Ansia paura crisi
salve sono un ragazzo di 20 anni che attraversa un periodo difficile,tutto è cominciato prima dell'estate con varie delusioni nel campo sentimentale e in quello universitario,nel periodo estivo mi sono chiuso un pò in me stesso,fino a metà agosto giorno in cui ho avuto una crisi d'asma seguita dall'assunzione di alcuni farmaci broncodilatatori.A metà del mese ho avuto il mio primo attacco di panico,in quel periodo sono diventato molto ansiosoma credevo che quello fosse solo un effetto collaterale dell'aliflus che uso.Inizia settembre con le mie insicurezze sul futuro e su cosa fare,complice anche il fatto che io mi sentivo sfiduciato e incerto,i miei amici avendo passato delle situazioni un pò difficili non riuscivano nemmeno loro a risollevarmi.Una sera proprio mentre ero con loro scherzando è venuta fuori la parola gay...nella mia testa è scattata come una molla,e sono cominciato tutte le mie incertezza sul sesso...tipo se fossi gay o cs varie queste durano qualche giorno,finchè non comincio le mie ricerche su internet...credevo che le mie fossero paranoie faccio il terribile errore di leggere queste cose e all'inizio mi dico che non lo sono ma poi il pensiero di esserlo comincia un pò a tormentarmi,(in questo periodo ho paura di essere pericoloso,o pedofilo)Passo un periodo in casa uscendo poche volte solo con mio padre.Anche queste spariscono e comincio l'università in cui io mi sento fuori posto ma tutto procede alla normalità.Fino a quando non mi ritornana l'ossessione di essere gay.Torno a casa afflitto ancora una volta e comincio a leggere cose sulla schizofrenia ne leggo i sintomi.E li ritengo estranei a me,ma poi dopo un pò comincio a credere di esserlo tipo se cominciassi a parlare da solo a sentire le voci.e cado nel terrore,poi ancora una volta queste paure spariscono come quella di essere gay...calma apparente un pomeriggio mentre mi sentivo tranquillo avevo solo un mal di testa alla nuca sento come il bisogno di riavere un ossessione quella della mia omosessualità sempre allo stesso modo all'inizio solo pensieri poco invadenti ma poi dopo pensieri molto penetranti caratterizzati da dubbi incertezze immagini...poi mercoledi scorso ho il primo incontro con la mia psicoterapeuta che mi fa parlare per più di un 'ora...giovedi mi ritornano i pensieri sulle paranoie.Venerdi l'ansia mi stava uccidendo poichè ero pervaso da pensieri assurdi che mi stavano uccidendo,sabato uguale fino alla sera in cui nella mia testa girano pensieri strani o impulsi...mi ritorna in mente il fatto della voce,la sera mi metto a letto con la paura che da un momento all'altro posso sentire la fatidica voce ciò mi procura insonnia però mi ricordo che gente per superare l'ansia comincia a contare classificare raggruppare mentalmente e ciò mi fa addormentare.Domenica ancora piena di pensieri assurdi fino alla sera in cui mi sento così stanco fisicamente da pensare di non uscire ma poi esco e basta.Lunedi mattina chiamo la psicoterapeuta e le chiedo di avvicinarmi l'appuntamento.
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Quale e' la sua domanda?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Utente
la ringrazio per aver letto tutto ciò che ho scritto la domanda principale è che non so che cosa mi succede?vivo da alcuni giorni nel ansia nel panico e nell'angoscia senza riuscire a trovare valvole di sfogo...per esempio ho letto che chi è affetto da paranoie quando legge un libro crede che questo parli di lui allora a me viene da evitare di leggere,o tante altre cose...quello che mi spaventa di più è perdere il contatto con la realtà e questa mia situazione di certo non mi aiuta...mi dico che devo continuare a vivere normalmente ma se non ce la facessi? Mi creda mi sembra anche assurdo parlarle di questa cosa...ma mi terrorizza in un certo senso quello che lei potrebbe scrivermi...comunque grazie mille.
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Lei però da quanto scrive attualmente avrebbe un percorso psicoterapeutico in corso.
I suoi legittimi dubbi dovrebbero essere riservati alla interazione con la sua psicoterapeuta in modo da comprendere quali siano gli elementi patologici da dover trattare ed affrontare.
Ha in corso anche un trattamento farmacologico?
I suoi legittimi dubbi dovrebbero essere riservati alla interazione con la sua psicoterapeuta in modo da comprendere quali siano gli elementi patologici da dover trattare ed affrontare.
Ha in corso anche un trattamento farmacologico?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 14/11/2011.
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