Quando lo psicologo non basta??
Salve, come potrete vedere dai miei post precedenti non è un periodo molto bello per me...
Ho iniziato direi da poco una terapia con uno psicologo per dei problemi di ansia, ho eliminato drasticamente una fonte d'ansia per me, la psicologa non ne è ancora al corrente adesso, mi ritrovo nonostante tutto ansiosa e non riesco a capire il motivo, questa forte ansia mi condiziona la vita, cerco di evitare il contatto con le persone e i luoghi, cerco di combattere con tutta me stessa questa situazione, che non capisco mi sopraffae sempre,
Sono sempre stata contraria ai farmaci.. ma questa situazione non mi permette piu di vivere tranquillamente.
Sabato, il giorno dove festeggiavo il mio compleanno mi sono svegliata malissimo, e mia nonna molto agitata mi ha consigliato una pastiglia di PRAZENE, questo farmaco che lei mi aveva detto che mi sarebbe stato utile, non ha avuto l'effeto desiderato da me.. un po di solllievo a livello mentale ma mi ha messo addosso un sacco di sonno, era impossibile tenere gli occhi aperti, rovinandomi il pomeriggio.
Stasera vado dal medico, e gli parlerò di questa situazione di cui lui nn ne è al corrente voi cosa consigliate??
Ho iniziato direi da poco una terapia con uno psicologo per dei problemi di ansia, ho eliminato drasticamente una fonte d'ansia per me, la psicologa non ne è ancora al corrente adesso, mi ritrovo nonostante tutto ansiosa e non riesco a capire il motivo, questa forte ansia mi condiziona la vita, cerco di evitare il contatto con le persone e i luoghi, cerco di combattere con tutta me stessa questa situazione, che non capisco mi sopraffae sempre,
Sono sempre stata contraria ai farmaci.. ma questa situazione non mi permette piu di vivere tranquillamente.
Sabato, il giorno dove festeggiavo il mio compleanno mi sono svegliata malissimo, e mia nonna molto agitata mi ha consigliato una pastiglia di PRAZENE, questo farmaco che lei mi aveva detto che mi sarebbe stato utile, non ha avuto l'effeto desiderato da me.. un po di solllievo a livello mentale ma mi ha messo addosso un sacco di sonno, era impossibile tenere gli occhi aperti, rovinandomi il pomeriggio.
Stasera vado dal medico, e gli parlerò di questa situazione di cui lui nn ne è al corrente voi cosa consigliate??
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Gentile utente,
Le consiglio di evitare queste sequenze abituali che le fanno solo perdere tempo e evitare fino all'ultimo le soluzioni di prima scelta. Se ha bisogno di una terapia verrà deciso in base ad una diagnosi precisa, di solito si richiede lo specialista. I tranquillanti sono farmaci di emergenza.
Nessuno è "contrario ai farmaci", è un atteggiamento tenuto da molti che non hanno necessità di assumerli e scambiano la non-necessità per virtù. Inoltre si applica ai farmaci psichiatrici mentre per gli altri essere "contrario" è molto rara come affermazione.
Le consiglio di evitare queste sequenze abituali che le fanno solo perdere tempo e evitare fino all'ultimo le soluzioni di prima scelta. Se ha bisogno di una terapia verrà deciso in base ad una diagnosi precisa, di solito si richiede lo specialista. I tranquillanti sono farmaci di emergenza.
Nessuno è "contrario ai farmaci", è un atteggiamento tenuto da molti che non hanno necessità di assumerli e scambiano la non-necessità per virtù. Inoltre si applica ai farmaci psichiatrici mentre per gli altri essere "contrario" è molto rara come affermazione.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
La risposta in breve significa che per trarre il beneficio migliore dalle cure è bene iniziarle quando si sta male, non aspettando di stare molto male, e senza quella sequenza per cui le prime cure devono essere senza medicine possibilmente, e poi in ultimo le medicine se non se ne può fare a meno. Questo è privo di senso.
La dipendenza da medicine non esiste, è un concetto fasullo. Esiste il problema limitatamente ad alcuni medicinali di tipo ansiolitico in questo caso, che di fatto poi sono invece quelli che sono prescritti con maggiore disinvoltura e di cui i pazienti hanno meno timore.
La risposta in breve significa che per trarre il beneficio migliore dalle cure è bene iniziarle quando si sta male, non aspettando di stare molto male, e senza quella sequenza per cui le prime cure devono essere senza medicine possibilmente, e poi in ultimo le medicine se non se ne può fare a meno. Questo è privo di senso.
La dipendenza da medicine non esiste, è un concetto fasullo. Esiste il problema limitatamente ad alcuni medicinali di tipo ansiolitico in questo caso, che di fatto poi sono invece quelli che sono prescritti con maggiore disinvoltura e di cui i pazienti hanno meno timore.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 19/12/2011.
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