Depressione e malessere generale
Buonasera,
Sono una ragazza di 23 anni e da un anno vivo in uno stato di profondo malessere psicofisico.
Mi trovo da due anni all'estero, per ciò lontana dalla mia famiglia (sono figlia unica) per motivi di lavoro. Ho convissuto per diverso tempo col mio ex fidanzato, poi ci siamo lasciati di comune accordo in quanto avevamo capito che non eravamo affatto compatibili, dopo quasi 4 anni piuttosto intensi.
Nonostante l'inevitabile dolore che accompagnò quei giorni, presi la decisione di fare fagotto e andare a vivere da sola in un appartamento, incoraggiata dal fatto che,contestualmente alla rottura col mio ex, fui assunta per un'importante azienda.
In meno di una settimana mi ritrovai a dover traslocare, cominciare una vita nuova in una casa nuova e iniziare a lavorare in un nuovo posto di lavoro; trovai la cosa stimolante e nonostante la mia stanchezza mentale decisi di andare avanti.
Trascorsi così mesi nella mia attuale casa, con pochi rapporti con gli amici, dedicandomi alle poche cose che mi davano piacere (musica e fotografia), ho avuto anche qualche storia occasionale che però mi ha lasciato più vuoto di quanto non ce ne fosse prima.
Mi sono dedicata anima e corpo nel mio nuovo lavoro ottenendo risultati più che buoni.
Ora pero'so di stare male: non trovo più stimoli, i rapporti con gli altri non sono molto proficui, il piu' delle volte considero ogni rapporto d'amicizia arido o superficiale, per cui non mi sforzo nemmeno di cercare il dialogo con qualcuno. E' come se qualcosa mi costringesse a chiudermi in una bolla d'aria, in un universo tutto mio in cui esiste solo la mia solitudine e i miei ricordi.
Da sei mesi a questa parte mi trovo in uno stato di depressione generale, capita che mi fermo a pensare a tutto quello che ho fatto da sola, alla distanza da casa, alla mia infanzia e scoppio in un pianto convulso, con tanto di spasmi addominali e urla disperate. Le poche persone che lascio entrare nel mio cerchio di malinconia si sentono impotenti e ho costantemente paura di annoiarle o irritarle con i miei comportamenti.
Ultimamente conduco una vita completamente piatta e affronto le cose con totale passività, faccio estremamente fatica a parlare con qualcuno, non riesco assolutamente a concentrarmi sul lavoro (lavoro in un call centre, per cui lo stress eè una realtà purtroppo quotidiana), trovo difficile prendere qualsiasi decisione, a prescidere dall'importanza. A volte mi dò a comportamenti assurdi, quali spendere ingenti somme di denaro, abbuffate alternate a digiuni, bisogno di dire bugie continuamente.. credo veramente di aver perso il controllo di me stessa. Questo lo dimostra anche la costante sensazione di non sapere dove si è... come se fossi completamente alienata. A volte penso anche al suicidio. E' una sensazione orrenda che mi sta uccidendo.
Non ho mai consultato uno specialista, ma credo che ora sia il momento di farlo.
Come può essere definito il mio problema?
Non credo sia una semplice depressione.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
il suo disagio potrebbe rientrare nella sfera dei disturbi affettivi, ma non necessariamente deve trattarsi di una depressione. A distanza è impossibile fare una valutazione. Si rivolga ad uno specialista per essere indirizzata ad un corretto trattamento.
Cordiali saluti
il suo disagio potrebbe rientrare nella sfera dei disturbi affettivi, ma non necessariamente deve trattarsi di una depressione. A distanza è impossibile fare una valutazione. Si rivolga ad uno specialista per essere indirizzata ad un corretto trattamento.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 26/10/2011.
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