Ansia ed ipersensibilità
Salve, ho 31 anni e sono circa 10 anni che soffro di ansia.. In questo periodo di tempo ho avuto molti sintomi che mi hanno lasciato una gran paura di essere affetta da qualsiasi malattia sento nominare.. Negli ultimi 2 anni mi sta succedendo una cosa che mi crea disagio.. Non riesco a fissare le luci forti..quelle intermittenti...i neon... Le ombre...le fantasie geometriche... Come guardo una di queste cose devo battere gli occhi e chiuderli e scappare via perché mi assale il terrore di avere un attacco epilettico.. Vivo con questa costante paura... Ho il terrore di restare a casa sola con i bambini per paura di un attacco.. Scelgo sempre luci basse.. Guido poco perché ho paura di avere una crisi in macchina.. Il mio medico non ritiene opportuno fare nessun esame perché dice che è l'ansia a procurarmi ciò ma io non gli credo più.. Ha escluso ogni probabile questione fisiologica.. Ma io temo di avere un'epilessia latente.. E poi spesso mi accade di avere attimi in cui mi sembra di estraniarmi dal mio corpo e subito dopo mi assale una paura folle.. Paura di essere pazza, di avere un problema al cervello.. Guardi,sono davvero disperata.. Nessuno mi crede..
Mi curo con l'omeopatia anche perché ho un bimbo di un anno e mezzo che ho finito di allattare da poco quindi non ho preso farmaci...
Mi riesce a dire qual'é il mio reale problema?
Grazie in anticipo
Mi curo con l'omeopatia anche perché ho un bimbo di un anno e mezzo che ho finito di allattare da poco quindi non ho preso farmaci...
Mi riesce a dire qual'é il mio reale problema?
Grazie in anticipo
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Gentile utente,
Se mai non è l'ansia, che è un sintomo, ma è un tipo di funzionamento del cervello, che produce ansia e questo tipo di pensieri terrificanti. Detto questo, per quale motivo non le è stata proposta una cura (e fatta una diagnosi, perché "ansia" è un termine molto generico ?
Se mai non è l'ansia, che è un sintomo, ma è un tipo di funzionamento del cervello, che produce ansia e questo tipo di pensieri terrificanti. Detto questo, per quale motivo non le è stata proposta una cura (e fatta una diagnosi, perché "ansia" è un termine molto generico ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Salve e grazie per la prontezza nel rispondere. Non mi é stata fatta una diagnosi perché non mi ha mai visitato uno psicologo o psichiatra. Economicamente non posso permettermi sedute settimanali private,quindi ho sempre lasciato correre.. Ed ora,dopo un aborto avvenuto a maggio,le cose sono peggiorate. Dal suo punto di vista il mio é un problema psicologico o fisico? Quali sono le strade da intraprendere? Esiste una reale possibilità che io soffra di epilessia?
Grazie per la disponibilità.
Grazie per la disponibilità.
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Gentile utente,
Però il medico ha abbozzato una diagnosi, nel senso che ha attribuito la cosa ad un "qualcosa" di psichiatrico.
Ci avrei scommesso che finiva la risposta chiedendo la rassicurazione sul fatto di soffrire di epilessia. Lascerei perdere la discussione su questi problemi, altrimenti se ne ragiona come se fossero dei ragionamenti medici in corso di accertamento. Sono parole che racchiudono un timore generale di perdere il controllo e di soccombere ad eventi non meglio identificati ma negativi o pericolosi. Non vanno gestite con la rassicurazione queste paure, tantomeno con la discussione razionale.
Un accertamento psichiatrico con relativa cura è utile. E' strano come molte persone abbiano idea che una cura psichiatrica consista di sedute settimanali o anche più frequenti. La psichiatria medica è come qualsiasi altra specialità: una prima visita che serve per impostare diagnosi e trattamento, e i successivi incontri che servono per verificare efficacia e andamento del disturbo, ma con una frequenza mediamente molto minore. Chi si cura e ha ottenuto risultati poi può farsi controllare anche ogni 3,6,12 mesi, dipende dal caso.
Però il medico ha abbozzato una diagnosi, nel senso che ha attribuito la cosa ad un "qualcosa" di psichiatrico.
Ci avrei scommesso che finiva la risposta chiedendo la rassicurazione sul fatto di soffrire di epilessia. Lascerei perdere la discussione su questi problemi, altrimenti se ne ragiona come se fossero dei ragionamenti medici in corso di accertamento. Sono parole che racchiudono un timore generale di perdere il controllo e di soccombere ad eventi non meglio identificati ma negativi o pericolosi. Non vanno gestite con la rassicurazione queste paure, tantomeno con la discussione razionale.
Un accertamento psichiatrico con relativa cura è utile. E' strano come molte persone abbiano idea che una cura psichiatrica consista di sedute settimanali o anche più frequenti. La psichiatria medica è come qualsiasi altra specialità: una prima visita che serve per impostare diagnosi e trattamento, e i successivi incontri che servono per verificare efficacia e andamento del disturbo, ma con una frequenza mediamente molto minore. Chi si cura e ha ottenuto risultati poi può farsi controllare anche ogni 3,6,12 mesi, dipende dal caso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 24/11/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.