Inizio cura daparox e sintomi strani
Buonasera ai Professionisti del Sito e grazie in anticipo per i contributi che saprete dare.
da 12 gg ho iniziato una cura, sotto indicazione medica, a base di Paroxetina ( attualmente assumo 10 mg, devo salire a 20 )
In precedenza, dopo vari segnali con astenia prolungata, ansia e difficoltà di concetrazione e recupero (per mesi) ho avuto forti attacchi di panico, l'ultimo dei quali mi ha fatto andare al pronto soccorso.
Dall'inizio della cura avverto i seguenti sintomi
Tremore "interno" alle braccia
Sensazione di testa vuota e/o confusione mentale
Stanchezza molto forte e difficoltà di recupero da qualsiasi sforzo sia fisico che intellettuale ( compreso lo"stress" di muoversi in città )
Tremore alla palpebra
Momenti di Angoscia e Ansia
Sensazione di Vuoto di Energia
Negli ultimi giorni, quando sto così, passo molte ore a letto, privo di forza e soprattutto di lucidità o chiamiamola energia mentale per intaprendere attività, e anche sforzandomi mi stanco tantissimo. Mi pare come anche il guardare i colori fuori mi faccia "stancare" e mi dia un effetto strano di confusione.
questi sintomi, in realtà, non sono fissi ma ruotano, e talvolta ho momenti anche di benessere che durano negli ultimi giorni anche 3-4 ore, per poi ritrovarmi in quanto sopra indicato.
Alcuni dei sintomi erano presenti ( testa vuota, stanchezza ) altri non lo erano oppure sono molto più forti.
La domanda che sono a porVi è se il quadro rientra nella normalità, soprattutto questo alternarsi di momenti "normali" con momenti di vuoto totale che non permettono una vita normale ( lavoro, impegni ecc ecc ). situazione che io automotivo come un effetto iniziale del farmaco per così dire " a strattoni" che mi fa stare bene un po'..poi di nuovo male.
Inizialmente la cura prevede anche uso di Alprazolam in 2 assunzioni ( mi era stato detto per limitare l'ansia ) tuttavia i sintomi di cui sopra non vengono acuiti, semplicemente mi viene sonnolenza ma senza un vero e proprio ristoro.
Tra tutti il sintomo più disabilitante, oltre alla stanchezza, è la difficoltà di concentrazione e senso di confusione e stordimento, che limita tantissimo la qualità di vita in questa fase, nonchè i tremori interni che sono principalmente a braccia e mani, tavolta fino alle spalle.
Ben sapendo che non è possibile diagnosticare senza visita diretta, vi chiedo se i sintomi indicati, oltre che scatenati dal problema che mi ha portato ad iniziare la terapia, possano essere riconducibili alla terapia stessa e quali siano le tempistiche, secondo la Vs esperienza e parere, per uno sviluppo favorevole.
Aldilà del tempo per l'effetto benefico del farmaco, per quanto riguarda gli effetti "collaterali" farmacologici, 12 gg non sono abbastanza per sparire?
Solo per completezza di informazioni sto inoltre iniziando una terapia psico terapeutica con pratica anche di training autogeno. quali possono essere i benefici?
Cordialmente
Paolo T
da 12 gg ho iniziato una cura, sotto indicazione medica, a base di Paroxetina ( attualmente assumo 10 mg, devo salire a 20 )
In precedenza, dopo vari segnali con astenia prolungata, ansia e difficoltà di concetrazione e recupero (per mesi) ho avuto forti attacchi di panico, l'ultimo dei quali mi ha fatto andare al pronto soccorso.
Dall'inizio della cura avverto i seguenti sintomi
Tremore "interno" alle braccia
Sensazione di testa vuota e/o confusione mentale
Stanchezza molto forte e difficoltà di recupero da qualsiasi sforzo sia fisico che intellettuale ( compreso lo"stress" di muoversi in città )
Tremore alla palpebra
Momenti di Angoscia e Ansia
Sensazione di Vuoto di Energia
Negli ultimi giorni, quando sto così, passo molte ore a letto, privo di forza e soprattutto di lucidità o chiamiamola energia mentale per intaprendere attività, e anche sforzandomi mi stanco tantissimo. Mi pare come anche il guardare i colori fuori mi faccia "stancare" e mi dia un effetto strano di confusione.
questi sintomi, in realtà, non sono fissi ma ruotano, e talvolta ho momenti anche di benessere che durano negli ultimi giorni anche 3-4 ore, per poi ritrovarmi in quanto sopra indicato.
Alcuni dei sintomi erano presenti ( testa vuota, stanchezza ) altri non lo erano oppure sono molto più forti.
La domanda che sono a porVi è se il quadro rientra nella normalità, soprattutto questo alternarsi di momenti "normali" con momenti di vuoto totale che non permettono una vita normale ( lavoro, impegni ecc ecc ). situazione che io automotivo come un effetto iniziale del farmaco per così dire " a strattoni" che mi fa stare bene un po'..poi di nuovo male.
Inizialmente la cura prevede anche uso di Alprazolam in 2 assunzioni ( mi era stato detto per limitare l'ansia ) tuttavia i sintomi di cui sopra non vengono acuiti, semplicemente mi viene sonnolenza ma senza un vero e proprio ristoro.
Tra tutti il sintomo più disabilitante, oltre alla stanchezza, è la difficoltà di concentrazione e senso di confusione e stordimento, che limita tantissimo la qualità di vita in questa fase, nonchè i tremori interni che sono principalmente a braccia e mani, tavolta fino alle spalle.
Ben sapendo che non è possibile diagnosticare senza visita diretta, vi chiedo se i sintomi indicati, oltre che scatenati dal problema che mi ha portato ad iniziare la terapia, possano essere riconducibili alla terapia stessa e quali siano le tempistiche, secondo la Vs esperienza e parere, per uno sviluppo favorevole.
Aldilà del tempo per l'effetto benefico del farmaco, per quanto riguarda gli effetti "collaterali" farmacologici, 12 gg non sono abbastanza per sparire?
Solo per completezza di informazioni sto inoltre iniziando una terapia psico terapeutica con pratica anche di training autogeno. quali possono essere i benefici?
Cordialmente
Paolo T
[#1]
Gentile utente,
effettivamente non si può escludere gli effetti collaterali della Paroxetina. L'alprazolam (che non ho capito se alla fine Lei lo ha preso o no) si prescrive spesso nella prima fase del trattamento antidepressivo per compensare alcuni sintomi collaterali iniziali, soprattutto l'ansia, e l'iperattivazione, ma purtroppo non può compensare tutti i sintomi collaterali dell'antidepressivo. Se tali sintomi permangono oltre i 12 giorni, è possibile che sia il caso di rivedere la terapia, eventualmente cambiando il farmaco: lo deve decidere il Suo specialista. E' indispensabile comunicare i Suoi sintomi a lui.
Lei scrive che il Suo disturbo è consistito negli attacchi di panico. Quale è stata però la diagnosi formulata dal Suo psichiatra?
effettivamente non si può escludere gli effetti collaterali della Paroxetina. L'alprazolam (che non ho capito se alla fine Lei lo ha preso o no) si prescrive spesso nella prima fase del trattamento antidepressivo per compensare alcuni sintomi collaterali iniziali, soprattutto l'ansia, e l'iperattivazione, ma purtroppo non può compensare tutti i sintomi collaterali dell'antidepressivo. Se tali sintomi permangono oltre i 12 giorni, è possibile che sia il caso di rivedere la terapia, eventualmente cambiando il farmaco: lo deve decidere il Suo specialista. E' indispensabile comunicare i Suoi sintomi a lui.
Lei scrive che il Suo disturbo è consistito negli attacchi di panico. Quale è stata però la diagnosi formulata dal Suo psichiatra?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Spett dr. Gukov,
buongiorno e grazie.
Rispondo a quanto lei mi chiede dandole le precisazioni del caso.
L'alprazolam lo sto prendendo attualmente in dosi di 1/2 cpr 2 volte al di. Nei primi giorni ne ho presa 1 + 1.
I sintomi di cui sopra vengono solo in parte attenuati e come le dicevo non sono costanti pur permanendo un vago malessere.
Quel che è certo è che inizialmente i sintomi erano numericamente maggiori, e che in questi 12 ( con oggi 13 ) giorni globalmente vi è stato un miglioramento, pur leggero, ma con alternanza di momenti normali, pur brevi, con altri di grande "sofferenza".
Lo specialista che mi ha visitato mi ha fissato il controllo a 1 mese, cioè fra 2 settimane.
La diagnosi al pronto soccorso è stata di Dap in quanto effettivamente l'episodio finale è stato un attacco. (nei giorni precedenti ne avevo avuti altri gestiti e gestibili, ma l'intensità andava aumentando)
In realtà però non è comparso all' improvviso, in quanto da almeno 1 mese e mezzo presentavo sintomatogia da me giudicata "stress" e non curata farmacologicamente, sia fisica ( tensioni a collo e schiena ) che psichica o neurologica ( testa vuota, sudorazione, ansia, pensieri allarmanti ricorrenti, astenia e riposo non ristoratore )
Di questi sintomi infatti una parte sono sempre presenti, alcuni in parte ridotti, altri paradossalmente maggiori, in particolare il sonno non ristoratore, l'astenia e la testa vuota.
Nel referto dello specialista si parla non solo di Dap, ma di ansia e di non meglio precisati "tratti ossessivi" che non so se si colleghino al DOC.
In questo momento non lo ho qui con me, spero le indicazioni date siano sufficienti.
buongiorno e grazie.
Rispondo a quanto lei mi chiede dandole le precisazioni del caso.
L'alprazolam lo sto prendendo attualmente in dosi di 1/2 cpr 2 volte al di. Nei primi giorni ne ho presa 1 + 1.
I sintomi di cui sopra vengono solo in parte attenuati e come le dicevo non sono costanti pur permanendo un vago malessere.
Quel che è certo è che inizialmente i sintomi erano numericamente maggiori, e che in questi 12 ( con oggi 13 ) giorni globalmente vi è stato un miglioramento, pur leggero, ma con alternanza di momenti normali, pur brevi, con altri di grande "sofferenza".
Lo specialista che mi ha visitato mi ha fissato il controllo a 1 mese, cioè fra 2 settimane.
La diagnosi al pronto soccorso è stata di Dap in quanto effettivamente l'episodio finale è stato un attacco. (nei giorni precedenti ne avevo avuti altri gestiti e gestibili, ma l'intensità andava aumentando)
In realtà però non è comparso all' improvviso, in quanto da almeno 1 mese e mezzo presentavo sintomatogia da me giudicata "stress" e non curata farmacologicamente, sia fisica ( tensioni a collo e schiena ) che psichica o neurologica ( testa vuota, sudorazione, ansia, pensieri allarmanti ricorrenti, astenia e riposo non ristoratore )
Di questi sintomi infatti una parte sono sempre presenti, alcuni in parte ridotti, altri paradossalmente maggiori, in particolare il sonno non ristoratore, l'astenia e la testa vuota.
Nel referto dello specialista si parla non solo di Dap, ma di ansia e di non meglio precisati "tratti ossessivi" che non so se si colleghino al DOC.
In questo momento non lo ho qui con me, spero le indicazioni date siano sufficienti.
[#3]
Gentile utente,
Gentile utente,
la Sua replica chiarisce di più le cose. Nella Sua forma del Disturbo da Attacchi di Panico, come ho capito, i sintomi generali e neurologici tipici dell'attacco di panico si presentavano, in misura attenuata, anche senza sfociare sempre in un attacco vero e proprio e in maniera discontinua (come ancora adesso). Se i sintomi sono stati presenti già prima dell'inizio della farmacoterapia e non "dall'inizio della cura", e ora sono numericamente in meno rispetto a prima, sono più verosimilmente attribuibili alla malattia che sta curando, e il farmaco antidepressivo probabilmente manifesta già il suo effetto terapeutico.
Gli stessi sintomi possono essere, come ho già scrritto, gli effetti collaterali del frarmaco antidepressivo, ma se si stanno diminuendo, forse è presto pensare di cambiare il farmaco. Anche "..il sonno non ristoratore, l'astenia e la testa vuota.." possono essere i sintomi collaterali del farmaco. Tuttavia, il loro accentuarsi può essere legato anche alla copertura insufficiente con il farmaco ansiolitico (la dose del quale è stata ridotta forse troppo in fretta..). Non escluderei che "l'astenia" e la "testa vuota" potrebbero essere manifestazioni secondarie al riposo notturno non ristoratore, e su questo elemento l'ansiolitico potrebbe essere efficace. Rispetto alla dose dell'alprazolam: di quanti milligrammi è ciascuna compressa?
Può essere il caso, se la visita dal Suo psichiatra di riferimento non è possibile prima di due settimane, di tornare al pronto soccorso e di chiedere di aggiustare la terapia ansiolitica. Via internet ciò non è possibile.
un saluto,
Gentile utente,
la Sua replica chiarisce di più le cose. Nella Sua forma del Disturbo da Attacchi di Panico, come ho capito, i sintomi generali e neurologici tipici dell'attacco di panico si presentavano, in misura attenuata, anche senza sfociare sempre in un attacco vero e proprio e in maniera discontinua (come ancora adesso). Se i sintomi sono stati presenti già prima dell'inizio della farmacoterapia e non "dall'inizio della cura", e ora sono numericamente in meno rispetto a prima, sono più verosimilmente attribuibili alla malattia che sta curando, e il farmaco antidepressivo probabilmente manifesta già il suo effetto terapeutico.
Gli stessi sintomi possono essere, come ho già scrritto, gli effetti collaterali del frarmaco antidepressivo, ma se si stanno diminuendo, forse è presto pensare di cambiare il farmaco. Anche "..il sonno non ristoratore, l'astenia e la testa vuota.." possono essere i sintomi collaterali del farmaco. Tuttavia, il loro accentuarsi può essere legato anche alla copertura insufficiente con il farmaco ansiolitico (la dose del quale è stata ridotta forse troppo in fretta..). Non escluderei che "l'astenia" e la "testa vuota" potrebbero essere manifestazioni secondarie al riposo notturno non ristoratore, e su questo elemento l'ansiolitico potrebbe essere efficace. Rispetto alla dose dell'alprazolam: di quanti milligrammi è ciascuna compressa?
Può essere il caso, se la visita dal Suo psichiatra di riferimento non è possibile prima di due settimane, di tornare al pronto soccorso e di chiedere di aggiustare la terapia ansiolitica. Via internet ciò non è possibile.
un saluto,
[#4]
Utente
Dottore grazie di nuovo.
Lungi da me chiedere prescrizioni on line, mi risulta gia di grande ausilio un parere generale
Le compresse di Alprazolam sono da 0,25, ragion percui ne assumo 0,125 per due, e come le dicevo, ma era cosi anche in precedenza assumendo 1 compressa 2 volte al di, l effetto sui sintomi non era certo di completa cancellazione, ma di attenuazione con un senso generale di stordimento che forse risulta tipico del farmaco.
come le dicevo i sintomi relativi a testa vuota e sonno non ristoratore, non sono nuovi ma sono accentuati rispetto a prima,
sono consapevole di avere un problema di fondo da trattare e non intendo certo scaricare sul farmaco ogni colpa!
Purtroppo, lei ben sapra, quando si passano questi momenti, ogni miglioramento viene visto con piacere ma ogni passo indietro pesa tantissimo, tanto piu che le sensazioni di ansia, angoscia, testa vuota appaiono spesso come un qualcosa di oscuro e incomprensibile che ci spaventa e ci induce a cercare di vedere una luce anche grazie al parere di gente come lei che affronta per mestiere problematiche di questo tipo.
Capira anche quanto pur fidandoci dei farmaci, a volte si sia restii o si speri di poterne fare a meno, oppure ci si auspichi che facciano effetto velocemente..
Le sue risposte sono state esaurienti e chiare finora,
i miei dubbi erano sulla normalita di andamento cosi altalenante dopo quasi due settimane, in quanto non ho esperienza che mi consenta di capire se risulta normale avere questi sintomi con forti sbalzi durante il giorno e un continuo alternarsi di lievi passi avanti e passi indietro, con sensazioni fisiche e psichiche che appesantiscono la vita di molto.
A titolo puramente indicativo, ci sono tempi logici di attesa a situazioni di questo tipo?
Ferma restando la terapia farmacologica prescritta dallo specialista curante, e la terapia psicoterapeutica, possono esservi anche cause biologiche - es carenze minerali o altre - che non favoriscono la ripresa o che alimentano alcuni sintomi?
Lungi da me chiedere prescrizioni on line, mi risulta gia di grande ausilio un parere generale
Le compresse di Alprazolam sono da 0,25, ragion percui ne assumo 0,125 per due, e come le dicevo, ma era cosi anche in precedenza assumendo 1 compressa 2 volte al di, l effetto sui sintomi non era certo di completa cancellazione, ma di attenuazione con un senso generale di stordimento che forse risulta tipico del farmaco.
come le dicevo i sintomi relativi a testa vuota e sonno non ristoratore, non sono nuovi ma sono accentuati rispetto a prima,
sono consapevole di avere un problema di fondo da trattare e non intendo certo scaricare sul farmaco ogni colpa!
Purtroppo, lei ben sapra, quando si passano questi momenti, ogni miglioramento viene visto con piacere ma ogni passo indietro pesa tantissimo, tanto piu che le sensazioni di ansia, angoscia, testa vuota appaiono spesso come un qualcosa di oscuro e incomprensibile che ci spaventa e ci induce a cercare di vedere una luce anche grazie al parere di gente come lei che affronta per mestiere problematiche di questo tipo.
Capira anche quanto pur fidandoci dei farmaci, a volte si sia restii o si speri di poterne fare a meno, oppure ci si auspichi che facciano effetto velocemente..
Le sue risposte sono state esaurienti e chiare finora,
i miei dubbi erano sulla normalita di andamento cosi altalenante dopo quasi due settimane, in quanto non ho esperienza che mi consenta di capire se risulta normale avere questi sintomi con forti sbalzi durante il giorno e un continuo alternarsi di lievi passi avanti e passi indietro, con sensazioni fisiche e psichiche che appesantiscono la vita di molto.
A titolo puramente indicativo, ci sono tempi logici di attesa a situazioni di questo tipo?
Ferma restando la terapia farmacologica prescritta dallo specialista curante, e la terapia psicoterapeutica, possono esservi anche cause biologiche - es carenze minerali o altre - che non favoriscono la ripresa o che alimentano alcuni sintomi?
[#5]
Gentile utente,
"i tempi logici" (o "teorici") rifllettono la latenza dell'effetto antidepressivo della paroxetina, che, nel caso di attacchi di panico, a dosaggio efficace, è circa due settimane. Questi tempi, che sono puramente indicativi (possono essere di più o di meno), sottintendono che il farmaco è stato assunto a dosaggio "efficace". Quale dose è "efficace" per Lei non si può dire a priori. Il dosaggio che, penso, sia stato previsto come efficace, nel Suo caso non è di 10 mg, ma di 20 mg, al quale lo specialista Le ha prescritto di arrivare (altrimenti avrebbe consigliato di fermarsi sui 10 mg). Dunque, le "due settimane" inizierebbero dal momento che inizierà ad assumere 20 mg. Credo che lo psichiatra Le ha fissato l'appuntamento a 1 mese dall'inizio dalle cure anche in considerazione di questi tempi, non prevedendo che ci sia un cambiamento significativo prima.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, quelli iniziali sono di solito transitori e non durano di più di qualche gorno. Nel caso nell quale durino di più (o si sospetta che stiano durando di più), non è una condizione di normalità. Nel Suo caso, anche se non possiamo escludere che siano gli effetti collaterali, ho capito che si stanno in parte diminuendo. Consulterei comunque uno specialista (o il suo sostituto o anche il medico di base).
Può essere opportuno un controllo degli esami ematici di routine, dove sono comprese anche la concentrazione ematica di sodio e la funzione epatica. A volte gli antidepressivi del gruppo al quale appartiene la paroxetina contribuiscono all'abbassamento dei livelli di sodio, mentre il fegato è l'organo principale che metabolizza questi farmaci.
Da tenere presente che la paroxetina (come anche gli altri farmaci dello stesso gruppo) può aumentare la perdita dei liquidi tramite la sudorazione, contribuendo eventualmente al malessere, se non si assume abbastanza acqua. Dall'altra parte, nel caso dei livelli di sodio basso, bere troppa acqua può peggiorare la situazione (perché la normale acqua potabile e la maggior parte delle bevande sono relativamente povere di sodio). Può essere dunque opportuno controllare la sodiemia (ed anche la pressione arteriosa) e chiedere eventualmente al medico di base se è il caso di bere l'acqua con l'aggiunta di sale da cucina.
"i tempi logici" (o "teorici") rifllettono la latenza dell'effetto antidepressivo della paroxetina, che, nel caso di attacchi di panico, a dosaggio efficace, è circa due settimane. Questi tempi, che sono puramente indicativi (possono essere di più o di meno), sottintendono che il farmaco è stato assunto a dosaggio "efficace". Quale dose è "efficace" per Lei non si può dire a priori. Il dosaggio che, penso, sia stato previsto come efficace, nel Suo caso non è di 10 mg, ma di 20 mg, al quale lo specialista Le ha prescritto di arrivare (altrimenti avrebbe consigliato di fermarsi sui 10 mg). Dunque, le "due settimane" inizierebbero dal momento che inizierà ad assumere 20 mg. Credo che lo psichiatra Le ha fissato l'appuntamento a 1 mese dall'inizio dalle cure anche in considerazione di questi tempi, non prevedendo che ci sia un cambiamento significativo prima.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, quelli iniziali sono di solito transitori e non durano di più di qualche gorno. Nel caso nell quale durino di più (o si sospetta che stiano durando di più), non è una condizione di normalità. Nel Suo caso, anche se non possiamo escludere che siano gli effetti collaterali, ho capito che si stanno in parte diminuendo. Consulterei comunque uno specialista (o il suo sostituto o anche il medico di base).
Può essere opportuno un controllo degli esami ematici di routine, dove sono comprese anche la concentrazione ematica di sodio e la funzione epatica. A volte gli antidepressivi del gruppo al quale appartiene la paroxetina contribuiscono all'abbassamento dei livelli di sodio, mentre il fegato è l'organo principale che metabolizza questi farmaci.
Da tenere presente che la paroxetina (come anche gli altri farmaci dello stesso gruppo) può aumentare la perdita dei liquidi tramite la sudorazione, contribuendo eventualmente al malessere, se non si assume abbastanza acqua. Dall'altra parte, nel caso dei livelli di sodio basso, bere troppa acqua può peggiorare la situazione (perché la normale acqua potabile e la maggior parte delle bevande sono relativamente povere di sodio). Può essere dunque opportuno controllare la sodiemia (ed anche la pressione arteriosa) e chiedere eventualmente al medico di base se è il caso di bere l'acqua con l'aggiunta di sale da cucina.
[#6]
Utente
Perfetto.
Credo che essenzialmente la sua risposta mi abbia chiarito le idee.
Attendero i tempi stringendo i denti nei momenti no.
Deduco che di fatto i sintomi che presento siano quindi per lo piu parte della patologia e gli sbalzi dettati dal non pieno funzionamento del farmaco che sarebbe ancora in fase di latenza e probabilmente ha iniziato a produrre qualche effetto positivo - da cui riduzione di sintomi e benessere a fasi altalenanti - ma ancora non ha un effetto stabile, che si avra all incirca a 2 settimane dal raggiungimento della dose di 20mg prescrittami - cosi posso interpretare da quanto mi dice -
consultero comunque la psichiatra di riferimento, per un chiarimento sui sintomi e provvedero anche a eseguire i controlli - peraltro previsti gia dal momento dell ingresso in pronto soccorso -
Buon Lavoro e Grazie per il contributo
Credo che essenzialmente la sua risposta mi abbia chiarito le idee.
Attendero i tempi stringendo i denti nei momenti no.
Deduco che di fatto i sintomi che presento siano quindi per lo piu parte della patologia e gli sbalzi dettati dal non pieno funzionamento del farmaco che sarebbe ancora in fase di latenza e probabilmente ha iniziato a produrre qualche effetto positivo - da cui riduzione di sintomi e benessere a fasi altalenanti - ma ancora non ha un effetto stabile, che si avra all incirca a 2 settimane dal raggiungimento della dose di 20mg prescrittami - cosi posso interpretare da quanto mi dice -
consultero comunque la psichiatra di riferimento, per un chiarimento sui sintomi e provvedero anche a eseguire i controlli - peraltro previsti gia dal momento dell ingresso in pronto soccorso -
Buon Lavoro e Grazie per il contributo
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 99.9k visite dal 16/09/2011.
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