Gabapentin stabilizzante umore:chiarimenti

gentili dottori,


sono in terapia con ssri(zoloft) e mi e' stato prescritto del gabapentin per regolare il tono del mio umore che nonostante i miglioramenti considerevoli presenta in alcuni momenti dei momenti di depressione acuta.

esclusa la possibilita' di un disturbo bipolare dal mio curante,qualcuno puo' spiegarmi perche' vengono usati gli antiepilettici per disturbi d'umore quando poi nelle indicazioni ufficiali c'e' scritto solo che sono degli antiepilettici?

nelle indicazioni del gabapentin c'e' scritto:dolore neuropatico e epilessia:allora mi domando:ma c'e' un fondamento scientifico che dimostri che gli antiepilettici funzionino sull'umore o e' ancora da dimostrare?

sinceramente sono un po' riluttante ad usare un farmaco che ufficialmente non e' indicato per i disturbi dell'umore.

grazie
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
ha posto questa domanda al suo specialista? Che spiegazioni le ha dato?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
si l'ho posta pero' non ci ho capito un granchè,mi ha detto che ci sono evidenze scientifiche anche se non e' scritto nelle indicazioni ufficiali.

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il suo specialista ha un'idea della sua condizione clinica e del suo trattamento che non è possibile verificare senza una consultazione diretta. Per questo non è possibile esprimere un giudizio di merito sulle scelte terapeutiche effettuate da chi ha potuto visitarla direttamente. Sarebbe opportuno chiedere chiarimenti al suo specialista, chiedendo quali siano gli obiettivi da raggiungere con l'aggiunta del gabapentin e, se è ancora in dubbio, chiedere esplicitamente quali siano le evidenze scientifiche a supporto.
Cordiali saluti
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

posso aggiungere che nella mia esperienza clinica utilizzo talvolta associazioni simili al suo caso.

Evidentemente, come già suggerito dal collega, la possibilità di comprendere appieno il suo trattamento è appannaggio del curante con cui ha intrapreso la cura.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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