Depressione bipolare
Gentile dottore le scrivo per avere dei consigli su come comportarmi con una mia amica a cui è stata diagnosticata la depressione bipolare e un disturbo di personalità ciclotimico.Questa diagnosi le era stata fatta dal secondo psichiatra mentre la prima dottoressa aveva rinunciato al caso trovandolo poco chiaro.La mia amica è in terapia famacologica ( litio, antidepressivi e un neurolettico)da circa quattro anni.Trascorriamo molto insieme e non ho mai notato fasi maniacali o ipomaniacali o di euforia o di aggressività o di assenza di "umore nero" e di sfiducia verso il futuro.Purtroppo i tentativi di suicidio sono aumentati nell'ultimo periodo mentre prima della terapia non aveva mai tentato il suicidio,anche la sua intelligenza,pare sia rallentata come assopita.Nonostante la malattia vuole terminare gli studi ma le stato fortemente sconsigliato.Gentile dottore mi aiuti a stare accanto alla mia amica.Grazie per la cortese attenzione e cordialmente saluto
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Gentile utente,
Non è sua responsabilità seguire o prevenire questi comportamenti. Anche su un piano strettamente medico, il suicidio e i tentativi di suicidio non hanno un unico fattore regolabile, anche se curare il disturbo di base è una via logica per contrastare il decorso e le complicazioni. Diciamo che ripetuti tentativi di suicidio in genere indicano che la situazione non è stabile.
L'antidepressivo in generale può rendere meno stabili e più impulsivi in un disturbo bipolare, e la combinazione di una cura antidepressivo-neurolettico può anche non migliorare l'umore ma sommare effetti collaterali, anche se in molte persone funziona. Un altro fattore è il livello circolante di litio, che dovrebbe stare entro determinati valori.
Non è sua responsabilità seguire o prevenire questi comportamenti. Anche su un piano strettamente medico, il suicidio e i tentativi di suicidio non hanno un unico fattore regolabile, anche se curare il disturbo di base è una via logica per contrastare il decorso e le complicazioni. Diciamo che ripetuti tentativi di suicidio in genere indicano che la situazione non è stabile.
L'antidepressivo in generale può rendere meno stabili e più impulsivi in un disturbo bipolare, e la combinazione di una cura antidepressivo-neurolettico può anche non migliorare l'umore ma sommare effetti collaterali, anche se in molte persone funziona. Un altro fattore è il livello circolante di litio, che dovrebbe stare entro determinati valori.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
sono in cura da qualche anno da uno psichiatra per una fobia specifica (altezza).
Il dottore come cura sintomatica mi ha prescritto 6 gocce di lexotan ai pasti. Ora il dottore non mi potrà più seguire per motivi personali. Presto ne cercherò un altro. A
me è rimasto un dubbio sulla ricetta iniziale oltre alla prescrizione del farmaco e della psicoterapia da fare ( cosa che sto facendo) aveva scritto:" psiconevrosi (se ho letto bene. A volte le scritture sono poco chiare). Problemi di personalità di base".
Cosa vuol dire problemi di personalità di base?
La ringrazio anche per la precedente risposta e cordialmente saluto
sono in cura da qualche anno da uno psichiatra per una fobia specifica (altezza).
Il dottore come cura sintomatica mi ha prescritto 6 gocce di lexotan ai pasti. Ora il dottore non mi potrà più seguire per motivi personali. Presto ne cercherò un altro. A
me è rimasto un dubbio sulla ricetta iniziale oltre alla prescrizione del farmaco e della psicoterapia da fare ( cosa che sto facendo) aveva scritto:" psiconevrosi (se ho letto bene. A volte le scritture sono poco chiare). Problemi di personalità di base".
Cosa vuol dire problemi di personalità di base?
La ringrazio anche per la precedente risposta e cordialmente saluto
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"Cosa vuol dire problemi di personalità di base? "
Tutto e nulla. Una cosa molto vaga. Idem psiconevrosi.
Come terapia mi pare strana. Una cura per una fobia specifica con un sintomatico, però da assumere regolarmente, quindi non nelle occasioni della fobia. Un sintomatico che, a parte la dose minimale, ma preso abitualmente non funziona più.
Tutto e nulla. Una cosa molto vaga. Idem psiconevrosi.
Come terapia mi pare strana. Una cura per una fobia specifica con un sintomatico, però da assumere regolarmente, quindi non nelle occasioni della fobia. Un sintomatico che, a parte la dose minimale, ma preso abitualmente non funziona più.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 26/09/2011.
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