Ansia-depressione
Buonasera, ho 28 anni e qualche mese fa ho fatto una visita cardiologica dopo varie visite di altro genere e esami del sangue compresi di tiroide e controlli generici,i sintomi erano (esono) stanchezza, affaticamento, tremore, non riesco a scolgere attività fisica, giramenti di testa, e chi più ne ha e più ne metta. Il cardiologo (un dottore di cui mi fido tanto) mi ha detto che era tutto a posto e mi ha consigliato una terapia psicoterapeutica e mi sono fatta dare il numero di uno psicologo dopo averne provare diverse. Dopo qualche seduta avendo appurato che da sola non potevo farcela il mio psicologo si è messo in contatto col cardiologo dicendogli che avevo una forte ansia che andava aiutata e il cardiologo ha cominciato a seguirmi nella terapia dello xanax aumentato molto gradualmente ora sono arrivata a 10 gocce alla mattina e 10 alla sera, il cardiologo (che vorrei precisare vedo 1 volta ogni 2 settimane ma non lo pago) sostiene che al momento non siamo arrivate alle dosi di xanax opportune per avere risultati efficaci e che al momento non cè bisogno di ricorrere allo psichiatra, solo che lo psicologo ha riscontrato un problema di ansia e depressione molto grave, lo psicologo dice di aspettare di vedere come va con lo xanax e se non va meglio e il cardiologo non aggiunge nessuna cura allora di rivolgermi a uno psichiatra, il fatto è che il cardiologo mi ha anche dato una pastiglia di bisoprololo da prendere una volta al giorno, la dose minima, per la tachicardia, e quindi non vorrei ritrovarmi a prendere 3000 medicine al giorno, in più prendo anche la pillola anticoncezionale e non posso smetterla per problema di cisti alle ovaie, sono confusa non so quale strada seguire e se questa sia quella giusta, inoltre il mio provlema di ansia e depressione è anche una conseguenza di anni di problemi alimentari, in cui mangiavo poco e quindi mi chiedo se magari questi anni non mi abbiano davvero causato un problema fisico che però non è stato trovato. Sono confusa...e allo stesso tempo sto male perchè data la depressione non riesco a svolgere le attività piu semplici della giornata. Rimango in attesa di risposta. Grazie
[#1]
Gentile utente,
non aspetterei tanto e mi rivolgerei ad uno psichiatra. Né lo Xanax (nome chimico: alprazolam), né il bisoprololo sono le medicine che possono cambiare il decorso di un disturbo depressivo (se è questa l'ipotesi dello psicologo). La cosa giusta sarebbe fare la visita psichiatrica soprattutto per appurare questa ipotesi diagnostica (e dunque per ricevere le prescrizioni più opportune del caso).
Per quanto sono riuscito a capire, Lei si fida molto del Suo cardiologo, e probabilmente è stato questo il motivo perche attualmente lui Le sta facendo "da psichiatra", ma non è l'approccio corretto. Se Lei è cosciente della problematica e se è d'accordo di fare una visita psichiatrica, non c''è da perdere l'altro tempo.
Che cosa intende per problemi allimentari? Per quale motivo mangiava poco? (sarà importante parlarne con lo psichiatra).
Vorrei capire come è capitato che il cardiologo è il medico della Sua maggiore fiducia? Ha avuto in passato problemi cardiologici o sospetti di tali problemi?
Infine, mi sembra opportuno un controllo dal ginecologo ed il pparere di lui (alcune malattie ginecologiche non sono così facilmente riconoscibili agli esami di routine). Le "cisti ovariche" (intende "l'ovaio policistico"?) può essere una malattia con manifestazioni che riguardono anche gli altri distretti dell'organismo.
non aspetterei tanto e mi rivolgerei ad uno psichiatra. Né lo Xanax (nome chimico: alprazolam), né il bisoprololo sono le medicine che possono cambiare il decorso di un disturbo depressivo (se è questa l'ipotesi dello psicologo). La cosa giusta sarebbe fare la visita psichiatrica soprattutto per appurare questa ipotesi diagnostica (e dunque per ricevere le prescrizioni più opportune del caso).
Per quanto sono riuscito a capire, Lei si fida molto del Suo cardiologo, e probabilmente è stato questo il motivo perche attualmente lui Le sta facendo "da psichiatra", ma non è l'approccio corretto. Se Lei è cosciente della problematica e se è d'accordo di fare una visita psichiatrica, non c''è da perdere l'altro tempo.
Che cosa intende per problemi allimentari? Per quale motivo mangiava poco? (sarà importante parlarne con lo psichiatra).
Vorrei capire come è capitato che il cardiologo è il medico della Sua maggiore fiducia? Ha avuto in passato problemi cardiologici o sospetti di tali problemi?
Infine, mi sembra opportuno un controllo dal ginecologo ed il pparere di lui (alcune malattie ginecologiche non sono così facilmente riconoscibili agli esami di routine). Le "cisti ovariche" (intende "l'ovaio policistico"?) può essere una malattia con manifestazioni che riguardono anche gli altri distretti dell'organismo.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la risposta, il mio cardiologo ha curato mia nonna per almeno 35 anni che abita in sicilia e non potendo piu viaggiare ora è seguita da un'altro cardiologo (io sono di Milano), purtroppo questa è stata una grossa fetta della mia vita e fin da piccola ho assorbito l'ansia di questa situazione aumentando la mia ipocondria etc.,la paura dei dottori, degli esami, e delle medicine, la prima visita dal cardiologo l'ho fatta quando mi sono accorta che mi stavo bloccando e ho avuto paura di avere una malattia molto grave soprattuto riguardo al cuore che è la mia "fissa" principale, inoltre ho molta paura che le medicine possano fare male al cuore e ho molta paura di assumerle, questo mi porta a spaventarmi ancora di più quando le prendo, faccio molta fatica ad accettarle, questo dovuto anche allo svenimento dopo un'antibiotico di una mia bisnonna, purtroppo sempre davanti ai miei occhi ed ero piccola, e non ho saputo sviluppare l'aggressività giusta per affrontare tutte queste situazioni. Quindi per questo mi sono affidata a lui inizialmente anche se adesso comincio ad essere confusa, perchè non capisco se lui preferisce provare ad evitare cure ulteriori di uno psichiatra che potrebbero essere pesanti e vuole vedere se ce la faccio solo con lo xanax oppure se semplicemente non è più appropriato il suo intervento. Inizialmente mi ha dato solo bisoprololo chiarendomi che agiva solo sulle tachicardie, e poi appurando con lo psicologo un'ansia molto forte in accordo con lui mi ha introdotto lo xanax partendo da 5 gocce mattino e sera e arrivando solo ieri al dosaggio di 10 gocce, quindi penso ancora minimo. Lui dice di aspettare di vedere l'effetto del dosaggio giusto dello xanax prima di indirizzarmi allo psichiatra, ma io ovviamente sto facendo anche le mie valutazioni da sola, avrei preferito che fosse lui a indirizzarmi dallo psichiatra cosi da poter rimanere in contatto anche con lui, e quindi sono in difficoltà, e anche lo psicologo cerca di aiutarmi in questa decisione, sto prendendo comunque in considerazione l'ipotesi di fare almeno un uncontro da uno psichiatra per vedere se riesco a chiarirmi tutti questi dubbi.
Per quanto riguarda i disturbi alimentare parlo di anoressia in quanto dall'eta di 18-19 anni circa ho cominciato a mangiare sempre meno (senza provocarmi vomito), questo mi ha portato a torturarmi fisicamente e psicologicamente fino appunto qualche mese fa, quando poi ho cominciato a rendermi conto di non riuscire piu ad andare avanti e ho ripreso a mangiare ma non è servito a niente perchè a quanto pare è venuta sempre più fuori l'ansia e la depressione.
La genecologa mi aveva diagnosticato una ciste che nel gior di 3 scatole di pillola si è sciolta ma non la posso smettere perchè le mie ovaie tendono a produrle e quindi devo tenerle a riposo e ogni sei mesi circa faccio la visita, inoltre un pap test era risultato positivo all hpv ma nei controlli dopo è risultato negativo, e la genecologa mi ha detto continuare a fare i controlli ogni 6 mesi x sicurezza l'ultima l'ho fatta a maggio e a breve riprendo un nuovo appuntamento, ma anche questa situazione mi ha causato molto stress. Inoltre ho dovuto fare diversi intrventi di impiantologia ai denti e prendere un sacco di antibiotici, questo ha aumentato piu velocemente ancora il tutto. Non so se pensare che dietro possa esserci un reale problema fisico che ancora non è stato scoperto, ancora non ne sono del tutto convinta, anche se gli esami li ho fatti. Forse lo psichiatra oltre allo psicologo è davvero la persona più adatta con cui posso parlare di tutte queste cose. Sono veramente confusa anche perchè ho paura di passare da un dottore all'altro dall'oggi al domani, visto le cure iniziate.
Per quanto riguarda i disturbi alimentare parlo di anoressia in quanto dall'eta di 18-19 anni circa ho cominciato a mangiare sempre meno (senza provocarmi vomito), questo mi ha portato a torturarmi fisicamente e psicologicamente fino appunto qualche mese fa, quando poi ho cominciato a rendermi conto di non riuscire piu ad andare avanti e ho ripreso a mangiare ma non è servito a niente perchè a quanto pare è venuta sempre più fuori l'ansia e la depressione.
La genecologa mi aveva diagnosticato una ciste che nel gior di 3 scatole di pillola si è sciolta ma non la posso smettere perchè le mie ovaie tendono a produrle e quindi devo tenerle a riposo e ogni sei mesi circa faccio la visita, inoltre un pap test era risultato positivo all hpv ma nei controlli dopo è risultato negativo, e la genecologa mi ha detto continuare a fare i controlli ogni 6 mesi x sicurezza l'ultima l'ho fatta a maggio e a breve riprendo un nuovo appuntamento, ma anche questa situazione mi ha causato molto stress. Inoltre ho dovuto fare diversi intrventi di impiantologia ai denti e prendere un sacco di antibiotici, questo ha aumentato piu velocemente ancora il tutto. Non so se pensare che dietro possa esserci un reale problema fisico che ancora non è stato scoperto, ancora non ne sono del tutto convinta, anche se gli esami li ho fatti. Forse lo psichiatra oltre allo psicologo è davvero la persona più adatta con cui posso parlare di tutte queste cose. Sono veramente confusa anche perchè ho paura di passare da un dottore all'altro dall'oggi al domani, visto le cure iniziate.
[#3]
Gentile utente,
leggendo la Sua storia, mi si rinforza l'idea che l'intervento di uno psichiatra ci voleva già da tempo. Potrebbe essere indicato rivolgersi ad uno psichiatra che si occupa in particolare dei disturbi di alimentazione o ad un centro specializzato in tali disturbi (che a volte esistono presso le Cliniche Universitari, ma non solo).
<<..provare ad evitare cure ulteriori di uno psichiatra che potrebbero essere pesanti..>>
mi permetto di dire che è un preconcetto; ad ogni persona spettano le sue cure; perché nel caso Suo dovrebbero essere pesanti? forse pesante è la malattia.. o la parola "psichiatra"..
<<..ho paura di passare da un dottore all'altro dall'oggi al domani, visto le cure iniziate..>>
non lo vedrei come il "passare da un dottore all'altro"; oggi uno specialista non si può aggiudicare tutta la medicina, e serve la collaborazione fra gli specialisti diversi.
Le cure psicofarmacologiche (lo xanax; nome chimico: alprazolam) che ha iniziato dal cardiologo possono essere proseguite (e ottimizzate) da uno psichiatra, mentre per quanto riguarda il bisoprololo, bisogna chiarire con il cardiologo se la prescrizione ha avuto indicazioni cardiologiche, e in questo ultimo caso rimarrei in contatto con lui per quanto riguarda gli aspetti cardiologici.
In ogni modo, però, bisogna chiarire con il cardiologo se Lei ha una malattia cardiologica o no. L'approccio alle persone affette da tratti ipocondriaci può iniziare dagli specialisti diversi (e non si ha tutti i torti, perché almeno qualcuno prende cura della persona, costituisce un punto di riferimento e di sicurezza), tuttavia, se si rimane in questa fase, è un indice di malattia (psichica) e di non riconoscimento di essa.
un saluto,
leggendo la Sua storia, mi si rinforza l'idea che l'intervento di uno psichiatra ci voleva già da tempo. Potrebbe essere indicato rivolgersi ad uno psichiatra che si occupa in particolare dei disturbi di alimentazione o ad un centro specializzato in tali disturbi (che a volte esistono presso le Cliniche Universitari, ma non solo).
<<..provare ad evitare cure ulteriori di uno psichiatra che potrebbero essere pesanti..>>
mi permetto di dire che è un preconcetto; ad ogni persona spettano le sue cure; perché nel caso Suo dovrebbero essere pesanti? forse pesante è la malattia.. o la parola "psichiatra"..
<<..ho paura di passare da un dottore all'altro dall'oggi al domani, visto le cure iniziate..>>
non lo vedrei come il "passare da un dottore all'altro"; oggi uno specialista non si può aggiudicare tutta la medicina, e serve la collaborazione fra gli specialisti diversi.
Le cure psicofarmacologiche (lo xanax; nome chimico: alprazolam) che ha iniziato dal cardiologo possono essere proseguite (e ottimizzate) da uno psichiatra, mentre per quanto riguarda il bisoprololo, bisogna chiarire con il cardiologo se la prescrizione ha avuto indicazioni cardiologiche, e in questo ultimo caso rimarrei in contatto con lui per quanto riguarda gli aspetti cardiologici.
In ogni modo, però, bisogna chiarire con il cardiologo se Lei ha una malattia cardiologica o no. L'approccio alle persone affette da tratti ipocondriaci può iniziare dagli specialisti diversi (e non si ha tutti i torti, perché almeno qualcuno prende cura della persona, costituisce un punto di riferimento e di sicurezza), tuttavia, se si rimane in questa fase, è un indice di malattia (psichica) e di non riconoscimento di essa.
un saluto,
[#4]
Utente
Grazie di tutto,
mercoledi vedrò lo psicologo, a questo punto penso di essere vicina alla decisione di prendere un'appuntamento con uno psichiatra, il mio psicologo mi ha consigliato di vedere come va il dosaggio dello xanax ma propende anche lui per lo psichiatra, anche perchè la sua diagnosi parla chiaro.
Pensa che è troppo tardi per guarire dalla mia situazione?
inoltre, ritiene opportuno che continui la psicoterapia?
mercoledi vedrò lo psicologo, a questo punto penso di essere vicina alla decisione di prendere un'appuntamento con uno psichiatra, il mio psicologo mi ha consigliato di vedere come va il dosaggio dello xanax ma propende anche lui per lo psichiatra, anche perchè la sua diagnosi parla chiaro.
Pensa che è troppo tardi per guarire dalla mia situazione?
inoltre, ritiene opportuno che continui la psicoterapia?
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<<..Pensa che è troppo tardi per guarire dalla mia situazione?..>>
Penso che non è tardi, ma la decisione va presa.
<<..inoltre, ritiene opportuno che continui la psicoterapia?..>>
Si tratta di una valutazione che non si può fare via internet e che spetta allo psichiatra al quale si rivolgerà (e al quale magari chiederà di confrontarsi con lo psicologo, anche telefonicamente).
Penso che non è tardi, ma la decisione va presa.
<<..inoltre, ritiene opportuno che continui la psicoterapia?..>>
Si tratta di una valutazione che non si può fare via internet e che spetta allo psichiatra al quale si rivolgerà (e al quale magari chiederà di confrontarsi con lo psicologo, anche telefonicamente).
[#6]
Utente
Certo, ha ragione, il mio psicologo mi ha lasciato il numero di telefono da dare allo psichiatra o a chi comunque mi avrebbe seguito nell'eventuale terapia, rendendosi disponibile a qulsiasi chiarimento o collaborazione ma mi ha precisato che sarebbe meglio che conitnui la psicoterapia per lavorare sugli aspetti psicologici legati soprattutto all'autostima, ma mi rendo conto che il mio cardiologo per quanto sia un bravissimo dottore, e per quanto voglia provare a essere determinato ad aiutarmi, non può bastare, allora spero che la prima visita di uno psichiatra concordata insieme allo psicologo possa chiarirmi i miei dubbi, quello che voglio è solo trovare il percorso giusto per me, e spero di trovarlo, perchè non riesco più a svolgere la mia vita di tutti i giorni e in questo momento non potrei nemmeno accettare un lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.3k visite dal 09/09/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.