, 1 alle 18:00
La cura sembra ben bilanciata per le mie necessità. Il mio umore è stabile da più di un anno. Riesco ad avere una vita sociale e familiare normale. Sono moglie e madre di due ragazzi meravigliosi che, nonostante abbiano vissuto le mie crisi, non hanno mai smesso di credere in me e dei quali vado orgogliosissima. Allora qual'è il problema? I miei problemi sono due: sul lavoro sono improduttiva e sono ossessionata dalla mia patologia. I due problemi sono in qualche modo connessi. Invece di lavorare trascorro molto tempo su internet a cercare informazioni sul DB e persone con cui condividere esperienze sul DB. E' diventata una vera e propria ossessione. Conosco tutti i consulti di questo sito sull'argomento, tutti i gruppi facebook gestiti da bipolari, i forum di mutuo-aiuto, i siti dedicati all'argomento... Se con uno sforzo di ratio mi chiedo quale beneficio traggo dal mio navigare compulsivo la risposta è assolutamente nessuno eppure continuo a scapito della produttività lavorativa. Prima dell'esordio della malattia ero una euforica non patologica in grado di dare risposte efficienti a problemi complessi che mi si presentavano sul lavoro. Ero stimata dai miei superiori. Amavo il mio lavoro. Oggi ho un solo pensiero: il Disturbo Bipolare. Questo pensiero non mi crea angoscia, anzi, sono in grado di ironizzare sui giorni di follia che hanno caratterizzato le crisi maniacali, un pò meno sui periodi di depressione. Ma ironia o no la testa è sempre là: io e il mio DB. Tutto questo è normale? Come posso ridimensionare la mia visione della malattia? Fa parte della patologia bipolare l'essere ossessionati dal pensiero di essere malati?
Sono un ricercatore del CNR con contratto a tempo determinato che pavento possa non essere rinnovato alla scadenza per via della mia improduttività...
Carbolithium 300, 1 la mattina e una la sera
Depakin Chrono 500, 2 la sera
Seroquel 400RP, 1 alle 18:00
La cura sembra ben bilanciata per le mie necessità. Il mio umore è stabile da più di un anno. Riesco ad avere una vita sociale e familiare normale. Sono moglie e madre di due ragazzi meravigliosi che, nonostante abbiano vissuto le mie crisi, non hanno mai smesso di credere in me e dei quali vado orgogliosissima. Allora qual'è il problema? I miei problemi sono due: sul lavoro sono improduttiva e sono ossessionata dalla mia patologia. I due problemi sono in qualche modo connessi. Invece di lavorare trascorro molto tempo su internet a cercare informazioni sul DB e persone con cui condividere esperienze sul DB. E' diventata una vera e propria ossessione. Conosco tutti i consulti di questo sito sull'argomento, tutti i gruppi facebook gestiti da bipolari, i forum di mutuo-aiuto, i siti dedicati all'argomento... Se con uno sforzo di ratio mi chiedo quale beneficio traggo dal mio navigare compulsivo la risposta è assolutamente nessuno eppure continuo a scapito della produttività lavorativa. Prima dell'esordio della malattia ero una euforica non patologica in grado di dare risposte efficienti a problemi complessi che mi si presentavano sul lavoro. Ero stimata dai miei superiori. Amavo il mio lavoro. Oggi ho un solo pensiero: il Disturbo Bipolare. Questo pensiero non mi crea angoscia, anzi, sono in grado di ironizzare sui giorni di follia che hanno caratterizzato le crisi maniacali, un pò meno sui periodi di depressione. Ma ironia o no la testa è sempre là: io e il mio DB. Tutto questo è normale? Come posso ridimensionare la mia visione della malattia? Fa parte della patologia bipolare l'essere ossessionati dal pensiero di essere malati?
Sono un ricercatore del CNR con contratto a tempo determinato che pavento possa non essere rinnovato alla scadenza per via della mia improduttività...
[#1]
Gentile utente,
se il Suo interesse al DB potesse essere sfruttato nella ricerca... Non sto ironizzando. Non so di che cosa si occupa nel CNR, ma questo interesse al DB potrebbe essere la manifestazione della Sua tendenza alla produttività, una di quelle caratteristiche delle persone col DB che può essere presente nelle forme compensate del DB come uno sottofondo di umore diciamo "attivo", che talvolta può essere confusa con l'iperattività maniacale. Comunque, sarebbe importante, appunto, riuscire a capire, assieme con lo specialista che La segue se possa trattarsi delle conseguenze dello stato di umore "attivo" e se è di grado patologico o no. Sarebbe la prima ipotesi da verificare/ o da scartare.
se il Suo interesse al DB potesse essere sfruttato nella ricerca... Non sto ironizzando. Non so di che cosa si occupa nel CNR, ma questo interesse al DB potrebbe essere la manifestazione della Sua tendenza alla produttività, una di quelle caratteristiche delle persone col DB che può essere presente nelle forme compensate del DB come uno sottofondo di umore diciamo "attivo", che talvolta può essere confusa con l'iperattività maniacale. Comunque, sarebbe importante, appunto, riuscire a capire, assieme con lo specialista che La segue se possa trattarsi delle conseguenze dello stato di umore "attivo" e se è di grado patologico o no. Sarebbe la prima ipotesi da verificare/ o da scartare.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
Gentile Dott.Gukov, la sua chiave di lettura è molto bella e mi fa inorgoglire. Quanto segue Ve lo racconto per riderci su:
in piena crisi maniacale ho pensato che fosse semplice dimostrare la natura quantistica della coscienza col supporto di una risonanza magnetica ad alto campo.
Ho creduto di avere intuito quale fosse il parametro la cui misura desse un valore di soglia in grado di discriminare oggettivamente le patologie psichiatriche. Ho provato a parlare tempo fa del mio interesse scientifico verso le patologie psichiatriche ma quando ne ho parlato ero nella fase ascendente di una crisi maniacale che fu ben osservata dai miei superiori. Non ho idea della diagnosi che si sia costruita la loro mente. Non ho mai parlato del mio disturbo. Purtroppo però era perfettamente evidente. E loro troppo in gamba per non darsi una spiegazione sufficiente.
Sono un fisico e elaboro dati di risonanza. Vorrei tornare a fare il mio lavoro per come mi viene richiesto per tornare ad essere credibile prima che propositiva. Ma un pensiero ossessivo mi divora la mente: il DB.
in piena crisi maniacale ho pensato che fosse semplice dimostrare la natura quantistica della coscienza col supporto di una risonanza magnetica ad alto campo.
Ho creduto di avere intuito quale fosse il parametro la cui misura desse un valore di soglia in grado di discriminare oggettivamente le patologie psichiatriche. Ho provato a parlare tempo fa del mio interesse scientifico verso le patologie psichiatriche ma quando ne ho parlato ero nella fase ascendente di una crisi maniacale che fu ben osservata dai miei superiori. Non ho idea della diagnosi che si sia costruita la loro mente. Non ho mai parlato del mio disturbo. Purtroppo però era perfettamente evidente. E loro troppo in gamba per non darsi una spiegazione sufficiente.
Sono un fisico e elaboro dati di risonanza. Vorrei tornare a fare il mio lavoro per come mi viene richiesto per tornare ad essere credibile prima che propositiva. Ma un pensiero ossessivo mi divora la mente: il DB.
[#3]
Gentile utente,
molte "menti produttive/geniali" del passato erano affette da disturbo bipolare.
Non necessariamente tale aspetto "medico" è un deficit; al contrario potrebbe essere una bella risorsa!
E certamente non è un colpa o qualcosa di cui vergognarsi!
molte "menti produttive/geniali" del passato erano affette da disturbo bipolare.
Non necessariamente tale aspetto "medico" è un deficit; al contrario potrebbe essere una bella risorsa!
E certamente non è un colpa o qualcosa di cui vergognarsi!
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#4]
Gentile utente,
mi associo pienamente alla risposta del collega.
Vorrei comunque spiegare e approfondire la mia risposta iniziale, dove, alla fine, accenno all'opportunità che Lei capisca assieme con il Suo specialista se la Sua tendenza a ricercare le informazioni su DB è attribuibile allo stato di umore (e se è di grado patologico o no), la quale "sarebbe la prima ipotesi da verificare/ o da scartare".
Credo, come scrivevo, che in realtà si tratta di una produttività, una risorsa che potrebbe essere spesa in modo migliore, ma il problema, quanto ho capito, è proprio nella Sua difficoltà a spostare, pur volendolo, l'attenzione su altri argomenti, dunque lo avverte come un disagio, un sintomo.. Dunque, è importante capire se può essere un sintomo della malattia, e soprattutto della Sua stessa malattia.
(qualcuno mi dirà che La sto invitando a guardare la stessa cosa che Lei sta già guardando ogni giorno, ma proprio quando si guarda la stessa cosa ogni giorno, spesso è difficile vederla cogli "occhi freschi").
La stessa malattia, che è il DB, può accompagnarsi dai sintomi di tio ossessivo-compulsivo (e la Sua tendenza, quasi non voluta, a raccogliere le informazioni su un determinato argomento può ricordare tali sintomi). Il fenomeno è più frequentemente associato ai disturbi depressivi monopolari, ma anche a DB, dove, per quanto meno frequenti, sono però più caratteristiche le forme ad esempio di "collezionismo" ossessivo, di "raccolta" di oggetti, o, eventualmente, di informazioni su un dato tema.
Quanto possa essere un'espressione della fase più espansiva ("attiva", guidata dalla voglia di realizzare?) o della fase più depressiva (se associata alle sensazioni negative, alla percezione dello stigma, e forse alla fuga da tutto ciò nella ricerca su internet?) non lo so, ma, per trovare un approccio corretto, sarebbe importante capire anche questo.
Ripeto che tale tendenza non è necessariamente patologica anche quando fa parte del DB (il quale va lungo il continuum fra il patologico ed il normale), ma non posso io a distanza stabilirlo. Se non è sotto il Suo controllo, vale la pena di esaminare l'ipotesi da me espresse assieme con il Suo specialista e di cercarne le soluzioni.
Rispetto alla farmacoterapia che Lei segue mi permetto di dire che gli antipsicotici atipici, compresa la quetiapina (il Seroquel), sono stati sperimentati nel trattamento dei sintomi ossessivo-compulsivi con qualche risultato promettente, però non sono ancora schariti i dubbi che gli stessi farmaci possano indurre o peggiorare tali sintomi (mi riferisco ai farmaci come clozapina, olanzapina, quetiapina e non ad altri). Per cui, valuterei con il Suo specialista quanto tale farmaco (il terzo "stabilizzatore di umore") è essenziale nella terapia.
Da valutare anche se la litiemia e la dose del litio sono ottimali, perché il litio è invece un farmaco che potrebbe essere efficace nei confronti di tali sintomi.
Le consiglio di parlarne con il Suo psichiatra.
un salutto,
mi associo pienamente alla risposta del collega.
Vorrei comunque spiegare e approfondire la mia risposta iniziale, dove, alla fine, accenno all'opportunità che Lei capisca assieme con il Suo specialista se la Sua tendenza a ricercare le informazioni su DB è attribuibile allo stato di umore (e se è di grado patologico o no), la quale "sarebbe la prima ipotesi da verificare/ o da scartare".
Credo, come scrivevo, che in realtà si tratta di una produttività, una risorsa che potrebbe essere spesa in modo migliore, ma il problema, quanto ho capito, è proprio nella Sua difficoltà a spostare, pur volendolo, l'attenzione su altri argomenti, dunque lo avverte come un disagio, un sintomo.. Dunque, è importante capire se può essere un sintomo della malattia, e soprattutto della Sua stessa malattia.
(qualcuno mi dirà che La sto invitando a guardare la stessa cosa che Lei sta già guardando ogni giorno, ma proprio quando si guarda la stessa cosa ogni giorno, spesso è difficile vederla cogli "occhi freschi").
La stessa malattia, che è il DB, può accompagnarsi dai sintomi di tio ossessivo-compulsivo (e la Sua tendenza, quasi non voluta, a raccogliere le informazioni su un determinato argomento può ricordare tali sintomi). Il fenomeno è più frequentemente associato ai disturbi depressivi monopolari, ma anche a DB, dove, per quanto meno frequenti, sono però più caratteristiche le forme ad esempio di "collezionismo" ossessivo, di "raccolta" di oggetti, o, eventualmente, di informazioni su un dato tema.
Quanto possa essere un'espressione della fase più espansiva ("attiva", guidata dalla voglia di realizzare?) o della fase più depressiva (se associata alle sensazioni negative, alla percezione dello stigma, e forse alla fuga da tutto ciò nella ricerca su internet?) non lo so, ma, per trovare un approccio corretto, sarebbe importante capire anche questo.
Ripeto che tale tendenza non è necessariamente patologica anche quando fa parte del DB (il quale va lungo il continuum fra il patologico ed il normale), ma non posso io a distanza stabilirlo. Se non è sotto il Suo controllo, vale la pena di esaminare l'ipotesi da me espresse assieme con il Suo specialista e di cercarne le soluzioni.
Rispetto alla farmacoterapia che Lei segue mi permetto di dire che gli antipsicotici atipici, compresa la quetiapina (il Seroquel), sono stati sperimentati nel trattamento dei sintomi ossessivo-compulsivi con qualche risultato promettente, però non sono ancora schariti i dubbi che gli stessi farmaci possano indurre o peggiorare tali sintomi (mi riferisco ai farmaci come clozapina, olanzapina, quetiapina e non ad altri). Per cui, valuterei con il Suo specialista quanto tale farmaco (il terzo "stabilizzatore di umore") è essenziale nella terapia.
Da valutare anche se la litiemia e la dose del litio sono ottimali, perché il litio è invece un farmaco che potrebbe essere efficace nei confronti di tali sintomi.
Le consiglio di parlarne con il Suo psichiatra.
un salutto,
[#5]
Ex utente
Gentili Medici, grazie per le vostre risposte e per l'incoraggiamento a valutare il DB non solo come deficit ma anche come potenziale risorsa.
Il punto di vista del Dott. Gukov è molto interessante. Credo di avere compreso il dubbio che accompagna una eventuale diagnosi del sintomo che vi ho descritto e ne parlerò sicuramente con il mio psichiatra.
Ho letto molto sulla quetiapina avendo accesso alla letteratura scientifica di riferimento per via del mio lavoro ma non sapevo che si stesse valutando la sua capacità a indurre sintomi ossessivo-compulsivi. Farò presente anche questo in sede di colloquio. Della quetiapina apprezzo sopratutto l'effetto antidepressivo.
La litiemia è 0.9. Il mio psichiatra dice che tale valore è un pò alto ma lo valuta poco credibile (visto il basso dosaggio che ne assumo) e mi ha detto di ripetere l'esame in un altro laboratorio prima di valutare l'ipotesi di ridurre il Litio.
Cordiali Saluti
Il punto di vista del Dott. Gukov è molto interessante. Credo di avere compreso il dubbio che accompagna una eventuale diagnosi del sintomo che vi ho descritto e ne parlerò sicuramente con il mio psichiatra.
Ho letto molto sulla quetiapina avendo accesso alla letteratura scientifica di riferimento per via del mio lavoro ma non sapevo che si stesse valutando la sua capacità a indurre sintomi ossessivo-compulsivi. Farò presente anche questo in sede di colloquio. Della quetiapina apprezzo sopratutto l'effetto antidepressivo.
La litiemia è 0.9. Il mio psichiatra dice che tale valore è un pò alto ma lo valuta poco credibile (visto il basso dosaggio che ne assumo) e mi ha detto di ripetere l'esame in un altro laboratorio prima di valutare l'ipotesi di ridurre il Litio.
Cordiali Saluti
[#6]
Gentile utente,
una precisazione. Ultimamente si sta valutando soprattutto la capacità della quetiapina a trattare i sintomi ossessivo-compulsivi, mentre la capacità a indurrli è poco studiata: ci sono per lo più alcuni casi clinici risalenti agli anni passati che lo dimostrano. Da alcuni autori tali casi sono visti come un paradosso. Tuttavia, la tendenza a indurre o a peggiorare tali sintomi è stata abbastanza studiata nel caso della clozapina, alla quale sono farmacologicamente affini l'olanzapina e la quetiapina, e con i quai ultimi tale evinienza è meno appurata, ma non la si può escludere.
Sempre se nel Suo caso si trattasse dei sintomi ossessivo-compulsivi (che bisogna ancora confermare se è così). Se fosse così, o comunque se fosse un sintomo del DB, potrebbero essere efficaci, oltre ovviamente al litio, alcuni antidepressivi, l'impiego dei quali ultimi richiede però cautela nel DB, e anche alcune tecniche psicoterapeutiche.
un saluto,
una precisazione. Ultimamente si sta valutando soprattutto la capacità della quetiapina a trattare i sintomi ossessivo-compulsivi, mentre la capacità a indurrli è poco studiata: ci sono per lo più alcuni casi clinici risalenti agli anni passati che lo dimostrano. Da alcuni autori tali casi sono visti come un paradosso. Tuttavia, la tendenza a indurre o a peggiorare tali sintomi è stata abbastanza studiata nel caso della clozapina, alla quale sono farmacologicamente affini l'olanzapina e la quetiapina, e con i quai ultimi tale evinienza è meno appurata, ma non la si può escludere.
Sempre se nel Suo caso si trattasse dei sintomi ossessivo-compulsivi (che bisogna ancora confermare se è così). Se fosse così, o comunque se fosse un sintomo del DB, potrebbero essere efficaci, oltre ovviamente al litio, alcuni antidepressivi, l'impiego dei quali ultimi richiede però cautela nel DB, e anche alcune tecniche psicoterapeutiche.
un saluto,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.9k visite dal 12/03/2012.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.