Disintossicarsi dal subutex
buon giorno....chiedo un parere a voi di mediciitalia in quanto sono tossicodipendente da ormai 5 anni....ho avuto una storia da tossicomane non indifferente anche se ancora sono giovane fatta di un grande uso di eroina circa 6 8 grammi al di il primo anno fumata e poi EV.....con contorno di altre sostanze quali fumo ecstasy funghi lsd trip e altre schifezze andando avanti cosi x i primi tre anni, poi avendo perso una donna di cui ero profondamente innamorato a causa mia più che della droga ho deciso di darmi una regolata ma nel modo sbagliato in quando compravo metadone illegalmente, ma non è servito e dopo poco sono tornato all'eroina,dopo qualche mese di uso costante mi sentivo nuovamente sull'orlo del baratro e allora ho deciso di andare al sert della mia zona....dove sono stato curato con il subutex a mantenimento x un anno fino ad ora....partendo da un dosaggio di 26mg ad ora che assumo 8mg...ora la mia domanda qual'è....vorrei dei consigli su come affrontare lo svezzamento dalla sostanza....io avendo una bassa tolleranza dei sintomi astinenziali ho un paura di affrontare a casa la cosa scalando piano piano di mg in mg in più vorrei evitare di dovermi imbottire di altri farmaci x poter stare in piedi e lavorare...allora ho chiesto al mio dott del sert se era possibile ricoverarmi in qualche clinica e disintossicarmi in maniera secca in un ambiente protetto dove sono sicuro di non rischiare ricadute e nel caso avessi bisogno di aiuto c'è chi mi segue...chiedo consigli xchè dopo questo anno sotto il sub comincio di nuovo a sentirmi sull'orlo del precipizio....intrappolato da qualcosa di cui nn posso fare a meno...sono molto stanco di fare questa vita e di dover rinunciare a tutti quei piaceri ke tutti gli oppiacei mi negano...come il sesso che ogni volta e come partorire o l'erezione e quasi impossibile oppure l'eiaculazione avviene dopo pochi minuti.....e credetemi mi alleno=).....apparte gli scherzi chiedo un parere esterno in quanto i dottori sembrano restii a farmi ricoverare o far smettere la terapia....e continuare il mentenimento a data da destinarsi....io nn ne posso più.....ho bisogno di sentirmi libero....di poter avere la libertà di fare l'amore con la mia ragazza di non dover andare ogni lunedì al sert di stare male ogni mattina e tutte quelle cose che mi sono precluse....aspetto con ansia una risposta di qualunque tipo....distinti saluti....
[#1]
Gentile utente,
Non esiste nessuno svezzamento da sostanza. Lei sta seguendo una cura, sospenderla è un errore. Il modo migliore di mettere a punto questo errore è lo stesso un errore.
La cura con il subutex è una delle due possibili. E' una cura di mantenimento, per tempi lunghi (non cè un limite predefinito, ma per tempi lunghi).
Io penso che quest'idea le venga da due fronti:
a) effetti collaterali legati al subutex, possibili sicuramente.
b) un'idea non corretta del senso della terapia, cioè come funziona e soprattutto come funziona la malattia per cui la sta assumendo.
La malattia che sarebbe la dipendenza è sempre lì, pronta a riattivarsi. Se è stato meglio in questo anno è perché la cura funziona (come deve essere) e 8 mg è una dose "di sicurezza" per il mantenimento. Quel che si mantiene con il mantenimento è la protezione contro la malattia (che è una malattia di ricadute automatiche).
Ora, a parte la frequenza al sert (obbligatoria per gli esami urinari presumo, ma con il metadone vi sarebbe nel tempo la possibilità di appoggiarsi al medico di base con ricette più lunghe come copertura, rimarrebbe il problema delle verifiche urinarie).
Pertanto, chieda consiglio e rimedio per i suoi effetti collaterali, senza eliminare la base della cura di cui c'è sempre sicuramente bisogno. Il problema non è l'astinenza o come affrontare l'astinenza, questo è comunque il problema minore, ma varrebbe anche la pena di gestirlo se poi portasse ad un risultato costruttivo. Invece riuscire a sospendere la cura porterebbe ad un risultato distruttivo, cioè tornare ad essere una persona in attesa di ricaduta, che poi quando ricade non si andrebbe subito a far curare.
Per quanto riguarda l'effetto sessuale, anche in quel caso esistono alcuni rimedi. L'unica cosa da evitare è di togliersi la cura pensando che sia il male minore, perché adesso sta bene. Questo significherebbe tornare a fare i conti tra un po' con i comportamenti della tossicodipendenza, e soprattutto nella ricaduta aver prodotto qualche danno ulteriore, che sommato a quelli passati rende poi sempre più difficile la ripresa.
Non esiste nessuno svezzamento da sostanza. Lei sta seguendo una cura, sospenderla è un errore. Il modo migliore di mettere a punto questo errore è lo stesso un errore.
La cura con il subutex è una delle due possibili. E' una cura di mantenimento, per tempi lunghi (non cè un limite predefinito, ma per tempi lunghi).
Io penso che quest'idea le venga da due fronti:
a) effetti collaterali legati al subutex, possibili sicuramente.
b) un'idea non corretta del senso della terapia, cioè come funziona e soprattutto come funziona la malattia per cui la sta assumendo.
La malattia che sarebbe la dipendenza è sempre lì, pronta a riattivarsi. Se è stato meglio in questo anno è perché la cura funziona (come deve essere) e 8 mg è una dose "di sicurezza" per il mantenimento. Quel che si mantiene con il mantenimento è la protezione contro la malattia (che è una malattia di ricadute automatiche).
Ora, a parte la frequenza al sert (obbligatoria per gli esami urinari presumo, ma con il metadone vi sarebbe nel tempo la possibilità di appoggiarsi al medico di base con ricette più lunghe come copertura, rimarrebbe il problema delle verifiche urinarie).
Pertanto, chieda consiglio e rimedio per i suoi effetti collaterali, senza eliminare la base della cura di cui c'è sempre sicuramente bisogno. Il problema non è l'astinenza o come affrontare l'astinenza, questo è comunque il problema minore, ma varrebbe anche la pena di gestirlo se poi portasse ad un risultato costruttivo. Invece riuscire a sospendere la cura porterebbe ad un risultato distruttivo, cioè tornare ad essere una persona in attesa di ricaduta, che poi quando ricade non si andrebbe subito a far curare.
Per quanto riguarda l'effetto sessuale, anche in quel caso esistono alcuni rimedi. L'unica cosa da evitare è di togliersi la cura pensando che sia il male minore, perché adesso sta bene. Questo significherebbe tornare a fare i conti tra un po' con i comportamenti della tossicodipendenza, e soprattutto nella ricaduta aver prodotto qualche danno ulteriore, che sommato a quelli passati rende poi sempre più difficile la ripresa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
forse non mi sono spiegato...ma non e un problema....io sn 14 mesi che faccio le urine sempre pulite mai una sporca...non posso dire con certezza che nn avro mai piu un altra ricaduta....ma posso invece dire con sicurezza di non aver nessuna voglia di tornare indietro di dover ricominciare la terapia con i problemi conseguenti cioè nn mi passa neanche x l'anticamera del cervello di ricominciare a farmi xk nn voglio morire e xk voglio vivere felice senza avere restrizioni....e gli oppiacei di qualunque tipo ti intrappolano in una spirale da cui e difficilissimo uscire.....dire che nn e vero e mentire......cosa dovrei fare continuare con il subutex ancora x altri anni e lasciare che il legame con la sostanza si rafforzi fino a nn poter più smettere....non voglio rassegnarmi a fare questa vita x i prossimi 5 anni o per sempre come come molte persone.....ho cambiato casa zona....ho finalmente un lavoro stabile dopo tre anni di salti di qua e di la....anche se a 13anni ho cominciato a lavorare..e vivo da solo....insomma ho cambiato vita...l'unica cosa che ancora alla mia vecchia vita e appunto il sert dove se ne avessi voglia potrei trovare qualunque genere di droga anche gratis x le persone che lo frequentano....e la sostanza che in ogni caso da una parte mi protegge e dall'altra mi rende vulnerabile....xche dovendomi muovere x lavoro e passare fuori dalla mia citta magari settimane non è sempre possibile andare al sert a prendere l'affido....io voglio dimenticare il passato e finalmente cominciare a vivere sereno....senza nulla appiccicato al cervello o alle ossa....ho preso la mia decisione....quello che chiedo e se mi potete consigliare cliniche anche private o ospedali dove sono ingamba in questo campo......o se ci sono altre alternative x liberarsi finalmente da questa sostanza in particolare...xchè anche se molti dicono che non e vero i danni e le complicazioni che il subutex comporta sono anche maggiori rispetto all'eroina e lo dico xche lo sto vivendo in prima persona...quando mi facevo e capitato spesso di rimanere senza le mie dosi ed e capitato anche di rimanere più giorni...ad arrivare fino a 5 6 gg senza fare uso e cominciavo già a stare meglio..anche se poi ricadevo...e l'astinenza non e neanche paragonabile a questa....anche negli ultimi periodi non sono stato così male come adesso......ora se sto due gg senza prendere la pastiglia non posso alzarmi dal letto il freddo e la stanchezza sono insostenibili......poi mi vengono anche ascessi difficolta a fare l'amore come ho già detto....insomma nn ne posso più...sono depresso e voglio chiudere definitivamente con qualunque cosa abbia a che fare con qualunque genere e tipo di sostanza....
[#3]
"forse non mi sono spiegato...ma non e un problema....io sn 14 mesi che faccio le urine sempre pulite mai una sporca"
Avevo capito benissimo.
"mi passa neanche x l'anticamera del cervello di ricominciare a farmi xk nn voglio morire e xk voglio vivere felice senza avere restrizioni"
Questo è l'effetto della cura in corso, o meglio della cura fatta fino ad ora, non quella che assume oggi o domani, il fatto di averla seguita fino ad ora. Altrimenti per cosa è curato ?
Purtroppo al momento è fuori strada. Sta pensando di esserne uscito (non può dire che non ricadrà, e quindi perché creare le condizioni per favorire la ricaduta. Se sospende la cura lascia la decisione sulla ricaduta a quella parte di cervello che si esprime con la tossicodipendenza. Non è certo la parte che adesso sta ragionando, e bene, ma è una parte potente e che quando entra in ballo guida lei.
Quando parla del problema è solo rivolto a come smettere la cura. La ricaduta purtroppo Lei pensa che sia una opzione (forse sì, forse no) e che dipenda da mille fattori alcuni dei quali li controllerà con la buona volontà. Così non è invece.
Forse pensa che a questo punto la cura con subutex sia durata anche troppo. Falso.
Non cè ragione di paragonare le astinenze da eroina e da subutex, perché sono due questioni diverse. Lei invece le associa come se, avendo in comune l'astinenza da brusca sospensione, fossero due cose "vicine". Il fatto che sia un farmaco oppiaceo non significa nulla, la ragione per cui si usa è che è fondamentalmente diverso e distante nel modo in cui agisce nel cervello dall'eroina, altrimenti non avrebbe senso.
Quindi stiamo parlando di una cura per il controllo di una malattia recidivante (non forse, per definizione). Non si ricade per nessun particolare motivo, per tutto e per niente. Si ricade vivendo. Questo è il problema del decorso della tossicodipendenza.
Una volta trovata una cura che funziona, se la tenga stretta e se mai cerchi di farla cambiare sotto guida medica, per venire incontro sia agli effetti collaterali che alla praticità dell'assunzione.
Tutto il resto è un semplice errore.
Il fatto che mi abbia risposto credendo che io abbia inteso male indica proprio quello che pensavo, ripeto, e cioè che le consiglierei di continuare a curarsi perché penso che si faccia ancora. Niente di tutto questo. Proprio perché la cura funziona bene è da proseguire e non da sospendere.
Come superare l'astinenza è un alibi in chi sta meditanto di mandare a monte la cura, e con essa nel tempo anche i risultati, tuffandosi contento di aver superato l'astinenza contro il destino della malattia, che era già previsto e scritto. Sarebbe ottima cosa mettercela tutta per evitare le ricadute, peccato che non funzioni così e non dipenda da niente che corrisponda all'aspetto morale della sua persona.
La terapia non è una "sostanza", inutile che la includa tra le sostanze, anche questo è un alibi. Non prende una sostanza contro un'altra sostanza. Prende la medicina per trattare la dipendenza, che è un modo di funzionare del cervello venuto fuori dopo un periodo di uso di eroina, e non è un effetto di quando è fatto o di quando è in astinenza.
Ripeto il commento e concludo: riparta dalla cura che ha funzionato, e da qui chieda delucidazioni su come migliorare la sua qualità di vita, vedi aspetto sessuale, e su come semplificare i rapporti con i sert, se possibile.
Se questo è quello che le interessa, probabilmente c'è una soluzione. Se invece le interessa "smettere il subutex" è un vicolo cieco. Non per smetterlo. Dopo che lo ha smesso e sta bene, è allora che è un vicolo cieco.
Avevo capito benissimo.
"mi passa neanche x l'anticamera del cervello di ricominciare a farmi xk nn voglio morire e xk voglio vivere felice senza avere restrizioni"
Questo è l'effetto della cura in corso, o meglio della cura fatta fino ad ora, non quella che assume oggi o domani, il fatto di averla seguita fino ad ora. Altrimenti per cosa è curato ?
Purtroppo al momento è fuori strada. Sta pensando di esserne uscito (non può dire che non ricadrà, e quindi perché creare le condizioni per favorire la ricaduta. Se sospende la cura lascia la decisione sulla ricaduta a quella parte di cervello che si esprime con la tossicodipendenza. Non è certo la parte che adesso sta ragionando, e bene, ma è una parte potente e che quando entra in ballo guida lei.
Quando parla del problema è solo rivolto a come smettere la cura. La ricaduta purtroppo Lei pensa che sia una opzione (forse sì, forse no) e che dipenda da mille fattori alcuni dei quali li controllerà con la buona volontà. Così non è invece.
Forse pensa che a questo punto la cura con subutex sia durata anche troppo. Falso.
Non cè ragione di paragonare le astinenze da eroina e da subutex, perché sono due questioni diverse. Lei invece le associa come se, avendo in comune l'astinenza da brusca sospensione, fossero due cose "vicine". Il fatto che sia un farmaco oppiaceo non significa nulla, la ragione per cui si usa è che è fondamentalmente diverso e distante nel modo in cui agisce nel cervello dall'eroina, altrimenti non avrebbe senso.
Quindi stiamo parlando di una cura per il controllo di una malattia recidivante (non forse, per definizione). Non si ricade per nessun particolare motivo, per tutto e per niente. Si ricade vivendo. Questo è il problema del decorso della tossicodipendenza.
Una volta trovata una cura che funziona, se la tenga stretta e se mai cerchi di farla cambiare sotto guida medica, per venire incontro sia agli effetti collaterali che alla praticità dell'assunzione.
Tutto il resto è un semplice errore.
Il fatto che mi abbia risposto credendo che io abbia inteso male indica proprio quello che pensavo, ripeto, e cioè che le consiglierei di continuare a curarsi perché penso che si faccia ancora. Niente di tutto questo. Proprio perché la cura funziona bene è da proseguire e non da sospendere.
Come superare l'astinenza è un alibi in chi sta meditanto di mandare a monte la cura, e con essa nel tempo anche i risultati, tuffandosi contento di aver superato l'astinenza contro il destino della malattia, che era già previsto e scritto. Sarebbe ottima cosa mettercela tutta per evitare le ricadute, peccato che non funzioni così e non dipenda da niente che corrisponda all'aspetto morale della sua persona.
La terapia non è una "sostanza", inutile che la includa tra le sostanze, anche questo è un alibi. Non prende una sostanza contro un'altra sostanza. Prende la medicina per trattare la dipendenza, che è un modo di funzionare del cervello venuto fuori dopo un periodo di uso di eroina, e non è un effetto di quando è fatto o di quando è in astinenza.
Ripeto il commento e concludo: riparta dalla cura che ha funzionato, e da qui chieda delucidazioni su come migliorare la sua qualità di vita, vedi aspetto sessuale, e su come semplificare i rapporti con i sert, se possibile.
Se questo è quello che le interessa, probabilmente c'è una soluzione. Se invece le interessa "smettere il subutex" è un vicolo cieco. Non per smetterlo. Dopo che lo ha smesso e sta bene, è allora che è un vicolo cieco.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.4k visite dal 27/02/2012.
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