Entact 10 gocce effetti collaterali severi...
Gentili Dottori,
in accordo con il mio psichiatra sono passato da 5 gocce a 10 gocce di Entact e sono iniziati i problemi.
Mal di stomaco severi e ansia a mille...
Mi sono state prescritte delle benzodiazepine per soppiantare quest'ansia che a suo dire è passeggera ma purtroppo la stessa continua a persistere e di benzodiazepine non ne voglio fare uso quotidianamente.
Ho proposto al medico di farmi sospendere il farmaco sostituendomelo con un altro ma mi ha detto che in linea di massima sarebbe lo stesso,e mi ha ordinato di ritornare a 5 gocce per un aumento piu graduale fino a 10,cosi come ho fatto per arrivare a cinque.
Quello che voglio chiederVi è se cosi facendo riuscirò a contenere i sintomi cosi come mi è stato detto dallo psichiatra.
Mi auguro che anche questa domanda non mi sarà eliminata.
N.B Le 10 gocce le ho prese solo due volte e per un medico del sito gli dico che sono sotto controllo psichiatrico,altrimenti non avrei mai avuto il coraggio di scalare da 10 a 5 gocce....
in accordo con il mio psichiatra sono passato da 5 gocce a 10 gocce di Entact e sono iniziati i problemi.
Mal di stomaco severi e ansia a mille...
Mi sono state prescritte delle benzodiazepine per soppiantare quest'ansia che a suo dire è passeggera ma purtroppo la stessa continua a persistere e di benzodiazepine non ne voglio fare uso quotidianamente.
Ho proposto al medico di farmi sospendere il farmaco sostituendomelo con un altro ma mi ha detto che in linea di massima sarebbe lo stesso,e mi ha ordinato di ritornare a 5 gocce per un aumento piu graduale fino a 10,cosi come ho fatto per arrivare a cinque.
Quello che voglio chiederVi è se cosi facendo riuscirò a contenere i sintomi cosi come mi è stato detto dallo psichiatra.
Mi auguro che anche questa domanda non mi sarà eliminata.
N.B Le 10 gocce le ho prese solo due volte e per un medico del sito gli dico che sono sotto controllo psichiatrico,altrimenti non avrei mai avuto il coraggio di scalare da 10 a 5 gocce....
[#4]
Ho dato una scorsa alla sua lunga serie di consulti. Mi par di notare che la sua attenzione è volta solo alle tecniche terapeutiche, che siano farmaci o terapie psicologiche, con cui inizia discussioni che tendono a interrompersi senza nulla di fatto (non è una critica , è solo un'osservazione). Ho trovato queste sue frasi, scusi se le estrapolo dal contesto:
"Se qualcuno di buon cuore vorrebbe sentire la mia storia,io gliela scrivo anche nel modo piu conciso possibile cosicché qualcuno di voi potrebbe riuscire a farmi capire qualcosa in piu. Ovviamente capirò qualora non vogliate farlo,se invece qualcuno di voi è interessato a ciò posso inviare il testo via mail."
"a causa di un evento traumatico che non sono riuscito a superare e anche altri disturbi e avvenimenti (per la lunghezza del mio caso non posso dire altro) soffro di ansia generalizzata e disturbi psicosomatici che lamento sopratutto in vertigini,sonnolenza improvvisa e tachicardia."
Non so se i dati di età che ha messo sono veri (ho scoperto che vari utenti li alterano per motivi di privacy), comunque nella mia esperienza trovo che il contesto di vita e la fase evolutiva che una persona sta attraversando sono essenziali per capire la sua situazione: le stesse cose in un ragazzo di venti o in un adulto di quaranta o in un sessantenne non hanno lo stesso significato, anche se certi sintomi possono essere uguali.
Per cui non è per 'buon cuore', nè per curiosità, ma per capire meglio, che le propongo di descrivere - non per email private ma su questo spazio, pur salvaguardando la sua privacy - la sua situazione attuale e pregressa. Specifico che io dò importanza non solo alla componente individuale, soggettiva, ma anche alla situazione ambientale oggettiva, organizzazione di vita, familiare, lavorativa o di studio, ecc. Facendo un quadro della sua situazione evolutiva si può vedere dove il suo viaggio si è interrotto, quasi per entrare in una stazione di servizio da cui non è forse ancora riuscito a uscire per riprendere la strada.
Cordialmente
"Se qualcuno di buon cuore vorrebbe sentire la mia storia,io gliela scrivo anche nel modo piu conciso possibile cosicché qualcuno di voi potrebbe riuscire a farmi capire qualcosa in piu. Ovviamente capirò qualora non vogliate farlo,se invece qualcuno di voi è interessato a ciò posso inviare il testo via mail."
"a causa di un evento traumatico che non sono riuscito a superare e anche altri disturbi e avvenimenti (per la lunghezza del mio caso non posso dire altro) soffro di ansia generalizzata e disturbi psicosomatici che lamento sopratutto in vertigini,sonnolenza improvvisa e tachicardia."
Non so se i dati di età che ha messo sono veri (ho scoperto che vari utenti li alterano per motivi di privacy), comunque nella mia esperienza trovo che il contesto di vita e la fase evolutiva che una persona sta attraversando sono essenziali per capire la sua situazione: le stesse cose in un ragazzo di venti o in un adulto di quaranta o in un sessantenne non hanno lo stesso significato, anche se certi sintomi possono essere uguali.
Per cui non è per 'buon cuore', nè per curiosità, ma per capire meglio, che le propongo di descrivere - non per email private ma su questo spazio, pur salvaguardando la sua privacy - la sua situazione attuale e pregressa. Specifico che io dò importanza non solo alla componente individuale, soggettiva, ma anche alla situazione ambientale oggettiva, organizzazione di vita, familiare, lavorativa o di studio, ecc. Facendo un quadro della sua situazione evolutiva si può vedere dove il suo viaggio si è interrotto, quasi per entrare in una stazione di servizio da cui non è forse ancora riuscito a uscire per riprendere la strada.
Cordialmente
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
[#5]
Ex utente
Gentile Dottor Benedetti,
innanzitutto grazie per la disponibilità e l'impegno profuso nel darmi questa ottima risposta. Probabilmente Lei sarà un terapeuta sistemico-relazionale per questo mi ha detto ciò: quello che Le voglio dire è che non si tratta di privacy,ma è una situazione davvero complessa che adesso riesco comunque a comprendere con maggiore chiarezza e lucidità.
Ho fallito una psicoterapia e presto ne inizierò un'altra,sperando non sia un altro fallimento.
Purtroppo mi trovo in un momento di grande difficoltà,perché quattro mesi di terapia non mi hanno portato a nulla,solo a perdere denaro e tempo.
Non cerco nulla da questo sito,perché ho capito che non mi può dare nulla nella comprensione della mia problematica,ma sicuramente può aiutarmi a "smascherare" eventuali errori o piu precisamente eventuali "leggerezze" dei terapeuti alla quale affido la speranza e la fiducia.
Senza gli psicologi di questo sito non avrei mai saputo che la "distrazione" adottata come principale e unico metodo terapeutico,è un qualcosa che non rientra assolutamente nell'ambito della psicoterapia -non che non lo sapessi,ma avere la conferma da voi è indispensabile per prendere relativi provvedimenti- e che uno psichiatra che non cura un doc conclamato - seppur leggero- non sta dirigendo il paziente verso la via della guarigione.
Come non avrei saputo che uno psichiatra che consente al proprio paziente di prendere il sereupin ad un ottavo di compressa prima ed un quarto di compressa poi non sta facendo bene il suo lavoro,che uno psicoterapeuta che dice che le prime cinque sedute passata a fare test inutili non devono essere incluse nel conteggio delle terapie quando si vuole iniziare a tirare una conclusione,considerandole come semplici sedute extra ma comunque "importantissime" non si sa per chi,ma sicuramente per me no.
Questo servizio mi sta dando notevoli aiuti,ma è ovvio che non posso giungere alla risoluzione dei miei problemi tramite questo forum,sicuramente è indispensabile per aiutarmi a smascherare errori e intenzioni disoneste da parte dei terapeuti con cui,mio malgrado,intraprendo un percorso terapeutico.
Proprio per questo tendo a ringraziare gli psicologi e gli psichiatri,in particolare il Dottor Ruggiero,per avermi aiutato nell'evitare errori che purtroppo non partivano da una mia intenzione,ma da quello di specialisti,portandomi a commettere l'errore di abbracciare un'autoterapia che fortunatamente ho abbandonato subito.
Distinti saluti
innanzitutto grazie per la disponibilità e l'impegno profuso nel darmi questa ottima risposta. Probabilmente Lei sarà un terapeuta sistemico-relazionale per questo mi ha detto ciò: quello che Le voglio dire è che non si tratta di privacy,ma è una situazione davvero complessa che adesso riesco comunque a comprendere con maggiore chiarezza e lucidità.
Ho fallito una psicoterapia e presto ne inizierò un'altra,sperando non sia un altro fallimento.
Purtroppo mi trovo in un momento di grande difficoltà,perché quattro mesi di terapia non mi hanno portato a nulla,solo a perdere denaro e tempo.
Non cerco nulla da questo sito,perché ho capito che non mi può dare nulla nella comprensione della mia problematica,ma sicuramente può aiutarmi a "smascherare" eventuali errori o piu precisamente eventuali "leggerezze" dei terapeuti alla quale affido la speranza e la fiducia.
Senza gli psicologi di questo sito non avrei mai saputo che la "distrazione" adottata come principale e unico metodo terapeutico,è un qualcosa che non rientra assolutamente nell'ambito della psicoterapia -non che non lo sapessi,ma avere la conferma da voi è indispensabile per prendere relativi provvedimenti- e che uno psichiatra che non cura un doc conclamato - seppur leggero- non sta dirigendo il paziente verso la via della guarigione.
Come non avrei saputo che uno psichiatra che consente al proprio paziente di prendere il sereupin ad un ottavo di compressa prima ed un quarto di compressa poi non sta facendo bene il suo lavoro,che uno psicoterapeuta che dice che le prime cinque sedute passata a fare test inutili non devono essere incluse nel conteggio delle terapie quando si vuole iniziare a tirare una conclusione,considerandole come semplici sedute extra ma comunque "importantissime" non si sa per chi,ma sicuramente per me no.
Questo servizio mi sta dando notevoli aiuti,ma è ovvio che non posso giungere alla risoluzione dei miei problemi tramite questo forum,sicuramente è indispensabile per aiutarmi a smascherare errori e intenzioni disoneste da parte dei terapeuti con cui,mio malgrado,intraprendo un percorso terapeutico.
Proprio per questo tendo a ringraziare gli psicologi e gli psichiatri,in particolare il Dottor Ruggiero,per avermi aiutato nell'evitare errori che purtroppo non partivano da una mia intenzione,ma da quello di specialisti,portandomi a commettere l'errore di abbracciare un'autoterapia che fortunatamente ho abbandonato subito.
Distinti saluti
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Quando dicevo che la sua attenzione è volta solo alle tecniche , ai metodi e alla 'correttezza' o meno con cui sono applicati, - che non sono cose assolute, ma variano di anni in anni, o di decenni in decenni, in base al prevalere di una visione o di un'altra - volevo dire che questa attenzione rischia di essere in effetti una 'distrazione' da altri aspetti forse più importanti che riguardano invece lei e la sua situazione. Rischia di occuparsi dei rivestimenti, o travestimenti, e non della sostanza delle cose, che è tipico dei meccanismi ossessivi, e di altri sintomi, che essenzialmente sono un modo di 'distrarsi' e pensare ad altro, evitando la realtà.
Per questo la invitavo invece, se credeva, a descrivere la sua situazione da un punto di vista della sua evoluzione personale nel suo ambiente. Spesso i rituali ossessivi si sciolgono come neve al sole se uno riesce appunto a superare lo strato che creano ed andare alle cose che coprono. Ovviamente queste 'cose' possono anche essere tali che uno preferisce non vederle, ma se uno sente dei rumori in cantina o altrove, e questi continuano, può valer la pena (per la stabilità della casa) verificare di cosa si tratta, invece che cercare distrazioni. Tenga conto che anche quello che lei pensa di sapere, l'evento traumatico, la sua storia complicata, spesso è solo il 'romanzo personale' , il 'la storia mitologica ' ufficiale che uno si costruisce e che serve per alimentare quei meccanismi.
Cordialmente
Per questo la invitavo invece, se credeva, a descrivere la sua situazione da un punto di vista della sua evoluzione personale nel suo ambiente. Spesso i rituali ossessivi si sciolgono come neve al sole se uno riesce appunto a superare lo strato che creano ed andare alle cose che coprono. Ovviamente queste 'cose' possono anche essere tali che uno preferisce non vederle, ma se uno sente dei rumori in cantina o altrove, e questi continuano, può valer la pena (per la stabilità della casa) verificare di cosa si tratta, invece che cercare distrazioni. Tenga conto che anche quello che lei pensa di sapere, l'evento traumatico, la sua storia complicata, spesso è solo il 'romanzo personale' , il 'la storia mitologica ' ufficiale che uno si costruisce e che serve per alimentare quei meccanismi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.5k visite dal 18/11/2011.
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