Mal di testa prolungati dopo uso marijuana
Salve a tutti,
Volevo esporre il mio problema,
Domenica mattina ho fatto uso per la prima volta (ed ultima) di Marijuana, la dose molto probabilmente era eccessiva.
Quello che mi preoccupa adesso è che sono passati ben 3 giorni e non mi sento ancora bene. Soffro di mal di testa e di problemi alla vista, come se ho ancora i riflessi rallentati.
Vi volevo chiedere se è normale o c'è da preoccuparsi...sono davvero spaventato.
Vi ringrazio in anticipo
Distinti Saluti
Volevo esporre il mio problema,
Domenica mattina ho fatto uso per la prima volta (ed ultima) di Marijuana, la dose molto probabilmente era eccessiva.
Quello che mi preoccupa adesso è che sono passati ben 3 giorni e non mi sento ancora bene. Soffro di mal di testa e di problemi alla vista, come se ho ancora i riflessi rallentati.
Vi volevo chiedere se è normale o c'è da preoccuparsi...sono davvero spaventato.
Vi ringrazio in anticipo
Distinti Saluti
[#1]
Gli effetti che descrive possono essere riferiti all uso della sostanza. Se non dovessero scomparire entro qualche giorno, ne parli con il suo medico di base. E, se permette un consiglio, lasci perdere questa roba.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente,
nella sua lettera non specifica se è abitualmente soggetto a crisi di cefalea,ciò rende ancora più difficile fornirle una risposta esauriente,Tuttavia,in linea di principio,non è infrequente che sintomi anomali possano persistere anche a lungo dopo l' assunzione di sostanze stupefacenti.Ciò probabilmente in rapporto al diverso corredo enzimatico di ciascun individuo.
La consiglierei comunque di fare presente il problema al suo medico curante,che,se perdurano i sintomi,saprà indirizzarlo allo specialista più idoneo.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
nella sua lettera non specifica se è abitualmente soggetto a crisi di cefalea,ciò rende ancora più difficile fornirle una risposta esauriente,Tuttavia,in linea di principio,non è infrequente che sintomi anomali possano persistere anche a lungo dopo l' assunzione di sostanze stupefacenti.Ciò probabilmente in rapporto al diverso corredo enzimatico di ciascun individuo.
La consiglierei comunque di fare presente il problema al suo medico curante,che,se perdurano i sintomi,saprà indirizzarlo allo specialista più idoneo.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
[#3]
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte,
comunque non sono soggetto a crisi di cefalea. Altri sintomi che ho riscontrato è che ho la diastolica decisamente bassa e i battiti accellerati...ed anche le pupille dilatate. Cosa significa? che l'effetto della sostanza ancora non passa?
Volevo anche informarVi che domenica pomeriggio dopo alcune ore dall'uso di marijuana ho preso una compressa di antispasmina e la sera una bustina di Oki per il mal di testa.
Grazie ancora in anticipo per eventuali risposte
Distinti saluti
comunque non sono soggetto a crisi di cefalea. Altri sintomi che ho riscontrato è che ho la diastolica decisamente bassa e i battiti accellerati...ed anche le pupille dilatate. Cosa significa? che l'effetto della sostanza ancora non passa?
Volevo anche informarVi che domenica pomeriggio dopo alcune ore dall'uso di marijuana ho preso una compressa di antispasmina e la sera una bustina di Oki per il mal di testa.
Grazie ancora in anticipo per eventuali risposte
Distinti saluti
[#4]
Gentile utente,
la maggior parte degli effetti che descrive possono aver luogo dopo l'assunzione di cannabis. Alcuni (dilatazione pupillare) sono meno tipici, ma possibili.
E' possibile inoltre che ha avuto luogo il potenziamento reciproco degli effetti collaterali fra la cannabis e l'antispasmina colica. L'antispasmina colica è un farmaco che contiene la papaverina (un alcaloide dell'oppio) e l'estratto di atropa beladonna. Sia questi due componenti sia la cannabis possono dare luogo a vasodilatazione con tachicardia e cefalea conseguenti; inoltre l'atropa beladonna ha un effetto dilatatorio pupillare grazie all'azione sui recettori muscarinici, e la cannabis può potenziare tale effetto. I componenti della antispasmina colica vengono eliminati dall'organismo nell'arco di poche ore, tuttavia alcuni metaboliti della cannabis, che ne possono potenziare l'effetto possono essere eliminati anche dopo 1-2 settimane. In ogni modo, sconsiglierei di riassumere in questi giorni l'antispasmina, finché il Suo medico non riterrà la situazione sicura e non Le permetterà di assumerla.
[Un'altra possibilità (purtroppo non improbabile) è che la preparazione di marijuana poteva contenere anche le altre sostanze (evinienza non rara, dato che, essendo una droga illegale, non vengono effettuati i controlli)].
Nella reazione avversa alla cannabis, oltre agli effetti vegetativi citati prima (cefalea, ipotensione, tachicardia, ecc.), può essere presente anche una quota di fenomeni psichici (ad esempio, l'ansia e le alterazioni percettive nel senso di maggior acutezza e amplificazione), ma questa valutazione non può essere fatta sull'internet.
Gli analgesici "antiinfiammatori" classici (come Oki e altri FANS) potrebbero dare beneficio limitato, non trattandosi di un processo infiammatorio nel senso stretto.
Concordo coi colleghi che, se i sintomi non dovessero scomparire entro qualche giorno, bisogna far presente il problema al medico curante; evitare l'automedicazione.
la maggior parte degli effetti che descrive possono aver luogo dopo l'assunzione di cannabis. Alcuni (dilatazione pupillare) sono meno tipici, ma possibili.
E' possibile inoltre che ha avuto luogo il potenziamento reciproco degli effetti collaterali fra la cannabis e l'antispasmina colica. L'antispasmina colica è un farmaco che contiene la papaverina (un alcaloide dell'oppio) e l'estratto di atropa beladonna. Sia questi due componenti sia la cannabis possono dare luogo a vasodilatazione con tachicardia e cefalea conseguenti; inoltre l'atropa beladonna ha un effetto dilatatorio pupillare grazie all'azione sui recettori muscarinici, e la cannabis può potenziare tale effetto. I componenti della antispasmina colica vengono eliminati dall'organismo nell'arco di poche ore, tuttavia alcuni metaboliti della cannabis, che ne possono potenziare l'effetto possono essere eliminati anche dopo 1-2 settimane. In ogni modo, sconsiglierei di riassumere in questi giorni l'antispasmina, finché il Suo medico non riterrà la situazione sicura e non Le permetterà di assumerla.
[Un'altra possibilità (purtroppo non improbabile) è che la preparazione di marijuana poteva contenere anche le altre sostanze (evinienza non rara, dato che, essendo una droga illegale, non vengono effettuati i controlli)].
Nella reazione avversa alla cannabis, oltre agli effetti vegetativi citati prima (cefalea, ipotensione, tachicardia, ecc.), può essere presente anche una quota di fenomeni psichici (ad esempio, l'ansia e le alterazioni percettive nel senso di maggior acutezza e amplificazione), ma questa valutazione non può essere fatta sull'internet.
Gli analgesici "antiinfiammatori" classici (come Oki e altri FANS) potrebbero dare beneficio limitato, non trattandosi di un processo infiammatorio nel senso stretto.
Concordo coi colleghi che, se i sintomi non dovessero scomparire entro qualche giorno, bisogna far presente il problema al medico curante; evitare l'automedicazione.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 62.8k visite dal 15/02/2012.
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