Paura contatto altro sesso
Gentile Dott.
un anno fa ho interrotto la relazione con il mio ex che durava da 10 anni(5 convivenza),perche' non riuscivo a capire la morbosita' della relazione tra di lui e la madre,donna egocentrica perennemente impegnata a dimostrare 1/4 della' sua eta',attaccata al figlio come ad un compagno.
Sono scappata anche perche' spaventata dagli atteggiamenti deviati che lui aveva cominciato a manifestare in ambito sessuale,tramutandoli in routine.
Io,persona forte ed equilibrata,sono esplosa improvvisamente nel mio disagio sviluppando una depressione reattiva.
Lontana da loro,ho conosciuto un ragazzo che inizialmente pensavo potesse darmi tutto l'affetto e le attenzioni di cui parevo improvvisamente affamata.
Forse perche mi era crollato il mondo addosso non ho saputo riconoscere il pericolo.Ho incontrato un soggetto problematico ,ora premuroso ora umiliante e violento.sono rimasta incinta.di lui.Ho scelto l' IGV.Disperata mi sono rivolta al mio medico curante che mi ha inviato presso uno psichiatra della asl il quale mi ha avuto in cura 4 mesi.a poco a poco mi sono ripresa con il suo aiuto e la mia voglia di reagire.Purtroppo quest'ultimo,mio coetaneo,a qualche giorno dalla fine della terapia si e' proposto come amante.Nonostante mi piacesse veramente,l'ho respinto delusa e confusa dal suo atteggiamento.A lui avevo confidato tutta la mia disperazione e le mie paure nonostante l'imbarazzo:non doveva comportarsi cosi' a meno di non avere intenzioni serie.mi sono sentita ancora piu' umiliata.Ci siamo rivisti 2 volte per spiegarci.ha fatto un passo indietro,dicendo continuamente che mi vuole ma che ha un "blocco"e che vuole andare in supervisione.poi 2 mesi fa e' sparito.io mi sento al centro di un esplosione nucleare.sto cercando di farmi forza da sola piu' che posso,di ritrovare me stessa perche' devo farcela a tornare serena ma appena mi viene vicino un uomo e mi tocca accidentalmente salto come una cavalleta e questo(oltre a tutto quello che le ho detto) non e' affatto normale.cosa devo fare? ho bisogno di fare ancora analisi' ma dopo questa esperienza non mi fido piu' di nessuno.Non faccio altro che riflettere su come fare a recuperare il sorriso e so che devo starmene da sola per ritrovare me stessa ma mi domando chi mi vorra',dopo che gli raccontero' tutte queste cose che mi sono accadute.
forse devo tacere e dimenticare...
grazie per avermi dedicato il suo tempo.
un anno fa ho interrotto la relazione con il mio ex che durava da 10 anni(5 convivenza),perche' non riuscivo a capire la morbosita' della relazione tra di lui e la madre,donna egocentrica perennemente impegnata a dimostrare 1/4 della' sua eta',attaccata al figlio come ad un compagno.
Sono scappata anche perche' spaventata dagli atteggiamenti deviati che lui aveva cominciato a manifestare in ambito sessuale,tramutandoli in routine.
Io,persona forte ed equilibrata,sono esplosa improvvisamente nel mio disagio sviluppando una depressione reattiva.
Lontana da loro,ho conosciuto un ragazzo che inizialmente pensavo potesse darmi tutto l'affetto e le attenzioni di cui parevo improvvisamente affamata.
Forse perche mi era crollato il mondo addosso non ho saputo riconoscere il pericolo.Ho incontrato un soggetto problematico ,ora premuroso ora umiliante e violento.sono rimasta incinta.di lui.Ho scelto l' IGV.Disperata mi sono rivolta al mio medico curante che mi ha inviato presso uno psichiatra della asl il quale mi ha avuto in cura 4 mesi.a poco a poco mi sono ripresa con il suo aiuto e la mia voglia di reagire.Purtroppo quest'ultimo,mio coetaneo,a qualche giorno dalla fine della terapia si e' proposto come amante.Nonostante mi piacesse veramente,l'ho respinto delusa e confusa dal suo atteggiamento.A lui avevo confidato tutta la mia disperazione e le mie paure nonostante l'imbarazzo:non doveva comportarsi cosi' a meno di non avere intenzioni serie.mi sono sentita ancora piu' umiliata.Ci siamo rivisti 2 volte per spiegarci.ha fatto un passo indietro,dicendo continuamente che mi vuole ma che ha un "blocco"e che vuole andare in supervisione.poi 2 mesi fa e' sparito.io mi sento al centro di un esplosione nucleare.sto cercando di farmi forza da sola piu' che posso,di ritrovare me stessa perche' devo farcela a tornare serena ma appena mi viene vicino un uomo e mi tocca accidentalmente salto come una cavalleta e questo(oltre a tutto quello che le ho detto) non e' affatto normale.cosa devo fare? ho bisogno di fare ancora analisi' ma dopo questa esperienza non mi fido piu' di nessuno.Non faccio altro che riflettere su come fare a recuperare il sorriso e so che devo starmene da sola per ritrovare me stessa ma mi domando chi mi vorra',dopo che gli raccontero' tutte queste cose che mi sono accadute.
forse devo tacere e dimenticare...
grazie per avermi dedicato il suo tempo.
[#1]
Gentile utente,
ho letto il lo scritto da Lei.
Il trovare uno psicoterapeuta di cui si possa fidare è importante. Questa ricerca può essere di per sé una strada da percorrere, ancora prima della psicoterapia vera e propria. Anche "stare da sola per ritrovare sé stessa" può essere d'aiuto, può essere una parte di questo tragitto. Se, secondo il Suo intuito, è la cosa migliore al momento, sarà da fidarsi del Suo intuito. Già.. se si fida di sé stessa, è un passo avanti !
Lei anche scrive: "mi domando chi mi vorra',dopo che gli raccontero' tutte queste cose che mi sono accadute".
Penso invece, viste le Sue esperienze, che sia meglio se la prima persona alla quale si sentirà di raccontarle non fosse quella che La "vorrà", ma quella che saprà mantenere la Sua fiducia.
ho letto il lo scritto da Lei.
Il trovare uno psicoterapeuta di cui si possa fidare è importante. Questa ricerca può essere di per sé una strada da percorrere, ancora prima della psicoterapia vera e propria. Anche "stare da sola per ritrovare sé stessa" può essere d'aiuto, può essere una parte di questo tragitto. Se, secondo il Suo intuito, è la cosa migliore al momento, sarà da fidarsi del Suo intuito. Già.. se si fida di sé stessa, è un passo avanti !
Lei anche scrive: "mi domando chi mi vorra',dopo che gli raccontero' tutte queste cose che mi sono accadute".
Penso invece, viste le Sue esperienze, che sia meglio se la prima persona alla quale si sentirà di raccontarle non fosse quella che La "vorrà", ma quella che saprà mantenere la Sua fiducia.
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 14/09/2011.
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