Obesità e disturbi mentali

Salve Gentili Medici, vorrei chiedervi un consulto che riguarda mia madre. Vorrei dare un nome ai suoi problemi per capire meglio cosa ho davanti, so che sulla base della sola descrizione non si potrà dare una diagnosi precisa ma magari ci si può fare un'idea più chiara e potete darmi una mano a interpretare i suoi comportamenti.
Lei ha 48 anni e fa l'insegnante alle elementari. Ha due figlie: mia sorella maggiore e me (4 anni di distanza). Sì è separata sei mesi dopo aver avuto me e poi divorziata. Ha cominciato ad ingrassare già dopo aver avuto mia sorella e ha continuato progressivamente, credo soprattutto dopo la separazione, fino a raggiungere 130 kg e più. Ha sempre avuto un'igiene scarsa, in casa va in giro con delle vestaglie sporche, lascia le lenzuola sporche ecc. A casa non si è mai condiviso il momento del pranzo o della cena in quanto lei ha sempre voluto mangiare/abbuffarsi sola, nascondendosi da noi. Ci ha costantemente martellato l'infanzia ripetendoci ossessivamente "Mangiate qualcosa" e ci ha sempre riempito la casa di cioccolata e dolciumi vari senza preoccuparsi di noi. Non ha mai avuto un contatto fisico con noi, non ci abbracciava né baciava o coccolava. È infastidita dal contatto, lei dice che è solo il suo carattere, che è fredda, una volta da piccola si stizzì tantissimo perché provavo a giocare con lei e mi disse "Non mi toccare". Ora che ce ne siamo accorti non ha più molto potere ma fino a poco tempo fa noi cadevamo sempre sulle sue bugie che usava per metterci contro a vicenda (me e mia sorella, noi e nostro padre ecc...) e degradare chiunque senza alcuna ragione. Quando eravamo in casa non ci dedicava il suo tempo, era sempre immersa nella tv, come lo è tuttora. Si lamenta sempre di tutto e di tutti. Quando avevamo dei problemi e provavamo a chiederle aiuto ci ha sempre respinto dicendo che era stanca e che non la dovevamo "scocciare" e se insistevamo che non sapeva cosa dirci e ci cercava di liquidare per tornare a vedere la tv. Il suo modo di affrontare la nostra richiesta d'aiuto è sempre stato quello di dare tutte le colpe agli altri e al resto, con il risultato che con me che non sopporto quei discorsi non è riuscita ad avere nessun dialogo mentre con mia sorella che ne è molto assoggettata è riuscita a condizionarla a tal punto da fargli credere che tutti sono esseri inferiori e "spregevoli" rispetto a lei. Nonostante questi suoi discorsi c'è stato un periodo in cui chattava continuamente e cercava partner online. Nonostante tutto ciò aveva anche dei momenti di allegria e positività, con il terremoto del 2009 è ovviamente peggiorata tantissimo, era sempre più deleterio starle vicino. Disastrosa, distruttiva e ossessiva. È migliorata con la psicologa ma non reagisce davvero. Non cucina più, mangia solo cose confezionate. L'altro giorno cercavo di parlarci, le dicevo che si doveva "svegliare" e si è messa a piangere dicendo che non ci riesce.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio, vi ringrazio in anticipo!!
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
oltre al percorso psicologico è stata effettuata una visita psichiatrica per inquadrare un eventuale disturbo e, eventualmente, intraprendere una terapia farmacologica?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Utente
Salve, no non è stata mai effettuata una visita psichiatrica. Non avevo più spazio per scrivere ma volevo aggiungere che a seguito della discussione che abbiamo avuto la scorsa sera in cui lei mi ha detto che non riesce a reagire e che è vero che non le importa niente ho colto l'occasione per proporle di incontrare un altro medico oltre la psicologa e lei mi ha risposto che non vuole perché poi le prescrivono i farmaci ecc ecc... Le ho detto che non deve prenderle per forza se non vuole e l'ho cercata di convincere dato che sembrava che in qualche modo mi ascoltava, forse perché non ne può più neanche lei, mi ha promesso che dopo le feste contatterà un bravo medico "per cercare di uscire dal tunnel" (gliel'ho fatto scrivere per ricordarglielo in caso cambi idea). Solo che appunto non so se manterrà la parola e se lo vuole veramente fare, se ha un'intenzione vera di stare meglio. Dimenticavo anche che "pensa ad alta voce" quando stiamo insieme come se fosse a disagio e abbia il bisogno costante di dire qualcosa... anche se poi non dice niente e che quando litigavamo (ora evito il più possibile) e le chiedevo che so "Perché fai questo o quello" o altre cose che la mettevano in difficoltà mi rispondeva con cose che non c'entravano nulla come se non mi avesse sentito. Poi se insistevo mi rispondeva che non sapeva che dire. All'apparenza sembra una persona normale ma a viverci insieme è avvilente perché non c'è scambio di nessun tipo, nessuno stimolo, quando ci parlo a volte sembra di parlare da sola perché non mi risponde a quello che le ho detto ma dice una frase fatta o due e poi il dialogo finisce. Anche quando ero piccola non mi ha mai spronato in niente, sport o altro. Ci diceva che studiare non serviva a niente. Quando ho dovuto scegliere la scuola superiore non mi diede nessun consiglio perché poi non voleva la resposabilità e a volte mi diceva di riposarmi e non andarci a scuola (niente di così eclatante ma è un po' strana come cosa per un genitore).
Durante l'adoloscenza non si è mai preoccupata di darmi delle regole, orari di rientro o quant'altro...
Un'altra cosa assurda che ci diceva quando eravamo piccole "Non fate figli che non servono a niente" e quando perdeva la pazienza ripeteva sempre "maledetto il giorno..." e ci faceva sentire un peso.
Insomma è chiaro che ha tanti pentimenti nella sua vita e che i problemi che ha vanno molto indietro nel tempo.
Ha qualche consiglio? Quale disturbo pensa che abbia?
Grazie e buona serata
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
online non è possibile azzardare diagnosi, ma, da quello che descrive è opportuna la visita psichiatrica.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Capisco, la ringrazio buona serata.