Malattie psicosomatiche
Salve sono una ragazza di 26 anni e nel settembre del 2006 ho iniziato ad avere problemi alla schiena,
dopo circa 2 mesi grazie alla risonanza ho scoperto di avere 2 ernie discali parzialmente espulse 1 totalmente
espulsa (L5-S1). Dopo varie terapie senza risultati sono stata operata nel Febbraio 2007.
Dopo 3 settimane l'ernia operata era di nuovo come prima.
Ma il punto è un altro, nessuno ha mai capito quali potessero essere le cause di queste ernie,
non pratico sport pesanti, non faccio lavori fuori o dentro casa che mi portano a sollevare pesi
eccessivi, non ho avuto gravidanze, nessuno in famiglia ne soffre e non ci sono stati episodi
scatenanti. L'unica pista che non potrei escludere è l'origine psicosomatica.
E' stata una fisioterapista a parlarmi di questa possibilità perchè sono cresciuta in una
famiglia molto complicata e sono dovuta diventare "grande" molto in fretta. Secondo lei proprio questo
"peso" a livello inconscio avrebbe provocato questa compressione della spina dorsale, e l'ernia è uscita prorpio nel
periodo in cui ho lasciato la mia famiglia.
E' possibile una cosa del genere? Può una malattia così "fisica" avere un origine così "mentale"?
Se veramente quello che ho vissuto può scatenare una cosa del genere, sarebbe utile (in generale non per le ernie)
fare una visita psichiatrica?
So che potrei chiedere tutto questo al mio medico curante ma avendolo cambiato circa due anni fa, non è a
conoscenza del mio passato e spiegare certe cose di persona non è per me molto semplice.
Attendo una vostra risposta e vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete.
dopo circa 2 mesi grazie alla risonanza ho scoperto di avere 2 ernie discali parzialmente espulse 1 totalmente
espulsa (L5-S1). Dopo varie terapie senza risultati sono stata operata nel Febbraio 2007.
Dopo 3 settimane l'ernia operata era di nuovo come prima.
Ma il punto è un altro, nessuno ha mai capito quali potessero essere le cause di queste ernie,
non pratico sport pesanti, non faccio lavori fuori o dentro casa che mi portano a sollevare pesi
eccessivi, non ho avuto gravidanze, nessuno in famiglia ne soffre e non ci sono stati episodi
scatenanti. L'unica pista che non potrei escludere è l'origine psicosomatica.
E' stata una fisioterapista a parlarmi di questa possibilità perchè sono cresciuta in una
famiglia molto complicata e sono dovuta diventare "grande" molto in fretta. Secondo lei proprio questo
"peso" a livello inconscio avrebbe provocato questa compressione della spina dorsale, e l'ernia è uscita prorpio nel
periodo in cui ho lasciato la mia famiglia.
E' possibile una cosa del genere? Può una malattia così "fisica" avere un origine così "mentale"?
Se veramente quello che ho vissuto può scatenare una cosa del genere, sarebbe utile (in generale non per le ernie)
fare una visita psichiatrica?
So che potrei chiedere tutto questo al mio medico curante ma avendolo cambiato circa due anni fa, non è a
conoscenza del mio passato e spiegare certe cose di persona non è per me molto semplice.
Attendo una vostra risposta e vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete.
[#1]
Gentile utente,
L'inconscio non è un concetto medico. L'ernia del disco è una malattia che produce dolore e quindi ha spesso una componente psichica secondaria legata al dolore cronico. Ogni altra condizione psichiatrica, se accertara, va trattata ma indipendentemente. Disturbi cerebrali come causa dell'ernia discale non sono noti.
L'inconscio non è un concetto medico. L'ernia del disco è una malattia che produce dolore e quindi ha spesso una componente psichica secondaria legata al dolore cronico. Ogni altra condizione psichiatrica, se accertara, va trattata ma indipendentemente. Disturbi cerebrali come causa dell'ernia discale non sono noti.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Gentile utente,
aggiungo anche il mio parere.
Nella Sua richiesta di consulto precedente (in "Ortopedia") Lei scrive:
"Tengo a precisare che faccio un lavoro pesante, passo molte ore ferma in una postazione (in piedi o seduta)."
Non sono uno specialista in Ortopedia, ma secondo me tale stile di lavoro aumenta il carico di peso che deve sopportare la colonna vertebrale, in particolare la zona lombo-sacrale. Dunque non si può dire che le cause delle ricedive rimane da ricercare solo a livello "mentale".
Rispetto all'ipotesi della fisioterapista, si può presumere che nei periodi della vita più difficili (uno dei quali per Lei poteva essere quello della separazione dalla famigllia), senza ricordarlo oggi, involontariamente, Lei aveva uno stile di vita con i fattori di riscio simili. Lo stato emotivo quasi sempre si manifesta tramite le abitudini motorie di un certo tipo. Per cui la fisioterapista può non avere tutti i torti.
La fisioterapia è già di per sé un metodo curativo che agisce anche sulla psiche. La Sua fisioterapista tende però ad introdurre un elemento interpretativo, ma questo ultimo tipo di approccio può essere meglio applicato da uno specialista in psicoterapia.
La visita psichiatrica potrebbe essere utile, ad esempio per ricevere le indicazioni rispetto ad un eventuale percorso psicoterapeutico.
aggiungo anche il mio parere.
Nella Sua richiesta di consulto precedente (in "Ortopedia") Lei scrive:
"Tengo a precisare che faccio un lavoro pesante, passo molte ore ferma in una postazione (in piedi o seduta)."
Non sono uno specialista in Ortopedia, ma secondo me tale stile di lavoro aumenta il carico di peso che deve sopportare la colonna vertebrale, in particolare la zona lombo-sacrale. Dunque non si può dire che le cause delle ricedive rimane da ricercare solo a livello "mentale".
Rispetto all'ipotesi della fisioterapista, si può presumere che nei periodi della vita più difficili (uno dei quali per Lei poteva essere quello della separazione dalla famigllia), senza ricordarlo oggi, involontariamente, Lei aveva uno stile di vita con i fattori di riscio simili. Lo stato emotivo quasi sempre si manifesta tramite le abitudini motorie di un certo tipo. Per cui la fisioterapista può non avere tutti i torti.
La fisioterapia è già di per sé un metodo curativo che agisce anche sulla psiche. La Sua fisioterapista tende però ad introdurre un elemento interpretativo, ma questo ultimo tipo di approccio può essere meglio applicato da uno specialista in psicoterapia.
La visita psichiatrica potrebbe essere utile, ad esempio per ricevere le indicazioni rispetto ad un eventuale percorso psicoterapeutico.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#3]
Gentile utente,
secondo il mio parere la fisioterapista non ha ben fatto il suo lavoro in quanto ha "abusato" di una pratica che non le e' consentita che e' invece permessa a chi possiede la specializzazione in psichiatria o è psicoterapeuta.
In ogni caso, l'ernia psicosomatica è la sciocchezza più grossa che abbia mai potuto leggere.
Se ritiene di avere delle difficoltà personali che non riesce ad elaborare o superare può cercare di risolvere i suoi problemi, psicologici e non fisici, con una visita psichiatrica diretta ed eventualmente l'indirizzamento ad uno psicoterapeuta.
secondo il mio parere la fisioterapista non ha ben fatto il suo lavoro in quanto ha "abusato" di una pratica che non le e' consentita che e' invece permessa a chi possiede la specializzazione in psichiatria o è psicoterapeuta.
In ogni caso, l'ernia psicosomatica è la sciocchezza più grossa che abbia mai potuto leggere.
Se ritiene di avere delle difficoltà personali che non riesce ad elaborare o superare può cercare di risolvere i suoi problemi, psicologici e non fisici, con una visita psichiatrica diretta ed eventualmente l'indirizzamento ad uno psicoterapeuta.
[#4]
Ex utente
Gentile Dr. Alex Aleksey Gukov
vero che il mio lavoro a quel tempo era pesante, ma nei 7 anni precedenti passati sempre nella stessa ditta con lo stesso impiego non avevo mai avuto problemi alla schiena. E comunque il mio consulto era solo un modo per fa chiarezza in un argomento per me nuovo senza ricorrere ad uno specialista in carne ossa non sapendo nemmeno bene quale.
vero che il mio lavoro a quel tempo era pesante, ma nei 7 anni precedenti passati sempre nella stessa ditta con lo stesso impiego non avevo mai avuto problemi alla schiena. E comunque il mio consulto era solo un modo per fa chiarezza in un argomento per me nuovo senza ricorrere ad uno specialista in carne ossa non sapendo nemmeno bene quale.
[#5]
Gentile utente,
Che una fisioterapia, migliorandole il problema ortopedico, possa migliorarle conseguentemente anche le condizioni mentali mi sembra ovvio, ma altro discorso è che l'ernia discale derivi da una condizione cerebrale con sintomi psichici.
Che una fisioterapia, migliorandole il problema ortopedico, possa migliorarle conseguentemente anche le condizioni mentali mi sembra ovvio, ma altro discorso è che l'ernia discale derivi da una condizione cerebrale con sintomi psichici.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.8k visite dal 19/09/2011.
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