Depressione ed effetti collaterali elopram
Buongiorno, a seguito di episodi ripetuti di attacchi di panico e di ansia tenuti a bada inizialmente solo con l'alprazolan, il mio medico di base mi ha prescritto 15 gg fa l'elopram. Purtroppo dopo un inizio positivo se non nullo, durante il quale cercavo di ridurre le gocce di alprazolan a 12 gocce al giorno, ho dovuto sospendere l'elopram due gg fa perchè sono incominciati i miei incubi notturni, risvegli bruschi con sensazioni brutte, visioni distorte solo alla chisura degli occhi, insonnia. il mio medico dice che l'elopram non può dare questi disturbi.Da due giorni non lo sto prendendo, ieri ho dormito bene, forse per la stanchezza (quasi tutta la notte l'avevo passata sveglia), stanotte è riapparso il problema, dopo un brusco risveglio alle 24, all'1,30 ho potuto dormire perchè nel frattempo il dottore mi ha prescritto lendormin e ne ho presa mezza pastiglia. stamattina mi sento però molto rallentata. Mi chiedo se questo problema si è presentato anche dopo la sospensione dell'elopram da cosa può dipendere? devo insistere a prenderlo o cambiare farmaco? di solito mi sveglio anche con scarsa sensibilità alle gambe e sudorazione abbondante. Sto aspettendo di prenotare una visita psichiatrica, ma nel frattempo vorrei essere rassicurata.
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Gentile utente
La gestione farmacologica praticata e' non consona al disturbo sia nella introduzione che nella sospensione.
I sintomi permarranno per qualche giorno ma sarebbe il caso di velocizzare la visita psichiatrica.
La gestione farmacologica praticata e' non consona al disturbo sia nella introduzione che nella sospensione.
I sintomi permarranno per qualche giorno ma sarebbe il caso di velocizzare la visita psichiatrica.
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[#2]
Gentile utente,
sebbene non sempre presente è possibile, in una prima fase della terapia antidepressiva, un peggioramento sintomatologico.
E forse la copertura con l'ansiolitico andrebbe, in tali casi, mantenuta per più tempo.
E' ovvio che tutto ciò deve avere comunque l'indicazione da parte dello psichiatra curante.
sebbene non sempre presente è possibile, in una prima fase della terapia antidepressiva, un peggioramento sintomatologico.
E forse la copertura con l'ansiolitico andrebbe, in tali casi, mantenuta per più tempo.
E' ovvio che tutto ciò deve avere comunque l'indicazione da parte dello psichiatra curante.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
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Ex utente
Grazie, per il momento ho sospeso l'elopram e prendo 6 gocce al mattino e 6 al pomeriggio di alprazolan più mezza pastiglia di lendormin quando vado a dormire. Ho sempre avuto un pò paura degli antidepressivi perchè vorrei cecare di venirne fuori da sola, il mio problema nasce da un surplus di responsabilità, un bimbo di 5 anni che chiede sempre costanti attenzioni, un marito poco partecipe con un'altra famiglia alle spalle e altri figli, insomma a star dietro tutti vado fuori io.Non capisco perchè il mio medico mi ha ribadito che l'elopram non potesse darmi quei disturbi. la terapia che avrei dovuto seguire era per 15 giorni 4 gocce al mattino, poi per altri 15 giorni 8 gocce e poi per 2-3 mesi 10 gocce sempre al mattino. Ma lo psichiatra che cosa potrebbe aggiungere a tutto questo, potrebbe cambiarmi farmaco? purtroppo non mi allleggirebbe di tutte le problematiche e le relazioni interpersonali...
[#4]
Gentile utente,
se si tratta di malattia depressiva, la volontà "di uscirne da sola" non c'entra nulla. E' come dire che se si esercita la forza di volontà, una frattura della gamba guarisce prima o senza ingessatura...
Si rivolga allo psichiatra con questo spirito e vedrà che le soluzioni terapeutiche saranno facilmente gestibili.
se si tratta di malattia depressiva, la volontà "di uscirne da sola" non c'entra nulla. E' come dire che se si esercita la forza di volontà, una frattura della gamba guarisce prima o senza ingessatura...
Si rivolga allo psichiatra con questo spirito e vedrà che le soluzioni terapeutiche saranno facilmente gestibili.
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Gentile utente,
aggiungo che in ogni caso se il medico di base ha ritenuto di iniziare un trattamento, credo che la modalità più proficua sia di tornare da lui, manifestare le difficoltà e con lui concordare una valutazione specialistica.
aggiungo che in ogni caso se il medico di base ha ritenuto di iniziare un trattamento, credo che la modalità più proficua sia di tornare da lui, manifestare le difficoltà e con lui concordare una valutazione specialistica.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.9k visite dal 27/01/2012.
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