Disturbo ossessivo convulsivo
Salve a tutti..sono un ragazzo di quasi 19 anni..mi sono inscritto su questo sito per chiedere un parere a voi esperti..allora,da qualche giorno a questa parte ho sviluppato una specie di disturbo (non so sei sia un DOC)..allora,una sera mentre stavo guardando la tv ho iniziato a muovere le dita dei piedi ma senza pensarci però..cioè,è una cosa normalissima..però dicevo da un paio di giorni a questa parte ho lo stimolo mentale di muovere le dita..mi spiego meglio,è la mente che va su questo pensiero non sono io che voglio farlo..però essendo che la mente va su questo pensiero devo muovere le dita altrimenti mi sale una specie di blocco del respiro..cioè,mi concentro sul respiro e devo eseguirlo io..non so se mi sono spiegato bene..vorrei cercare di risolverlo perchè è veramente fastidioso e mi provoca brutti pensieri..Grazie ai dottori
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Pochi giorni di sintomo non sono indicativi.
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Utente
La ringrazio ma non c'è bisogno di incavolarsi..è solo che mi sembra una cosa così strana..ma dal momento che non ho mai sofferto di patologie del genere permette che cerchi di sapere il più possibile?Se le può essere utile saperlo,un paio d'anni fà ho sofferto di una specie di blocco del respiro in qui la mente mi si concentrava su di esso e dovevo eseguire io il respiro finchè la cosa non ridiventava spontanea..non so se ci possa essere qualche collegamento fra le due cose..spero non sia niente di grave e,sopratutto,qualcosa di risolvibile senza interventi "esterni".Saluti.
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Gentile utente,
Il respiro non lo può controllare come dice Lei. Pertanto ebbe la preoccupazione relativa al respiro, che poi svanisce da sola (non che volontariamente uno riesca a riportare il respiro al ritmo desiderato, ammesso che fosse alterato in partenza).
Il concetto è che, a parte il fatto che possa trattarsi e potesse anche allora trattarsi di un meccanismo ossessivo, esiste anche un criterio di persistenza (quanto dura) per definire gli estremi di una diagnosi (e quindi prognosi) e di un eventuale intervento, il tutto semplicemente perché fenomeni che durano da poco hanno una certa probabilità di estinguersi da soli.
Il respiro non lo può controllare come dice Lei. Pertanto ebbe la preoccupazione relativa al respiro, che poi svanisce da sola (non che volontariamente uno riesca a riportare il respiro al ritmo desiderato, ammesso che fosse alterato in partenza).
Il concetto è che, a parte il fatto che possa trattarsi e potesse anche allora trattarsi di un meccanismo ossessivo, esiste anche un criterio di persistenza (quanto dura) per definire gli estremi di una diagnosi (e quindi prognosi) e di un eventuale intervento, il tutto semplicemente perché fenomeni che durano da poco hanno una certa probabilità di estinguersi da soli.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
Il concetto non è che in base agli elementi che riferisce si prevede che si estingua da solo, semplicemente poiché dura da pochissimi giorni non ci sono gli estremi per porre una diagnosi precisa con una previsione di decorso,
Il concetto non è che in base agli elementi che riferisce si prevede che si estingua da solo, semplicemente poiché dura da pochissimi giorni non ci sono gli estremi per porre una diagnosi precisa con una previsione di decorso,
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.8k visite dal 07/10/2011.
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