Fobia sociale e attacchi di panico

buongiorno mi chiamo sabrina,
ho 38 anni e da anni soffro della cosidetta fobia sociale che come un circolo vizioso ma ha limitato nel svolgere e cercare lavori determinati da ben 18 anni. Ora sono disoccupata da 6 mesi e penso che a questa età sarà difficile che trovo lavoro visto che oltretutto mi autolimito. La settimana scorsa ho avuto il mio primo attacco di panico in una sala d'aspetto(ma i giorni successivi mi sono imposta di uscire da sola per non crearmi dipendenza da questo fatto).
Erano mesi che soffrivo di sole vertigine e palpitazioni ma ora sono degenerati con affanno, senso di soffocamento.
Ovviamente ai tempi avevo fatto tutti gli accertamenti del caso ma erano negativi (holter ecg, ecodopler vasi aortici, ecocardiogramma, esame vestibolare, raggi cervicale). ho le extrasistole che mi fanno sentire le palpitazioni!
Da una settimana ho iniziato un'autocura:
tecniche di respirazione
alimentarmi in modo sano
passeggiare
uscire e fare le stesse cose di prima ma con calma
scrivere un diario per capire quando mi sento poco bene
prendo prodotti a base di erbe per sedare ansia
mi sono scritta delle regole di vita da seguire perchè credo le il tutto sia generato da un cattivo rapporto di veduta col il mondo esterno.

domanda: ce la farò secondo lei da sola?
secondo lei dovrei andare da uno psicoterapeuta? grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile utente,

una condizione ad evidenza somatica o psichica che limiti le attività di una persona, per di più da così lungo tempo come nel suo caso, andrebbe inquadrata dal punto di vista diagnostico e se le condizioni lo necessitano affrontata con adeguata terapia; nel suo caso pertanto è necessario come primo atto una visita psichiatrica,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Utente
Utente
Grazie intanto per la risposta.....Inquadrata dal punto di vista diagnostico cosa vuol dire?? che dovrei fare accertamenti sul piano fisico?
Visita Psichiatrica o visita Psicoterapeutica è la stessa cosa?

saluti
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
La visita psichiatrica si fa andando da uno psichiatra, solitamente dopo aver prenotato.

Una "visita" psicoterapeutica in realtà non esiste.

L'inquadramento diagnostico vuole dire che il medico psichiatra che la visiterà deciderà sul trattamento in funzione dei sintomi descritti e deciderà se è il caso di fare alcuni accertamenti qualora abbia il dubbio che vi siano altre patologie.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Utente
Utente
Mi scusi ancora una cosa: se faccio delle sedute con lo psichiatra dove espongo tutto ( poco fiducia in me stessa, paura del giudizio degli altri, complesso di inferiorità nel non essere riuscita a essere come mio papa' , infanzia con genitori separati) al fine pratico dei sintomi psiocosomatici dell'attacco di panico a cosa serve parlarne?
Io le cose che ho dentro le riesco ad analizzare ed inquadrare, cioè so cosa mi tormenta...per cui secondo me serve un'autogestione nei momenti "di panico" incominciando pian piano a rifare le cose di prima, ad esempio: io dopo il primo attacco di panico ho continuato a prendere il bus anche se da fastidio, andare nei mercati affollati, eccc...- per PROVOCARE i sintomi, per capire che i sintomi sono sempre uguali e sedarli mentalmente in qualche modo ad esempio: distraendomi, respirando, leggendo qualcosa ecc...oppure pensando : che se esistono persone cattive e false che lavorano è anche GIUSTO che persone come me , brave, corrette, sincere, oneste, che odiano le ingiustizie abbiano un loro posticino nella vita.
Questo sistema che ho inventato mi è servito in queste settimane per poter "abituarmi" ai sintomi.
Ho fatto anche uno schema su un foglio dove mi impongo delle regole di vita che non ho mai seguito: ad esempio non prendermela troppo, non rimuginare, fare le cose con calma una alla volta...ecc...

che ne dice?
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Andando da uno psichiatra sarà quest ultimo a stabilire il percorso terapeutico che deve seguire per avere un miglioramento sintomatologico.
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