Ansia, problemi fisici, mi sento stigmatizzata
salve sono ragazza di 26 anni. ho sempre sofferto di ansia e sono sempre stata ipocondriaca, ma fino a due anni fa circa riuscivo a convivere con questo problema, senza bisogno di farmaci, semplicemente cambiando stile di vita o cercand di distrarmi.oggi non ci riesco più,l'ansia mi sta togliendo la gioia di fare le cose di un tempo e ho sviluppato una forte somatizzazione. circa tre anni fa, studiavo per diventare psicologa, in quel periodo ho avuto delle vere e proprie crisi di ansia, immaginavo di avre ogni cosa leggessi ed avevo paura.. insomma ho dovuto rinunciare all'università perchè le mie fobie erano diventate ossessive.. tuttavia trovai lavoro, cercai di distrarmi e l'ansia seppur molto forte la riuscivo a gestire. iniziai a sviluppare un forte mal di testa, quotidiano. un bravo neurologo capì che si trattava di somatizzazione (con il mal di testa l'ansia non l'avevo) e decisi di intraprendere una psicoterapia perchè io per prima mi rendevo conto del problema.. sono 4 mesi che il mal di testa si è attenuato, direi quasi scomparso ma è tornata l'ansia.. più forte di prima e tante paure di tipo ipocondriaco. extrasistoli e tachicardia, mi sono calmata solo dopo visita cardiologica, mal di pancia finii in ospedale con diagnosi di colon irritato per stress, vertigini, vista strana, sensazioni di svenimento, due mesi fa feci rmn e angio tac all'encefalo del tutto negative e queste si attenuarono.... e adesso la cosa che mi sta facendo vacillare non poco. mi sento il braccio e la gamba sinistra addormentata, formicolare, poca forza.. in me la paura della SM. cerco di dirmi che non è cosi ma la paura è irrazionale e a tratti sfocia in vero e proprio panico che dura anche ore....durante il quale ho la sensazione di impazzire e di perdere il controllo e ho immagini terribili di me che starò male a vita... insomma il mio medico ha ovviamente escluso la SM dicendo che ho fatto la rmn davvero solo due mesi fa.. e che non la posso ripetere ad ogni piccolo probema. ha detto che è un pò di cervicale e ansia e mi ha dato da fare una cura con cipralex e en all'occorenza... può essere davvero solo l'ansia che mi genera questi sintomi fisici? mi chiedo perchè ad ogni sintomo io mi dimentico di ciò ed è sempre qualcosa di grave? è davvero recente la rmn e già li si sarebbe visto se ero affetta da SM? posso guaarire dall'ipocondria o il mio destino oramai è segnato da questa malattia? ho paura di iniziare ad usare i farmaci... conosco persone che hanno questi problemi e non sono guariti...... sono così giovane ed ora ho abbandonato anche l'idea di avere un bambino e non faccio più niente di tutto quello che mi piaceva prima.....grazie mille
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Gentile utente,
da quanto tempo assume i farmaci ed a quale dosaggio?
da quanto tempo assume i farmaci ed a quale dosaggio?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Non assumo nessun farmaco al momento se non le en quando il panico diventa forte.... 10 goccie.
non ho ancora iniziato la terapia perche ho paura di una dipendenza e ho sempre pensato che avrei dovuto farcela con la sola psicoterapia.
comunque il dosaggio consigliatomi è
cipralex 5 goccie e se non avessi effetti aumentare a 10 goccie per 6 mesi. all'occorrenza en o xanax
grazie
non ho ancora iniziato la terapia perche ho paura di una dipendenza e ho sempre pensato che avrei dovuto farcela con la sola psicoterapia.
comunque il dosaggio consigliatomi è
cipralex 5 goccie e se non avessi effetti aumentare a 10 goccie per 6 mesi. all'occorrenza en o xanax
grazie
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Mi sembra che in un circolo vizioso ci stia già entrando, da un'altro ingresso però: assunzione di benzodiazepine al bisogno e ritardo nell'accesso a terapie adeguate, che può causare cronicizzazione dei disturbi.
Sarebbe il caso di seguire le indicazioni di uno specialista.
Cordiali saluti
Sarebbe il caso di seguire le indicazioni di uno specialista.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#6]
Ex utente
salve Dottore, la ringrazio innanzitutto per la sua cortese risposta.
ho deciso di iniziare la terapia che mi è stata consigliata dal mio neurologo.
quindi ho incominciato con 1 goccia di cipralex, aumentando ogni due giorni fino ad arrivare a 5 gocce. qualora dopo due settimane non trovo miglioramento aumentare gradualmente fino a 10 per 6 mesi. ora mi viene un dubbio e spero che qualcuno riesca a darmi una risposta. E' un anno forse poco più che seguo una psicoterapia... e non ho avuto dei miglioramenti riguardo all'ansia. e alle mie paure irrazionali. io sono totalmente consapevole che i miei sintomi sono di tipo ansioso ma questo pensiero in se non mi aiuta a non averli o a non provare ansia e paura. quindi si sta insinuando in me l'idea che la psicoterapia di per se non possa aiutare una persona a guarire, soprattutto da probematiche come l'ipocondria che hanno uno stampo ossessivo. ma a sua volta mi domando i farmaci sono curativi o servono semplicemente a tenere sotto controllo il sintomo? perchè in questo secondo caso, anche loro dovranno essere assunti a vita. E questa diciamo è la mia più grande paura. perchè se mi rompo una gamba io so che ingessandomi posso tornare a muoverla, ma nel mio caso, io posso anche ingessarmi (prendere il farmaco) ma non ne capico il fine. ci sono casi di persone guarite? inoltre il cipralex è indicato per questo tipo di disturbi perchè ho letto che si utilizza nella depressione, attacchi di panico e ansia generalizzata, mentre il mio problema ai miei occhi sembra diverso.. io ho paura delle malattie, se sento un rumore nel mio corpo, un doloretto, un formicolio, questo diventa un pensiero invasivo per me e poi mi porta a momenti di panico e ad aver paura di avere qualcosa di grave. la paura poi è così forte da portarmi in uno stato di ansia apprensiva che pervade tutto il giorno.... per quanto riguarda il mio ultimo sintomo, io sento formicolio alla gamba e al braccio, oggi ho parlato con il medico e mi dice che è ansia. ok, ne sono consapevole, non posso dire di non avre una reazione spropositata, ma questo formicolio poi diventa nella mia testa SM, sensazione di parestesia, poca forza, non riuscire a muoverlo bene......eppure so che è ansia..... ma mi chiedo come posso adesso non buttare tutto nel calderone dell'ansia.......? e questa è l'altra cosa che mi spaventa..... potrei avere qualcosa e nessuno lo capisce perchè oramai mi considera un soggetto ansioso..... e allo stesso tempo mi rendo conto che questo è il pensiero tipico dell'ansioso ipocondriaco...... perciò se la psicoterapia (metodo gestalt hundiano) mi ha fatto rendere conto di questo, o meglio me lo ha fatto accettare e affermare a voce alta, non me lo ha fatto però passare. è come essere consapevoli senza poter fare altro. la paura c'è sempre e assume a volte le sembianze del panico vero e proprio senza che io possa fare niente. altra domanda durante la terapia con il cipralex posso usare il difmetre per gli attacchi di cefalea?
ringrazio in anticipo per l'attenzione concessa.
un saluto
ho deciso di iniziare la terapia che mi è stata consigliata dal mio neurologo.
quindi ho incominciato con 1 goccia di cipralex, aumentando ogni due giorni fino ad arrivare a 5 gocce. qualora dopo due settimane non trovo miglioramento aumentare gradualmente fino a 10 per 6 mesi. ora mi viene un dubbio e spero che qualcuno riesca a darmi una risposta. E' un anno forse poco più che seguo una psicoterapia... e non ho avuto dei miglioramenti riguardo all'ansia. e alle mie paure irrazionali. io sono totalmente consapevole che i miei sintomi sono di tipo ansioso ma questo pensiero in se non mi aiuta a non averli o a non provare ansia e paura. quindi si sta insinuando in me l'idea che la psicoterapia di per se non possa aiutare una persona a guarire, soprattutto da probematiche come l'ipocondria che hanno uno stampo ossessivo. ma a sua volta mi domando i farmaci sono curativi o servono semplicemente a tenere sotto controllo il sintomo? perchè in questo secondo caso, anche loro dovranno essere assunti a vita. E questa diciamo è la mia più grande paura. perchè se mi rompo una gamba io so che ingessandomi posso tornare a muoverla, ma nel mio caso, io posso anche ingessarmi (prendere il farmaco) ma non ne capico il fine. ci sono casi di persone guarite? inoltre il cipralex è indicato per questo tipo di disturbi perchè ho letto che si utilizza nella depressione, attacchi di panico e ansia generalizzata, mentre il mio problema ai miei occhi sembra diverso.. io ho paura delle malattie, se sento un rumore nel mio corpo, un doloretto, un formicolio, questo diventa un pensiero invasivo per me e poi mi porta a momenti di panico e ad aver paura di avere qualcosa di grave. la paura poi è così forte da portarmi in uno stato di ansia apprensiva che pervade tutto il giorno.... per quanto riguarda il mio ultimo sintomo, io sento formicolio alla gamba e al braccio, oggi ho parlato con il medico e mi dice che è ansia. ok, ne sono consapevole, non posso dire di non avre una reazione spropositata, ma questo formicolio poi diventa nella mia testa SM, sensazione di parestesia, poca forza, non riuscire a muoverlo bene......eppure so che è ansia..... ma mi chiedo come posso adesso non buttare tutto nel calderone dell'ansia.......? e questa è l'altra cosa che mi spaventa..... potrei avere qualcosa e nessuno lo capisce perchè oramai mi considera un soggetto ansioso..... e allo stesso tempo mi rendo conto che questo è il pensiero tipico dell'ansioso ipocondriaco...... perciò se la psicoterapia (metodo gestalt hundiano) mi ha fatto rendere conto di questo, o meglio me lo ha fatto accettare e affermare a voce alta, non me lo ha fatto però passare. è come essere consapevoli senza poter fare altro. la paura c'è sempre e assume a volte le sembianze del panico vero e proprio senza che io possa fare niente. altra domanda durante la terapia con il cipralex posso usare il difmetre per gli attacchi di cefalea?
ringrazio in anticipo per l'attenzione concessa.
un saluto
[#7]
Gentile utente,
il trattamento farmacologico ha una efficacia provata da numerosi studi.
Decidere in funzione di risposte ottenute on line non è una buona scelta.
Infatti, andava assunto dopo la visita e doveva sottoporsi ai dovuti controlli periodici.
La psicoterapia ha una sua utilità in condizioni di eleggibilità del paziente, pertanto non è applicabile universalmente a tutti i pazienti ed a tutti i tipi di disturbo, è certamente anche operatore-dipendente.
Per la assunzione contemporanea di altri farmaci deve far riferimento al suo medico di famiglia.
Lo specialista di riferimento per i suoi disturbi è lo psichiatra.
il trattamento farmacologico ha una efficacia provata da numerosi studi.
Decidere in funzione di risposte ottenute on line non è una buona scelta.
Infatti, andava assunto dopo la visita e doveva sottoporsi ai dovuti controlli periodici.
La psicoterapia ha una sua utilità in condizioni di eleggibilità del paziente, pertanto non è applicabile universalmente a tutti i pazienti ed a tutti i tipi di disturbo, è certamente anche operatore-dipendente.
Per la assunzione contemporanea di altri farmaci deve far riferimento al suo medico di famiglia.
Lo specialista di riferimento per i suoi disturbi è lo psichiatra.
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Ex utente
gentile dottore la ringrazio per la gentile risposta, ma non mi è ben chiaro cosa lei intendesse.
non so se nel mio mess precedente mi ero spiegata male ma non ho deciso di iniziare una terapia per via di una risposta datami on line.
il cipralex come farmaco mi è stato prescritto circa una decina di gg fa dal mio neurologo, il quale mi segue per il problema della cefalea da circa due anni. infatti da quando il mal di testa è diminuito di frequenza la mia ansia è aumentata così come le somatizzazioni a carico di altre parti del corpo e la mia preoccupazione. perciò il neurologo mi consigliato di prendere il cipralex. l'ansia infatti mi sta portando ad avere problemi non solo con me stessa, ma anche a livello sociale e lavorativo. questi continui dolori e paure per la salute mi portano ad assentarmi dal lavoro. sono diventata una disegnatrice finalmente e non vorrei perdere il lavoro. non ho cominciato prima la cura perchè i farmaci mi spaventano, soprattutto di questo genere. e mi sono trovata a scrivere qui, non per farmi convincere a prenderli o meno, ma per avere qualche indicazione. io mi fido del mio neurologo, ma da come lei mi scrive sembrerebbe che non si tratti della figura professionale atta a prescrivere questo genere di farmaci. infatti il mio dubbio è proprio sul fatto che il cipralex sia o meno adatto per l'ipocondria e l'ansia da questa generata. inoltre è vero che la psicoterapia va valutata da persona a persona, ma mi chiedo se ci sono in linea di massima delle indicazioni circa la sua efficacia o meno rispetto a un problema tipo il mio.ovviamente se parlo con la mia psicoterapeuta lei mi dice che non devo prendere farmaci, se parlo con il neurologo mi dice che possono essere invece d'aiuto. a questo punto dovrei secondo lei andare invece da uno psichiatra? quindi mi pare di capire tra le righe che il cipralex non sia un farmaco adatto. grazie in anticipo
non so se nel mio mess precedente mi ero spiegata male ma non ho deciso di iniziare una terapia per via di una risposta datami on line.
il cipralex come farmaco mi è stato prescritto circa una decina di gg fa dal mio neurologo, il quale mi segue per il problema della cefalea da circa due anni. infatti da quando il mal di testa è diminuito di frequenza la mia ansia è aumentata così come le somatizzazioni a carico di altre parti del corpo e la mia preoccupazione. perciò il neurologo mi consigliato di prendere il cipralex. l'ansia infatti mi sta portando ad avere problemi non solo con me stessa, ma anche a livello sociale e lavorativo. questi continui dolori e paure per la salute mi portano ad assentarmi dal lavoro. sono diventata una disegnatrice finalmente e non vorrei perdere il lavoro. non ho cominciato prima la cura perchè i farmaci mi spaventano, soprattutto di questo genere. e mi sono trovata a scrivere qui, non per farmi convincere a prenderli o meno, ma per avere qualche indicazione. io mi fido del mio neurologo, ma da come lei mi scrive sembrerebbe che non si tratti della figura professionale atta a prescrivere questo genere di farmaci. infatti il mio dubbio è proprio sul fatto che il cipralex sia o meno adatto per l'ipocondria e l'ansia da questa generata. inoltre è vero che la psicoterapia va valutata da persona a persona, ma mi chiedo se ci sono in linea di massima delle indicazioni circa la sua efficacia o meno rispetto a un problema tipo il mio.ovviamente se parlo con la mia psicoterapeuta lei mi dice che non devo prendere farmaci, se parlo con il neurologo mi dice che possono essere invece d'aiuto. a questo punto dovrei secondo lei andare invece da uno psichiatra? quindi mi pare di capire tra le righe che il cipralex non sia un farmaco adatto. grazie in anticipo
[#9]
Gentile utente,
le diverse figure professionali presentano sostanzialmente delle differenze di gestione della cura.
La invito a leggere l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/90-psichiatra-psicoterapeuta-e-psicologo-differenze-tra-le-tre-figure-professionali.html
per avere più o meno una idea delle varie figure che sta incrociando.
Il trattamento con escitalopram può essere indicato per il suo disturbo d'ansia, qualora si trattasse di questo, ma non porrei in collegamento la riduzione della cefalea con l'aumento dell'ansia, piuttosto si può pensare alla cefalea come un sintomo somatico di qualche forma mascherata di depressione, quindi consenguenza stessa della sottostante patologia psichiatrica.
La psicoterapeuta se non è un medico non può esprimere assenso o dissenso all'uso dei farmaci, e l'ostinazione in tali affermazioni dovrebbe farle dubitare della professionalità della stessa, ed anche se fosse medico personalmente ne dubiterei.
Lo psichiatra è lo specialista che si occupa delle patologie psichiatriche per le quali ha una maggiore dimestichezza rispetto al neurologo e, pertanto, può rendere la diagnosi più affinata e decidere, qualora fosse il caso, di utilizzarre farmaci differenti, fermo restando che l'escitalopram ha indicazione per i suoi disturbi.
Assumere una terapia farmacologica dopo 10 giorni non è giustificabile.
Si ritira il farmaco in farmacia e si assume già da subito.
Siccome però lei si scontra con professionisti che la pensano diversamente allora diviene indecisa sulla scelta del trattamento, pensando e ripensando quale sia quello giusto.
le diverse figure professionali presentano sostanzialmente delle differenze di gestione della cura.
La invito a leggere l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/90-psichiatra-psicoterapeuta-e-psicologo-differenze-tra-le-tre-figure-professionali.html
per avere più o meno una idea delle varie figure che sta incrociando.
Il trattamento con escitalopram può essere indicato per il suo disturbo d'ansia, qualora si trattasse di questo, ma non porrei in collegamento la riduzione della cefalea con l'aumento dell'ansia, piuttosto si può pensare alla cefalea come un sintomo somatico di qualche forma mascherata di depressione, quindi consenguenza stessa della sottostante patologia psichiatrica.
La psicoterapeuta se non è un medico non può esprimere assenso o dissenso all'uso dei farmaci, e l'ostinazione in tali affermazioni dovrebbe farle dubitare della professionalità della stessa, ed anche se fosse medico personalmente ne dubiterei.
Lo psichiatra è lo specialista che si occupa delle patologie psichiatriche per le quali ha una maggiore dimestichezza rispetto al neurologo e, pertanto, può rendere la diagnosi più affinata e decidere, qualora fosse il caso, di utilizzarre farmaci differenti, fermo restando che l'escitalopram ha indicazione per i suoi disturbi.
Assumere una terapia farmacologica dopo 10 giorni non è giustificabile.
Si ritira il farmaco in farmacia e si assume già da subito.
Siccome però lei si scontra con professionisti che la pensano diversamente allora diviene indecisa sulla scelta del trattamento, pensando e ripensando quale sia quello giusto.
[#10]
Ex utente
Salve dottore, grazie di nuovo della sua celerità e cordialità.
in effetti lei ha spiegato bene vista la sua professionalità quello che volevo scrivere. il mio neurologo ha affermato che il mio mal di testa era una somatizzazione di un disturbo d'ansia di stampo ipocondriaco e di un disturbo di depressione (disturbi confermati dalla mia psicologa). mi ha invitato infatti a seguire una psicoterapia, anche per trattare propblemi di tipo personale e relazionare che si aggiungono o che possono essere causa-effetto.
detto questo io mi sono affidata alla sua prescrizione del cipralex,(devo inoltre andare a controllo inizialmente ogni mese) e si, in effetti ho sbagliato a non iniziarlo immediatamente in quanto avevo paura del farmaco e degli effetti indesiderati che poteva darmi, in un momento in cui mi trovo a dover iniziare un nuovo lavoro e delle nuove attività che di per se già mi mettono ansia e paura. (ho paura di potermi sentire male li).
A tal proposito vista la sua gentilezza vorrei farle una domanda sul farmaco in se..
ho iniziato da due giorni ad assumere una goccia, ora non so se i sintomi che ora le indicherò qui di seguito sono frutto di una mia paura e suggestionabilità o possono in effetti essere attribuiti a effetti indesiderati o intollerabilità:
oggi dopo due orette dall'assunzione della goccia ho iniziato a provare una forte sensazione di confusione e stordimento, poi paura, senso di irrealtà, vista strana, braccia rigide e tachicardia, sensazione di parlare strano (in realtà parlavo benissimo) e paura di svenire. ho chiamato il neurologo dicendo che potrebbe trattarsi di un effetto psicologico in quanto una goccia è davvero poco per sviluppare effetti così forti, e che invece si è trattato di un attacco di panico dovuto al fatto che stavo andando ad affrontare un incontro importante con la paura di aver preso il farmaco. mi ha detto che devo attendere un pò prima che l'ansia dovuta al farmaco si plachi e mi ha detto di prendere per i primi 15 gg le en al momento del bisogno. Non capisco ma se il farmaco serve per calmare l'ansia e le mie paure di stampo ipocondriaco, perchè invece mi ha fatto peggiorare in questo modo? da quello che ho capito, oltre a un effetto mentale perchè una goccia è poca,comunque il farmaco nella fase iniziale può simulare un peggioramento. io sono preoccupata di ciò.. devo affrontare un viaggio proprio in questo momento.......grazie della risposta cordiali saluti
in effetti lei ha spiegato bene vista la sua professionalità quello che volevo scrivere. il mio neurologo ha affermato che il mio mal di testa era una somatizzazione di un disturbo d'ansia di stampo ipocondriaco e di un disturbo di depressione (disturbi confermati dalla mia psicologa). mi ha invitato infatti a seguire una psicoterapia, anche per trattare propblemi di tipo personale e relazionare che si aggiungono o che possono essere causa-effetto.
detto questo io mi sono affidata alla sua prescrizione del cipralex,(devo inoltre andare a controllo inizialmente ogni mese) e si, in effetti ho sbagliato a non iniziarlo immediatamente in quanto avevo paura del farmaco e degli effetti indesiderati che poteva darmi, in un momento in cui mi trovo a dover iniziare un nuovo lavoro e delle nuove attività che di per se già mi mettono ansia e paura. (ho paura di potermi sentire male li).
A tal proposito vista la sua gentilezza vorrei farle una domanda sul farmaco in se..
ho iniziato da due giorni ad assumere una goccia, ora non so se i sintomi che ora le indicherò qui di seguito sono frutto di una mia paura e suggestionabilità o possono in effetti essere attribuiti a effetti indesiderati o intollerabilità:
oggi dopo due orette dall'assunzione della goccia ho iniziato a provare una forte sensazione di confusione e stordimento, poi paura, senso di irrealtà, vista strana, braccia rigide e tachicardia, sensazione di parlare strano (in realtà parlavo benissimo) e paura di svenire. ho chiamato il neurologo dicendo che potrebbe trattarsi di un effetto psicologico in quanto una goccia è davvero poco per sviluppare effetti così forti, e che invece si è trattato di un attacco di panico dovuto al fatto che stavo andando ad affrontare un incontro importante con la paura di aver preso il farmaco. mi ha detto che devo attendere un pò prima che l'ansia dovuta al farmaco si plachi e mi ha detto di prendere per i primi 15 gg le en al momento del bisogno. Non capisco ma se il farmaco serve per calmare l'ansia e le mie paure di stampo ipocondriaco, perchè invece mi ha fatto peggiorare in questo modo? da quello che ho capito, oltre a un effetto mentale perchè una goccia è poca,comunque il farmaco nella fase iniziale può simulare un peggioramento. io sono preoccupata di ciò.. devo affrontare un viaggio proprio in questo momento.......grazie della risposta cordiali saluti
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Gentile utente,
al momento della prescrizione avrebbe dovuto avere le indicazioni in merito al possibile peggioramento dei sintomi.
Il farmaco per dare il suo effetto deve giungere alla dose terapeutica e tale effetto si esplica in 3-4 settimane.
Prima di allora non vi saranno effetti benefici ma potrebbero presentarsi sporadicamente crisi di tipo ansioso.
Una sola goccia non può comunque dare questo tipo di effetti, pone troppa preoccupazione nella assunzione del farmaco.
al momento della prescrizione avrebbe dovuto avere le indicazioni in merito al possibile peggioramento dei sintomi.
Il farmaco per dare il suo effetto deve giungere alla dose terapeutica e tale effetto si esplica in 3-4 settimane.
Prima di allora non vi saranno effetti benefici ma potrebbero presentarsi sporadicamente crisi di tipo ansioso.
Una sola goccia non può comunque dare questo tipo di effetti, pone troppa preoccupazione nella assunzione del farmaco.
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Ex utente
Salve dottore, e grazie di nuovo, è davvero molto gentile ed esaustivo, anche se, la prego di non fraintendermi, sembra trasparire dalle sue risposte, una sorta di "diffidenza" per il fatto che la pescrizione non mi sia stata fatta da uno psichiatra, ma da un neurologo....
tuttavia, vista la mia reazione al farmaco mi è stato consigliato di aumentare una goccia non ogni due giorni, ma ogni 4, in modo da abituarmi con più facilità.
anche oggi però, dopo pranzo ho preso una goccia, ma subito dopo mi sono incominciata a sentire strana, stordita, insonnolita,con dei lievi tremori, e in uno stato di lieve confusione che però mi fa salire la paura piano piano(per confusione non intendo non capire le cose, ma più che altro una sensazione di ovattamento, tuttavia devo dire che mi ci sono anche svegliata e sono stata in questo stato tutta la mattinata pur riuscendo a lavorare come sempre). quindi il fatto di aumentare ogni 4 giorni, mi fa pensare che in questo stato ci starò per un periodo più lungo in quanto ci metterò più tempo ad arrivare al dosaggio terapeutico e non capisco se sia una scelta giusta.
ho comunque paura del farmaco, non so perchè!lei ha scritto che nel primo periodo ci possono essere delle sporadiche crisi d'ansia ma mi preoccupa il fatto che la mia ansia non è sporadica ma continua e costante tutto il giorno....... e forse ha ragione lei, una goccia è poco per sviluppare questi sintomi........ sono frutto della mia eccessiva preoccupazione......inoltre domani dovrò affrontare il viaggio che le dicevo e questo di pr se è già sintomo di ansia, e adesso prendere il farmaco (anche se anche domani dovrò prendere solo una goccia) mi fa temere ancora di più........ forse non è adatto a me? e al mio tipo di problema??? me lo chiedo continuamente.
grazie ancora per la risposta!!
tuttavia, vista la mia reazione al farmaco mi è stato consigliato di aumentare una goccia non ogni due giorni, ma ogni 4, in modo da abituarmi con più facilità.
anche oggi però, dopo pranzo ho preso una goccia, ma subito dopo mi sono incominciata a sentire strana, stordita, insonnolita,con dei lievi tremori, e in uno stato di lieve confusione che però mi fa salire la paura piano piano(per confusione non intendo non capire le cose, ma più che altro una sensazione di ovattamento, tuttavia devo dire che mi ci sono anche svegliata e sono stata in questo stato tutta la mattinata pur riuscendo a lavorare come sempre). quindi il fatto di aumentare ogni 4 giorni, mi fa pensare che in questo stato ci starò per un periodo più lungo in quanto ci metterò più tempo ad arrivare al dosaggio terapeutico e non capisco se sia una scelta giusta.
ho comunque paura del farmaco, non so perchè!lei ha scritto che nel primo periodo ci possono essere delle sporadiche crisi d'ansia ma mi preoccupa il fatto che la mia ansia non è sporadica ma continua e costante tutto il giorno....... e forse ha ragione lei, una goccia è poco per sviluppare questi sintomi........ sono frutto della mia eccessiva preoccupazione......inoltre domani dovrò affrontare il viaggio che le dicevo e questo di pr se è già sintomo di ansia, e adesso prendere il farmaco (anche se anche domani dovrò prendere solo una goccia) mi fa temere ancora di più........ forse non è adatto a me? e al mio tipo di problema??? me lo chiedo continuamente.
grazie ancora per la risposta!!
[#13]
Ex utente
Salve dottore,
ad oggi continuo ancora l'assunzione del cipralex.oggi sono passata a 3 goccie...poche? forse, ma continuo ad avere gli effetti indesiderati di cui sopra.... stordita,vertigini, nausea, e sensazione di tremore.ma la cosa più fastidiosa è la sensazione di confusione e malessere che mi da.... è come se i sintomi che avevo in precedenza si siano tutti accentuati...
vi ringrazio in anticipo per l'attenzione dimostrata e attendo una risposta
ad oggi continuo ancora l'assunzione del cipralex.oggi sono passata a 3 goccie...poche? forse, ma continuo ad avere gli effetti indesiderati di cui sopra.... stordita,vertigini, nausea, e sensazione di tremore.ma la cosa più fastidiosa è la sensazione di confusione e malessere che mi da.... è come se i sintomi che avevo in precedenza si siano tutti accentuati...
vi ringrazio in anticipo per l'attenzione dimostrata e attendo una risposta
[#14]
Ex utente
Nell'attesa di un ulteriore risposta comunico che la mia sensazione di braccio-e gamba sinistra indolenzita, e leggermente formicolante e con poca sensibilità continua ancora....non ho ovviamente paura della SM, ho eseguito in effetti la RM due mesi fa ed era apposto, così come analisi del sangue. mi domandavo se il fatto di avere una cervicale invertita e di passare molte circa 6 ore di fronte al pc per disegnare, potesse creare questi sintomi che poi la mia ansia, in alcuni momenti ingigantisce.....
vi ringrazio in anticipo se continuerete a rispondermi.
vi ringrazio in anticipo se continuerete a rispondermi.
[#15]
Ex utente
Salve, io continuo a scrivere nonosante non riceva più risposte da nessuno.
Questo venerdi ho preso 3 gg di cipralex, (il farmaco lo sto aumentando di 1 goccia ogni 2 gg).... il giorno dopo durante la giornata sono stata meglio rispetto ai sintomi fisici e all'ansia che provavo....durante la sera ero a una cena con delle persone, e ho cominciato a sentirmi agitata e avevo una sensazione di ansia mista a paura non ben definita.... con il protrarsi della serata questa andava ad aumentare molto forte, e ho avuto una brutta sensazione... immaginavo me che sarei letteralmente impazzita, immaginavo che mi sarei messa ad urlare..e avevo paura e paura...... piano piano questa sensazione si è calmata e una volta a casa presi il cipralex di nuovo 3 gg. la domenica mi sono svegliata e appena ho aperto gli occhi già mi sentivo malissimo...avevo di nuovo quella paura, mi sentivo agitata, non ho fatto altro che piangere, mi sentivo impazzire e provavo paura mista ad ansia e agitazione.... ho chiamato il mio neurologo e mi dice che questo può essere dovuto al farmaco, infatti è come se i sintomi che ho provato in forma più leggera durante un attacco di panico, si stiano presentando con maggior forza e per maggior tempo durante la giornata... e la cosa più brutta è quella sensazione di perdere il controllo e di impazzire.... immagino davvero che succeda e questo mi fa aumentare l'ansia...la sento fortissima sullo stomaco ecc..ecc....
il pomeriggio ho dovuto prendere 10 goccie di xanax e piano piano l'ansia è passata..... la sera ho preso 4 goccie di cipralex... a dormire ho dormito bene, e stamattina quando mi sono svegliata avevo ancora un pò d'ansia ma meno forte.... a lavoro mi sono concentrata sui miei disegni e quella brutta sensazione che avevo anche se in forma più leggera di impazzire l'ho tenuta davvero sotto controllo!!!! ma adesso sta aumentando.....
allora ho un gran dubbio: se il cipralex fa aumentare i sintomi fino a dosaggio terapeutico e cmq dopo che sono passati 15 gg.. io mi domando perchè aumentare 1 goccia ogni due giorni? oggi ancora dovrò prendere 4 goccie e solo domani 5. dopodichè far passare 15 giorni e se non ho benefici aumentare di nuovo con la stessa modalitàfino ad arrivare a 10. ma questo mi sembra un inutile sforzo per me.oggi sono già 7 giorni che le sto assumendo...... insomma non è facile per me riuscire a controllare quest'ansia..così forte non l'ho mai avuta.... si è vero, avevo paura per le malattie, somatizzavo, ma così no......spero che qualcuno mi dia una spiegazione, o comunque un consiglio sul da farsi
grazie
Questo venerdi ho preso 3 gg di cipralex, (il farmaco lo sto aumentando di 1 goccia ogni 2 gg).... il giorno dopo durante la giornata sono stata meglio rispetto ai sintomi fisici e all'ansia che provavo....durante la sera ero a una cena con delle persone, e ho cominciato a sentirmi agitata e avevo una sensazione di ansia mista a paura non ben definita.... con il protrarsi della serata questa andava ad aumentare molto forte, e ho avuto una brutta sensazione... immaginavo me che sarei letteralmente impazzita, immaginavo che mi sarei messa ad urlare..e avevo paura e paura...... piano piano questa sensazione si è calmata e una volta a casa presi il cipralex di nuovo 3 gg. la domenica mi sono svegliata e appena ho aperto gli occhi già mi sentivo malissimo...avevo di nuovo quella paura, mi sentivo agitata, non ho fatto altro che piangere, mi sentivo impazzire e provavo paura mista ad ansia e agitazione.... ho chiamato il mio neurologo e mi dice che questo può essere dovuto al farmaco, infatti è come se i sintomi che ho provato in forma più leggera durante un attacco di panico, si stiano presentando con maggior forza e per maggior tempo durante la giornata... e la cosa più brutta è quella sensazione di perdere il controllo e di impazzire.... immagino davvero che succeda e questo mi fa aumentare l'ansia...la sento fortissima sullo stomaco ecc..ecc....
il pomeriggio ho dovuto prendere 10 goccie di xanax e piano piano l'ansia è passata..... la sera ho preso 4 goccie di cipralex... a dormire ho dormito bene, e stamattina quando mi sono svegliata avevo ancora un pò d'ansia ma meno forte.... a lavoro mi sono concentrata sui miei disegni e quella brutta sensazione che avevo anche se in forma più leggera di impazzire l'ho tenuta davvero sotto controllo!!!! ma adesso sta aumentando.....
allora ho un gran dubbio: se il cipralex fa aumentare i sintomi fino a dosaggio terapeutico e cmq dopo che sono passati 15 gg.. io mi domando perchè aumentare 1 goccia ogni due giorni? oggi ancora dovrò prendere 4 goccie e solo domani 5. dopodichè far passare 15 giorni e se non ho benefici aumentare di nuovo con la stessa modalitàfino ad arrivare a 10. ma questo mi sembra un inutile sforzo per me.oggi sono già 7 giorni che le sto assumendo...... insomma non è facile per me riuscire a controllare quest'ansia..così forte non l'ho mai avuta.... si è vero, avevo paura per le malattie, somatizzavo, ma così no......spero che qualcuno mi dia una spiegazione, o comunque un consiglio sul da farsi
grazie
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Ex utente
aggiungo che la mia ipocondria ancora non sembra essere migliorata...continuo ad avere i formicolii alle braccia gambre e metà viso e a volte non riesco a non fissarmi su questo....e mi viene paura che sia qlc di grave.....insomma poi penso "ma ho fatto una rmn 3 mesi fa" ma.....
grazie ancora
grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 5.1k visite dal 18/09/2011.
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