Autismo?
Buona sera, sono Umberto padre di un meraviglioso bimbo di nome Lorenzo che a febr. compierà 3 anni.
Essendo un giovane genitore di 30 anni mi affido alla rete per documentarmi sulle cose che attirano la mia attenzione (con questo non sto dicendo che sono internet- dipendente) , ma questa volta mi sa che ho fatto piu' casino che altro, visto che una cosa che leggo e' il contrario di qualche altra, letta pochi istanti prima.
Da quando e' nato mio figlio ho notato delle cose che come ho detto prima hanno attirato la mia attenzione, partendo dal camminare, dal parlare ma non mi sn mai allarmato più di tanto visto che sn delle attività estremamente variabili in termini di tempo da bimbo a bimbo. Lorenzo ha cominciato a camminare decentemente solo a 18 mesi....ma emetteva dei suoni quasi incomprensibili tranne per qualche termine che noi da genitori ovviamente capivamo.
All'improvviso verso i 2 anni / 2 anni e mezzo lorenzo si sblocca e ripete in maniera chiarissima (forse piu' della media dei bambini della sua età) ogni termine che sente.
A questo punto dovrebbero essere finiti i miei dubbi, ma e' proprio ora che inizia il mio calvario interiore.
Il bimbo durante la giornata, a secondo delle esigenze, non sostiene un elementare scambio verbale cn noi ma si limita a ripetere le cose sentite.
in altri temini si rivolge a noi dicendo le stesse parole che noi usiamo per sapere se ha bisogno di qualche cosa.
Esempio:
Per farci capire che ha sete dice: hai sete? (ho sete)
Per farci capire che ha sonno dice: hai sonno? (ho sonno)
se vuole indicare o prendere qualche cosa dice: vuoi questo? (voglio questo)
etc etc...
Noi che siamo i suoi genitori, ovviamente capiamo e prontamente soddisfiamo la sua esigenza.
All'asilo si e' dimostrato un bimbo molto timido, inizialmente non voleva andare ma grazie alla costanza di mia moglie va senza grossi problemi tranne i primi istanti prima di entrare in classe, ma ha imparato ad esorcizzare anche questo momento ripetendosi, quasi come consolazione, (ovviamente ad alta voce) le cose che mia moglie diceva i primi giorni per farlo stare tranquillo: ".....ora Lorenzo va all'asilo, gioca con gli altri bimbi mentre la mamma va a comprare il pane. dopo ti prende e andiamo a casa a mangiare".
La cosa assurda e' che qui inizia il bello.
A fronte di tutte queste cose fino a qui elencate, Lorenzo e' un bambino che a poco piu' di 2 anni sapeva riconoscere tutte le vocali scritte su ogni cosa che gli capitava in mano, poco dopo iniziava a ripetere tutto l'alfabeto, e ancora dopo, lo scriveva in maniera chiarissima, ha saputo contare dapprima fino a 10 poi non si e' piu' fermato e credo che non gli sia venuto piu' di tanto difficile , visto che ha fatto suo il processo della successione dei numeri. gioca (a mio parere) in maniera appropriata cn i suoi giochi, ma la sua attività preferita sn i libri. In particolare mia moglie vedendolo, decide un po' per gioco (come fatto per i numeri e l'alfabeto) di dare in mano un vecchio atlante....per farla breve e' finita che ha iniziato a saper riconoscere e indicare le reggioni Italiane, finito quelle, ha cominciato con gli Stati dell'Europa, assimilate quelle è passato praticamente al resto del mondo. Ora siamo arrivati al punto che se butto a casaccio il dito in qualsiasi parte dell'atlante, riesce a dire di quale stato/nazione si tratta, riuscendomi a dire anche la capitale (nn ho nessuna vergogna ad ammettere che molti di quei posti sn sconosciuti anche a me!!!).
Ovviamente ho parlato cn la pediatra di questa cosa, del mio dubbio sulla sua ecolalia, sull'autismo in genere, la quale non ha esitato a prendere dal suo cassetto uno stampato del test di Lang. Il bambino è riuscito senza troppi problemi a superarlo ( anche se non capisco il motivo visto che questo test,ho letto, viene associato a problemi riguardanti la vista) dicendoci in conclusione che Lorenzo è un bambino diverso dagli altri (credo che ne fosse veramente convinta, ha mostrato uno stupore veramente accentuato per essere alla fine una "estranea") ha una capacità di memorizzazione diversa e piu' sviluppata dei suoi coetanei, ha notato una sicurezza impressionante nello scrivere le lettere che venivano pronunciate, ha un potenziale altissimo su molti campi percio' di non starci a preoccupare, ma se avevo però, ancora dei dubbi, poteva indirizzarmi verso una visita specialistica.
sinceramente ammetto che mi sono sentito un po' sollevato e forte di questo ho detto che magari ora non era il caso.
Ho fatto vari test... la check list (tutti grossomodo negativi), ma ho avuto modo di apprendere che dietro la parola autismo o nella sindrome di Asperger o in altre patologie del genere, si nascondono dei comportamenti (nello stesso bambino) completamente diversi, e quello che vedo fare a Lorenzo mi basta per mandarmi in allarme.
Non le nascondo che sn il solo a fare questo genere di ricerche, la situazione cn mia moglie su questo tema e' abbastanza discordante. lei e' convinta che nn c'e' nessun problema e che al limite i problemi li posso far venire io cn il mio atteggiamento un po' paranoico...e troppo apprensivo. Magari fosse vero!!!
Spero sinceramente e cn tutto il cuore che questa mia e-mail trovi risposta e nel mentre, non posso far altro che salutare cordialmente.
Umberto.
Essendo un giovane genitore di 30 anni mi affido alla rete per documentarmi sulle cose che attirano la mia attenzione (con questo non sto dicendo che sono internet- dipendente) , ma questa volta mi sa che ho fatto piu' casino che altro, visto che una cosa che leggo e' il contrario di qualche altra, letta pochi istanti prima.
Da quando e' nato mio figlio ho notato delle cose che come ho detto prima hanno attirato la mia attenzione, partendo dal camminare, dal parlare ma non mi sn mai allarmato più di tanto visto che sn delle attività estremamente variabili in termini di tempo da bimbo a bimbo. Lorenzo ha cominciato a camminare decentemente solo a 18 mesi....ma emetteva dei suoni quasi incomprensibili tranne per qualche termine che noi da genitori ovviamente capivamo.
All'improvviso verso i 2 anni / 2 anni e mezzo lorenzo si sblocca e ripete in maniera chiarissima (forse piu' della media dei bambini della sua età) ogni termine che sente.
A questo punto dovrebbero essere finiti i miei dubbi, ma e' proprio ora che inizia il mio calvario interiore.
Il bimbo durante la giornata, a secondo delle esigenze, non sostiene un elementare scambio verbale cn noi ma si limita a ripetere le cose sentite.
in altri temini si rivolge a noi dicendo le stesse parole che noi usiamo per sapere se ha bisogno di qualche cosa.
Esempio:
Per farci capire che ha sete dice: hai sete? (ho sete)
Per farci capire che ha sonno dice: hai sonno? (ho sonno)
se vuole indicare o prendere qualche cosa dice: vuoi questo? (voglio questo)
etc etc...
Noi che siamo i suoi genitori, ovviamente capiamo e prontamente soddisfiamo la sua esigenza.
All'asilo si e' dimostrato un bimbo molto timido, inizialmente non voleva andare ma grazie alla costanza di mia moglie va senza grossi problemi tranne i primi istanti prima di entrare in classe, ma ha imparato ad esorcizzare anche questo momento ripetendosi, quasi come consolazione, (ovviamente ad alta voce) le cose che mia moglie diceva i primi giorni per farlo stare tranquillo: ".....ora Lorenzo va all'asilo, gioca con gli altri bimbi mentre la mamma va a comprare il pane. dopo ti prende e andiamo a casa a mangiare".
La cosa assurda e' che qui inizia il bello.
A fronte di tutte queste cose fino a qui elencate, Lorenzo e' un bambino che a poco piu' di 2 anni sapeva riconoscere tutte le vocali scritte su ogni cosa che gli capitava in mano, poco dopo iniziava a ripetere tutto l'alfabeto, e ancora dopo, lo scriveva in maniera chiarissima, ha saputo contare dapprima fino a 10 poi non si e' piu' fermato e credo che non gli sia venuto piu' di tanto difficile , visto che ha fatto suo il processo della successione dei numeri. gioca (a mio parere) in maniera appropriata cn i suoi giochi, ma la sua attività preferita sn i libri. In particolare mia moglie vedendolo, decide un po' per gioco (come fatto per i numeri e l'alfabeto) di dare in mano un vecchio atlante....per farla breve e' finita che ha iniziato a saper riconoscere e indicare le reggioni Italiane, finito quelle, ha cominciato con gli Stati dell'Europa, assimilate quelle è passato praticamente al resto del mondo. Ora siamo arrivati al punto che se butto a casaccio il dito in qualsiasi parte dell'atlante, riesce a dire di quale stato/nazione si tratta, riuscendomi a dire anche la capitale (nn ho nessuna vergogna ad ammettere che molti di quei posti sn sconosciuti anche a me!!!).
Ovviamente ho parlato cn la pediatra di questa cosa, del mio dubbio sulla sua ecolalia, sull'autismo in genere, la quale non ha esitato a prendere dal suo cassetto uno stampato del test di Lang. Il bambino è riuscito senza troppi problemi a superarlo ( anche se non capisco il motivo visto che questo test,ho letto, viene associato a problemi riguardanti la vista) dicendoci in conclusione che Lorenzo è un bambino diverso dagli altri (credo che ne fosse veramente convinta, ha mostrato uno stupore veramente accentuato per essere alla fine una "estranea") ha una capacità di memorizzazione diversa e piu' sviluppata dei suoi coetanei, ha notato una sicurezza impressionante nello scrivere le lettere che venivano pronunciate, ha un potenziale altissimo su molti campi percio' di non starci a preoccupare, ma se avevo però, ancora dei dubbi, poteva indirizzarmi verso una visita specialistica.
sinceramente ammetto che mi sono sentito un po' sollevato e forte di questo ho detto che magari ora non era il caso.
Ho fatto vari test... la check list (tutti grossomodo negativi), ma ho avuto modo di apprendere che dietro la parola autismo o nella sindrome di Asperger o in altre patologie del genere, si nascondono dei comportamenti (nello stesso bambino) completamente diversi, e quello che vedo fare a Lorenzo mi basta per mandarmi in allarme.
Non le nascondo che sn il solo a fare questo genere di ricerche, la situazione cn mia moglie su questo tema e' abbastanza discordante. lei e' convinta che nn c'e' nessun problema e che al limite i problemi li posso far venire io cn il mio atteggiamento un po' paranoico...e troppo apprensivo. Magari fosse vero!!!
Spero sinceramente e cn tutto il cuore che questa mia e-mail trovi risposta e nel mentre, non posso far altro che salutare cordialmente.
Umberto.
[#1]
Gentile signore,
credo che abbia ragione sua moglie....
Ora, è vero che secondo alcuni Einstein e Mozart e altri geni erano 'autistici', ma se l'autismo fosse quello, allora non ci sarebbe da preoccuparsi e da 'curarlo', anzi... Certo, spesso le persone geniali sono un po' disadattate, perchè gli riesce difficile integrarsi con i 'normali' e i loro 'normali' interessi.
Invece l'autismo è una situazione che impedisce un normale sviluppo di tutte le capacità e rende handicappati, non 'geni'.
La cosa importante è che suo figlio possa affrontare le normali vicende dell'evoluzione, andare all'asilo, abituarsi agli altri, avere compagni e amici, avere interessi e trovare piacere nelle esperienze e imparare le capacità che portano all'autonomia e alla relazione con gli altri e all'apprendimento di regole modalità, ecc..
Appare un bimbo sicuramente molto dotato, e bisogna badare a non indirizzarlo verso interessi e attività completamente diverse dagli altri bambini, altrimenti non troverà punti in comune e occasioni di scambio e amicizia. Quindi non stia a incentivare aspetti 'strani', nè geniali, e favorite le esperienze e le attività 'normali' per l'età. Il ritardo del linguaggio e l'uso d frasi fatte per un periodo non è in sè preoccupante, bisogna vedere come evolve. Importante è l'evoluzione, e la direzione in cui va.
Immagino che il pediatra avrà valutato gli aspetti in gioco con un ritardo motorio, comunque se vuole può riassumere brevemente l'anamnesi, cioè gravidanza, parto, epoca e e situazione ambientale, magari secondo la falsariga che trova a questo link: http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/447 .
Cordialmente
credo che abbia ragione sua moglie....
Ora, è vero che secondo alcuni Einstein e Mozart e altri geni erano 'autistici', ma se l'autismo fosse quello, allora non ci sarebbe da preoccuparsi e da 'curarlo', anzi... Certo, spesso le persone geniali sono un po' disadattate, perchè gli riesce difficile integrarsi con i 'normali' e i loro 'normali' interessi.
Invece l'autismo è una situazione che impedisce un normale sviluppo di tutte le capacità e rende handicappati, non 'geni'.
La cosa importante è che suo figlio possa affrontare le normali vicende dell'evoluzione, andare all'asilo, abituarsi agli altri, avere compagni e amici, avere interessi e trovare piacere nelle esperienze e imparare le capacità che portano all'autonomia e alla relazione con gli altri e all'apprendimento di regole modalità, ecc..
Appare un bimbo sicuramente molto dotato, e bisogna badare a non indirizzarlo verso interessi e attività completamente diverse dagli altri bambini, altrimenti non troverà punti in comune e occasioni di scambio e amicizia. Quindi non stia a incentivare aspetti 'strani', nè geniali, e favorite le esperienze e le attività 'normali' per l'età. Il ritardo del linguaggio e l'uso d frasi fatte per un periodo non è in sè preoccupante, bisogna vedere come evolve. Importante è l'evoluzione, e la direzione in cui va.
Immagino che il pediatra avrà valutato gli aspetti in gioco con un ritardo motorio, comunque se vuole può riassumere brevemente l'anamnesi, cioè gravidanza, parto, epoca e e situazione ambientale, magari secondo la falsariga che trova a questo link: http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/447 .
Cordialmente
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.1k visite dal 17/01/2012.
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