Invidia per le altre,non mi sento realizzata in nulla e sono troppo insicura.....

mi sento invidiosa di tutte quelle ragazze che hanno le loro amiche,e che quando volgiono usicre si possono rivolgere a una piuttosto che all'altra,mentre io non ho altro che quelle 2 che per un verso o l'altro non possono fare questo o quello e così mi sento sola...mi sento invidiosa di tutte quelle ragazze che stanno ottenendo successi in quello che vogliono, chi nella moda, chi nella danza, chi nel canto...io invece sono la persona più insicura di questo mondo...nella danza pur essendodiscreta,insomma penso di cavarmela non riesco a mettermi in evidenza con gli insegnanti,perchè non sono una che si butta,non sono una che instaura grandi legami con gli insegnanti, che ha la risposta sempre pronta...e non vengo notata...la moda mi piacerebbe molto e fisicamente penso che avrei un bel fisico a parte quei 5 kg in più che ora sto cercando di buttare giù e una bella altezza,di viso invece non so se sarei all'altezza,però mi piacerebbe provare,ma non riesco a essere così decisa da dirlo a qualcuno,nemmeno ai miei genitori,perchè forse io mi vedo anche abbastanza carina,ma ho paura che gli altri non la pensino così e quindi ho paura di apparire una che si sente più di quel che è...cioè vorrei tanto che qualcuno me lo proponesse o anche solo che i miei famigliari mi dicessero Vai e prova!
a volte mi sento andare verso la depressione, perchè penso a tutte le altre ragazze di 19 anni che hanno una vita sociale, legano facilmente escono e se ne fregano...si buttano e cercano ciò che vogliono...io invece a 19 anni sono ancora qui senza amicizie, nè un ragazzo, nè sogni da rincorrere,perchè li avrei ma penso che ormai ssi stia facendo tardi per provare...nella danza se nessuno mi ha notata me ne faccio una ragione e poi so di non essere un talento,quindi non farei molta strada...però io ho sempre bisogno di attenzioni,ogni volta che qualcuno mi dà attenzioni mi sento bene, e ogni volta che non ne ho mi butto giù...quindi anche se fossi valorizzata solo dall'insegnante senza fare poi troppa strada già potrebbe bastarmi per stare meglio! e nella moda...vedo tutte queste ragazze che si fanno fare book fotografici e fanno provini e mi piacerebbe provare al limite mi cacciano ma ho paura di chiederlo...vorrei qualcuno me lo proponesse...
ho sempre bisogno di attenzioni perchè mi butto giù facilmente,non ho un punto a cui mi possa aggrappre in ogni momento per sentirmi bene con me stessa e potermi sentire sicura di quel che sono...dovrei sentirmi più sicura perchè non sono più ma neanche meno delle altre e mi sento anche abbastanza matura su certe cose... anche se un giorno ricevo attenzioni per esempio dalle compagne dell'università e mi sento affiatata nel gruppo,se il giorno dopo va un po meno bene inizio già a farmi paranoie e a pensare che magari le altre han notato questa mia insicurezza e debolezza e che mi inizino a non considerare a prendermi in giro non so neanche io per cosa e non sono mai tranquilla,penso di essere sempre considerata in negativo.cosa posso fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Semplicemente potrebbe rivolgersi ad uno specialista. C'è una ragione per cui ancora non lo ha fatto ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Che bella lettera!
Mi spiego, non è una risposta/ trucco - quasi suggerito da lei - per valorizzarla e darle quello che chiede, attenzione e riconoscimento, ma mi sembra bella perchè apre in forma molto vivida uno squarcio sulla psicologia delle ragazze della sua età in questo periodo, segnato dal velinismo, dai 'book' e dal successo 'fisico' trasformato nella massima aspirazione possibile.
Lei si vive come se fosse l'unica nella sua situazione, ma più probabilmente siete in tante ( almeno a vedere il numero di ragazze che partecipano ai vari concorsi per letteria, velina ecc ecc - e quante di più ce ne saranno che non osano proporsi, come lei...) ad essere nella stessa condizione, un po' come una volta c'erano le epidemie di isteria fra ragazze della sua età in collegio...
Però ovviamente lei si sente male e disperata e non sa cosa fare.

Come è cominciata? Quando e da cosa ha preso l'avvio? Se ne parla un po' forse si vedrà meglio la sua situazione e una possibile via di uscita.
Cordialmente
drGBenedetti

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

credo che la cosa migliore sia affrontare il problema in modo personale presso uno specialista del settore.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Non avevo visto le sue precedenti richieste di consulto, anche ravvicinante in quest'ultimo periodo, che mostrano che è in un periodo di 'crisi' piuttosto forte.
Forse è al primo anno di università, ci sono stati immagino cambiamenti, l'equilibrio precedente non basta più, non ne ha ancora trovato uno nuovo.
Inoltre dice: ,"penso di essere sempre considerata in negativo.cosa posso fare". Probabilmente , anzi lo dice lei stessa, confrontandosi con le altre, è lei che si vede in negativo, e pensa perciò che anche gli altri la vedano così....
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Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
purtroppo al momento non ho la possibilità di mettermi in cura da uno specialista...infatii come ha detto il Dr.Benedetti è un periodo in cui sto male ma non solo psicologicamente anche fisicamente...nei miei vecchi consulti ci sono domande di vari tipi,dall mandibola,alla poca concentrazione,ai problemi psicologici...al momento sono in cura da uno gnatologo,ma non riuscendosi a capire quale sia la causa e quale l'ultimo anello della catena in tutti questi problemi che io ho non riesco nemmeno a capire da chi sarebbe bene iniziare una cura...

comunque Dottore io penso che sia cominciato tutto dalle scuole medie,quando in una brutta classe,piena di bulli,venivo presa in giro,mi si diceva "secchiona" o altre cose che mi son sempre pesate molto...la mia timidezza c'è sempre stata però ora va meglio perchè sto vedendo che quando mi apro mi faccio prendere bene dagli altri e se inizio a trovarmi bene e a essere considerata allora sono felice e mi pongo anche in modo più allegro...
l'università credo che non mi stia facendo altro che bene...frequento volentieri le lezioni perchè mi permettono di conoscere gente nuova,ma il sentire le altre che fanno questo quello in compagnia di questi e quelli e io non ho nessuno mi fa star male...o se inizio a sentirmi considerata allora nasce in me un desiderio (che forse è esagerato per l'altro verso) di stare al centro dell'attenzione e allora se qualche persona inizia a comportarsi in modo strano con me o non mi parla inizia a darmi fastidio perchè vorrei avere intorno più gente possibile e quando torno a casa iniziano le paranoie,ripenso alla giornata e inizio a pensare che qualcosa in me non vada,e temo che il giorno seguente sarà peggio, e quindi mi butterò giù di morale...se invece la giornata va bene allora resto di buon umore tutto il giorno pensando che il giorno dopo sarà ancora milgiore e spesso ne resto delusa...e avanti così...
visto che ho preso come esempio l'università continuo con questa...se ci sono le mie compagne con cui parlo solitamente ridiamo e scherziamo e mi inizio a sentire bene, a sentirmi convinta, e non ho più paura che qualcuno mi prenda in giro...se per caso un giorno manca la gente del gruppetto in cui sto, allora quando sono da sola inizio a sentirmi la persona più vulnerabile e sensibile di questo mondo,se sento risate ho paura ridano di me per qualche motivo che non so e magari non riesco neanche a immaginare,quindi anche se so che non ci sarebbe motivo di deridermi penso lo stesso che qualcuno lo possa fare per chissà quale motivo...
mi rendo conto che non posso dipendere dagli altri in questo modo... penso che forse il fatto di voler stare al centro dell'attenzione e di iniziare a "sentirmi superiore" quando la gente mi considera può essere una conseguenza del fatto che per tanto tanto tempo e ancora adesso comunque non riesco a colmare alcuni vuoti come quelli delle amicizie...e allora ne ho talmente tanto bisogno che quando inzio a sentirmi considerata mi inizio a sentrire forse come mi sarei sempre voluta sentire,ma la sensazione è accentuata perchè non ho mai avuto tutto ciò...non so se mi spiego...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non si capisce però esattamente perché non possa farsi visitare e curare anche per questo problema, che non mi sembra secondario. Psicologicamente e fisicamente non significa niente, lo psicologicamente riguarda comunque il suo cervello.
Non finisce per dipendere dagli altri, ma da come il suo cervello li vede.
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Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
per una semplice questione ecomonica...i miei genitori stanno spendendo per tenermi in cura dallo gnatologo,e anche altro non ce la farebbero...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non so che ordini di spesa si immagina, comunque esistono Servizi Pubblici in cui il costo di una visita non credo sia notevole, e in caso di cure farmacologiche molte delle medicine disponibili sono rimborsabili.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Quando uno finisce la scuola superiore e va all'università cambiano tanti equilibri, tanto più se è fuori sede, ma anche se resta nella sua città. Anche perchè l'età stessa è di cambiamento. Prima di ritrovare un equilibrio sufficiente può anche passare molto tempo. Quindi è 'normale', come in tutti i periodi di cambiamento, avere un periodo di subbuglio e difficoltà. Ovviamente il problema è resistere fino a che le cose non si sistemano e cercare di non mettersi in equilibri 'patologici', cioè poco utili per andare avanti. Avere un gruppo di coetanei certo è spesso l'aiuto migliore, alla sua età, ma non sempre è facile trovarlo. Poter contare sulla propria famiglia, anche se uno cerca naturalmente di rendersi autonomo, è un altro pilastro, ovviamente.
I cambiamenti possono coincidere con momenti difficili della propria crscita, ci possono essere problemi fisici (ma non ho ben capito quali sono i suoi). Trovare un interesse, uno sport, un'attività, e lo stesso impegno di studio, possono aiutare a tenersi in linea e non sbandare troppo. Un sostegno psicologico può ovviamente essere molto utile, in certi momenti.
Può continuare a parlare della sua situazione e delle difficoltà, se crede, pur tenendo conto dei limiti di questo spazio. Qalche aspetto magari potrebbe diventare più chiaro.
Cordialmente
[#10]
Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
non sono cambiati molti ritmi con l'inizio dell'università e poi questo problema, questa insicurezza e tutto il resto vanno avanti da anni ormai...I miei problemi fisici sono orecchie costantemente tappate, che accentuano la stanchezza e spossatezza che ho sempre addosso...problemi mandibolari ecc...inoltre penso di essere affetta da disturbo ossessivo-compulsivo e ipocondria anche se per fortuna non a livelli troppo gravi... tutti questi problemi credo (e spero!) non siano tutti separati tra di loro...quindi mi piacerebbe trovare una soluzione almeno a qualcuno di questi problemi...sono molto ansiosa come avrete ben capito e non so come rimediare a quest'ansia...da più di un mese assumo 6 gocce di Rivotril la sera prima di andare a dormire ma nessun miglioramento...credo che lo sospenderò...
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Che dice il suo medico di famiglia dei suoi problemi fisici?
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Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
mi ha mandato da ortopedici, che a lorov olta mi mandavano da dentisti, e poi da osteopati, e avanti e nessuno che mi risolva niente... a mio parere occorrerebbe una collaborazione tra medici perchè credo di avere un problema psicologico come l'ansia, poi problemi muscolari magari creati dalla postura o dalla mandibola...ma non posso certo essere io a proporlo:-(
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

E' andata da molti medici, non si capisce però perché vi sia questo problema nel rivolgersi ad uno psichiatra. Ha già menzionato il problema della spesa, però dice anche che questi interventi non hanno risolto niente, e la spesa per un consulto psichiatrico pubblico è contenuta.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Le hanno rilasciato qualche certificato o relazione? Se ce la trascrive forse possiamo capire meglio anche qui e darle il nostro parere. Dovrebbe comunque essere anche il medico curante a consigliarla, sulla base degli esami e delle visite fatte.