Somatizzazione?
Salve Medici, ho 18 anni ed a seguito della morte di mio padre avvenuta circa 4 mesi fa sono stato affetto da situazioni abbastanza anomale, circa l'ansia, gli attacchi di panico...(ne soffrivo già prima ma la morte di mio padre ha aggravato un pò il tutto) tutto questo è avvenuto circa un mese fa: ho avuto attacchi di panico fortissimi, talmente intensi che mi sembrava di uscire fuori dalla dimensione "normale"... il che è stato bruttissimo ed indescrivibile. Riuscii a tamponare qualcosa con delle gocce di Valeriana... ho intrapreso una cura da uno psichiatra, che mi ha prescritto Elopram gocce (a partire da 3 gocce fino ad arrivare a 7... mi ha detto che devo prendere una dose bassa perché per smaltire la morte di mio padre devo comunque stare "giù" per un periodo) e Deniban 50mg al giorno alla mattina. Per i primi giorni il Deniban mi aveva dato risultati accettabili, sennonchè da 3 giorni circa mi è capitata un'anomalia assurda... in pratica sento nella zona del fegato (tra il fianco e l'ascella destra per capirci) una specie di fastidio, che non è dolore, ma è fastidio... tutto questo accompagnato da senso di nausea, ansia, ed alternati attacchi di panico associati a credo derealizzazione (a volte con il pensiero esco fuori dai canoni della "normalità"...e questo è dato dalla stessa intensità dell'attacco di panico)... l'ansia prima la avvertivo come una stretta al petto, ora questa col Deniban è sparita ma mi trovo in questa situazione che è veramente indescrivibile... il mio pensiero a volte supera certe "barriere" e penso a cose assurde e che non esistono, sull'assurdità della società, della vita... inoltre l'appetito da oggi si è azzerato (potrei non mangiare per giorni in questo stato) nonostante io sia un tipo a cui piace mangiare... il medico mi aveva prescritto anche delle gocce di xanax (10-20 al bisogno) in caso di "episodi" critici... non so se definire questo come episodio dato che dura da 2-3 giorni... però proverò con queste gocce... sono veramente disperato, si può uscire da questa situazione?
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Gentile utente
Non e' ben chiaro se chi ha precritto Xanax e' la stessa persona che ha precritto l'antidepressivo.
Dallo scritto sembra di no.
In ogni caso, da quanto tempo assume la terapia?
Non e' ben chiaro se chi ha precritto Xanax e' la stessa persona che ha precritto l'antidepressivo.
Dallo scritto sembra di no.
In ogni caso, da quanto tempo assume la terapia?
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Gentile utente,
Se è in cura da meno di un mese, normale che abbia un beneficio subito con il deniban ma non sui sintomi riguardanti il pensiero, che anzi può diventare più ripetitivo e angoscioso. La risposta all'elopram si ottiene in circa un mese.
Se è in cura da meno di un mese, normale che abbia un beneficio subito con il deniban ma non sui sintomi riguardanti il pensiero, che anzi può diventare più ripetitivo e angoscioso. La risposta all'elopram si ottiene in circa un mese.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Grazie per i responsi. Gentile Dott. Ruggiero, lo Xanax mi è stato prescritto dallo stesso specialista, "in caso di episodi critici". La terapia la assumo da circa 10 giorni, ma l'effetto del Deniban è stato immediato. Il pensiero è ripetitivo, angoscioso, irrazionale. Non mi do pace in nessun modo e penso a cose veramente astruse e senza senso. Inoltre ho sempre un fastidio nella zona del fegato che mi porta a nausea, e sono due giorni che vomito qualsiasi cosa provi ad ingerire. Non è dolore, ma un fastidio, che si trasforma poi in vomito, ansia, nausea, malessere, pensieri strani. È una sintomatologia troppo singolare, di cosa potrebbe trattarsi? Consulterò il mio specialista a breve ma una vostra opinione sarebbe gradita, grazie in anticipo
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Gentile utente
10 giorni di trattamento sono insufficienti per avere dei miglioramenti ed il benessere inIziale che descrive e' effetto di suggestione personale.
Se lo xanax e' stato prescritto per episodi critici deve seguire le indicazioi che le sono state fornite e poi riferire al prossimo controllo.
10 giorni di trattamento sono insufficienti per avere dei miglioramenti ed il benessere inIziale che descrive e' effetto di suggestione personale.
Se lo xanax e' stato prescritto per episodi critici deve seguire le indicazioi che le sono state fornite e poi riferire al prossimo controllo.
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Utente
Gentile dottore,
sicuramente 11-12 giorni di trattamento sono pochi per avere dei miglioramenti ma in questo caso ho avuto un peggioramento della condizione, inoltre sono circa 3 giorni che vomito qualsiasi cosa provi ad ingerire, quindi di benessere iniziale nemmeno l'ombra...
Il mio psichiatra mi ha detto che il Deniban non può dare effetti collaterali simili, ma sta di fatto che questi eventi mi capitano proprio in concomitanza con l'assunzione dello stesso. Ho provato anche a dormire per svariate ore, pensando fosse stanchezza accumulata ma niente... sono 4 giorni che sono inabile a compiere quasi qualsiasi cosa (dovrei studiare). Il deniban o l'elopram possono causare reazioni simili?
sicuramente 11-12 giorni di trattamento sono pochi per avere dei miglioramenti ma in questo caso ho avuto un peggioramento della condizione, inoltre sono circa 3 giorni che vomito qualsiasi cosa provi ad ingerire, quindi di benessere iniziale nemmeno l'ombra...
Il mio psichiatra mi ha detto che il Deniban non può dare effetti collaterali simili, ma sta di fatto che questi eventi mi capitano proprio in concomitanza con l'assunzione dello stesso. Ho provato anche a dormire per svariate ore, pensando fosse stanchezza accumulata ma niente... sono 4 giorni che sono inabile a compiere quasi qualsiasi cosa (dovrei studiare). Il deniban o l'elopram possono causare reazioni simili?
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Gentile utente,
la nausea (ma generalmente senza vomito) potrebbe essere un effetto collaterale dell'elopram.
Credo sarebbe importante riferire tali aspetti al suo psichiatra, in modo da eventualmente fare aggiustamenti farmacologici in merito.
la nausea (ma generalmente senza vomito) potrebbe essere un effetto collaterale dell'elopram.
Credo sarebbe importante riferire tali aspetti al suo psichiatra, in modo da eventualmente fare aggiustamenti farmacologici in merito.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.3k visite dal 27/02/2012.
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