Sensazione di disequilibrio
Gentile dottore ,da settembre del 2010 ho cominciato ad avvertire sensazione di sbandamento,mai vertigini,senso di ovattamento alle orecchie ,fischi alle orecchie.Questi sintomi si manifestano o insieme o anche da soli,magari scomparendo per qualche giorno,altre volte capita che impegnandomi in qualche discussione animata con qualcuno il mio stato di ipervigilanza mi faccia sentire le orecchoie completamente tappate per qualche minuto. Sono stato dall'otorino una prima volta e mi ha diagnosticato solo una retrazione timpanica all'orecchio sin. dovuta probabilmente ad uno sbalzo ipertensivo. Sentendo uno psichiatra amico mi ha detto che il tutto e' riconducibile solo all'ansia che avverto avendo questi sintomi.Nell'ottobre del 2011 sono stato da un altro otorino il quale notando il nistagmo mi ha fatto fare ana RMN all'encefalo fortunatamente con esito negativo e mi ha detto che si tratta solo di "dizziness" e di tentare di stare tranquillo.La tranquillita' purtroppo non l'ho ancora trovata e visto che questa sensazione di instabilita' mi accompagna quasi tutti i gg e per parecchie ore al giorno per me e' diventato un pensiero fisso,pur affrontando giornate lavorative abbastanza intense in cui riesco a fare sempre tutto quello che devo fare. Desidero sapere da lei se e' normale che uno stato ansioso possa determinare questo stato di instabilita' o sbandamento quasi continuo durante il quale sforzandomi continuo a lavorare e a rendere al massimo. Capisco che non si possono fare delle prescrizioni ,ma qualche consiglio da lei spero di riceverlo per riuscire a combattere questo stato da solo possibilmente magari senza l'aiuto di farmaci. grazie anticipatamente per la risposta che vorra' inviarmi
[#1]
Gentile utente,
penso che c'è da indagare ancora nell'ambito medico generico, non ancora psichiatrico:
assume (o ha assunto in passato) i farmaci? soffre di altre malattie? come è la Sua pressione arteriosa?
assume sostanze voluttuarie (caffè, alcolici, altro)? Quante ore al giorno dorme? che tipo di lavoro fa?
penso che c'è da indagare ancora nell'ambito medico generico, non ancora psichiatrico:
assume (o ha assunto in passato) i farmaci? soffre di altre malattie? come è la Sua pressione arteriosa?
assume sostanze voluttuarie (caffè, alcolici, altro)? Quante ore al giorno dorme? che tipo di lavoro fa?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,non le nascondo che ho avuto un periodo emotivamente stressante,ma mai ero stato cosi',
Tornando alle sue domande non assumo farmaci ne, ne ho assunti in precedenza,dormo poco circa sei ore a notte con vari risvegli soffro da sempre di cefalee con aura , e anche di artrosi cervicale,la mia pressione e' borderline 130/80- 140/80 bevo due caffe' al giorno vino ai pasti ,fumavo otto sigarette al giorno ora ho smesso ,faccio il farmacista,otto ore giornaliere a contatto con il pubblico e posture scorrette.Grazie
Tornando alle sue domande non assumo farmaci ne, ne ho assunti in precedenza,dormo poco circa sei ore a notte con vari risvegli soffro da sempre di cefalee con aura , e anche di artrosi cervicale,la mia pressione e' borderline 130/80- 140/80 bevo due caffe' al giorno vino ai pasti ,fumavo otto sigarette al giorno ora ho smesso ,faccio il farmacista,otto ore giornaliere a contatto con il pubblico e posture scorrette.Grazie
[#3]
Gentile utente,
dividiamo il problema almeno in due parti: (1) la salute psichica e (2) gli altri aspetti della salute. Sono strettamente legate fra di loro, coesistono, ma per capire qualcosa biosgna distinguerli.
(1):
Da quello che Lei scrive, mi sembra chiaro che oltrepassa un periodo stressante. Ne è l'indice abbastanza valido i Suoi vissuti soggettivi. Sei ore di sonno non sono necessariamente poche, ma se Lei le avverte poche, dunque per Lei non sono sufficienti, e se il sonno è interrotto, a maggior ragione. I sintomi dispercettivi auditivi e difficoltà di equilibrio possono manifestarsi anche da ipervigilanza, da stress, da deficit del sonno. Concedendosi un ritmo di vita meno stressante, almeno in parte, si può avere la prova se veramente è questo il problema. Tale condotta andrebbe consigliata anche se si trattasse di una causa organica. Se i sintomi persistono, sono possibili le cause emotive non legate al regime. Ad esempio, non poche persone "combattono" loro stati di disagio psichico proprio con il lavoro, con l'ipervigilanza, i quali ultimi in tal caso non sono la prima causa, ma il tentativo più o meno conscio di compensare il disagio psicho-emotivo, "desensibilizzarsi" da questo disagio. Allora è consigliabile una visita psichiatrica, ma meglio non da uno specialista che sia un Suo amico, ma da uno che possa avere nei confronti di Lei maggiore neutralità e imparzialità. Diagnosticare (o meno) un disturbo psichico in modo imparziale ed eventualmente curarlo va a toccare certe note poco compatibili con il rapporto d'amicizia.
(2):
Lo stato di disagio psico-emotivo non esclude affatto la presenza di una affezione organica. Non sempre è corretto porre la questione nei termini: "o è uno, o è l'altro". Possono coesistere.
In prima battuta, i sintomi che Lei riferisce possono presentarsi, assieme a quelli più classici, nel corso dell'aura emicranica. L'aura può presentarsi anche senza l'emicrania. Consulterei dunque il Suo neurologo di riferimento.
In seconda battuta, non escludo completamente che i Suoi sintomi possono essere legate alla circolazione sanguigna cerebrale sofferente a causa dell'artrosi cervicale e alla postura. In effetti, i vasi arteriosi passano in vicinanza alla colonna cervicale. Anche questo ambito sarebbe da indagare meglio.
Lo stress può peggiorare o precepitare i sintomi dell'emicrania e dell'artrosi, ma non è sufficiente eliminare lo stress.
Infine, anche se Lei nega i vertigini e non riferisce sintomi vegetativi (nausea ecc.), il corredo dei sintomi deve porre anche il sospetto della Sindrome di Ménière, anche se nella forma non tipica. Non so se gli specialisti otorinolaringoiatri hanno valutato tale ipotesi. Sarebbe da valutare. Tale Sindrome è funzionale, dunque la diagnosi è basata soprattutto sulla clinica, non su neuroimmagini, e la negatività della RMN encefalo non la esclude. L'esame utile che può definire meglio la diagnosi è il Test Audiometrico che spesso si fa in congiunta con la visita ORL. Ne chiederei il parere ai Suoi specialisti ORL. Fra le cause di tale Sindrome, l'ipotesi della quale ho fatto, possono essere infezioni (anche sub-croniche, per il resto non sintomatiche) dell'orecchio o delle vie respiratorie superiori. Lei scrive di non assumere nessun farmaco? Neanche l'aspirina? Neanche per l'emicrania o per l'artrosi cervicale? Lo chiedo perché l'uso anche se non costante ma prolungato di aspirina (e dell'ac. acetilsalicilico nelle altre formulazioni) può essere una delle cause di tale sindrome.
La diagnosi differenziale delle condizioni che ho elencato è importante: sia perché l'eventuale cura sintomatica può essere molto diversa (basta pensare all'esempio dell'aspirina), sia perché le cause sottostanti ciascuna delle sindromi possono essere diversi e sono ancora da indagare e da curare.
dividiamo il problema almeno in due parti: (1) la salute psichica e (2) gli altri aspetti della salute. Sono strettamente legate fra di loro, coesistono, ma per capire qualcosa biosgna distinguerli.
(1):
Da quello che Lei scrive, mi sembra chiaro che oltrepassa un periodo stressante. Ne è l'indice abbastanza valido i Suoi vissuti soggettivi. Sei ore di sonno non sono necessariamente poche, ma se Lei le avverte poche, dunque per Lei non sono sufficienti, e se il sonno è interrotto, a maggior ragione. I sintomi dispercettivi auditivi e difficoltà di equilibrio possono manifestarsi anche da ipervigilanza, da stress, da deficit del sonno. Concedendosi un ritmo di vita meno stressante, almeno in parte, si può avere la prova se veramente è questo il problema. Tale condotta andrebbe consigliata anche se si trattasse di una causa organica. Se i sintomi persistono, sono possibili le cause emotive non legate al regime. Ad esempio, non poche persone "combattono" loro stati di disagio psichico proprio con il lavoro, con l'ipervigilanza, i quali ultimi in tal caso non sono la prima causa, ma il tentativo più o meno conscio di compensare il disagio psicho-emotivo, "desensibilizzarsi" da questo disagio. Allora è consigliabile una visita psichiatrica, ma meglio non da uno specialista che sia un Suo amico, ma da uno che possa avere nei confronti di Lei maggiore neutralità e imparzialità. Diagnosticare (o meno) un disturbo psichico in modo imparziale ed eventualmente curarlo va a toccare certe note poco compatibili con il rapporto d'amicizia.
(2):
Lo stato di disagio psico-emotivo non esclude affatto la presenza di una affezione organica. Non sempre è corretto porre la questione nei termini: "o è uno, o è l'altro". Possono coesistere.
In prima battuta, i sintomi che Lei riferisce possono presentarsi, assieme a quelli più classici, nel corso dell'aura emicranica. L'aura può presentarsi anche senza l'emicrania. Consulterei dunque il Suo neurologo di riferimento.
In seconda battuta, non escludo completamente che i Suoi sintomi possono essere legate alla circolazione sanguigna cerebrale sofferente a causa dell'artrosi cervicale e alla postura. In effetti, i vasi arteriosi passano in vicinanza alla colonna cervicale. Anche questo ambito sarebbe da indagare meglio.
Lo stress può peggiorare o precepitare i sintomi dell'emicrania e dell'artrosi, ma non è sufficiente eliminare lo stress.
Infine, anche se Lei nega i vertigini e non riferisce sintomi vegetativi (nausea ecc.), il corredo dei sintomi deve porre anche il sospetto della Sindrome di Ménière, anche se nella forma non tipica. Non so se gli specialisti otorinolaringoiatri hanno valutato tale ipotesi. Sarebbe da valutare. Tale Sindrome è funzionale, dunque la diagnosi è basata soprattutto sulla clinica, non su neuroimmagini, e la negatività della RMN encefalo non la esclude. L'esame utile che può definire meglio la diagnosi è il Test Audiometrico che spesso si fa in congiunta con la visita ORL. Ne chiederei il parere ai Suoi specialisti ORL. Fra le cause di tale Sindrome, l'ipotesi della quale ho fatto, possono essere infezioni (anche sub-croniche, per il resto non sintomatiche) dell'orecchio o delle vie respiratorie superiori. Lei scrive di non assumere nessun farmaco? Neanche l'aspirina? Neanche per l'emicrania o per l'artrosi cervicale? Lo chiedo perché l'uso anche se non costante ma prolungato di aspirina (e dell'ac. acetilsalicilico nelle altre formulazioni) può essere una delle cause di tale sindrome.
La diagnosi differenziale delle condizioni che ho elencato è importante: sia perché l'eventuale cura sintomatica può essere molto diversa (basta pensare all'esempio dell'aspirina), sia perché le cause sottostanti ciascuna delle sindromi possono essere diversi e sono ancora da indagare e da curare.
[#4]
Ex utente
Gentilissimo dottore la aggiorno:
Sono andato da un'altro otorino il quale non ha riscontrato il nistagmo tanto ad occhio nudo che con gli occhiali di freinzel ,l'esame audiometrico negativo
Nel senso che ho un ottimo udito a questo punto mi ha detto che era inutile fare la prova vestibolare con l'acqua ,mi ha consigliato il doppler dei vasi sovraortici per poi riaggiornarci.grazie le faro sapere le novita' saluti
Sono andato da un'altro otorino il quale non ha riscontrato il nistagmo tanto ad occhio nudo che con gli occhiali di freinzel ,l'esame audiometrico negativo
Nel senso che ho un ottimo udito a questo punto mi ha detto che era inutile fare la prova vestibolare con l'acqua ,mi ha consigliato il doppler dei vasi sovraortici per poi riaggiornarci.grazie le faro sapere le novita' saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 20.5k visite dal 19/02/2012.
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