Emetofobia e visita psichiatrica

Buongiorno dottori,
sono un ragazzo di 19 anni che è affetto da emetofobia, che si è acuita dopo uno spiacevole episodio di reflusso gastroesofageo che ho avuto circa un mese fa (da un po' di anni, appunto, soffro di reflusso). Questo mese sono stato davvero male, perché dopo quest'episodio spiacevolissimo ho iniziato a stare costantemente male, con un nodo alla gola persistente, "nausea", sensazione di qualcosa che "sale e scende" nell'esofago e un senso di sfiducia e apatia. Ho deciso di farmi vedere da un neuropsichiatra, privatamente...Lui mi ha visitato, abbiamo parlato un po' e ha diagnosticato solo uno stato d'ansia, mi ha detto che l'unica cosa che devo fare è "razionalizzare", cioè rendermi conto che quello che ho non è una cosa grave...non ha ritenuto opportuno proseguire gli incontri e ha detto di chiamarlo solo se si ripresentano altre crisi (quando sto male, quando cioè la mia paura di vomitare amumenta, ho dei tremori a braccia e gambe che non riesco a controllare, ma non ho la "paura di morire" tipica degli attacchi di panico)
Ora sono profondamente sfiduciato visto che il dottore ha detto che sto bene, ma io bene non sto. Come devo comportarmi? Chiedergli di continuare questa cura o rivolgermi a qualcun altro, magari uno psicologo?
Grazie mille!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Dalla visita e' scaturita una prescrizione?

Cosa vuol dire che deve razionalizzare?

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Utente
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Lo psichiatra ha detto che era obbligato a scrivere una diagnosi con una cura, ma ha detto di non seguirla perché secondo lui non ce n'è bisogno...secondo quello che ho capito, razionalizzare vuol dire riflettere sul fatto che i sintomi del reflusso non sono nulla di grave e che non possono certo far morire...ma la mia non è paura di morire; la mia è paura per il vomito...mi sembra che il dottore si sia concentrato troppo sul reflusso invece che sulla problematica psichiatrica.
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Utente
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comunque, per dovere di informazione, la terapia era di prendere 5 gocce di xanax tre volte al dì per 30 giorni.
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Utente
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Nessuna risposta? Che devo fare?
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Se vuole un parere più generale, secondo un'impostazione psichiatrica meno chimico-farmacologica e più psico-sociale, può descrivere sommariamente la sua situazione personale, familiare e ambientale, per cercare di inquadrarla e comprendere le possibili disfunzioni che possono dare adito al sintomo riferito e ad altri.

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

tenga presente che il neuropsichiatra non è lo specialista a cui fare riferimento.

Deve rivolgersi ad uno psichiatra: in tal senso magari si faccia anche consigliare dal medico di base.

E per rispondere alla sua richiesta, aggiungo che una prescrizione con lo xanax potrebbe essere adeguata ma mi pare importante un monitoraggio comunque minimo, con un rivalutazione dello stato di salute.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Utente
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Grazie dottori per le risposte...Domani mi recherò dal mio medico di base per vedere che esami posso fare, anche se pure lui ha detto che il mio problema di reflusso c'entra poco e niente, e che la mia è ansia data dalla fobia...comunque, sento di aver bisogno di un supporto psicologico,perché sta diventando un peso insostenibile...Questi ultimi 3 giorni sono stato sostanzialmente bene, poi stanotte ho avuto nausea e un nodo alla gola e allora mi sono "crollate" tutte le speranze di poter stare bene...ed ora, mentre scrivo, sto male...ho un nodo alla gola assurdo. Allora mi farò prescrivere una visita psicologica.
Grazie mille!
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