Depressione? a quest'età?

Salve,
vorrei spiegarvi in breve la mia situazione, da un bel pò avevo intenzione di scrivere qui ma non l'avevo ancora fatto. mi scuso in anticipo se in alcuni tratti potrò essere un pò confusionario, ma "raccontarmi" mi mette in difficoltà.
Prima di tutto ho 21 anni, e sono anzi, penso di essere gay(il penso è dovuto ad alcuni dubbi negli ultimi periodi), ho sempre vissuto una vita un pò tormentata, spesso tormenti e pensieri di cui non capivo e non sapevo ne origine, ne a volte quali fossero.
ero solito alle scuole elementari ad avere momenti di aggressivita verso gli altri, volevo sentirmi superiore. In seguito all'inizio delle scuole medie tutto è cambiato, il mio carattere si è completamente capovolto. Ho smesso di far casino, di parlare se non interpellato. il secondo anno mi mandarono da uno psicologo perchè pensavano fossi in qualke situazione di disagio, ma la mia unica seduta si concluse con la mia frase: mi stanno sul ***** e non ci voglio parlare. In quel periodo però ero molto triste.. avevo momenti di puro sconforto, e la scuola andava male. Mia madre sempre in quel periodo attraversò un periodo di depressione, ed io però l'aiutai egregiamente in tutto e per tutto, nascondendo i miei stati. alle scuole superiori invece ancora peggio, non riuscivo ad andare a scuola, mi sentivo soffocare, non avevo voglia di vedere tutta quella gente, era un vero e proprio incubo.e così mollai. adesso gestisco un call center, Mio, ovviamente con tanta fatica psicologica. Ad oggi il mio stato non è ancora chiaro, da 4 o 5 anni.. sono triste e spento.. alterno momenti di pura felicità e di "il mondo è mio" a momenti di: "che lo faccio a fare? e preparativi di suicidio" sono maggiori i miei momenti tristi, non capisco cosa mi passa per la testa, a volte mi blocco anke a lavoro, con il mio classico mal di testa io lo kiamo "cervello saturo", la sensazione è di non riuscire a pensare, elaborare o a far nulla. da giugno, vado da una psicologa, che non nascondo mi sta aiutando molto. ma nonostante tutto i miei pensieri le mie tristezze NON passano.. ANZI.. mi sento sempre più in basso. qualke giorno fa kiesi al mio nuovo medico curante, di procurarmi la visita da un neurologo o uno psikiatra (penso siano + adatti), ma lui mi ha detto che è meglio di no per il momento, anche se lui stesso due mesi fa mi chiese cos'avevo, xche vedeva tristezza nei miei occhi. purtroppo non posso permettermi uno psichiatra a pagamento, e gli ospedali mi fanno stare ancora più male, vedere gente che sta male mi distrugge. ah dimenicavo di dire, durante il sonno ormai da anni i miei sogni sono sempre simili: Morti, malati, distruzioni, violenze, sofferenze personali e torture varie. SEMPRE, ho anche spesso problemi nel risveglio, rimandendo immobile ad occhi aperti, con un fortissimo fischio e il cuore che batte a più non posso. il mio natale l'ho voluto passare da solo, il natale mi mette una strana malinconia, ieri ho miracolosamente anche pianto per quasi 1 minuto.. non riesco solitamente a piangere.. se non dopo forti emozioni, per forti intendo MORTE o grande incazzatura (ma proprio enorme), da qualke tempo quando ho rapporti sessuali, prendo le cialis, in quanto durante appunto i rapporti ho dei completi cali di voglia( dentro di me sento il: basta fanc**lo vattene di prego) e prima dei rapporti, o in situazioni intime, inizio a tremare.. un tremolio assurdo, balbettio, una sensazione orrenda bruttissima e molto evidente. dimenticavo anche: le mie crisi di ansia quando ci sono sono di due tipi: ho un enorme calore che sale sul viso, facendomi diventare viola e sudare freddo, ho un tremore ben evidente.. (l'ultimo mi impediva di mettere le fgocce di daparox al bikkiere.. e furono 2 crisi nella stessa ora, per un totale di 4 crisi d'ansia in 3 giorni)... non capisco cosa mi succede, cosa mi passa per la testa, a volte mi sembra di diventar pazzo. sotto mia richiesta e conferma del medico, nei casi di necessità prendo 10 - 15 gocce di daparox, (inizialmente miracolose) ma adesso.. anche quando le prendo il mio stato rimane uguale.. uno stato simil cadaverico, non parlo, faccio fatica a muovermi, guardo sempre in giù e rispondo male molto ma molto male a chi mi chiede qualcosa, anche se i "sintomi" sembrano più quelli di una persona che vuole dormire, grazie a questo riesco sempre a dire: ho sonno, lasciami stare. è da anni ke utilizzo la frase: ho sonno. da più o meno 4 mesi, la mattina quando mi sveglio, avendo particolari difficoltà nel trovare la voglai di alzarmi, continuo a ripetermi: dio ti prego, almeno tu dammi la forza di alzarmi.. perchè io proprio non ce la faccio. io odio stare a letto sveglio, mi agita, mi mette ansia, solitamente il mio risveglio è un pò da zombie (scusate l'esempio) nel senso che, apro gli occhi e immediatamente salto fuori dal letto. (per colpa di questi miei risvegli, sono più volte finito per terra a causa di giramenti di testa), ma è così, due minuti in più nel letto e la mia giornata è rovinata. mi sembra tutto così assurdo mentre scrivo.. però grazie alla psicologa riesco molto meglio ad osservare i miei comportamenti e in tal modo parlarne meglio. Torno un attimo al fatto dei sogni, un sogno che mi agita molto è questo: io praticamente mi trovo nella casa di mio padre, e però stranamente in una stanza ci sono delle scale che portano ad una cosa che "sarebbe mia", sistematicamente scendo a vederla, per ogni volta per arrivarci in questa casa, mi trovo davanti un muro chiuso.. con un piccolo diciamo buco.. rettangolare.. dove solo strisciando si può passare. Io personalmente odio i posti stretti, e già li è un incubo, mi trovo a dover strisciare li dentro per passare.. spesso però è capitato che questo passaggio fosse umido, bagnato e allora li mi blocco, paura totale per quel coso umido, SKifo totale (questa parte mi disse la psicologa che la faceva pensare molto) provo skifo solo a raccontarlo. altr volte trovai questa casa anche totalmente allagata. questo è il sogno che faccio spesso e sistematicamente. poi sogno spesso persone che diventano di pietra, diventate di pietra spesso xke erano in attesa di qualcosa.. persone che muoino, malati terminali, i miei sogni sono spesso un film dell'horrore, ma non mi sveglio quasi mai li faccio sempre fino all'ultimo. tranne quando sogno cose personali, o sofferenze sentimentali, che dopo un pò anche nel sogno mi incaxxo e improvvisamente dico: caxxo bastaaaa -.- e apro gli occhi. per ultima cosa vi scrivo un sogno che ho fatto qualche settimana fa, un sogno che non ricordavo di aver fatto, ma me lo son trovato nelle bozze dei messaggi casualmente. l'ho fatto leggere alla mia psicologa e le ho chiesto esplicitamente di non volerne parlare, però leggendolo mi spaventa. ve lo scrivo così per come l'ho scritto nel cellulare, l'italiano e la forma lasciano un pò a desiderare, ma quando scrivo i sogni cerco di essere più rapido possibile per non dimenticarli.
allora: A casa di mio padre non so dove, il cane nero di mio padre mi lecca il fondo skiena, io non voglio, scappo. poi mio padre gli dice di smettere e il cane finisce, poi però ricomincia di nuovo ed io scappo in bagno.. mio padre tiene il cane ma non ci riesce.. poi il cane viene da me in bagno incaxxato e violento.. ma perde sangue per il troppo stress.. mi trovo nella strada del porto, mi drogo di cocaina.. con siringa e canne, ho tre buchi e ne sono felice. Poi scappo e Boh sono in un posto.. esce della roba bianca.. ci sono degli scavi, sono alieni bianchi.. Ibernati in una schifosa gelatina bianca.. manca l'ultimo da estrarre.. Preferisco svegliarmi.

e mi sveglio.. boh nn capisco questo sogno.. però mi "spaventa" ... va bene per ora basta..
ho scritto abbastanza.. spero che qualcuno riesca a capirci qualcosa.. io sono letteralmente stanco di stare così.. sto pensando che sia una forma di depressione un pò "stramba", sinceramente è la mia unica spiegazione. non credo più sia semplice ansia o tristezza momentanea.
intanto vi ringrazio in anticipo per le risposte, e colgo l'occasione per augurarvi un buon natale.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Il tipo di pensiero che conduce a dubitare dell'ovvio, in positivo e in negativo, di avere o non avere un problema, che le cose stiano in un modo piuttosto che in un altro, del senso che potrebbero avere, dei collegamenti che le cose potrebbero avere etc è noto come pensiero ossessivo.

"penso di essere gay(il penso è dovuto ad alcuni dubbi negli ultimi periodi)," In altre parole non è che pensi di essere gay, ha il dubbio di poter essere gay, anche perché nessuno "pensa di essere gay", non sono cose su cui si riflette, né a cui vi sia una risposta o un calcolo da fare per capire.

Questo tipo di disturbo risente negativamente del ragionamento e della elaborazione alla ricerca di presunti significati nascosti. Un esempio tipico è il sogno, che in psichiatria non riveste nessuna particolare importanza, mentre come prevedibile risente dello stato mentale generale (gli ansiosi sognano cose angosciose etc).

"sotto mia richiesta e conferma del medico, nei casi di necessità prendo 10 - 15 gocce di daparox, (inizialmente miracolose)"

Come sotto sua richiesta e conferma del medico ? E' il medico che prescrive, come fa Lei a richiedere una terapia e indicare quale ? L'uso in caso di necessità del daparox è insensato, totalmente inutile. All'inizio facevano un effetto che potrebbe non sussistere, visto che i sintomi vanno e vengono. Il daparox non si usa così, e soprattutto la diagnosi non sembra definita. Prima di compiere percorsi contorti del tipo pensare ad una depressione che poi è però strana etc fare definire la diagnosi da uno specialista, e soprattutto farsi spiegare come assumere la cura da chi ha una minima idea di come farlo.

PS. Una cortesia. Per scrivere non utilizzi linguaggio con le k, xché, xx al posto di zz etc. Questo rende difficile la comprensione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2004 al 2012
Ex utente
mi scuso per le mie K,
il mio penso di essere gay, è dobuto esattamente ad alcuni dubbi sorti nell'ultimo periodo, nel quale penso di non aver "deciso" bene, ai tempi fu una scelta affrettata, e iniziai ad avere relazioni con il mio stesso sesso.. ma di tanto in tanto, le ragazze mi piaccioni.. o a volte ho il desiderio di provare.. stare con una ragazza, anche se poi abbandono l'idea per mancanza di voglia e di determinazione. Ma ammetto comunque di avere stimoli sessuali(non sò poi cosa accadrebbbe all'atto pratico)
il pensare molto è anche una conseguenza della mia psicologa, che mi porta a riflettere sui miei comportanti, in modo da poter dare una spiegazione e trovare una soluzione. ho scritto tanto prima, il mio problema principale è questa continua tristezza o disperazione che mi assale, il tremare e bloccarmi prima di alcune situazioni.. comportamenti a cui non riesco a trovare una spiegazione. per quanto riguarda invece il medico, beh un pò è colpa mia, io sono un agente di commercio ed ho delle maniere di convinzione abbastanza spiccate. mi facevano comunque stare meglio.
a parte questo.. oggi sono di nuovo a lavoro.. inutile dire che la voglia non c'è. ieri ho per la prima volta quest'anno fatto un pranzo fuori con amici dei miei ( i miei amici mi rifiutoi di vederli) è stata una giornata a momenti alterni. ovviamente non ho mangiato quasi nulla O.o è da giorno 24 che non ho fame :D per il resto boh..momenti in cui stavo bene.. momenti in cui avevo come crisi di nostalgia.. e volevo andarmene.. scappare da li e andare a dormire.. poi alle 4 del pomeriggio me ne sono andato.
chiedo, al di fuori della parte psichiatrica esiste qualcosa come le daparox che può farmi stare un pò meglio?.. l'azienda è mia.. e il mio stare in questa maniera non fa altro che creare problemi proprio nel lavoro, spesso non ho neanche voglia di rispondere più al telefono, con tutte le conseguenze che ne comporta. non chiedo qualcosa di miracoloso, ma qualcosa che mi aiuti ad affrontare questi miei pensieri. ps: ho chiesto ieri ad una mia ex professoressa di scuola superiore, di aiutarmi a trovare uno psichiatra bravo a cui rivolgermi. 2 annetti fa c'ero andato, presso il centro di igiene mentale della mia città, ma lo psichiatra era ehm micro qualcosa.. non so.. praticamente stava sempre zitto e mi guardava. ed io odio questa cosa, son andato due volte dopo di che alla terza seduta gli ho detto che non riuscivo a parlare con lui e me ne sono andato. odiavo quel suo comportamento, odiavo che lui stesse totalmente zitto, anche quando ero in difficoltà. la mia psicologa attuale nei momenti in cui vede che non riesco a parlare.. inizia a farlo lei.. ed io così mi sblocco. a volte mi sembra di diventar pazzo! ho così' tanta voglia di piangere.. di urlare.. piangerei per ore intere.. e mi incaz*o non riuscendo a farlo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Se ha avuto rapporti consensuali omosessuali, direi che quindi l'orientamento sarà omosessuale o bisessuale, comunque il dubbio dove sta ? Forse nel fatto di essere bi piuttosto che solo omo, però non sono due cose in contraddizione, il bi comprende l'omo. Lo psichiatra che sta zitto suona buffo, non che debba parlare a profusione ma insomma dovrebbe quantomeno porre domande o fare commenti, comunicare la diagnosi, spiegarla e dare istruzioni per la cura. Alcune pratiche come ad esempio quelle psicanalitiche prevedono questo atteggiamento di ascolto rigidamente passivo, ma stiamo parlando di una teoria e non di un metodo diagnostico e terapeutico standard.

Le consiglio di far rivedere la cura e di farsi spiegare come assumerla, e soprattutto con che obiettivi (tempistica e sintomi chiave). Prendere daparox al bisogno non è una terapia con daparox, non serve.
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