Perché un antidepressivo può perdere d'efficacia?
Salve gentili dottori,
vi scrivo perché sono disperato. Da 11 anni soffro di depressione ansiona curata con successo(durante le frequenti ricadute) con Citalopram o Paroxetina alla dose di 20mg. al giorno. Durante gli ultimi tre anni non ho mai smesso di prendere una o l'altra delle due molecole sempre alla stessa dose.
Quattro mesi fa ho avuto una piccola ricaduta mentre stavo assumendo la mia dose giornaliera di citalopram. Allora, d' accordo con il mio medico curante sono tornato alla paroxetina in quanto era sempre risultata efficace. Purtroppo con il passare dei mesi mi sono accorto che non produceva più gli effetti sperati. Ho avuto vari problemi fisici a causa dello stress accumulato (fra i quali una brutta bronchite) fino a quando durante le feste di Natale mi sono accorto che quasi senza accorgermene ero precipitato in una brutta depressione. La cosa strana è che per la prima volta non ho avvertito le solite somatizzazioni che erano il mio campanello d'allarme che accompagnava gli attacchi d'ansia. Questa volta la depressione si è insinuata molto lentamente per poi piombarmi addosso negli ultimi 15 giorni. Ora non so che fare e mi sento "tradito" proprio da quei farmaci che in passato mi hanno fatto tornare alla vita.E' possibile che una molecola a lungo andare perda di efficacia? Dovrei cambiare classe di farmaci o aumentare la dose della paroxetina?
vi scrivo perché sono disperato. Da 11 anni soffro di depressione ansiona curata con successo(durante le frequenti ricadute) con Citalopram o Paroxetina alla dose di 20mg. al giorno. Durante gli ultimi tre anni non ho mai smesso di prendere una o l'altra delle due molecole sempre alla stessa dose.
Quattro mesi fa ho avuto una piccola ricaduta mentre stavo assumendo la mia dose giornaliera di citalopram. Allora, d' accordo con il mio medico curante sono tornato alla paroxetina in quanto era sempre risultata efficace. Purtroppo con il passare dei mesi mi sono accorto che non produceva più gli effetti sperati. Ho avuto vari problemi fisici a causa dello stress accumulato (fra i quali una brutta bronchite) fino a quando durante le feste di Natale mi sono accorto che quasi senza accorgermene ero precipitato in una brutta depressione. La cosa strana è che per la prima volta non ho avvertito le solite somatizzazioni che erano il mio campanello d'allarme che accompagnava gli attacchi d'ansia. Questa volta la depressione si è insinuata molto lentamente per poi piombarmi addosso negli ultimi 15 giorni. Ora non so che fare e mi sento "tradito" proprio da quei farmaci che in passato mi hanno fatto tornare alla vita.E' possibile che una molecola a lungo andare perda di efficacia? Dovrei cambiare classe di farmaci o aumentare la dose della paroxetina?
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Gentile utente,
Le malattie, così come le persone, possono cambiare nel corso del tempo. Pertanto i farmaci che prima erano efficaci possono esserlo di meno o non esserlo affatto. Le decisioni sulla terapia devono essere prese dallo specialista che potrà optare per un aumento del dosaggio, per un cambio di molecola o per una associazione, anche con farmaci non antidepressivi.
Cordiali saluti
Le malattie, così come le persone, possono cambiare nel corso del tempo. Pertanto i farmaci che prima erano efficaci possono esserlo di meno o non esserlo affatto. Le decisioni sulla terapia devono essere prese dallo specialista che potrà optare per un aumento del dosaggio, per un cambio di molecola o per una associazione, anche con farmaci non antidepressivi.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.8k visite dal 11/01/2012.
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