Depressione: come si cura? da dove cominciare?

Salve,
si tratta del mio ragazzo. Sto con lui da un po' di anni ormai, e da quando ho iniziato a conoscerlo meglio ho sempre notato in lui dei comportamenti che in un certo senso lo hanno sempre reso molto diverso da me, ma non me ne sono mai preoccupata troppo. Fino a poco tempo fa credevo fosse solamente un lato più difficile del suo carattere ma, oramai sia io che lui ci siamo resi conto che non è così... lui stesso lo ha ammesso. Si tratta di depressione. I primi sintomi credo li abbia avuti già alcuni anni fa, ovviamente non avrei mai immaginato qualcosa di così grave, ma ora come ora i sintomi ci sono.
Ci tengo a precisare che è un ragazzo molto intelligente e consapevole della cosa, e lui stesso mi ha detto di rendersi conto di essere in un certo senso "malato", e di aver bisogno di parlare con qualcuno... ma credo che abbia paura. Paura perchè la sua famiglia non gli dà nessun supporto, nè aiuti, nè consigli, e perchè non si fida, come me, delle cure di tipo farmacologico di questo tipo di problematiche. E ho paura anche io, perchè credo di essere l'unica realmente consapevole della cosa.
Purtroppo la situazione peggiora ogni giorno di più, e tutti continuano a ignorarla... lui non fa altro che dirmi che vorrebbe che tutto questo finisse, vorrebbe non doversi risvegliare, il giorno successivo. E io mi sento completamente impotente, perchè sono anni che ne parliamo, e anni che cerco di dargli tutto l'amore che merita... ma non è sufficiente. Anzi, a volte sembra che aggravi solo la situazione.

So di essere l'unica che in questo momento può fare qualcosa, ma non ho idea del dove cominciare. Quale tipo di medico bisogna consultare? Uno psicologo o uno psichiatra? Come si fa a trovare il numero di telefono di qualcuno di cui ci si possa fidare? In teoria dovrebbe essere il medico di famiglia a svolgere questa funzione... ma se è completamente inaffidabile e incompetente?
Trall'altro, ovviamente, c'è il problema di convincerlo a curarsi, convincerlo che può finire bene... quando lui è convinto che la cosa non potrà altro che evolversi in qualcosa di estremamente negativo... ho paura anche solo a scriverlo.

Ho paura... e sono sola.

Ringrazio in anticipo per l'aiuto che sono sicura mi darete, e mi scuso per lo sfogo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

chi ha fatto la diagnosi?

Credo che sia utile iniziare con una visita psichiatrica per capire se effettivamente si tratti di depressione o di altro.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Ilprimo passo è, in ogni caso, la visita psichiatrica

Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie mille per avermi risposto. Una diagnosi vera e propria non è ancora stata fatta, ma leggendo nel web, sia su altri siti che su vari articoli sul sito di medicitalia stesso, ho potuto constatare che gran parte dei sintomi ci sono.

Comunque ho capito, bisognerebbe cominciare con una visita psichiatrica. Quindi non da uno psicologo, ma da uno psichiatra, giusto? Perdonate la mia ignoranza.
Ora però, l'altro enorme problema è convincerlo a cercare di curarsi. O almeno, a convincerlo a indagare sulla cosa, a non lasciarsi andare.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
D'accordo coi colleghi, occorre anzitutto una visita psichiatrica. Per il nominativo può chiedere (ad esempio) al suo medico di famiglia, se il suo ragazzo non ha un buon rapporto col suo medico di base.
Attenzione: "credo di essere l'unica realmente consapevole della cosa", "So di essere l'unica che in questo momento può fare qualcosa" non è vero:lei può proporre, ma se il suo ragazzo non si vuole curare è un problema suo, quali che siano le conseguenze.
"perchè non si fida, come me, delle cure di tipo farmacologico di questo tipo di problematiche". Cosa vuol dire? Che cura state facendo insieme? Cosa avete concluso in questi anni? Sarebbe carino curarsi con la forza di volontà, peccato che non funzioni, né per la polmonite né per le patologie psichiche. La psicoterapia in molti casi è utile, altre volte va associata alla farmacoterapia, dipende dai casi.
Il suo ragazzo sta giocando un gioco molto pericoloso: l'ha convinta, e si è convinto, che nessuno al mondo lo capisca tranne lei, e questo è molto seduttivo; in compenso non muove un dito per cambiare la situazione e farsi aiutare, e continua a riversarle addosso la sua sofferenza, il fatto che vuol morire, ecc ecc. E' una relazione d'amore questa? Ci rifletta un po'.

Franca Scapellato