Utlizzo di farmaci dopaminergici nella depressione
Sono in cura per una forma di depressione maggiore che dura da molti anni. Avvertivo sintomi distimici fin da quando ero piccola (6-7 anni)
Attualmente assumo: Maveral 200mg/die, Remeron 30mg/die, Seroquel 100md/die, Minias come ipnotico e Noan come ansilitico miorilassante.
Sono abbastanza migliorata, purtroppo, però, si manifestano spesso episodi di malinconia costante seguita da forti attacchi di ansia che danno sintomi di tachicardia e contrazioni addominali che si calmano con alte dosi di diazepam (100 gtt). Non riesco ancora a provare interssi, sono apatica. Mi chiedo se i dopaminergici possano aiutarmi.
Grazie
Agata Moschetta
Attualmente assumo: Maveral 200mg/die, Remeron 30mg/die, Seroquel 100md/die, Minias come ipnotico e Noan come ansilitico miorilassante.
Sono abbastanza migliorata, purtroppo, però, si manifestano spesso episodi di malinconia costante seguita da forti attacchi di ansia che danno sintomi di tachicardia e contrazioni addominali che si calmano con alte dosi di diazepam (100 gtt). Non riesco ancora a provare interssi, sono apatica. Mi chiedo se i dopaminergici possano aiutarmi.
Grazie
Agata Moschetta
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Gentile Signora,
un dopaminergico potrebbe anche aiutarla ma lei assume già un farmaco con attività sulla dopamina, la quetiapina.
Inoltre prende già tanti farmaci che hanno effetti sui vari recettori perché aggiungerne?
Ha mai provato invece uno stabilizzatore dell'umore tipo litio o acido valproico? In alcuni casi si sono rivelati utili come terapia aggiuntiva, ma ovviamente deve parlarne con lo psichiatra che la segue.
I tentativi che si possono fare sono diversi, ma vanno fatte opportune valutazioni in ambito clinico.
Purtroppo alcuni farmaci che si utilizzano per le depressioni hanno anche l'effetto di dare sonnolenza e questo talvolta è utile mentre altre volte può essere faticoso per chi li assume. Lei inoltre soffre di una forma ansiosa che sembra importante quindi credo che i farmaci che prende siano necessari.
Un'osservazione: si informi dal suo medico se l'uso che lei fa del diazepam in acuto è ben bilanciato dallo stesso diazepam che usa come miorilassante, perché anche se è un farmaco che dura a lungo nell'organismo, se mal utilizzato potrebbe essere all'origine delle contrazioni addominali che poi cura con lo stesso farmaco.
Quando starà meglio potrebbe prendere in considerazione l'idea di ridurre gradualmente le benzodiazepine per sostituirle con altri farmaci ad effetto ansiolitico che non danno dipendenza.
Qualora non lo abbia già fatto potrebbe aggiungere alla terapia farmacologica anche una psicoterapia: discutere di certi problemi aiuta a stabilizzare l'effetto dei farmaci.
Cordiali saluti
Massimo Lai
un dopaminergico potrebbe anche aiutarla ma lei assume già un farmaco con attività sulla dopamina, la quetiapina.
Inoltre prende già tanti farmaci che hanno effetti sui vari recettori perché aggiungerne?
Ha mai provato invece uno stabilizzatore dell'umore tipo litio o acido valproico? In alcuni casi si sono rivelati utili come terapia aggiuntiva, ma ovviamente deve parlarne con lo psichiatra che la segue.
I tentativi che si possono fare sono diversi, ma vanno fatte opportune valutazioni in ambito clinico.
Purtroppo alcuni farmaci che si utilizzano per le depressioni hanno anche l'effetto di dare sonnolenza e questo talvolta è utile mentre altre volte può essere faticoso per chi li assume. Lei inoltre soffre di una forma ansiosa che sembra importante quindi credo che i farmaci che prende siano necessari.
Un'osservazione: si informi dal suo medico se l'uso che lei fa del diazepam in acuto è ben bilanciato dallo stesso diazepam che usa come miorilassante, perché anche se è un farmaco che dura a lungo nell'organismo, se mal utilizzato potrebbe essere all'origine delle contrazioni addominali che poi cura con lo stesso farmaco.
Quando starà meglio potrebbe prendere in considerazione l'idea di ridurre gradualmente le benzodiazepine per sostituirle con altri farmaci ad effetto ansiolitico che non danno dipendenza.
Qualora non lo abbia già fatto potrebbe aggiungere alla terapia farmacologica anche una psicoterapia: discutere di certi problemi aiuta a stabilizzare l'effetto dei farmaci.
Cordiali saluti
Massimo Lai
Massimo Lai, MD
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.1k visite dal 14/01/2008.
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