Paroxetina / sertralina e aumento di peso evidente
Buonasera,
sono una 29enne in cura da anni per sindrome ansioso-depressiva con DAP ed agorafobia.
Per anni ho preso la paroxetina con inizialmente buoni risultati, col tempo invece mi ha dato l'impressione di non far altro che gonfiarmi e farmi aumentare di peso.
Il mio psichiatra allora 7 mesi fa mi ha per la prima volta cambiato farmaco prescrivendomi la Sertralina (0,50 al dì), assicurandomi che non mi avrebbe gonfiata anzi, che probabilmente sarei dimagrita.
Bene, ho passato 7 mesi prendendo la sertralina e mangiando pochissimo, senza nessun risultato.
La questione del peso aveva iniziato a darmi fastidio al punto che, con il consenso del mio dottore, ho iniziato a prenderla un giorno sì e uno no.
E... miracolo! Ho immediatamente cominciato a sgonfiarmi, a dimagrire pur mangiando più di prima. Finalmente ho sentito che si è "sbloccato" qualcosa, finalmente stavo riprendendo possesso del MIO corpo, come era sempre stato nei periodi in cui non prendevo farmaci.
Purtroppo ho avuto un improvviso peggioramento delle crisi d'ansia e il mio psichiatra ha detto di tornare a prendere una pasticca di sertralina al dì, assicurandomi che l'aumento di 0,25mg al giorno NON può determinare un aumento di peso! Lui sostiene che il mio metabolismo si sia sbloccato "da sè".
Io ho la MASSIMA fiducia nel mio dottore, mi segue da ormai 6 anni, ma con tutto il rispetto, io sento i cambiamenti del mio corpo, sentivo che non era più "mio", che era un aumento di peso e un gonfiore completamente ingiustificato rispetto alla dieta che facevo, e ora che avevo diminuito la dose ho sentito un NOTEVOLE cambiamento in positivo, pur non avendo cambiato le mie abitudini alimentari (anzi, avevo addirittura più appetito).
Non voglio più vivere in un corpo che non sento mio.
L'ho fatto per tanti anni ma ora sta iniziando a pesarmi quasi alla pari della mia malattia.
Possibile che dal punto di vista "scientifico" l'aumento di 0,25mg di Sertralina non possa determinare un aumento di peso, mentre io lo avverto nettamente?
Esiste, in alternativa, un antidepressivo che NON faccia aumentare di peso? O si tratta di una risposta individuale del mio corpo?
Grazie per un Vostro gradito parere.
sono una 29enne in cura da anni per sindrome ansioso-depressiva con DAP ed agorafobia.
Per anni ho preso la paroxetina con inizialmente buoni risultati, col tempo invece mi ha dato l'impressione di non far altro che gonfiarmi e farmi aumentare di peso.
Il mio psichiatra allora 7 mesi fa mi ha per la prima volta cambiato farmaco prescrivendomi la Sertralina (0,50 al dì), assicurandomi che non mi avrebbe gonfiata anzi, che probabilmente sarei dimagrita.
Bene, ho passato 7 mesi prendendo la sertralina e mangiando pochissimo, senza nessun risultato.
La questione del peso aveva iniziato a darmi fastidio al punto che, con il consenso del mio dottore, ho iniziato a prenderla un giorno sì e uno no.
E... miracolo! Ho immediatamente cominciato a sgonfiarmi, a dimagrire pur mangiando più di prima. Finalmente ho sentito che si è "sbloccato" qualcosa, finalmente stavo riprendendo possesso del MIO corpo, come era sempre stato nei periodi in cui non prendevo farmaci.
Purtroppo ho avuto un improvviso peggioramento delle crisi d'ansia e il mio psichiatra ha detto di tornare a prendere una pasticca di sertralina al dì, assicurandomi che l'aumento di 0,25mg al giorno NON può determinare un aumento di peso! Lui sostiene che il mio metabolismo si sia sbloccato "da sè".
Io ho la MASSIMA fiducia nel mio dottore, mi segue da ormai 6 anni, ma con tutto il rispetto, io sento i cambiamenti del mio corpo, sentivo che non era più "mio", che era un aumento di peso e un gonfiore completamente ingiustificato rispetto alla dieta che facevo, e ora che avevo diminuito la dose ho sentito un NOTEVOLE cambiamento in positivo, pur non avendo cambiato le mie abitudini alimentari (anzi, avevo addirittura più appetito).
Non voglio più vivere in un corpo che non sento mio.
L'ho fatto per tanti anni ma ora sta iniziando a pesarmi quasi alla pari della mia malattia.
Possibile che dal punto di vista "scientifico" l'aumento di 0,25mg di Sertralina non possa determinare un aumento di peso, mentre io lo avverto nettamente?
Esiste, in alternativa, un antidepressivo che NON faccia aumentare di peso? O si tratta di una risposta individuale del mio corpo?
Grazie per un Vostro gradito parere.
[#1]
Gentile utente,
Di quale aumento stiamo parlando, cioè di quanto in termini di Kg ? Da come lo descrive sembra che rientri subito dopo la sospensione/riduzione, per cui non può trattarsi di tessuto grasso, se mai di ritenzione di liquidi.
Di quale aumento stiamo parlando, cioè di quanto in termini di Kg ? Da come lo descrive sembra che rientri subito dopo la sospensione/riduzione, per cui non può trattarsi di tessuto grasso, se mai di ritenzione di liquidi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentile Dottor Pacini,
purtroppo non so quantificare in chili la perdita di peso, avendo in passato sofferto di anoressia, ho "paura" di pesarmi.
Lo noto però in maniera evidente dai vestiti che iniziano a stare più larghi, dalla pancia meno gonfia...
Comunque, per darLe un'idea, solitamente il mio peso vacilla tra i 55 e i 65 chili, sono alta 1.71.
Notevole anche l'aumento dell'appetito, che durante la cura sparisce praticamente del tutto (pur rimandendo gonfia all'inverosimile).
Ora sto nuovamente prendendo una pasticca di sertralina al giorno ma il terrore di ingrassare (anzi, diciamo pure di "smettere di dimagrire") è invalidante quasi al pari della malattia ormai.
Non farò nulla di testa mia, aspetterò di vedere il mio dottore ilo 19 novembre per definire meglio la situazione, ma gli chiederò sicuramente di poter nuovamente scendere con il dosaggio.
Alla lunga, vivere in un corpo "non tuo" diventa un peso insopportabile.
La paura di un aggravarsi delle crisi d'ansia però, c'è.
Non so cosa fare.
purtroppo non so quantificare in chili la perdita di peso, avendo in passato sofferto di anoressia, ho "paura" di pesarmi.
Lo noto però in maniera evidente dai vestiti che iniziano a stare più larghi, dalla pancia meno gonfia...
Comunque, per darLe un'idea, solitamente il mio peso vacilla tra i 55 e i 65 chili, sono alta 1.71.
Notevole anche l'aumento dell'appetito, che durante la cura sparisce praticamente del tutto (pur rimandendo gonfia all'inverosimile).
Ora sto nuovamente prendendo una pasticca di sertralina al giorno ma il terrore di ingrassare (anzi, diciamo pure di "smettere di dimagrire") è invalidante quasi al pari della malattia ormai.
Non farò nulla di testa mia, aspetterò di vedere il mio dottore ilo 19 novembre per definire meglio la situazione, ma gli chiederò sicuramente di poter nuovamente scendere con il dosaggio.
Alla lunga, vivere in un corpo "non tuo" diventa un peso insopportabile.
La paura di un aggravarsi delle crisi d'ansia però, c'è.
Non so cosa fare.
[#3]
Gentile utente,
proprio per questo chiedevo, perché questa quantificazione stranamente mancava, rispetto all'ansia con cui riferiva la cosa. Se ha sofferto di anoressia il suo rapporto con la valutazione del suo corpo e con il senso del termine "peso" è alterato, tanto è che parla di peso ma non lo misura, per cui idee di gonfiore, ingrassamento, appensantimento etc si confondono in un unica idea di perdita del controllo sull'adeguatezza del corpo in termini di controllo delle sue dimensioni. E' sottopeso e si riferisce "gonfia all'inverosimile", il che corrisponde a qualcosa che rientra subito dopo la variazione di dosaggio.
Essendo sottopeso, questa preoccupazione e il modo in cui è espressa denotano che il problema di fobia corporea non è in equilibrio. Questo potrebbe ostacolare oltretutto una terapia efficace inducendola a utilizzare le medicine a dosi basse e quindi inutili. Specialmente quando il peso è basso la percezione di normali variazioni della massa corporea è percepita come segnale di allarme e di disagio, e talora con vere e proprie dispercezioni corporee.
proprio per questo chiedevo, perché questa quantificazione stranamente mancava, rispetto all'ansia con cui riferiva la cosa. Se ha sofferto di anoressia il suo rapporto con la valutazione del suo corpo e con il senso del termine "peso" è alterato, tanto è che parla di peso ma non lo misura, per cui idee di gonfiore, ingrassamento, appensantimento etc si confondono in un unica idea di perdita del controllo sull'adeguatezza del corpo in termini di controllo delle sue dimensioni. E' sottopeso e si riferisce "gonfia all'inverosimile", il che corrisponde a qualcosa che rientra subito dopo la variazione di dosaggio.
Essendo sottopeso, questa preoccupazione e il modo in cui è espressa denotano che il problema di fobia corporea non è in equilibrio. Questo potrebbe ostacolare oltretutto una terapia efficace inducendola a utilizzare le medicine a dosi basse e quindi inutili. Specialmente quando il peso è basso la percezione di normali variazioni della massa corporea è percepita come segnale di allarme e di disagio, e talora con vere e proprie dispercezioni corporee.
[#4]
Ex utente
Gentile Dottore, grazie per la Sua risposta.
Immaginavo infatti che avrei dato una falsa impressione di me annotando il mio periodo di anoressia.
Le posso però assicurare che ormai sono passati 9 anni e che ormai ne sono uscita.
Scrivendo "dai 55 ai 65 chili", mi riferivo a 55 chili nei periodi "migliori", e 65 nei periodi in cui sono più in carne.
Ora penso però di aver anche ampiamente superato i 65 chili, e Le assicuro che non si tratta di una mia falsa percezione.
Le persone stesse che mi vedono me lo fanno notare sempre, e ogni volta a me arreca una sofferenza immane, non per l'aumento di peso di per sè, ma per il fatto che è provocato da un farmaco (io ne resto tutt'ora convinta).
Ho subito questo effetto collaterale per tanti anni ma ora non sono più disposta a rinunciare al mio corpo (e anche al mio appetito, paradossalmente).
Capisco perfettamente che Lei non possa darmi un suo parere se non Le do delle indicazioni "reali" sul mio peso, ma purtroppo ho paura che pesarmi renderebbe la situazione ancora peggiore per me.
Per "gonfia" intendo per esempio anche le braccia, che sono sempre state magrissime anche nei periodi più "cicciotti", e ora sono piene di cellulite, una cosa spaventosa.
La ringrazio per la Sua pazienza e Le chiedo, infine, un Suo parere a prescindere dalla mia "particolare" situazione.
Lo Zoloft può determinare un aumento di peso?
Se così fosse, un aumento / riduzione di 0.25mg può (nella Sua esperienza) determinare dei cambiamenti nel metabolismo?
Grazie mille
Immaginavo infatti che avrei dato una falsa impressione di me annotando il mio periodo di anoressia.
Le posso però assicurare che ormai sono passati 9 anni e che ormai ne sono uscita.
Scrivendo "dai 55 ai 65 chili", mi riferivo a 55 chili nei periodi "migliori", e 65 nei periodi in cui sono più in carne.
Ora penso però di aver anche ampiamente superato i 65 chili, e Le assicuro che non si tratta di una mia falsa percezione.
Le persone stesse che mi vedono me lo fanno notare sempre, e ogni volta a me arreca una sofferenza immane, non per l'aumento di peso di per sè, ma per il fatto che è provocato da un farmaco (io ne resto tutt'ora convinta).
Ho subito questo effetto collaterale per tanti anni ma ora non sono più disposta a rinunciare al mio corpo (e anche al mio appetito, paradossalmente).
Capisco perfettamente che Lei non possa darmi un suo parere se non Le do delle indicazioni "reali" sul mio peso, ma purtroppo ho paura che pesarmi renderebbe la situazione ancora peggiore per me.
Per "gonfia" intendo per esempio anche le braccia, che sono sempre state magrissime anche nei periodi più "cicciotti", e ora sono piene di cellulite, una cosa spaventosa.
La ringrazio per la Sua pazienza e Le chiedo, infine, un Suo parere a prescindere dalla mia "particolare" situazione.
Lo Zoloft può determinare un aumento di peso?
Se così fosse, un aumento / riduzione di 0.25mg può (nella Sua esperienza) determinare dei cambiamenti nel metabolismo?
Grazie mille
[#5]
Gentile utente,
Non ha dato una falsa impressione, ha timore che questo venga tenuto in considerazione. "ormai ne sono uscita". Dall'anoressia può darsi, ma in generale il suo rapporto con il peso non è sereno. Ad esempio identifica i periodi "migliori" come quelli di peso minore, sente il suo corpo diverso ma il perché deve essere definito, in primis in termini di variazione del peso corporeo, altrimenti è privo di senso parlarne, non è chiaro di cosa stiamo parlando, se di un chilo, di cinque o di dieci, e i ragionamenti sono diversi. Grasso, gonfiore, cellulite sono tutte cose diverse e indipendenti.
Le particolarità della sua situazione vanno pertanto prima definite, che un farmaco faccia ritenere liquidi può essere. Non essendo l'unico disponibile e non essendo chiara la base e l'entità di questo effetto non ha senso procedere nel consigliarle cosa è più opportuno fare.
Non ha dato una falsa impressione, ha timore che questo venga tenuto in considerazione. "ormai ne sono uscita". Dall'anoressia può darsi, ma in generale il suo rapporto con il peso non è sereno. Ad esempio identifica i periodi "migliori" come quelli di peso minore, sente il suo corpo diverso ma il perché deve essere definito, in primis in termini di variazione del peso corporeo, altrimenti è privo di senso parlarne, non è chiaro di cosa stiamo parlando, se di un chilo, di cinque o di dieci, e i ragionamenti sono diversi. Grasso, gonfiore, cellulite sono tutte cose diverse e indipendenti.
Le particolarità della sua situazione vanno pertanto prima definite, che un farmaco faccia ritenere liquidi può essere. Non essendo l'unico disponibile e non essendo chiara la base e l'entità di questo effetto non ha senso procedere nel consigliarle cosa è più opportuno fare.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 47.5k visite dal 08/11/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.