Riprendere terapia psicoterapeuta

salve, circa 2 anni fa in questo periodo intraprendevo una terapia per la cura della fobia sociale da uno psichiatra. La cura si è basata su sedute ogni due settimane di psicoterapia associate all'assunzione di Sereupin 50 mg. dopo circa 6 mesi ho iniziato a stare meglio e con l'avvento dell'estate ho abbandonato la psicoterapia, continuando ad assumere 50 mg di sereupin. da allora ho seguito soltanto i consigli del mio medico di base a cui mi rivolgo tuttora per la prescrizione di sereupin. dopo un anno di mantenimento della dose 50mg, abbiamo agito in questo modo: diminuzione della dose da 50 a 40 mg in due settimane, dopodichè iniziavano a comparire i sintomi di astinenza, allora aspettavo circa due mesi in cui i sintomi di astinenza piano piano scomparivano, mantenendo però la dose a 40mg. una volta scomparsi i sintomi di astinenza, procedavamo con un ulteriore abbassamento della dose da 40 a 30mg in due settimane, e poi un'altro periodo di circa due mesi per la remissione totale dei sintomi di astinenza. cosi facendo ora assumo 20 mg/gg di sereupin. da 50 a 20 per me è un buon risultato, essendo io a conoscenza della difficoltà nella sospensione del farmaco. Io però sono pure a conoscenza del fatto che questa strategia adottata da me e il mio medico non è una strategia valida per la sospensione del farmaco ma solo per la riduzione della dose. con 20mg/die sto bene tanto quanto con 50mg/die.
1) questo vuol dire che sono migliorato? ha qualche significato questo fatto? come lo posso interpretare?
in tal caso ora vorrei avviare la procedura di sospensione definitiva del farmaco e so che per questo ci vuole uno psichiatra. lo psichiatra che mi seguiva si è trasferito e devo andare da un'altro.
2) il fatto di riprendere una psicoterapia dopo un anno e mezzo, il fatto di aver intrapreso senza la supervisione dello psichiatra ma solo col medico di base una procedura di diminuzione della dose di sereupin potrebbe complicare il lavoro dello psichiatra che mi curerà definitivamente?
p.s. la strategia adottata per la diminuzione della dose è dovuta al fatto che 50mg mi davano certi effetti collaterali, a 20 mg questi effetti sono spariti.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

le consiglierei di rivalutare la sua situazione dallo psichiatra che lo aveva in cura.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Veramente non ho ben capito perché da 50 a 20
va bene il medico di famiglia e da 20 a 0 no.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
i problemi sono due:
1) mi costa troppo e non sono in grado di sostenera quella spesa;
2) si è trasferito e non mi risulta piu comodo.
quindi mi trovo obbligato a riprendere da zero con un'altro psichiatra.
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Utente
Utente
perchè finchè si tratta di diminuire la dose senza l'obiettivo di abbandonare il farmaco allora mi bastava la consulenza (devo ammetterlo molto superficiale) del medico, ma ora il mio obiettivo è di eliminare il farmaco ecco perchè voglio riferirmi ad uno psichiatra psicoterapeuta. Più che altro per evitare il piu possibile che la malattia ritorni dopo qualche mese della totale sospensione, cosa che per la fobia sociale è particolarmente probabile se non si ha seguito una seria psicoterapia.
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Utente
Utente
per farla breve, il mio problema è che io non so se il mio stato attuale di benessere è dovuto al farmaco o ad una guarigione effettiva dalla malattia ed il mio medico non ha strumenti per potermi dare delle certezze a riguardo...ecco perchè per l'ultima fase di sospensione voglio riferirmi ad uno psichiatra
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
penso sia senza dubbio consigliabile che la sospensione totale della terapia farmacologica vada seguita da uno psichiatra con competenza in psicoterapia.
Solo questi,tramite una accurata visita potrà dirimere il suo dubbio ed eventualmente impostare,se necessario,una psicoterapia di sostegno in un momento,che lei vede molto critico,del suo percorso terapeutico.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

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Utente
Utente
Grazie per il consiglio, infatti, in questi giorni ho gia preso contatti con alcuni psichiatri della mia zona per verificare l'offerta piu conveniente che mi veniva fatta, proprio in prospettiva di riprendere la psicoterapia. Visto che il mezzo che ho utilizzato per la ricerca di professionisti in questo ambito è internet, ho notato che esistono psicoterapeuti che non sono medici ma psicologi specializzati in psicoterapia. Da quanto ho capito queste persone non possono adottare politiche di sospensione di farmaci ma sanno agire dal punto di vista della psicoterapia in maniera analoga ad un psichiatra psicoterapeuta. la domanda è:
E' meglio andare da uno psichiatra psicoterapeuta che gestisca in maniera combinata la sospensione del farmaco in funzione dello stato psicologico in cui verso, oppure posso rivolgermi ad uno psicologo psicoterapeuta per la psicoterapia e al mio medico di base per la sospensione? Grazie anticipatamente.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
considerato che la terapia in atto le è stata prescritta da uno psichiatra penso sia opportuno che lei si rivolga ad uno specialista che potrà anche consigliarla per il meglio sulla eventuale necessità di un proseguo psicoterapico.ed a quale figura professionale rivolgersi nella sua zona.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La psicoterapia non e' propriamente come acquistare qualcosa al mercato per cui si cerca l'offerta piu' conveniente.
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Utente
Utente
Mi riferisco al Dr. Ruggiero, quale criterio dovrei adottare per scegliere lo specialista piu adatto?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Innanzitutto e' lo specialista a valutare se puo' essere fatta una psicoterapia.

Il prezzo non e' un criterio di esclusione.

Puo' anche scegliere uno psicologo psicoterapeuta, ma il criterio principale e' il tipo di rapporto che si crea tra terapeuta e paziente.

Questo e' uno dei motivi per cui uno psicoterapeuta ha successo di cura con alcuni pazienti e meno con altri.
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Utente
Utente
Gentile dott. Ruggiero,
quindi dovrei prima andare, vedere come mi trovo, se dopo qualche seduta mi trovo bene, continuare; in caso contrario cambiare. Nel caso in cui pure con il prossimo professionista non mi trovassi bene, dovrei andare da un altro ancora... in pratica avrei buttato un sacco di soldi solo per trovare lo psicoterapeuta adatto... senza aver ancora trovato alcun giovamento...non mi sembra un modo di agire saggio...
Grazie lo stesso per la risposta...
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