Terrore ad ingoiare pillole

Gentili dottori,
ho un problema alquanto particolare che m'accompagna sin dall'infanzia.All'età di 2 stavo rimanendo soffocata a causa di una caramella,dopo questo episodio,non sono riuscita + ad assumere alcun tipo di pillola per svariati anni..Ero letteralmente terrorizzata,non riuscivo ad ingoiare nemmeno pillole di piccole dimensioni.Soltanto intorno ai 16 anni ho superato un pò la cosa..Purtroppo,all'incirca 2 anni fà,ho rischiato nuovamente il soffocamento a causa di un cioccolatino..e la mia fobia è ritornata..anzi, è pure peggiorata.Mi capita di masticare sempre lentamente,e pensare in continuazione che potrebbe andarmi di traverso..Insomma,spesso,quando sono a tavola,sono colta dal panico..e proprio non riesco ad assumere pillole..Mi domando: è normale questo mio disagio? Esiste in psichiatria un simile disturbo? Come posso fare per superarlo? Grazie per l'attenzione.Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

A parte le pillole, che si spera non debba assumere spesso, ovviamente c'è l'interferenza con il cibo, ma anche il fatto che di solito questo tipo di disturbo è una delle espressioni preliminari (talora uniche) del disturbo di panico. E' un disturbo trattabile, l'obiettivo del trattamento essendo appunto la fobia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentile Dottor Pacini,
dunque il mio è un disturbo che esiste in psichiatria? Ho conosciuto soltanto una persona col mio stesso problema..Dunque potrebbe sfociare in un attacco di panico? La ringrazio.Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

Più che un disturbo è un quadro di presentazione comune che poi solitamente rientra in una categoria diagnostica più generale, ad esempio quella del panico. Più che sfociare in un attacco di panico, quando è quello il caso tecnicamente è già panico, o meglio lo è stato in occasione di quelle crisi, e comunque il funzionamento assunto dal cervello rispetto alla paura è "da panico".
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentile dottore,
si,effettivamente ho proprio la sensazione del panico,questo accade soprattutto quando sono seduta a tavola allo stesso posto dell'episodio del cioccolatino..Mastico,e nella mente mi dico." attenta,che potrebbe ricapitare..! "..Familiari ed amici sanno della mia difficoltà con le pillole,ma non ho mai confessato che mi succede a volte anche con cibi solidi e perfino liquidi,cioè pure semplicemente con l'acqua! Lei ritiene che questo mio problema possa ricondursi appunto ai 2 episodi? O magari dietro potrebbe esserci dell'altro? La ringrazio.Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

Più che ai due episodi in sé, è possibile che in occasione di quegli episodi (prima o poi capita a tutti) sia scattato un meccanismo che ha poi fissato una paura generalizzata all'idea di poter soffocare, che quindi poi si estende senza una logica precisa a tutto ciò che può andare a traverso, schiacciare il collo, o anche al cibo benché non abbia niente a che vedere con la respirazione, ma perché nel passare dà un senso di ostacolo al respiro. Quindi più che dietro, davanti, nel senso che il cervello a volte fissa in maniera disfunzionale alcune reazioni, dopodiché non riesce più a prescindere. Naturalmente "dietro" c'è di solito una predisposizione costituzionale ad avere, prima o poi, qualche manifestaizione di quel tipo.
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentile dottore,
tra l'altro io sono nata col cordone ombelicale attorno al collo,sarà sicuramente una coincidenza e non c'entrerà nulla,ma non ho mai indossato collane! Mi scusi,non ho ben capito il concetto sul "davanti "..Ma un'eventuale terapia su cosa verterebbe? Fortunatanatamente per ora non ho mai avuto il bisogno d'assumere pillole,ho sempre trovato medicinali in bustine.Tuttavia è un problema alquanto limitante..ma proprio non riesco a farmi coraggio..La ringrazio per la sua sua consueta gentilezza e disponibilità.Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

dicevo davanti nel senso che pià che chiedersi cosa ci sia dietro le cose è bene partire dal modo in cui si sono sviluppate e capire in che stadio si trovano. Da qui si iniziano i ragionamenti terapeutici.

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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentile dottore,
scusi il ritardo ma non ho avuto modo di collegarmi..Per quanto riguarda lo stadio del mio "disagio",presumo sia piuttosto avanzato..in quanto prima mi capitava di mangiare lentamente solo quand'ero seduta nello stesso posto del secondo episodio..Ora, a volte,mi succede anche se mi trovo in luoghi ed ambienti differenti.. La ringrazio per la cortese attenzione. Le auguro una buona giornata.Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

Come le dicevo si tratta di una sindrome comune negli ambulatori psichiatrici. Lo spavento del primo o dei primi episodi è di solito il fattore fondamentale che poi "fissa" la paura. Per alcuni scatta un allarme mentre ad esempio guidano, e allora si sviluppa fobia del guidare o del guidare in certi posti, per altri l'attacco è venuto mentre dormivano, e quindi fobia del sonno e della notte, e così via.
Proceda pure con una visita psichiatrica.
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentile dottore,
mi rincuora sapere che si tratta di una sindrome nota in psichiatria..come si dice,mal comune...Il problema per me purtroppo è sempre lo stesso,una scarsa disponibilità economica..pur sapendo come da lei suggeritomi,dell'esistenza di servizi psichiatrici pubblici..Oltretutto temo che di persona non riuscirei ad esporre il problema..Molti anni fà,in adolescenza,mi recai da uno psicologo,e dopo poche parole,scoppiai in lacrime..da allora decisi di non andarci più..La ringrazio per i suoi preziosi chiarimenti e consigli.Buona giornata.Cordiali saluti.
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