Mio figlio si droga
[#1]
Gentile utente,
esistono strutture deputate al trattamento della tossicodipedenza (Servizi pubblici per le Tossicodipendenze) oppure privati (sia psichiatri che strutture) che si occupano del disturbo.
E' chiaro che in un primo momento può reperire informazioni sulla modalità di interazione con suo figlio in tali contesti, tenendo tuttavia conto che nessuno può "essere obbligato" al trattamento qualora non voglia.
esistono strutture deputate al trattamento della tossicodipedenza (Servizi pubblici per le Tossicodipendenze) oppure privati (sia psichiatri che strutture) che si occupano del disturbo.
E' chiaro che in un primo momento può reperire informazioni sulla modalità di interazione con suo figlio in tali contesti, tenendo tuttavia conto che nessuno può "essere obbligato" al trattamento qualora non voglia.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Gentile utente,
Non si capisce bene cosa usi (eroina, cocaina, altro ?). Comunque se si tratta di eroina esiste la possibilità di cure standard, per quanto riguarda la cocaina il percorso è più incerto ma val la pena almeno inquadrarlo.
La negazione dell'evidenza è uno dei segni in effetti che esiste un problema, o meglio lo è insieme al fatto che la persona evidentemente non riesce a cancellare le tracce di una cosa che non gradisce ammettere di fronte ai familiari.
Il punto cruciale è che l'atteggiamento della persona che è ambivalente, nel senso che anche se da una parte può dire di avere un problema, dall'altra tende a sfuggire a qualsiasi cosa sia percepito come un tentativo di ostacolare l'uso della sostanza.
Innanzitutto va diagnosticata la situazione e definito il fatto che sia o non sia in uno stadio di dipendenza, cosa che condiziona le opzioni di trattamento. In secondo luogo va spiegato il tipo di terapia e lo spirito della terapia, che non consiste nel contrastare l'uso ma nel restituire alla persona la libertà di scelta e di controllo, con la conseguenza che in base al disagio che sta provando nel rapporto con la sostanza tenderà a distaccarsene come farebbe una persona non dipendente.
Non si capisce bene cosa usi (eroina, cocaina, altro ?). Comunque se si tratta di eroina esiste la possibilità di cure standard, per quanto riguarda la cocaina il percorso è più incerto ma val la pena almeno inquadrarlo.
La negazione dell'evidenza è uno dei segni in effetti che esiste un problema, o meglio lo è insieme al fatto che la persona evidentemente non riesce a cancellare le tracce di una cosa che non gradisce ammettere di fronte ai familiari.
Il punto cruciale è che l'atteggiamento della persona che è ambivalente, nel senso che anche se da una parte può dire di avere un problema, dall'altra tende a sfuggire a qualsiasi cosa sia percepito come un tentativo di ostacolare l'uso della sostanza.
Innanzitutto va diagnosticata la situazione e definito il fatto che sia o non sia in uno stadio di dipendenza, cosa che condiziona le opzioni di trattamento. In secondo luogo va spiegato il tipo di terapia e lo spirito della terapia, che non consiste nel contrastare l'uso ma nel restituire alla persona la libertà di scelta e di controllo, con la conseguenza che in base al disagio che sta provando nel rapporto con la sostanza tenderà a distaccarsene come farebbe una persona non dipendente.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 07/01/2012.
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