Psicoterapia psicoterapeuta

Avevo undici anni mia ziami tocca mi bacia molto appassionatamente Lei aveva 30 anniall'età di 14 anni, una vicina di casa di anni 45 durante le sere che il marito lavorava,mi chiedeva di fargli compagnia aveva una bambina piccolissima e giocava con lei nel lettone insieme a me.si avviccinava per farsi toccare le cosce e il seno.A me piaceva tanto ed lei mi ha baciato ed fatto masturbazione. Da allora, ho iniziato a masturbarmi tanto . Ho avuto la prima ragazza a 17 anni e solo dopo un mese sono riuscito a baciarla. ne ero innamoratissimo.Non sono mai riuscito ad andare oltre il bacio mi lascia nel giorno dei18 anni. Però per lei ho iniziato a marinare la scuola superiore a discapito del bravo ragazzo che ero. Mio padre si è arreso a disprezzare ogni mio comportamento bello o brutto.ho iniziato a lavorare nei ristoranti ed ho tralasciato ogni amicizia, nel senso che diventava tutto come superfluo dove per me esisteva solo avere di piu di ogni cosa che mai avessi avuto da piccolo. per capirci con un papà che faceva l'operaio alle medie non poteva comprarmi un quaderno in piu figuriamoci dei vestiti ho fatto due allenamenti a calcio poi mi ha ritirato senza un perchè. Altri andavano anche a giudo ed io no ed inventavo bugie per le loro domande.l'importante era essere approvati. Qualche volta prendevo il ferro da stiro di nascosto e asciugavo i miei pantaloni bagnati perche lavati la sera prima e non asciugati . erano senza cerniera e usavo dei laccetti per la chiusura.con la disperazione di essere chiamato alla lavagna.Qeste erano le medie. a 20 anni il mio cugino e amico migliore e morto in un incidente sdradale. Da allora non dormo piu al buio. Ogni notte alle 2 o 3, non riuscivo a sollevare la testa era come se una figura femminile scura, mi sollevava il lenzuolo e mi accarezzava e mi premeva la faccia sul cuscino fino a farmi gridare e nn riuscivo a muovermi . Gridavo sputavo verso questa figura nera che per me era l'anima di mio cugino. venivo svegliato dai miei. poi all' improvviso piu nulla. ora dormo sempre con la luce.Hoavventure con ragazze e donne per la maggior parte sempre sposate o impegnate e quasi sempre grandi piu di me.in casa non abbiamo rapporti tipo dirsi ti voglio bene ecc. Il babbo a pranzo,in una discussione normale, all'improvvisodegenera, mi lancia il piatto con il minestrone caldo butta tutto e cerca di venirmi addosso per picchiare. avevo 36 anni.Due storiesentimentali importanti, una di 4 anni una di tre .lasciato improvvisamente. ora a 38 anni sto da tre e mezzo con una sposata ci amiamo alla follia sperando che lasci il marito. conosciuta in vacanza sono un maitre sala e ho indossato la divisa per diversi anni. Ora viaggio per vederla e mi manca e la amo e cosi anche le,i seppur abbia voluto lasciarmi ogni volta torniamo insieme tra pianti e sogni non mi fido di nessuno cambio lavoro spesso, gelosia ,e ogni rapporto finisce per farmi capire che devo stare da solo. tutto ora è buio non so e cosi all'improvviso......
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
ho letto la Sua lettera. Quale però è la Sua domanda? ... Lei ha intitolato il post "Psicoterapia pscoterapeuta". Sta cercando uno psicoterapeuta per fare la psicoterapia ? Ha già provato in passato questa strada ? o altre cure? mai stato in visita psichiatrica?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Deve scusare la mia poca dimistichezza con il sito,per questo ,le posso rispondere
di essere nella via di cercare uno psicologo, di non aver mai provato uns seduta,o altro. Oggi mi trovo ad pormi tante domande su cosa sia giusto o se le decisioni siano sempre giuste. A volte penso che basterebbe andare via di casa lasciare i miei, adesso aspetto un lavoro quello che facevo (la divisa). Dovrei stare nella città
della donna che amo ma se poi lei non lascia il marito? un'altra delusione sarebbe l'occasione per diventare un prete....(x dire basta alle storie fisse). Non
so che cerco ,con lei parlo dei miei pensieri ed le ho confidato di voler avere un aiuto.
perchè mi trovo a piangere troppo spesso,e con una paura pazza di perdere ancora e sentirmi solo contro il mondo dove nessuno mi capisce. Non mi drogo e mai lo faro, ho smesso di fumare non bevo non esco con gli amici e se ragiono senza scendere ad analizzarmi in tutte le domande che mi pongo, posso anche dire che ho anche tanti che mi apprezzano. è difficile dirle tutto e scrivere, dicono sia poeta ed grande raccoglitore di confidenze e dispensatore di consigli. Ma non si accorgono che pure io voglio essere normale come tutti? Certe volte vorrei rinascerei, ripercorrerei la mia vita, aggiustarei gli sbagli, le frasi, i gesti e imporrei serietà onestà d'intenti alle mie azioni sia x me che x gli altri. Forse vorrei che qualcuno mi aggiustasse i pensieri e la vita come un meccanico aggiusa un motore. E questo che voglio un consiglio da seguire come un rimedio giornaliero, e dopo seguire una sdrada giusta che mi dica ...non sei pazzo! Grazie per avermi risposto
gia ieri e mi sento ancora al solito,....non le ho avevo scritto cosa cercavo e adesso devo aspettare ancora come in ogni cosa che faccio. Mai che vada bene alla prima
sono destinato alle difficoltà enormi nel raggiungere ogni traguardo .Per gli altri non è mai cosi forse perchè hanno impostato la loro vita gia dal principio senza strafare mettendo un tassello per volta riuscendo a dire NO quando sisentivano ledere la loro morale o vita ,non preocupandosi di nessuno. Io invece devo essere remissivo e gentile e scendere a compromessi per ottenere qualcosa. se dicessi no qualche volta mi sentirei o mi farebbero sentire in colpa per aver chiesto quello che desideravo,succede quando qualche datore di lavoro mi deve pagare e non lo fa, non sono capace di chiedere il mio.E cosi lascio stare dando la possibilità di prendermi in giro e creare un precedente nei miei confronti,facendomi inoltre sentire in colpa di non essere stato incisivo prima,e per questo che poi ho cambiato tanti posti di lavoro e per queste cose che ho bisticciato con diversa gente ed ora invece pur di non bisticciare divento remissivo e cerco di accondiscendere chiunque pur di non aver persone alle cattive, o ,non essere giudicato in modo negativo. Oggi ho una donna che
mi ama anche con i miei diffetti e non mi sembra vero anche se non abbiamo un rapporto alla luce del sole per via che ancora e sposata e ci vediamo di nascosto e magari non gli dico
proprio tutto cercando di nascondere piccole cose di me che sono sciocchezze come avere avuto non so una finananziaria e non aver pagato delle rate.....e come se dicendolo le dassi motivo di dubitare di me e non essere serio ai suoi occhi. Cosi in piccole bugie mi ritrovo geloso di lei perche penso che anche lei possa nascondermi qualche bugia visto che nella vita ne ho dette . Sono un caso clinico, soffro di scarsa autostima? di depressione? Ora concludo, sono saltato da presente a passato, e da un discorso ad un altro, ma e l'unico e capire tutto quelloche mi circola nella testa.







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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Gentile signore, lei mi dà l'impressione come di una persona che cammina con una pesantissima palla al piede, senza sapere quasi di averla e quindi senza pensare minimamente a toglierla, liberandosi per poter così camminare più speditamente. E' certo una situazione in cui uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a vedere questa palla al piede e cercare di staccarsela.

Se vuole può accennare qualcos'altro della sua situazione di vita, può darsi che aiuti a vedere un po' di più ed a chiarirle le idee sul che fare.

"A volte penso che basterebbe andare via di casa lasciare i miei, adesso aspetto un lavoro ..." ecc. ": è vero che siamo in un'epoca in cui stare in casa a lungo con i genitori è molto frequente, ma certo di solito non aiuta lo sviluppo di una persona verso l'autonomia e l'indipendenza, non solo economica, ma affettiva, organizzativa, ecc.

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
da quando avevo 15 anni ho lavorato sempre nei ristoranti vivendo il lavoro comeun modo per sfuggire a mio modo dalla dimidezza . La seconda stagione lasciai il lavoro appunto andando via perche la ragazza di allora mi aveva tradito con un ragazzo la raggiunsi ma non conclusi nulla. Da allora ho cominciato ad avere l'appellativo di questo qua quando vede donne non capisce piu nulla.Ho concluso la scuola superiore diplomandomi, grazie a mio padre che sebbene marinassi l a scuola lme diedi un esame privato. Da allora che mio padre non ,(almeno penso),mi ha piu creduto . in casa sono stato sempre visto come quello che faceva riuscire le serate famigliari e con amici in allegria, e il darmi del pazzo simbolicamente mi faceva piacere anche se penso che vedessero piu la superficialità che non la stima.
dopo che il mio amico migliore e morto le tradizioni popolari di dove vivo, le anziane bigotte, attribuivano il mio non voler dormire la notte per paura del buio, come se fossi avvicinato nelle notte da un'anima strana, e percio tutta la famiglia era in preda ad una grossa fattura. una fattura o sortilegio fatta anzitempo ai miei che poi avrebbe colpito il primogenito (io), procurando il termine di qualsiasi storia d'amore nell'arco di tre anni (cosa avve vitao diverso dellanuta piu o meno tra i 3 e 4 anni), ed qualsiasi avessi fatto l'avrei persa semp're. Oggi mi trovo ad aver perso dellle storie ufficiali con donne chlasciato e ho lasciato, ad aver perso lavori anche importanti ed a tempo indeterminato . Percio vivo sempre dai miei genitori, il piu grande mentre i miei fratelli hannno concluso sempre bene ogni loro cammino intrapreso che sia sentimentalico o lavorativo. Nel vivere solo di apparenze e fantasie, mi ritrovo a sperare un indirizzo diverso della mia vita. vorrei un lavoro fisso da tenere ed una famiglia senza invidiarla agli altri perche se all' inizio dai 20 ai 33 circa vivevo saltando da un posto all'altro scegliendo senza serietà come se dovessi prendere tutto subito mi sarebbe sfuggito all'improvviso. pero mi rendo conto di non aver avuto una guida oppure non l'ho voluto , non so. Mi trovo le ho detto a guardare in faccia le persone a instaurare rapporti ed non averne fiducia, pensando che possano tradirmi
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Le sue lettere sono un po' caotiche, cosa di cui si rende conto anche Lei: forse riflettono un po' la sua situazione attuale. Lei mescola situazioni concrete con vissuti attuali con ricordi di esperienze passate con desideri, ecc e rischia di fare appunta molta confusione anche nella sua mente, fra passato e futuro, e lasciando ben poco posto per il presente.
Potrebbe essere utile che riprovasse a descrivere la sua situazione attuale, cercando di trattenere commenti e considerazioni e paragoni e propositi ecc: per così dire come dovrebbe fare un buon giornalista: separare i fatti dalle opinioni...
Forse se riusciamo a vedere la situazione concreta possiamo mettere a fuoco qualche aspetto in modo utile, rispetto al fare un'unica matassa ingarbugliata. E' una specie di operazione di mettere in ordine le cose nella mente, un po' come si fa in casa, altrimenti non c'è più posto per muoversi e vivere giorno per giorno.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buonasera, provo a definire la mia situazione attuale.
mi ritrovo a vivere in casa dei miei genitori, lavoro essenzialmente nel periodo estivo, nei vari hotel,ed durante l'inverno mi promuovo per i lavori settimanali nei matrimoni e in giardini privati. I miei genitori sono abbastanza giovani ed io sono il piu grande di altri tre fratelli. Da circa tre anni e qualche mese sto sentimentalmente legato ad una persona che abita molto lontano da me per la quale devo spostarmi due volte al mese per vederla con aereo o nave. Sono due volte a
al mese poichè dobbiamo coincidere con il fatto che e ancora sposata. Io percio durante l'inverno soprattuttoo trovo in casa ad aspettare che lei possa chiamarmi in base alle possibilità . Nel tempo sto sempre dentro alla mia camera o al computer uscenerne a pranzo o cena. senza avere piu voglia di vedere amici o frequentare altre cose. durante l'estate a parte il lavoro aspetto che arrivi il periodo delle vacanze per vederla quei 15 giorni che viene in vacanza anche se con il marito e la figlia piccola di 8anni. ndiamo al mare ed io mi trovo costretto anche a vedere
lei che vienee ogni tanto baciata da lui, per vedere poi le sue lacrime e il mio ingoiare per non perderla perche ho deciso di aspettarla anche se dorme con lui e raramente ci fa anche del sesso. quando me lo dice mi sembra di impazzire che mi continua a dirmi che mi ama di avere pazienza lo fa per la figlia...a non lasciarlo.Non avrei mai pensato di sopportare tutto nquesto vedere e sapere che la donna che amo stia con un altro.ogni tanto mi sembra poi di impazzire che mi gira la stanza e le parole mi sembrano veloci. se poi subentrano i litigi con il babbo puo immagginare la confusione. o sto fisicamente con lei tutto e perfetto ci faciamo iu pianti perche passeranno altri 15 g .Le posso assicurare che mi ama ma devo aspettarla prima la figlia giustamente.ora dovrei trasferirmi per un lavoro fisso lontano da queste mura peggio di una cella, cor la speranza di riuscire a garantirmi una stabilita vera.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
dentro casa la giornata e statica ritrovandomi a chiudere ogni approccio esterno con amici vecchi e nuovi perche non rispecchiano piu i miei interessi veri quindi diverse volte non mi faccio trovare al telefono rimanendo nella solitudine a ripensare e ripensare a come voglio essere sicfelice di me.
Per sapere se questo e possibile spendo soldi per le letture delle carte . Ora non passa giorno che provo nausea giramenti di testa ed le gambe molli come il burro, sono un donatore ed ho potuto fare tutte le analisi ed risulto sano.
allora perche non mi sento bene da aver paura di uscire anche in macchina o evere timore infondato che potessi morire?
Ho parlato con la mia meta ed mi ha consigliato di parlare con un psicologo, soprattutto per i continui pianti e per quella pesantezza al cuore e all'anima
per quei litigi con il babbo che mi opprime con gesti impensabili da accettare ed io che mi rinchiudo in camera aspettando che la sera arrivi per non dormire se non a scatti ed aspettare il giorno per non so perche. non so che dirle ancora comunque
sia voglio ringraziare i medici che mi hanno risposto .
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Quanto scrive mi conferma l'impressione che lei sia chiuso oltre che nella sua stanza in un circolo vizioso da cui non riesce a uscire. Mi sembra che se ne renda conto lei stesso e anche chi le consiglia di rivolgersi allo psicologo o comunque a uno specialista per avere aiuto a uscire da questo stato d'animo. In fondo ha intitolato questo consulto "psicoterapia e psicoterapeuta". Cos'è che la trattiene da farlo? Ha già avuto in passato esperienze di psicoterapia o di psichiatria?
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
non ho mai avuto delle visite da psicologi, l'unico contatto è soltanto qua con voi.
l'unica cosa che mi trattiene e sempre la solita indecisione, come se tanto non possa risolvere ugualmente i problemi. comunque lei cosa pensa della mia situazione? è qualcosa di grave oppure ci sono dei consigli su cosa fare ?
A parte tutto, che analisi posso avere su me ? sono un depresso oppure uno che non ha autostima, . Che sdrada devo percorrere?
Sa , possiedo una tale rabbia dentro, anche ora, ho ricevuto questa mattina una bella notizia come se si aprisse una piacevole novita nella mia vita lavorativa e sentimentale. Poi invece il colloquio e rinviato, ed l'incontro con la mia amata è sfumato. Dirà capita ... ma se gia ti senti un po su, poi e come se una notizia frase o semplicemente uno sguardo, ti facesse ricapitolare indietro e di conseguenza mi chiudo nella mia camera come se anche le persone che piu mi dovrebbero dare sostegno facessero solo i propri interessi. e per questo che resto restio nell'andare da un psicologo, come mi aiuta? che mi dice? prendi e parla o prendi questo e bevilo....non so. Scrivere gia è un toccasana, grazie delle sue risposte e forse cerchero personalmente un medico.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Se si sente meglio a scrivere mi sembra di per sè un'indicazione del suo bisogno di parlare con qualcuno. Mi sembra che un eccesso di emozione le impedisce di guardare con più attenzione alla sua situazione. E' come se non avesse la pazienza di farlo. Forse il medico o lo psicologo potrebbero aiutarla a farlo. Qui posso solo dirle di provare a descrivere con più calma e più pazientemente sè e la situazione in cui è e alla sua storia, personale e familiare. Per ora non ho elementi sufficienti a rispondere alle sue domande.
Cordialmente
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Vorrei tornare sull'argomento: Lei dice che "scrivere è già un toccasana", anche se è ha molti dubbi e diffidenze e paure. Su di sè e sugli altri. E forse tutte queste cose a momenti si trasformano in rabbia, e la rabbia a volte fa compiere atti inconsulti.

Mi sembra di capire che Lei ha messo tutte le speranza di uscire da una situazione che le è insopportabile nel rapporto con quella persona: un rapporto però frustrante, incerto, pieno di ostacoli e difficoltà. Questa mi sembra una situazione rischiosa, come se uno si aggrappasse a un'unico filo, piuttosto fragile, senza badare che magari ci potrebbero essere altri piani di appoggio o altri appigli, vicino. Qualcosa però sembra impedirle di guardare e di vedere, e anche qui quindi siamo in difficoltà a vedere meglio la sua situazione e non le possiamo dare risposte più chiare..
Però trova già un toccasana poter scrivere. Mi sembra che è il segno del suo bisogno di trovare altri appigli, altri punti di appoggio perchè non le basta quell'unico filo cui si aggrappa, per avere un equilibrio sufficiente.
Lo psicoterapeuta (psicologo o psichiatra) può fornirle quell'appoggio, e permetterle di ritrovare un equilibrio sufficiente e abbastanza stabile da poter pensare meglio a tutta la sua situazione.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
salve e la ringrazio fin d'ora della sua disponibilità nel rispondere alle mie vicende.
Vorrei spiegarle che mi trovo nella condizione di aver subito tanti giudizi da tante persone. Vivo in un ambiente che valuta le persone in altamente capaci o mediocri.io
nella mia esperienza di vita, e come se mi fossi trovato ad agire,(che poi è cosi),sempre da solo. Se rilegge tutta la storia, dal marinare la scuola, al lasciare i lavori senza quasi pensarci bene e agendo da puro istinto, nel lasciare o essere lasciato senza forse un motivo valido. Sono tante cose che oggi mi portano ad essere in questo modo:
" diffido totalmente di chiunque, non riesco a guardare in faccia una persona ed non pensare che puo farmi del male o agire verso di me con due modi differenti,sono generoso oltre misura, anche nel prestito delle mie personali prestazioni lavorative ed umane, seppur non con fiducia. (veda il non pagamento dei miei stipendi.
insomma, ogni situazione che vado ad affrontare, alla fine diventa particolarmente difficile da gestire per i continui complessi interiori che mi faccio.
come se avessi bisogno di una persona, che mi dice: devi dire cosi perche in questa situazione ci si comporta in questa maniera. quella persona ti sta dicendo cosi perchè e gelosa oppure quella persona è sincera. oppure qualcuno che mi indirizzi su un percorso lavorativo mentale comportamentale linguistico e umano migliore.
Questo perchè tante volte mi rendo conto di non possedere un giudizio obbiettivamente valido perchè lo metto al paragone di cosa avrebbe o ha detto un'altra persona ,valutando oltremodo, quel giudizio mio sbagliato .
Le posso fare degli esempi?...
Ho lasciato quando avevo 29 anni una fidanzata con la quale convivevo. era piu grande di me di 4 anni. i miei la adoravano ed veramente non aveva nulla che non andasse. Dopo due anni iniziai ad non farci piu l'amore, per due anni di seguito senza toccarla perchè per me era diventata una sorella. mi dava fastidio anche solo pensare di baciarla per questo uscivo e rientravo sempre tardi l'ho tradita . poi iniziai a lavorare
anche la notte, (servizi in divisa), e conobbi una ragazza 4 anni piu giovane di me, che mi fece impazzire e ci feci tanto di quel sesso....tutto questo mentre stavo ancora con la mia fidanzata. decisi comunque di lasciarla per proseguire la mia nuova storia dove oltre alla bellezza fisica trovavo quella passione incredibile. Cosa successe? quando la lasciai, fu come un divorzio, i miei mi dissero di tutto!
Che dovevo fare...non potevo sposarmi se poi non la amavo...il mio per lei era affetto, e onestamente avrei voluto una cosa:....avere la possibilità di avere tutte e due.
Comunque continuai la storia con la nuova compagna andando a convivere in un'altra città e riuscii dopo qualche tempo a farla accettare dai miei. dopo all'improvviso tutto quel sesso e passione finii, e lei mi lascio da solo in una città straniera perche fuggi dai suoi. Veramente non ci fu nesun segnale, quando lei parti, facemmo l'amore e ci coccolammo, ma poi non la vidi piu. Ne soffrii da matti ed iniziavo a perdere colpi. lasciai il lavoro in quella citta per rincorrerla e cercarla e me ne tornai dai miei. Dai miei e da quei giudizi ...."vedi ti ha lasciato quell'altra non lo avrebbe fatto. Hai lasciato il lavoro ora che fai....per me era importante cercarla e avere una spiegazione. Non riuscii ad ottenerla i suoi la "nascosero" per bene, ed io mi facevo tante supposizioni. Ho anche pensato che fosse incinta di un mio figlio, perche mi dissero che aveva partorito una bimba. Pero non coincidevano le date e ne fui sollevato.Da allora ho iniziato a subire una trasformazione che mi procurava fastidio nel pensare ad un rapporto costruttivo sentimentale. Andai avanti con storie di puro sesso, ed coltivavo amicizie ovunque come in balia di una ricerca dell'oltre senza sapere cosa volessi fare della mia vita. mi presi una cotta per una persona fidanzata, compagna di un mio amico e nel raccontare questo ad un altro amico tutto trapelo fuori, causando la distruzione di rapporti bellissimi di amicizia, ed anche lavorativi,lui (il compagno ),era il mio datore di lavoro. IIl paese dove abito e piccolo, percio non fraquentai piu neanche i solitiposti, per timore di affrontare a viso aperto la situazione. Mi sono ritrovato allora dinuovo solo ed angosciato. fino a quando dopo anni di lavori saltuari,(quello fisso con la divisa ,lo persi per le donne), in un ristorante conobbi la mia attuale storia d'amore. Complicanza? si, era ed è sposata. Ci siamo amati da subito ed intensamente, e per la prima volta ho riscoperto l'amore ed la voglia vera di amare una donna. lei e la mia anima gemella quella parte che mi manca e mi completa. mi trovo a subire per accettazione personale(paura di perderla) anche il fatto che conduca una vita parallela ,sebbene con il marito abbia anche dei rapporti di sesso sporadici. Vede, sto attraversando una situazione in cui mi trovo punto e capo, nel soffrire la gelosia esattamente come la soffri la prima ragazza, soffro nel gestire questo rapporto perche ho tanti dubbi. dubbi sul fatto che stiamo inventando per non farci scoprire bugie su bugie,quelle che per tanti anni dissi anche io alla prima ragazza.So dell'amore sincero di lei ,ma ho sempre paura che lei faccia l'amore con il marito intensamente come con me, che in fondo mi dica anche a me delle bugie per paura di perdermi, o, per,paura che dica tutto al marito pur di averla mia alla luce del sole.
Ora dopo questa prima analisi quasi dettagliata di un percorso mio,per farle capire altri spunti della mia disfiducia verso il mondo,le dico:
voglio aggrapparmi a questo sottile filo che lei nomina, perchè:
ho bisogno di un lavoro fisso, che mi dia spazio per muovermi serenamente acquistare una casa poter trasferirmi e autogestirmi per dimostrare a chiunque e forse a me stesso di farcela,poi aspettare che la mia metà lasci il suo matrimonio e possa vivere con me per me e sempre con me.
ora ho solo paura che tutto cio non avvenga, e per giunta mi trovo senza via di uscita. aspetto questo lavoro fisso che tarda e continuo comunque a rimuginare su quali soluzioni, nella mia camera, con dei pensieri negativi ed rabbia per pensare a....
io non ci ho pensato due volte a lasciare la mia prima fidanzata......lei non lo fa.
io non ci ho pensato due volte a dare una mano nelle occasioni in genere ai miei e agli estranei, e loro a me?
le riscriverò ora devo andare, il pianto mi sta esplodendo dalle viscere ....

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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Capisco lo sforzo che fa per spiegarmi meglio la sua situazione.
Ma la mia impressione è che non ci riesca, e mi domando perchè sta perdurando questa strana situazione. E' come una comunicazione che sembra non funzionare. Può darsi che sia io incapace di capirla, ma può anche darsi che quello che scrive invece che a comunicare serva a creare una specie di paravento, di copertura, che la copre, la nasconde, invece che farla 'vedere'. L'effetto paradossalmente sarebbe l'opposto di quello che cerca, ma magari è anche una specie di difesa, di protezione che lei si è abituato a portare e ora non se ne accorge più.
Mi domando se Lei non rischi di fare così anche nel mondo reale, e quindi in realtà si creino così molte difficoltà relazionali come quelle che lamenta. E' come se le storie che racconta non dicessero niente di lei, quasi fossero dipinte sul paravento, e magari sono interessanti da vedere, piene di passione, ma il paravento la copre completamente. Ho l'impressione che Lei dovrebbe occuparsi di più di questo paravento, per cercare di vedere cosa c'è dietro- cioè Lei stesso - che non delle storie che ci sono raffigurate sopra.