La sindrome del colon irritabile
Gentili dottori,
Vi contatto per chiedervi delle informazioni riguardanti la mia situazione.
Dopo un infezione da clostridium difficile nel giugno scorso, e curata, sono alle prese con la sindrome del colon irritabile.
Ogni tipo di analisi, è risultata negativa.
Il mio gastroenterologo cosi, ha proposto l' alprazolam come terapia. Da novembre e fino ad oggi, l' ho assunto a dosi di 7 gocce due volte al giorno.
La situazione è assolutamente migliorata, con scariche diarroiche che arrivavano solo alcuni giorni, magari azzardando nel mangiare.
Sono trascorsi due mesi, e sto per lasciare il farmaco, che userò per un altro breve periodo. La situazione però, sta tornando quella di due mesi fa, ma in questi giorni ho abbassato la dose a 5 gocce due volte al giorno.
Leggendo, mi sono accorto che la quantità che assumo è molto, molto modesta rispetto ad altri casi. Volevo chiedervi alcune cosa:
1) nel lasciare il farmaco, devo comunque lasciarlo gradualmente anche se la dose sembra modesta?
2) è possibile che il farmaco abbia tratto in me benefici considerata la dose che assumo?
3) è possibile che la mia situazione attuale, dipenda da una paura interiore di tornare al passato senza il farmaco?
Premetto, che sono anche e forse, inconsciamente agitato per esami universitari.
Vi ringrazio e vi auguro un buon lavoro!
Vi contatto per chiedervi delle informazioni riguardanti la mia situazione.
Dopo un infezione da clostridium difficile nel giugno scorso, e curata, sono alle prese con la sindrome del colon irritabile.
Ogni tipo di analisi, è risultata negativa.
Il mio gastroenterologo cosi, ha proposto l' alprazolam come terapia. Da novembre e fino ad oggi, l' ho assunto a dosi di 7 gocce due volte al giorno.
La situazione è assolutamente migliorata, con scariche diarroiche che arrivavano solo alcuni giorni, magari azzardando nel mangiare.
Sono trascorsi due mesi, e sto per lasciare il farmaco, che userò per un altro breve periodo. La situazione però, sta tornando quella di due mesi fa, ma in questi giorni ho abbassato la dose a 5 gocce due volte al giorno.
Leggendo, mi sono accorto che la quantità che assumo è molto, molto modesta rispetto ad altri casi. Volevo chiedervi alcune cosa:
1) nel lasciare il farmaco, devo comunque lasciarlo gradualmente anche se la dose sembra modesta?
2) è possibile che il farmaco abbia tratto in me benefici considerata la dose che assumo?
3) è possibile che la mia situazione attuale, dipenda da una paura interiore di tornare al passato senza il farmaco?
Premetto, che sono anche e forse, inconsciamente agitato per esami universitari.
Vi ringrazio e vi auguro un buon lavoro!
[#1]
Gentile Utente,
1. la riduzione dovrebbe essere la più lenta possibile e sotto il diretto controllo del medico.
2. l' evoluzione dele sue condizioni lo confermerebbero.
3. molto probabile.
Saluti
1. la riduzione dovrebbe essere la più lenta possibile e sotto il diretto controllo del medico.
2. l' evoluzione dele sue condizioni lo confermerebbero.
3. molto probabile.
Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#2]
Utente
La ringrazio dottore, per la celere risposta.
Il mio gastroenterologo, mi ha solo detto di continuare con alprazolam per "un altro breve periodo" non dandomi tempi o modalità di riduzione del farmaco.
Dovrei ridurre "goccia per goccia". Passare da 7 a sei gocce due volte al di? Come funziona la graduale riduzione? Cosa intende con "la più lenta possibile"?
Ultima domanda: che mi sembra la più difficile. COme posso uscire da questa paura interiore, circa l' abbandono del farmaco? Forse cercando di convincere me stesso, che il peggio è passato e cercando di capire che davvero sia l' ansia il mio problema??...Combattere cioè l' ansia dovuta ad esperienza passata da solo e senza farmaci è possibile?
Il mio gastroenterologo, mi ha solo detto di continuare con alprazolam per "un altro breve periodo" non dandomi tempi o modalità di riduzione del farmaco.
Dovrei ridurre "goccia per goccia". Passare da 7 a sei gocce due volte al di? Come funziona la graduale riduzione? Cosa intende con "la più lenta possibile"?
Ultima domanda: che mi sembra la più difficile. COme posso uscire da questa paura interiore, circa l' abbandono del farmaco? Forse cercando di convincere me stesso, che il peggio è passato e cercando di capire che davvero sia l' ansia il mio problema??...Combattere cioè l' ansia dovuta ad esperienza passata da solo e senza farmaci è possibile?
[#3]
Gentile Utente,
<....Il mio gastroenterologo, mi ha solo detto di continuare con alprazolam per "un altro breve periodo" non dandomi tempi o modalità di riduzione del farmaco....>
si rivolga al medico curante, è preferibile avere dei tempi prestabiliti.
<....Combattere cioè l' ansia dovuta ad esperienza passata da solo e senza farmaci è possibile?....>
se lo stato ansioso, che si manifesti sotto forma di "colon irritabile" o in altro modo, diventa pervasivo, crea disagio evidente e modifica significativamente la quotidianità del soggetto allora è consigliabile affrontare il problema con una strategia diversa e il primo passo dovrebbe essere una visita psichiatrica,
Saluti
<....Il mio gastroenterologo, mi ha solo detto di continuare con alprazolam per "un altro breve periodo" non dandomi tempi o modalità di riduzione del farmaco....>
si rivolga al medico curante, è preferibile avere dei tempi prestabiliti.
<....Combattere cioè l' ansia dovuta ad esperienza passata da solo e senza farmaci è possibile?....>
se lo stato ansioso, che si manifesti sotto forma di "colon irritabile" o in altro modo, diventa pervasivo, crea disagio evidente e modifica significativamente la quotidianità del soggetto allora è consigliabile affrontare il problema con una strategia diversa e il primo passo dovrebbe essere una visita psichiatrica,
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 20/01/2012.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.