I farmaci che assumo sono tegretol
dal 2000 soffro del disturbo bipolare. risolvevo il problema con dei farmaci ma a seconda del mio vissuto avevo delle ricadute. ne sto vivendo una in questo periodo. i farmaci che assumo sono tegretol da 400 mg, anafranil da 75 mg, cymbalta da 60 mg , samir in flebo. vorrei sapere se c'è una cura che eviti continue ricadute. grazie
[#1]
Gentile utente,
la cura che mira ad attenuare la frequenza e l'intensità delle ricadute nel Disturbo Bipolare deve comprendere uno stabilizzatore di umore. Lei ne assume uno: il Tegretol (nome chimico: carbamazepina). Da quanto tempo lo assume? Da quando lo assume ha notato i miglioramenti?
Cosa intende scrivendo "..a secondo dei miei vissuti.." ?
la cura che mira ad attenuare la frequenza e l'intensità delle ricadute nel Disturbo Bipolare deve comprendere uno stabilizzatore di umore. Lei ne assume uno: il Tegretol (nome chimico: carbamazepina). Da quanto tempo lo assume? Da quando lo assume ha notato i miglioramenti?
Cosa intende scrivendo "..a secondo dei miei vissuti.." ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#3]
Gentile utente,
porrei, come un obbiettivo più realistico, non l'eleminazione totale ma l'attenuazione delle ricadute. Con il Tegretol ha avuto una ricaduta in due anni e mezzo (nella fase depressiva o nella fase maniacale?); prima di assumere il Tegretol con quale frequenza ha avuto le ricadute?
E' anche importante notare che le reazioni emotive in seguito agli eventi negativi della vita, soprattutto se si tratta delle reazioni depressive, non necessariamente sono le ricadute del Disturbo Bipolare. Dunque, può essere opportuno rivalutare la diagnosi, considerando anche l'eventualità, ad esempio, di un assetto di carattere che è sensibile agli eventi negativi.
porrei, come un obbiettivo più realistico, non l'eleminazione totale ma l'attenuazione delle ricadute. Con il Tegretol ha avuto una ricaduta in due anni e mezzo (nella fase depressiva o nella fase maniacale?); prima di assumere il Tegretol con quale frequenza ha avuto le ricadute?
E' anche importante notare che le reazioni emotive in seguito agli eventi negativi della vita, soprattutto se si tratta delle reazioni depressive, non necessariamente sono le ricadute del Disturbo Bipolare. Dunque, può essere opportuno rivalutare la diagnosi, considerando anche l'eventualità, ad esempio, di un assetto di carattere che è sensibile agli eventi negativi.
[#4]
Ex utente
innanzitutto grazie per la sua attenzione. A proposito del tegretol mi sono confusa. Cerco di raccontarle bene la mia storia dall'inizio. Nel 2000 comincio a soffrire di questo male e consulto diversi neurologi ma nessuno sembra capire bene di cosa soffrissi. Dopo circa tre anni i miei mi portano da una equipe a Bari e lì mi danno il tegretol per la prima volta: una compressa e mezza al giorno. Per 5 ann anni sono stata bene, dopo di che ho vissuto una fase depressiva molto grave e non fiuscivo a venirne fuori. Curandomi sono stata meglio e intatnto cambiai neurologo, con quello che adesse mi segue. Pian piano il dott. mi diminuì il tegretol a 1 compressa ad dì. Per due anni e mezzo sono stata abvbastanza bene. da circa un anno diciamo che ero in bilico tra normalità e fase maniacale nel senso che assumevo comportamenti tipici di quella fase ma riuscivo a controllarli.Pian piano sono ricrollata nella fase depressiva in cui sono tutt'ora. Sono quì a chiedermi perchè!
[#5]
Ammettendo la diagnosi del Disturbo Bipolare, con i limiti del parere espresso via internet, e visto che per ben 5 anni è rimasta nello stato di compenso con il Tegretol (a che dosaggio?), è possibile che l'instabilità degli ultimi anni sia la conseguenza della variazione della dose del Tegretol verso il basso. Potrei consigliare di cercare col Suo specialista la dose ottimale di Tegretol (nome chimico: carbamazepina). Vista la buona esperienza precedente, non è detto che sia un farmaco inefficace per Lei.
Da considerare anche che nel Disturbo Bipolare bisogna essere attenti all'uso dei farmaci antidepressivi. Nella fase depressiva le dosi degli antidepressivi che assume attualmente potrebbero essere addirittura troppo blandi (però spetta al Suo specialista di valutarlo), ma a lungo termine, in questo disturbo, gli antidepressivi sono capaci di essere un fattore che destabilizza l'umore.
Diversa sarebbe la situazione, se si trattasse, come scrivevo prima, di un assetto di carattere suscettibile agli eventi negativi. Mi riferisco ad un eventuale "Disturbo di Personalità tipo Borderline" che spesso si manifesta con fluttuazioni di umore in reazione agli eventi (!). In tal caso il discorso è completamente diverso, ed i ruoli degli stabilizzatori e degli antidepressivi sono diversi da quelli che ho scritto prima.
Con tutto il rispetto verso i neurologi, i disturbi psichici sono di competenza degli specialisti in psichiatria, per cui Le consiglierei di rivolgersi ad uno psichiatra: soprattutto per la rivalutazione (o per la riconferma) della Sua diagnosi e per le cure.
Da considerare anche che nel Disturbo Bipolare bisogna essere attenti all'uso dei farmaci antidepressivi. Nella fase depressiva le dosi degli antidepressivi che assume attualmente potrebbero essere addirittura troppo blandi (però spetta al Suo specialista di valutarlo), ma a lungo termine, in questo disturbo, gli antidepressivi sono capaci di essere un fattore che destabilizza l'umore.
Diversa sarebbe la situazione, se si trattasse, come scrivevo prima, di un assetto di carattere suscettibile agli eventi negativi. Mi riferisco ad un eventuale "Disturbo di Personalità tipo Borderline" che spesso si manifesta con fluttuazioni di umore in reazione agli eventi (!). In tal caso il discorso è completamente diverso, ed i ruoli degli stabilizzatori e degli antidepressivi sono diversi da quelli che ho scritto prima.
Con tutto il rispetto verso i neurologi, i disturbi psichici sono di competenza degli specialisti in psichiatria, per cui Le consiglierei di rivolgersi ad uno psichiatra: soprattutto per la rivalutazione (o per la riconferma) della Sua diagnosi e per le cure.
[#6]
Gentile utente,
in accordo con il collega le suggerisco di fare una valutazione diagnostica e terapeutica presso uno psichiatra, considerando anche l'ipotesi di associare un sostegno psico-educazionale al disturbo.
in accordo con il collega le suggerisco di fare una valutazione diagnostica e terapeutica presso uno psichiatra, considerando anche l'ipotesi di associare un sostegno psico-educazionale al disturbo.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.1k visite dal 05/09/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.