Depressione ira
Buonasera a tutti, mi sono iscritta per chiedere un parere non per me ma per il mio ragazzo di 40anni.
Stiamo insieme da oltre 18anni, vi descrivo il suo carattere prima che tutto iniziasse perchè probabilmente è importante.
Era una persona dolce, abbastanza timida per alcuni aspetti, premuroso, è il tipo chiuso che non esterna i sentimenti, non parla dei suoi problemi e delle sue sensazioni, quando si arrabbia "mette il muso" per qualche giorno.
Circa 5 anni fà è scomparsa all'improvviso sua madre, qualche tempo dopo ha iniziato a soffrire di stanchezza perenne anche senza particolari sforzi ed anche dopo una notte di sonno. Si è messo a dieta ed ha perso oltre 20kg nel giro di 3 anni poichè ha scoperto di avere colesterolo e trigliceridi alti (non ha preso farmaci), ora pesa circa 85kg per circa 1,80 di altezza.
Circa 18 mesi fà poco dopo un cambio nel lavoro (con acquisizione di maggiore responsabilità) ha iniziato ad escludermi, prima da piccole cose poi man mano da cose + importanti, ha iniziato con le bugie ed ha iniziato ad avere degli scoppi d'ira esagerati nei miei confronti anche per cose di poco conto spesso rompendo oggetti come telefonini o altro. Ha iniziato anche a soffrire di insonnia (una volta è stato 72ore senza dormire), inoltre ha lamentato spesso mal di testa, mal di schiena e dolori vari oltre alla perenne stanchezza. Ha iniziato a frequentare nuovi amici.
Circa 6mesi fà c'è stato un peggioramento, gli scoppi d'ira che prima avevano qualche motivo anche se futile sono diventati totalmente immotivati, sempre + violenti e sempre + frequenti, mi incolpa di qualsiasi cosa gli succeda anche se io non c'ero, e subisco scenate violentissime anche solo per aver sorriso. Ha iniziato ad essere intollerante anche nel confronto di suo padre e soprattutto di mio padre ma la sua rabbia la riversa su di me. Parla molto spesso di morte dicendo che sarebbe una liberazione, ha iniziato a correre a velocità folli da solo in auto a notte fonda.
Con amici e conoscenti riesce a rimanere calmo, normale, a non mostrare quasi nulla, una sola volta l'ho visto scoppiare davanti a loro, però spesso assume un'atteggiamento indifferente, stravagante che loro non notano poichè prima non lo conoscevano.
Ho provato mille volte a parlargli, ho provato mille volte a convincerlo che forse c'è qualcosa che non và, ho accennato a farsi vedere da qualcuno ma in lui scatta un rifiuto assoluto e totale, x lui l'unica cosa che non và sono io, io ho rovinato il nostro rapporto, la sua vita...TUTTO. Io ho provato a stargli vicino, ho ascoltato senza giudicare, ho sopportato le sue ire, i suoi insulti nella vana speranza che questo potesse aiutarlo anche solo a sfogarsi, ma senza esito.
Da circa 5 settimane dopo l'ennesimo violentissimo scoppio d'ira non mi rivolge la parola, non risponde ai messaggi, riaggancia se lo chiamo, anche dopo 5 settimane è ancora furioso con me e rifiuta di parlarne.
Credo di aver descritto tutto....
Stiamo insieme da oltre 18anni, vi descrivo il suo carattere prima che tutto iniziasse perchè probabilmente è importante.
Era una persona dolce, abbastanza timida per alcuni aspetti, premuroso, è il tipo chiuso che non esterna i sentimenti, non parla dei suoi problemi e delle sue sensazioni, quando si arrabbia "mette il muso" per qualche giorno.
Circa 5 anni fà è scomparsa all'improvviso sua madre, qualche tempo dopo ha iniziato a soffrire di stanchezza perenne anche senza particolari sforzi ed anche dopo una notte di sonno. Si è messo a dieta ed ha perso oltre 20kg nel giro di 3 anni poichè ha scoperto di avere colesterolo e trigliceridi alti (non ha preso farmaci), ora pesa circa 85kg per circa 1,80 di altezza.
Circa 18 mesi fà poco dopo un cambio nel lavoro (con acquisizione di maggiore responsabilità) ha iniziato ad escludermi, prima da piccole cose poi man mano da cose + importanti, ha iniziato con le bugie ed ha iniziato ad avere degli scoppi d'ira esagerati nei miei confronti anche per cose di poco conto spesso rompendo oggetti come telefonini o altro. Ha iniziato anche a soffrire di insonnia (una volta è stato 72ore senza dormire), inoltre ha lamentato spesso mal di testa, mal di schiena e dolori vari oltre alla perenne stanchezza. Ha iniziato a frequentare nuovi amici.
Circa 6mesi fà c'è stato un peggioramento, gli scoppi d'ira che prima avevano qualche motivo anche se futile sono diventati totalmente immotivati, sempre + violenti e sempre + frequenti, mi incolpa di qualsiasi cosa gli succeda anche se io non c'ero, e subisco scenate violentissime anche solo per aver sorriso. Ha iniziato ad essere intollerante anche nel confronto di suo padre e soprattutto di mio padre ma la sua rabbia la riversa su di me. Parla molto spesso di morte dicendo che sarebbe una liberazione, ha iniziato a correre a velocità folli da solo in auto a notte fonda.
Con amici e conoscenti riesce a rimanere calmo, normale, a non mostrare quasi nulla, una sola volta l'ho visto scoppiare davanti a loro, però spesso assume un'atteggiamento indifferente, stravagante che loro non notano poichè prima non lo conoscevano.
Ho provato mille volte a parlargli, ho provato mille volte a convincerlo che forse c'è qualcosa che non và, ho accennato a farsi vedere da qualcuno ma in lui scatta un rifiuto assoluto e totale, x lui l'unica cosa che non và sono io, io ho rovinato il nostro rapporto, la sua vita...TUTTO. Io ho provato a stargli vicino, ho ascoltato senza giudicare, ho sopportato le sue ire, i suoi insulti nella vana speranza che questo potesse aiutarlo anche solo a sfogarsi, ma senza esito.
Da circa 5 settimane dopo l'ennesimo violentissimo scoppio d'ira non mi rivolge la parola, non risponde ai messaggi, riaggancia se lo chiamo, anche dopo 5 settimane è ancora furioso con me e rifiuta di parlarne.
Credo di aver descritto tutto....
[#1]
Gentile utente,
ci sarebbe bisogno di una urgente valutazione specialistca. Se la persona si rifiuta bisogna segnalare il caso al centro di salute mentale della sua zona di residenza, anche in considerazione della possiblità di mettere in atto comportamenti pericolosi per sè stesso o per altri.
Cordiali saluti
ci sarebbe bisogno di una urgente valutazione specialistca. Se la persona si rifiuta bisogna segnalare il caso al centro di salute mentale della sua zona di residenza, anche in considerazione della possiblità di mettere in atto comportamenti pericolosi per sè stesso o per altri.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
No è possibile azzardare ipotesi concrete senza una visita diretta.
La privacy vale anche per i centri di salute mentale.
Potrebbe avere più ripercussioni un suicidio o un grave incidente stradale, o un aggressione durante uno scatto d'ira, piuttosto che rivolgersi ad un centro di salute mentale.
Cordiali saluti
La privacy vale anche per i centri di salute mentale.
Potrebbe avere più ripercussioni un suicidio o un grave incidente stradale, o un aggressione durante uno scatto d'ira, piuttosto che rivolgersi ad un centro di salute mentale.
Cordiali saluti
[#4]
No è possibile azzardare ipotesi concrete senza una visita diretta.
La privacy vale anche per i centri di salute mentale.
Potrebbe avere più ripercussioni un suicidio o un grave incidente stradale, o un aggressione durante uno scatto d'ira, piuttosto che rivolgersi ad un centro di salute mentale.
Cordiali saluti
La privacy vale anche per i centri di salute mentale.
Potrebbe avere più ripercussioni un suicidio o un grave incidente stradale, o un aggressione durante uno scatto d'ira, piuttosto che rivolgersi ad un centro di salute mentale.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 04/11/2011.
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