Volevo chiedere a voi consigli in merito nonchè in via privata il nome di qualche ottimo medico
Salve
sono un ragazzo di 29 anni che soffre da 5 anni di disturbo bipolare.
Premesso che ho fatto in passato uso di droghe anche pesanti ma ora che seguo la terapia esclusivamente a base di litio ho smesso di assumere ogni tipo di droga (a parte il litio).
Senza stare qui a dire ciò che si sa già sull'incurabilita della malattia,volevo farmi un idea di quella che è la medicina omeopatica unicista al fine di fare il salto di qualità.
Volevo chiedere a voi consigli in merito nonchè in via privata il nome di qualche ottimo medico omeopata che mi possa dare una mano.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità
sono un ragazzo di 29 anni che soffre da 5 anni di disturbo bipolare.
Premesso che ho fatto in passato uso di droghe anche pesanti ma ora che seguo la terapia esclusivamente a base di litio ho smesso di assumere ogni tipo di droga (a parte il litio).
Senza stare qui a dire ciò che si sa già sull'incurabilita della malattia,volevo farmi un idea di quella che è la medicina omeopatica unicista al fine di fare il salto di qualità.
Volevo chiedere a voi consigli in merito nonchè in via privata il nome di qualche ottimo medico omeopata che mi possa dare una mano.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità
[#1]
Gentile utente,
non vi sono attualmente trials clinici che consentano di curare il disturbo bipolare con l'omeopatia.
Di fatto, il disturbo e' da considerarsi ad andamento cronico e deve assumere la terapia, e il litio non e' una droga, in modo continuativo.
non vi sono attualmente trials clinici che consentano di curare il disturbo bipolare con l'omeopatia.
Di fatto, il disturbo e' da considerarsi ad andamento cronico e deve assumere la terapia, e il litio non e' una droga, in modo continuativo.
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[#2]
Gentile utente,
aggiungo anche un mio commento. Non sono un omeopata (per maggiori informazione sull'omeopatia può consultare gli specialisti della sezione delle "Medicine non convenzionali" di questo sito), ma dal punto di vista psichiatrico posso dirLe che se Lei pensa di sostituire la cura farmacologica attuale con la cura omeopatica unicista (la quale ultima esigerebbe che il farmaco omeopatico individuato sia l'unica cura), è sulla strada sbagliata.
Quanto ho capito da quello che Lei scrive, con la cura a base di Litio ha avuto i miglioramenti, non più ricadute nell'uso di sostanze. Sospendendo il Litio e sostituendolo con un altro rimedio il Disturbo Bipolare può scompensarsi.
Lei chiama il Litio una droga, ma c'è da notare che il Litio, essendo un elemento naturale, fa parte degli attuali rimedi omeopatici. Le dosi del Litio in omeopatia sono però imparagonabilmente minori rispetto a quelle del Litio abitualmente prescritto in Medicina "convenzionale" (ovviamente, perché l'omeopatia si basa sui principi diversi e la dose bassa è considerata un vantaggio). Dal punto di vista della medicina convenzionale, tali dosi sono però insufficienti per curare il Disturbo Bipolare, e nella medicina convenzionale è stato stabilitò un range preciso delle concentrazioni del litio nel sangue che è terapeutico (tutto questo, seguendo la terapia con il Litio, Lei sa meglio di me).
C'è però almeno un punto sul quale la medicina omeopatica e quella convenizionale tendono a convergere (se non le idee, comunque le pratiche): nella medicina convenzionale esiste anche il principio di ricorrere al rimedio alle dosi più bassi fra quelli che abbaino l'efficacia. Lo stesso principio potrebbe essere usato anche col Litio. Dunque lo vedrei più come un problema del dosaggio che del farmaco. Ovviamente, è importante che il monitoraggio della terapia col Litio faccia lo psichiatra, non l'omeopata (perché servono le conoscenze soprattutto nella psicopatologia, che è quella che guida la diagnosi e dunque la cura). In effetti, chiederei al Suo psichiatra, visto che è passato del tempo, e vista la sua età, la correlazione con il pregresso uso di sostanze, di rivalutare eventualmente la diagnosi.
aggiungo anche un mio commento. Non sono un omeopata (per maggiori informazione sull'omeopatia può consultare gli specialisti della sezione delle "Medicine non convenzionali" di questo sito), ma dal punto di vista psichiatrico posso dirLe che se Lei pensa di sostituire la cura farmacologica attuale con la cura omeopatica unicista (la quale ultima esigerebbe che il farmaco omeopatico individuato sia l'unica cura), è sulla strada sbagliata.
Quanto ho capito da quello che Lei scrive, con la cura a base di Litio ha avuto i miglioramenti, non più ricadute nell'uso di sostanze. Sospendendo il Litio e sostituendolo con un altro rimedio il Disturbo Bipolare può scompensarsi.
Lei chiama il Litio una droga, ma c'è da notare che il Litio, essendo un elemento naturale, fa parte degli attuali rimedi omeopatici. Le dosi del Litio in omeopatia sono però imparagonabilmente minori rispetto a quelle del Litio abitualmente prescritto in Medicina "convenzionale" (ovviamente, perché l'omeopatia si basa sui principi diversi e la dose bassa è considerata un vantaggio). Dal punto di vista della medicina convenzionale, tali dosi sono però insufficienti per curare il Disturbo Bipolare, e nella medicina convenzionale è stato stabilitò un range preciso delle concentrazioni del litio nel sangue che è terapeutico (tutto questo, seguendo la terapia con il Litio, Lei sa meglio di me).
C'è però almeno un punto sul quale la medicina omeopatica e quella convenizionale tendono a convergere (se non le idee, comunque le pratiche): nella medicina convenzionale esiste anche il principio di ricorrere al rimedio alle dosi più bassi fra quelli che abbaino l'efficacia. Lo stesso principio potrebbe essere usato anche col Litio. Dunque lo vedrei più come un problema del dosaggio che del farmaco. Ovviamente, è importante che il monitoraggio della terapia col Litio faccia lo psichiatra, non l'omeopata (perché servono le conoscenze soprattutto nella psicopatologia, che è quella che guida la diagnosi e dunque la cura). In effetti, chiederei al Suo psichiatra, visto che è passato del tempo, e vista la sua età, la correlazione con il pregresso uso di sostanze, di rivalutare eventualmente la diagnosi.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#3]
Ex utente
Ringrazio per la risposta.
Il punto è che il litio non cura nulla massimo contiene il disturbo.
Io di distruggere il corpo con una terapia che non cura e che è per tutta la vita proprio non ci sto.
Ora sono tre anni senza nessuna crisi e voglio cambiare strada con qualcosa di alternativo che può dare uguali benefici.
Le soluzioni fino ad ora date (5anni) si riassumono in "prendi la medicina che è bene cosi".
La mia richiesta nasce dal semplice fatto che gli psichiatri non conoscono l'origine della malattia,quindi cosa curano se non sanno qual'è il male?
Io vorrei fare il salto con rischi e pericoli annessi...(Uguali a quelli che tanto mi trascinerò a vita con una terapia a base di litio)....
Nuovamente grazie
Saluti
Il punto è che il litio non cura nulla massimo contiene il disturbo.
Io di distruggere il corpo con una terapia che non cura e che è per tutta la vita proprio non ci sto.
Ora sono tre anni senza nessuna crisi e voglio cambiare strada con qualcosa di alternativo che può dare uguali benefici.
Le soluzioni fino ad ora date (5anni) si riassumono in "prendi la medicina che è bene cosi".
La mia richiesta nasce dal semplice fatto che gli psichiatri non conoscono l'origine della malattia,quindi cosa curano se non sanno qual'è il male?
Io vorrei fare il salto con rischi e pericoli annessi...(Uguali a quelli che tanto mi trascinerò a vita con una terapia a base di litio)....
Nuovamente grazie
Saluti
[#4]
I suoi ragionamenti sono illogici e tipici di chi soffre di disturbo bipolare.
Se sospende la terapia con litio alla ricaduta certa
non potrà riassumerlo perché potrebbe non avere la stessa efficacia.
Non credo che il rischio che vuole correre valga la pena di essere perseguito com testardaggine.
Se sospende la terapia con litio alla ricaduta certa
non potrà riassumerlo perché potrebbe non avere la stessa efficacia.
Non credo che il rischio che vuole correre valga la pena di essere perseguito com testardaggine.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.7k visite dal 30/11/2011.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
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