Scalaggio xanax
Egregio dottore,
ho 33 anni a da circa una anno e 3 mesi sono in cura con Xanax. Ho cominciato la terapia dopo vari consulti medici per un problema di stanchezza, astenia e dolori muscolari, talvolta associati a insonnia e tachicardia che alla fine mi sono stati diagnosticati da un reaumatologo come lieve forma di sindormeda stanchezza cronica. Su indicazione dello stesso ho così assunto a cilci alcuni integratori nonché iniziato una terapia cognitivo comportamentale e una terapia farmacologica con Xanax. Sono dunque stato seguito da reumatologo, piscologo e psichiatra. La terapia con Xanax è stata di 3 mg al giorno per circa 3 mesi, poi di 2 per 2 mesi e poi. Lo scalaggio che mi ha dato maggiori problemi è stato il passaggio a uno, poiché prendendo la pillola nel tardo pomeriggio per la parte della giornata avevo fastidiosi effetti (vertigini, nausea, pruriti, fascicolazioni) che sparivano in 1/2 ore dall'assunzione della pillola. Allo stato sono scalato a 0,75 mg al giorno, ma questi effetti permangono sino all'assunzione della pillola, anche se un pò più sopportabili (ma più che altro sono io che sopporto di più). Le confesso che a tre mg tutti i miei fastidi erano svaniti, ora sono un pò tornati, ma in forma meno aggressiva. I fastidi maggiori sembrano dovuti alla progressiva riduzione del farmaco piuttosto che al disturdo originario.
Volevo porle alcuni quesiti. Il primo è se secondo lei tali fastidi sono normali e magari più psichici che fisici (come ritiente il mio psichiatra).
Poi volevo chiederle informazioni su due disturbi più specifici. Il primo è che da quando ho ridotto tendenzialmente dormo meno bene la notte (più che latro risveglio precoce al mattino): è imputabile allo scalaggio? (assumo anche melasin up ma non mi sembra dare alcun giovamento). Il secondo riguarda un forte aumento del reflusso esofageo di cui soffro da tempo assieme a sindrome del colon irritabile (entrambe di tipo funzionale come confermato da numerosi accertamenti, anche endoscopici): è possibile che tale acidità aumntata dipenda dallo scalggio del farmaco? (anche tale sintomo si allevia notevomente dopo l'assunzione della dose quotidiana).
La ringrazio per le cortesi risposte che vorra darmi.
Saluti
ho 33 anni a da circa una anno e 3 mesi sono in cura con Xanax. Ho cominciato la terapia dopo vari consulti medici per un problema di stanchezza, astenia e dolori muscolari, talvolta associati a insonnia e tachicardia che alla fine mi sono stati diagnosticati da un reaumatologo come lieve forma di sindormeda stanchezza cronica. Su indicazione dello stesso ho così assunto a cilci alcuni integratori nonché iniziato una terapia cognitivo comportamentale e una terapia farmacologica con Xanax. Sono dunque stato seguito da reumatologo, piscologo e psichiatra. La terapia con Xanax è stata di 3 mg al giorno per circa 3 mesi, poi di 2 per 2 mesi e poi. Lo scalaggio che mi ha dato maggiori problemi è stato il passaggio a uno, poiché prendendo la pillola nel tardo pomeriggio per la parte della giornata avevo fastidiosi effetti (vertigini, nausea, pruriti, fascicolazioni) che sparivano in 1/2 ore dall'assunzione della pillola. Allo stato sono scalato a 0,75 mg al giorno, ma questi effetti permangono sino all'assunzione della pillola, anche se un pò più sopportabili (ma più che altro sono io che sopporto di più). Le confesso che a tre mg tutti i miei fastidi erano svaniti, ora sono un pò tornati, ma in forma meno aggressiva. I fastidi maggiori sembrano dovuti alla progressiva riduzione del farmaco piuttosto che al disturdo originario.
Volevo porle alcuni quesiti. Il primo è se secondo lei tali fastidi sono normali e magari più psichici che fisici (come ritiente il mio psichiatra).
Poi volevo chiederle informazioni su due disturbi più specifici. Il primo è che da quando ho ridotto tendenzialmente dormo meno bene la notte (più che latro risveglio precoce al mattino): è imputabile allo scalaggio? (assumo anche melasin up ma non mi sembra dare alcun giovamento). Il secondo riguarda un forte aumento del reflusso esofageo di cui soffro da tempo assieme a sindrome del colon irritabile (entrambe di tipo funzionale come confermato da numerosi accertamenti, anche endoscopici): è possibile che tale acidità aumntata dipenda dallo scalggio del farmaco? (anche tale sintomo si allevia notevomente dopo l'assunzione della dose quotidiana).
La ringrazio per le cortesi risposte che vorra darmi.
Saluti
[#1]
Gentile utente,
per rispondere ai suoi quesiti:
1) i sintomi possono essere sia fisici che psichici, quelli che lei descrive possono essere fisici e plausibili con la riduzione del farmaco, comunque si ridurranno gradualmente, sono sgradevoli ma non destano preoccupazione.
2) è possibile dipenda dallo scalaggio perché tale farmaco ha anche un effetto sedativo oltre che rilassante, si può pensare che l'aiutasse a rilassarsi e dormire.
3) l'acidità non dipende direttamente dal farmaco, ma essendo l'ansia meno controllata potrebbe accompagnarsi da ipersecrezione acida che già fisiologicamente è maggiore nelle ore notturne. Chieda eventualmente un rimedio al suo medico o gastroenterologo visto che ha il reflusso, preferisca il decubito a sinistra, mangi poco acido la notte e perda peso se ne ha di troppo, ma il gastroenterologo le dirà meglio cosa fare.
Cordiali saluti
per rispondere ai suoi quesiti:
1) i sintomi possono essere sia fisici che psichici, quelli che lei descrive possono essere fisici e plausibili con la riduzione del farmaco, comunque si ridurranno gradualmente, sono sgradevoli ma non destano preoccupazione.
2) è possibile dipenda dallo scalaggio perché tale farmaco ha anche un effetto sedativo oltre che rilassante, si può pensare che l'aiutasse a rilassarsi e dormire.
3) l'acidità non dipende direttamente dal farmaco, ma essendo l'ansia meno controllata potrebbe accompagnarsi da ipersecrezione acida che già fisiologicamente è maggiore nelle ore notturne. Chieda eventualmente un rimedio al suo medico o gastroenterologo visto che ha il reflusso, preferisca il decubito a sinistra, mangi poco acido la notte e perda peso se ne ha di troppo, ma il gastroenterologo le dirà meglio cosa fare.
Cordiali saluti
Massimo Lai, MD
[#2]
Utente
Grazie dottore,
è stato molto esauriente e incoraggiante. Chiederò al mio gastroenterologo se non è il caso di fare un nuovo ciclo di terapia con inibitore di pompa come in passato.
Posso ancora chiederle se a suo giudizio prendere 0,75 mg di Xanax la sera verso le 19/20, quando gli effetti "da asinenza" sono più forti è il modo migliore per scalare o sarebbe meglio "spalmare" il farmaco (discorso che varrebbe anche per il futuro passaggio a 0,5. Da ultimo, a suo giudizio, il Melasin up è utile continuarlo a prendere visto che il sonno interrotto continua (mi addormento subito, faccio un 5 ore di sonno e poi cominca una fase di risvegli e riaddormentamenti)?
Grazie ancora e saluti
è stato molto esauriente e incoraggiante. Chiederò al mio gastroenterologo se non è il caso di fare un nuovo ciclo di terapia con inibitore di pompa come in passato.
Posso ancora chiederle se a suo giudizio prendere 0,75 mg di Xanax la sera verso le 19/20, quando gli effetti "da asinenza" sono più forti è il modo migliore per scalare o sarebbe meglio "spalmare" il farmaco (discorso che varrebbe anche per il futuro passaggio a 0,5. Da ultimo, a suo giudizio, il Melasin up è utile continuarlo a prendere visto che il sonno interrotto continua (mi addormento subito, faccio un 5 ore di sonno e poi cominca una fase di risvegli e riaddormentamenti)?
Grazie ancora e saluti
[#3]
E' possibile dividere l'assunzione in due tempi, ma la risposta è soggettiva.
I sintomi da sospensione le passeranno dopo 24 ore, ma dipende anche da quanto tempo assume il farmaco. Eventualmente la riduzione può essere associata ad altro ma lei non prende una dose alta edovrebbe farcela da solo.
Quanto all'altro farmaco vedo che contiene iperico, lo eviterei per dormire e non so perché esista questa associazione, la melatonina invece potrebbe andare bene.
Consulti chi glielo ha prescritto vista la composizione particolare
Cordiali saluti
I sintomi da sospensione le passeranno dopo 24 ore, ma dipende anche da quanto tempo assume il farmaco. Eventualmente la riduzione può essere associata ad altro ma lei non prende una dose alta edovrebbe farcela da solo.
Quanto all'altro farmaco vedo che contiene iperico, lo eviterei per dormire e non so perché esista questa associazione, la melatonina invece potrebbe andare bene.
Consulti chi glielo ha prescritto vista la composizione particolare
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Allora magari farò dei tentativi con lo Xanax, con l'obiettivo è di passare presto a 0,50 mg al dì. Mi rincuora sapere che il dosaggio non è alto e dovrebbe consentirmi un abbandono non troppo difficile. Unica cosa ormai è da più di un anno che lo prendo, anche senel 2011 solo 1 mg al giorno e da 2 mesi 0,75 mg.
Per il melasin up (me lo aveva prescritto la psichiatra per favorire la regolarità del sonno) allora proverò a cambiarlo con la melatonina semplice. Mi sembra di aver capito che l'Iperico abbia un efficacia negativa sul sonno. In effetti avevo sentito dire che è considerato un blando antidepressivo. Unico dubbio, e poi giuro che non la importuno più, è se la sospensione di Melasin up (che prendo ormai da 5 mesi) possa dare effetti collaterali, vista appunto la presenza dell'Iperico.
Le chiedo, dunque, se il dosaggio previsto per il Melasin up (7 mg di Iperico - 21 mcg di Ipericina) può essere tranquillamente abbandonato senza conseguenze e non come i cumuni antidepressivi, che non ho mai preso, salvo il Samyr che però mi è stato detto essere un antidepressivo leggerissimo e che, infatti, dopo cicli di un mese ho abbandonato senza nessuna conseguenza.
Grazie ancora per la disponibilità e la prontezza nelle risposte
Un caro saluto
Per il melasin up (me lo aveva prescritto la psichiatra per favorire la regolarità del sonno) allora proverò a cambiarlo con la melatonina semplice. Mi sembra di aver capito che l'Iperico abbia un efficacia negativa sul sonno. In effetti avevo sentito dire che è considerato un blando antidepressivo. Unico dubbio, e poi giuro che non la importuno più, è se la sospensione di Melasin up (che prendo ormai da 5 mesi) possa dare effetti collaterali, vista appunto la presenza dell'Iperico.
Le chiedo, dunque, se il dosaggio previsto per il Melasin up (7 mg di Iperico - 21 mcg di Ipericina) può essere tranquillamente abbandonato senza conseguenze e non come i cumuni antidepressivi, che non ho mai preso, salvo il Samyr che però mi è stato detto essere un antidepressivo leggerissimo e che, infatti, dopo cicli di un mese ho abbandonato senza nessuna conseguenza.
Grazie ancora per la disponibilità e la prontezza nelle risposte
Un caro saluto
[#5]
L'iperico è una sostanza dalle proprietà antidepressive quindi può anche avere effetti eccitanti.
Per questo mi sono meravigliato dell'associazione. non ho aggiunto altro e la decisione di sospenderlo spetta solo a lei e il suo medico.
Per quel che riguarda gli effetti da sospensione, è teoricamente possibile avere sintomi da sospensione in quanto anche l'iperico ha effetti psicotropi, cioè agisce sul cervello.
Ritengo comunque improbabile che ne possa risentire. La sua attenzione esasperata su ogni minima sensazione corporea la porterà sempre a interpretare come eccessivo e sgradevole ogni cambiamento sul suo organismo.
Questo non vuol dire che non li senta, ma che non sono poi così invivibili. Per quanto sgradevoli li consideri come una ubriacatura, dopo un giorno o due i principali effetti passano e se eventualmente ne restano, passeranno piano piano.
In questo senso concordo con il suo psichiatra che si tratta di sintomi psichici, nel senso che lei da troppa importanza a quelli fisici amplificandoli.
Consideri inoltre che quelli che lei pensa siano effetti da sospensione potrebbero essere sintomi dell'ansia che cerca di curare.
Per questo in ogni terapia si fa un bilancio tra beneficio e rischio (effetti collaterali) del farmaco e si vede cosa conviene fare.
Per questo mi sono meravigliato dell'associazione. non ho aggiunto altro e la decisione di sospenderlo spetta solo a lei e il suo medico.
Per quel che riguarda gli effetti da sospensione, è teoricamente possibile avere sintomi da sospensione in quanto anche l'iperico ha effetti psicotropi, cioè agisce sul cervello.
Ritengo comunque improbabile che ne possa risentire. La sua attenzione esasperata su ogni minima sensazione corporea la porterà sempre a interpretare come eccessivo e sgradevole ogni cambiamento sul suo organismo.
Questo non vuol dire che non li senta, ma che non sono poi così invivibili. Per quanto sgradevoli li consideri come una ubriacatura, dopo un giorno o due i principali effetti passano e se eventualmente ne restano, passeranno piano piano.
In questo senso concordo con il suo psichiatra che si tratta di sintomi psichici, nel senso che lei da troppa importanza a quelli fisici amplificandoli.
Consideri inoltre che quelli che lei pensa siano effetti da sospensione potrebbero essere sintomi dell'ansia che cerca di curare.
Per questo in ogni terapia si fa un bilancio tra beneficio e rischio (effetti collaterali) del farmaco e si vede cosa conviene fare.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 18.1k visite dal 07/10/2011.
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