Psicoterapia gratuita

Gentili dottori,
ho necessità di sapere se e come sia possibile effettuare una psicoterapia seria, gratuitamente o a costi molto contenuti.
Per 4 anni e mezzo sono stata seguita da uno dei più titolati psichiatri psicoterapeuti della mia città. Ho investito un capitale (nel vero senso della parola), ma, non avendo più avuto possibilità di sostenere economicamente la terapia, ho abbandonato. Sento fortemente la necessità di essere aiutata, ma non ho i mezzi per poterlo fare. Come posso muovermi, premettendo che la mia asl non è in grado di fornire questo genere di supporto?
Nella speranza di una vostra risposta, ringrazio anticipatamente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Curiosamente però non riporta né la diagnosi, né il tipo di psicoterapia fatta, né quale sia stata l'indicazione del medico, cioè se secondo lui debba o meno continuare e perché non le ha fornito lui stesso un riferimento in una struttura pubblica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
La ringrazio per aver preso in considerazione il mio problema.
Non ho dato indicazioni in merito a diagnosi & Co. perché non ritenevo fosse strettamente necessario.
Ad ogni modo, a seguito di una pesante storia di anoressia nervosa (privativa, senza condotte di compensazione) che mi ha portata in fin di vita, dopo il recupero fisico e la remissione del “sintomo”, ho iniziato il percorso terapeutico di cui scrivevo.
La diagnosi non mi è mai stata esplicitata dallo psichiatra.
Non so nemmeno darle lumi sul tipo di tecnica psicoterapeutica seguita. Mi sottoponevo ad incontri settimanali che consistevano in tre quarti d’ora di lettino. Ho parlato, parlato, parlato per anni. Lo psichiatra mi ha ascoltata senza intervenire quasi mai, se non per qualche imbeccata. Non mi sono mai stati prescritti psicofarmaci.
Dopo qualche mese dalla sospensione della terapia ho ricontattato via mail il mio psichiatra esponendogli il problema economico e chiedendogli soluzioni alternative. Non ho ricevuto risposta.
Spero di esserle stata di aiuto.
La ringrazio ancora...

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Detta così sembra psicanalisi, però non è chiara una cosa, cioè se il disturbo sia migliorato, risolto o meno. La remissione del sintomo può anche coincidere con la remissione (cosiddetta guarigione), il fatto che il sintomo sia la superficie e sotto ci siano altri aspetti nascosti è un assioma di alcune teoria psicologiche non scientificamente determinate.
La diagnosi non è stata fatta però qualcuno avrà utilizzato il termine anoressia nervosa, o almeno in una fase questo era il problema.

Ripartirei con una sequenza logica. SI rivolga ad uno psichiatra, si faccia fare diagnosi e indicare quali strumenti sono indicati ora. Non so che ordine di spesa fosse quello precedente, ma nella medicina psichiatrica quando i disturbi sono in fase di stabile remissione di solito il ricorso al medico è "al bisogno" o periodico ma ogni tot mesi. Le psicoterapie hanno una loro frequenza ma se si giudica che obiettivo debbano avere e secondo quali parametri.
Lei ha iniziato questo contatto con lo psicoterapeuta quando già la fase anoressica era conclusa, per cui non è chiaro che cosa dovesse essere ottenuto con il successivo percorso e se sia stato ottenuto.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
il sintomo anoressico in senso stretto appartiene, ormai e grazie a moltissima forza di volontà, al mio passato, per quanto permanga (più o meno accentuato, a seconda dei periodi) un “atteggiamento” anoressico: una certa attenzione al cibo, al peso ed alle forme corporee.
Come sottolinea lei, il contatto con lo psicoterapeuta è avvenuto quando la fase anoressica acuta era conclusa. Ne ho sentito l’esigenza perché, nel lungo periodo della mia malattia, avevo fatto “tabula rasa” intorno a me. Avevo interrotto il mio percorso di studi all’università. Avevo allontanato gli amici, i parenti, il mondo.
Mi sono ritrovata con addosso parecchi chili in più che ho imparato ad accettare, ma più niente in mano, se non la paura folle di affrontare la vita, tutto e tutti.
L’anoressia è solo un sintomo che, almeno nel mio caso, sottende senz’altro problemi più profondi di insicurezza, ansia, paura, bisogno di affetto, probabilmente riconducibili all’educazione ricevuta, al rapporto con la figura paterna, al fatto di essere stata vittima di bullismo femminile nel periodo della frequentazione della scuola dell’obbligo... Questo genere di “disturbi” (insicurezza, ansia, paura, bisogno di affetto) purtroppo, accompagna ancora la mia vita quotidiana, rendendola pesante, complicata, ingabbiata, spenta, incompleta.
Parlo da “profana”, ma ritengo di aver bisogno di un percorso terapeutico ancora lungo e probabilmente diverso da quello già fatto.
Certamente, come mi consiglia, dovrei rivolgermi ad uno psichiatra e lasciare che sia lui a fare diagnosi e a suggerire la terapia appropriata, ma, considerata la situazione economica attuale mia e della mia famiglia, so che difficilmente riuscirò a sostenere le spese relative alla nuova psicoterapia.
La ringrazio comunque.

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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
A volte presso le associazioni di psicoterapia (psicoanalitica, a quanto ne so: SPI, SIPP, AIPPIA, non so altre) è possibile avere un piccolo numero di sedute gratuitamente o quasi. A volte poi si può concordare, in caso di indicazione e richiesta di proseguire, un onorario sostenibile dal paziente. Psicoterapeuti in formazione a volte fanno prezzi ridotti, e non è detto che l'aiuto ricevuto sia minore che presso professionisti blasonati e cari.
Alcuni tipi di psicoterapia si basano su un minor numero di sedute e su una frequenza meno intensa.
Che orientamento prendere, se psichiatrico-farmacologico, se psicoanalitico o di altra scuola psicoterapica, è mio parere che la scelta sia del paziente: si parla di consenso informato, infatti, per significare che è il paziente, debitamente informato, che dà il suo consenso alla terapia consigliata dal medico o psicologo.
Può essere utile sentire sia uno psichiatra che degli psicoterapeuti di diverso orientamento e ricevere le informazioni possibili. Sarà poi l'interessato a scegliere l'indirizzo che più l'ha convinto, anche in baseall'esperienza fatta.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Benedetti,
le sono grata per la risposta.
Ho fatto una prima ricerca sommaria, via web, sulle associazioni che mi ha indicato, non trovando granchè. Se vivessi in un’altra area geografica le cose sarebbero più semplici...
Ad ogni modo, per quanto non sappia ancora da dove cominciare, proverò a muovermi nella direzione da lei indicata e a consultare psichiatri e psicoterapeuti per poi scegliere il percorso più convincente.
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Come già le dicevo, poiché Lei già si preoccupa di una spesa ma senza sapere se sia o meno indicato un trattamento e di che tipo, propenderei per far decidere ad uno psichiatra quest'ultima cosa, poiché la psicoterapia è un trattamento con uno scopo rispetto ad un disturbo. Prima di pensare a quanto spendere, o andare in una direzione solo perché comoda e abbordabile economicamente, stabilirei se ve ne è la necessità e l'indicazione.
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Utente
Utente
Gentile Dottor Pacini,
la ringrazio per la risposta.
Non ho mai pensato di orientarmi in una direzione terapeutica solo perchè comoda ed abbordabile economicamente (e la mia esperienza precedente ne è la dimostrazione!).
Nella mia richiesta di consulto iniziale, infatti, chiedevo solo informazioni in merito alla possibilità di effettuare una psicoterapia SERIA, gratuitamente o a costi molto contenuti.
Cercherò di rivolgermi ad uno psichiatra per la valutazione della mia situazione.
Cordialmente
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Trovo su internet un elenco di scuole di psicoterapia in Puglia (non solo psicoanalitiche), che può guardare per orientarsi.
http://www.psicologia-psicoterapia.it/corsi/scuola-puglia-psicoanalisi-psicodinamica.html
Cordialmente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

certamente, infatti non era una critica, ma la "serietà" deve innanzitutto partire da una indicazione. Altrimenti diventa Lei che va a chiedere di sua iniziativa un trattamento senza che sia chiaro se e perché è indicato.
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