Ansia o depressione?
Gentile dottore la prego di rispondermi in modo da allevare un po' la mia angoscia.
Le spiego velocemente la mia storia.FIno a meta agosto la mia vita era quella di sempre,amici,viaggi,ecc..Poi ad agosto ho avuto un paio di attacchi di panico devastanti e piano piano sono andato peggiorando.Mi e passata la voglia di fare qualsiasi cosa,le cose che prima mi suscitavano interesse ora le faccio quasi per sforzo.Premetto che sono in cura da uno psichiatra e vado settimanalmente da una psicologa,i quali mi dicono che la mia non e depressione bensì un forte abbattimento Dell umore causato dagli attacchi di panico.Essendo una persona molto suggestionabile non ho pero potuto non collegare il mio problema attuale alla vicenda che colpi mio nonno quasi 30 anni fa.A 78 anni si ammalo di depressione e si suicido dopo circa 1 anno.Aveva anche nel corso della vita perso due figli e fino ai 78 anni stava benissimo ma questa cosa mi frulla continuamente nel cervello.Qualcuno dice che l ereditarietà conta molto,qualcuno parla solo di familiarità,qualcun altro sostiene invece che non si ereditano certe problematiche ma forse solo una predisposizione.Ci tengo a dire che i miei genitori stanno benissimo e vivono la loro vita Allegri e felici,il problema sono l unico ad averlo in famiglia attualmente.Sta diventando una specie di ossessione per me,lo dice anche il mio psichiatra.Prendo mezza compressa di zoloft la sera da due settimane quindi una cura molto blanda.Passo da momenti in cui sto anche abbastanza bene a momenti in cui mi sento disperato.Tuttimpero mi dicono che non ho i sintomi della depressione vera e propria.Ad esempio parlo molto,la sera mi faccio dei grandi spuntini anche nel cuore della notte,insomma non so.l...La prego mi dica il suo parere,la sua opinione....Mi fido delle persone che mi seguono ma questo non esclude che abbia bisogno anche di altri pareri.Con profonda stima,attendo la sua risposta.Grazie ancora
Le spiego velocemente la mia storia.FIno a meta agosto la mia vita era quella di sempre,amici,viaggi,ecc..Poi ad agosto ho avuto un paio di attacchi di panico devastanti e piano piano sono andato peggiorando.Mi e passata la voglia di fare qualsiasi cosa,le cose che prima mi suscitavano interesse ora le faccio quasi per sforzo.Premetto che sono in cura da uno psichiatra e vado settimanalmente da una psicologa,i quali mi dicono che la mia non e depressione bensì un forte abbattimento Dell umore causato dagli attacchi di panico.Essendo una persona molto suggestionabile non ho pero potuto non collegare il mio problema attuale alla vicenda che colpi mio nonno quasi 30 anni fa.A 78 anni si ammalo di depressione e si suicido dopo circa 1 anno.Aveva anche nel corso della vita perso due figli e fino ai 78 anni stava benissimo ma questa cosa mi frulla continuamente nel cervello.Qualcuno dice che l ereditarietà conta molto,qualcuno parla solo di familiarità,qualcun altro sostiene invece che non si ereditano certe problematiche ma forse solo una predisposizione.Ci tengo a dire che i miei genitori stanno benissimo e vivono la loro vita Allegri e felici,il problema sono l unico ad averlo in famiglia attualmente.Sta diventando una specie di ossessione per me,lo dice anche il mio psichiatra.Prendo mezza compressa di zoloft la sera da due settimane quindi una cura molto blanda.Passo da momenti in cui sto anche abbastanza bene a momenti in cui mi sento disperato.Tuttimpero mi dicono che non ho i sintomi della depressione vera e propria.Ad esempio parlo molto,la sera mi faccio dei grandi spuntini anche nel cuore della notte,insomma non so.l...La prego mi dica il suo parere,la sua opinione....Mi fido delle persone che mi seguono ma questo non esclude che abbia bisogno anche di altri pareri.Con profonda stima,attendo la sua risposta.Grazie ancora
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Gentile utente,
i Suoi timori rispetto alla depressione, o comunque una malattia grave con esito drammatico, il collegamento col Suo nonno sono, con molto probabilità, parte dell'ideazione morbosa. Ciò non esclude un disturbo depressivo od un altro disturbo (del quale, oltre ai sintomi e ai vissuti, anche le idee suddette possono essere una manifestazione), ad esempio una forma di Ipocondria; comunque, è possibile che non si tratta solo degli attacchi di panico. La rassicurazione può stare nel fatto che questo disturbo può essere curabile se riconosciuto. Da quanto riesco però a capire, i Suoi curanti in realtà riconoscono la Sua situazione se parlano dello stato di "forte abbattimento". Il dare al paziente il nome della malattia che lui aspetta morbosamente può anche non essere terapeutico. Più che dare un nome più esatto o meno esatto è importante riconoscere e curare. Parlando più di sostanza che di forma, visto che i Suoi sintomi non migliorano, si potrebbe proporre di rivalutare la dose dell'antidepressivo.
i Suoi timori rispetto alla depressione, o comunque una malattia grave con esito drammatico, il collegamento col Suo nonno sono, con molto probabilità, parte dell'ideazione morbosa. Ciò non esclude un disturbo depressivo od un altro disturbo (del quale, oltre ai sintomi e ai vissuti, anche le idee suddette possono essere una manifestazione), ad esempio una forma di Ipocondria; comunque, è possibile che non si tratta solo degli attacchi di panico. La rassicurazione può stare nel fatto che questo disturbo può essere curabile se riconosciuto. Da quanto riesco però a capire, i Suoi curanti in realtà riconoscono la Sua situazione se parlano dello stato di "forte abbattimento". Il dare al paziente il nome della malattia che lui aspetta morbosamente può anche non essere terapeutico. Più che dare un nome più esatto o meno esatto è importante riconoscere e curare. Parlando più di sostanza che di forma, visto che i Suoi sintomi non migliorano, si potrebbe proporre di rivalutare la dose dell'antidepressivo.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 14/11/2011.
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