Cymbalta e depressione
Gentili Dottori Ecco brevemente la mia storia: Da ormai più di un anno, dopo tutte le analisi possibili sono in cura da maggio con entact e frontal. Dopo un periodo di circa un mese in cui sono stato bene, mi è tornata stanchezza e apatia. Ai primi di ottobre in accordo con neurologo passo a cymbalta (prima settimana 30 e poi 60 mg).e 20 gocce di frontal alla sera. Già dal primo giorno ho avuto inaspettati benefici per circa 45 giorni, in cui mi è sembrato di rivedere la luce. Non so se a causa di sinusite o influenza che sia, curata con antibiotici e cortisone, mi ha riportato indietro alla situazione iniziale. Forte stanchezza soprattutto al mattino, risvegli precoci, di nuovo ipocondria. La stanchezza e debolezza può essere dovuta agli antibiotici o è il farmaco che non fa più il suo effetto. Chissa come mai ogni volta che inizio una cura nuova per un mese sto bene poi piano piano ricado. Grazie
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Gentile utente,
La risposta dal primo giorno non è quella attesa, è un effetto non dipendente dall'azione del farmaco come antidepressivo o anti-ipocondriaco. Si vede a circa un mese. Il frontal non è ben chiaro perché sia in terapia con una dose a cui è assuefatto, potendo poi anche avere un effetto di ostacolo sul funzionamento delle altre cure. La diagnosi qual'è ?
La risposta dal primo giorno non è quella attesa, è un effetto non dipendente dall'azione del farmaco come antidepressivo o anti-ipocondriaco. Si vede a circa un mese. Il frontal non è ben chiaro perché sia in terapia con una dose a cui è assuefatto, potendo poi anche avere un effetto di ostacolo sul funzionamento delle altre cure. La diagnosi qual'è ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
La ringrazio per l'interessamento. Sono in cura da Neurologo il quale mi ha semplicemente parlato di depressione (non mi ricordo se ha parlato di ossessiva-colpulsiva). Sono anche in terapia con psicoterapeuta (ormai da marzo) che adotta la terapia strategica breve. Il passaggio da Entact a Cymbalta me l'ha consigliato psichiatra. Il passaggio mi è stato ovviamente confermato dal Neurologo dal quale sono in cura. Una sera involontariamente non ho preso Frontal, e garantisco che è stata una notte di inferno. Il problema più grande rimane sempre la stanchezza, che per 45 giorni dopo assunzione cymbalta è andato bene poi, come le ho già spiegato (sinusite, ecc, antibiotici) è tornata a farsi sentire.
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Utente
La ringrazio per l'interessamento. Sono in cura da Neurologo il quale mi ha semplicemente parlato di depressione (non mi ricordo se ha parlato di ossessiva-colpulsiva). Sono anche in terapia con psicoterapeuta (ormai da marzo) che adotta la terapia strategica breve. Il passaggio da Entact a Cymbalta me l'ha consigliato psichiatra. Il passaggio mi è stato ovviamente confermato dal Neurologo dal quale sono in cura. Una sera involontariamente non ho preso Frontal, e garantisco che è stata una notte di inferno. Il problema più grande rimane sempre la stanchezza, che per 45 giorni dopo assunzione cymbalta è andato bene poi, come le ho già spiegato (sinusite, ecc, antibiotici) è tornata a farsi sentire.
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Gentile utente,
Non prendendo bruscamente frontal si sviluppa una sindrome d'astinenza legata al fatto che vi è abituato. Ciò è reversibile con opportuno scalaggio secondo indicazioni del medico. La questione è che prendendolo non ha però un ruolo terapeutico. I sintomi depressivi non devono andare bene nei primi 45 giorni, se mai dopo, un miglioramento immediato non è quello che corrisponde all'azione del farmaco. Se si tratta di un disturbo ossessivo o di una depressione le scelte terapeutiche cambiano.
Non prendendo bruscamente frontal si sviluppa una sindrome d'astinenza legata al fatto che vi è abituato. Ciò è reversibile con opportuno scalaggio secondo indicazioni del medico. La questione è che prendendolo non ha però un ruolo terapeutico. I sintomi depressivi non devono andare bene nei primi 45 giorni, se mai dopo, un miglioramento immediato non è quello che corrisponde all'azione del farmaco. Se si tratta di un disturbo ossessivo o di una depressione le scelte terapeutiche cambiano.
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Utente
Per spiegare la mia situazione Le faccio una breve storia. A maggio del 2006 muore mia mamma per setticcemia dovuto a tumore intestino, dopo anni in cura e operata tre volte per meningioma allla testa). Due anni fa muore un carissimo amico della mia età e da li sono incominciati una serie di disturbi (dolori allo sterno, sensibilità alla gamba sinistra leggermente inferiore alla destra), per i quali feci una serie di visite ed analisi. Analisi del sangue tutto ok, Gastroscopia con politecomia e ernia iatale da scivolamento, e Risonanza magnetica alla colonna vertebrale dove hanno trovato due protusioni. Ecografica completa addome superiore ed inferiore nella quale si rilevava un nodulo tiroide e fegato leggermente ingrossato. Visita fisiatrica tutto ok e visita neurologica tutto ok. Dopo cura di Pariet (gastroprotettore) il dolore allo sterno va via. Passa un anno e incomincio ad avvertire un po’ la stanchezza. Verso fine settembre mia figlia viene ricoverata per dolori alla pancia. Dopo varie prognosi errate, viene operata d’urgenza con inizio di setticemia, e le viene asportata una tuba (ora sta bene). In quei giorni mi ero messo in testa che a causa di miei errori precedenti avessi infettato tutta la famiglia da HIV. Superata l’operazione tutto ok, si torna a casa. Ma sentivo una stanchezza e debolezza che mi faceva dubitare di qualcosa di organico. Nel frattempo prenotai analisi del sangue, ecografia addome superiore ed inferiore. La paura di essere infetto da HIV mi perseguitava sempre. Dall’ecografia venne fuori una macchia al fegato, che per il dott., vista la sua conformazione associava ad un angioma atipico, e mi consiglio di fare TAC. Da li sono entrato in una fase di apatia, debolezza e stanchezza, con poco appetito, ecc. Feci subito a pagamento TAC che confermò angioma. Da li continuavano comunque i sintomi di mancanza di umore, di voglia di fare, ma soprattutto di stanchezza e ansia (senza mai attacchi di panico). Nel frattempo perdono la vita due amici di cui probabilmente per suicidio e l’altro con tumore al fegato. Decisi di fare analisi HIV ad Ivrea. L’attesa dell’analisi e successivamente del responso furono momenti di apatia verso tutti, con stomaco chiuso e quant’altro. La risposta fu negativa e in quel momento mi sembrò di essermi tolto un macigno che probabilmente mi portavo dietro da troppo tempo. Ma a distanza di qualche giorno la stanchezza e debolezza si facevano sempre più insistenti. Dopo un mese arrivano le vacanze di Natale e speravo che con un po’ di riposo riprendessi vitalità, ma niente. La stanchezza e debolezza mi portavano a pensare ad altre malattie.
Nel frattempo iniziano anche i problemi familiari con l’educazione di una figlia e il suo studio. Si scopre che è discalculica e dislessica
Nel frattempo iniziano anche i problemi familiari con l’educazione di una figlia e il suo studio. Si scopre che è discalculica e dislessica
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Gentile utente,
Non prendendo bruscamente frontal si sviluppa una sindrome d'astinenza legata al fatto che vi è abituato. Ciò è reversibile con opportuno scalaggio secondo indicazioni del medico. La questione è che prendendolo non ha però un ruolo terapeutico. I sintomi depressivi non devono andare bene nei primi 45 giorni, se mai dopo, un miglioramento immediato non è quello che corrisponde all'azione del farmaco. Se si tratta di un disturbo ossessivo o di una depressione le scelte terapeutiche cambiano.
Non prendendo bruscamente frontal si sviluppa una sindrome d'astinenza legata al fatto che vi è abituato. Ciò è reversibile con opportuno scalaggio secondo indicazioni del medico. La questione è che prendendolo non ha però un ruolo terapeutico. I sintomi depressivi non devono andare bene nei primi 45 giorni, se mai dopo, un miglioramento immediato non è quello che corrisponde all'azione del farmaco. Se si tratta di un disturbo ossessivo o di una depressione le scelte terapeutiche cambiano.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.2k visite dal 19/12/2011.
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