Mix letale
Salve gentili medici. Avrei bisogno di un vosto parere.
Il mio fidanzato è stato diagnosticato 10 anni fa bipolare I e con disturbo di personalità borderline.
Nel corso degli anni varie cure e momenti anche prolungati di benessere. Dopo due anni con una cura che lo ha letteralmente salvato, viene cambiata, togliendo di colpo il Prozac (pietra miliare della cura da sempre), neutralizzando così la sua efficacia, buttandolo in una fase depressiva da cui non riesce ad uscire da ben 14 mesi.
Dopo aver cambiato ben 4 specialisti e decine di farmaci, siamo approdati da un grande luminare che lo ha riempito di farmaci, che secondo noi non fanno altro che interagire tra loro e, oltre a non dare il risultato sperato, non fanno altro che accrescere il suo malessere. Inoltre avendo anche altre patologie (collegate all'intossicamento da farmaci), arriva a prendere 22 pillole al giorno. Vi elenco sotto i farmaci.
MATTINO
EFEXOR 75 mg
Carbolithium 300 mg
TRIPTOZOL 25 mg
Nimotop 30 mg.
Pantorc 20 mg (gastroprotettore)
Lamictal 25 mg
Deursil 300 mg (fegato)
Supradyn
PRANZO
Nicetile 500 mg
Deursil 300 mg
TRIPTZOL 25 mg.
Lamictal 25mg
Debridat 150 mg (colon)
SERA
Melatonina
Carbolithium 450 mg
Tavor oro 2,5 mg.
Singulair 10 mg.
TRIPTOZOL 25 mg
Deursil 300 mg
Nimotop 30 mg.
Pantorc 20 mg
Mi sono rivolta a voi perchè questo specialista continua ad insistere con questa cura che fa da due mesi ormai, nonostante sia palese che non faccia effetto, anzi...due antidepressivi che non danno nessun beneficio, ben tre stabilizzanti che non fanno altro che stabilizzare un umore depresso...mi chiedo se non sia il caso di virare verso una cura più semplice e mirata e che sopratutto non intossichi un organismo già provato e debole.
Vi ringrazio per la cortesia.
Attendo impaziente un vostro parere.
Il mio fidanzato è stato diagnosticato 10 anni fa bipolare I e con disturbo di personalità borderline.
Nel corso degli anni varie cure e momenti anche prolungati di benessere. Dopo due anni con una cura che lo ha letteralmente salvato, viene cambiata, togliendo di colpo il Prozac (pietra miliare della cura da sempre), neutralizzando così la sua efficacia, buttandolo in una fase depressiva da cui non riesce ad uscire da ben 14 mesi.
Dopo aver cambiato ben 4 specialisti e decine di farmaci, siamo approdati da un grande luminare che lo ha riempito di farmaci, che secondo noi non fanno altro che interagire tra loro e, oltre a non dare il risultato sperato, non fanno altro che accrescere il suo malessere. Inoltre avendo anche altre patologie (collegate all'intossicamento da farmaci), arriva a prendere 22 pillole al giorno. Vi elenco sotto i farmaci.
MATTINO
EFEXOR 75 mg
Carbolithium 300 mg
TRIPTOZOL 25 mg
Nimotop 30 mg.
Pantorc 20 mg (gastroprotettore)
Lamictal 25 mg
Deursil 300 mg (fegato)
Supradyn
PRANZO
Nicetile 500 mg
Deursil 300 mg
TRIPTZOL 25 mg.
Lamictal 25mg
Debridat 150 mg (colon)
SERA
Melatonina
Carbolithium 450 mg
Tavor oro 2,5 mg.
Singulair 10 mg.
TRIPTOZOL 25 mg
Deursil 300 mg
Nimotop 30 mg.
Pantorc 20 mg
Mi sono rivolta a voi perchè questo specialista continua ad insistere con questa cura che fa da due mesi ormai, nonostante sia palese che non faccia effetto, anzi...due antidepressivi che non danno nessun beneficio, ben tre stabilizzanti che non fanno altro che stabilizzare un umore depresso...mi chiedo se non sia il caso di virare verso una cura più semplice e mirata e che sopratutto non intossichi un organismo già provato e debole.
Vi ringrazio per la cortesia.
Attendo impaziente un vostro parere.
[#1]
Gentile utente,
in effetti, dopo due mesi di terapie antidepressive senza risultato sono legittimi i dubbi rispetto all'efficacia, e forse c'è lo spazio per la semplificazione e per l'ottimizzazione della cura in toto. Tuttavia non può Lei, non essendo specialista, ne noi, via internet, valutare le condizioni effettive del Suo fidanzato rispetto a prima, e dunque l'efficacia delle cure. Il vostro diritto è di scegliere liberamente lo specialista che possa visitare e seguire il Suo fidanzato. Non escludo, viste le comorbilità fisiche, la complessità delle cure, ed il rischio dei cambiamenti ripentini, che possa essere prudente un ricovero (questa eventualità deve valutare uno specialista in occasione della visita).
Perché è stato sospeso il Prozac (fluoxetina) ?
Il Suo fidanzato è al corrente e consenziente rispetto alla Sua richiesta di consulto da noi ? (per motivi etici e di privacy, benché qui non si tratta di una visita).
in effetti, dopo due mesi di terapie antidepressive senza risultato sono legittimi i dubbi rispetto all'efficacia, e forse c'è lo spazio per la semplificazione e per l'ottimizzazione della cura in toto. Tuttavia non può Lei, non essendo specialista, ne noi, via internet, valutare le condizioni effettive del Suo fidanzato rispetto a prima, e dunque l'efficacia delle cure. Il vostro diritto è di scegliere liberamente lo specialista che possa visitare e seguire il Suo fidanzato. Non escludo, viste le comorbilità fisiche, la complessità delle cure, ed il rischio dei cambiamenti ripentini, che possa essere prudente un ricovero (questa eventualità deve valutare uno specialista in occasione della visita).
Perché è stato sospeso il Prozac (fluoxetina) ?
Il Suo fidanzato è al corrente e consenziente rispetto alla Sua richiesta di consulto da noi ? (per motivi etici e di privacy, benché qui non si tratta di una visita).
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Grazie innanzi tutto per la risposta.
Le condizioni del mio fidanzato sono chiare...rispetto a prima sta molto peggio. Sono due mesi, da quando appunto ha cominciato questa nuova terapia, che sta tutto il giorno a letto, al buio, senza voglia di far nulla e i pensieri di morte sono sempre più frequenti. E' parecchio peggiorato.
Ha già effettuato un ricovero, che non ha fatto altro che devastarlo, tornato a casa è rimasto in una situazione vegetativa per parecchio tempo.
Il Prozac è stato sospeso di colpo in un momento di benessere perchè ritenuto inutile...è stato reinserito 15 giorni dopo, perchè è subito crollato tutto, ma aveva perso la sua efficacia.
Si, abbiamo deciso di comune accordo di rivolgerci a voi. Ma lui per il momento non ha voglia di far nulla e per questo sono stata io a scrivere.
Le condizioni del mio fidanzato sono chiare...rispetto a prima sta molto peggio. Sono due mesi, da quando appunto ha cominciato questa nuova terapia, che sta tutto il giorno a letto, al buio, senza voglia di far nulla e i pensieri di morte sono sempre più frequenti. E' parecchio peggiorato.
Ha già effettuato un ricovero, che non ha fatto altro che devastarlo, tornato a casa è rimasto in una situazione vegetativa per parecchio tempo.
Il Prozac è stato sospeso di colpo in un momento di benessere perchè ritenuto inutile...è stato reinserito 15 giorni dopo, perchè è subito crollato tutto, ma aveva perso la sua efficacia.
Si, abbiamo deciso di comune accordo di rivolgerci a voi. Ma lui per il momento non ha voglia di far nulla e per questo sono stata io a scrivere.
[#3]
E' un po' particolare la motivazione alla sospensione di Prozac (fluoxetina) "in un momento di benessere perchè ritenuto inutile..." Non è coerente con la logica delle terapie psicofarmacologiche. Invece segue la logica caratteristica del Disturbo Bipolare. La sospensione è stata decisa da uno specialista?
Dopo la sospensione anzitempo di un farmaco antidepressivo è vero che l'organismo può essere meno responsivo ad esso e la fase depressiva che si sviluppa può essere più resistente alle cure antidepressive in generale. Tuttavia, la maggiore resistenza alle cure può non essere assoluta, ma esprimersi nei tempi di latenza d'effetto più lunghi o nella necessità delle dosi maggiori dello stesso farmaco. Il Prozac (fluoxetina), inoltre, può avere i tempi di latenza d'effetto più lunghi rispetto agli altri antidepressivi. Dopo quanto tempo dal momento di reinserimento del farmaco è stato concluso che ha "perso la sua efficacia" ?
Secondo me, sarebbe comunque opportuno, prima di scegliere eventualmente un altro specialista, chiedere al vostro psichiatra attuale di spiegarvi perché insiste con la terapia in atto (un motivo deve esserci).
Dopo la sospensione anzitempo di un farmaco antidepressivo è vero che l'organismo può essere meno responsivo ad esso e la fase depressiva che si sviluppa può essere più resistente alle cure antidepressive in generale. Tuttavia, la maggiore resistenza alle cure può non essere assoluta, ma esprimersi nei tempi di latenza d'effetto più lunghi o nella necessità delle dosi maggiori dello stesso farmaco. Il Prozac (fluoxetina), inoltre, può avere i tempi di latenza d'effetto più lunghi rispetto agli altri antidepressivi. Dopo quanto tempo dal momento di reinserimento del farmaco è stato concluso che ha "perso la sua efficacia" ?
Secondo me, sarebbe comunque opportuno, prima di scegliere eventualmente un altro specialista, chiedere al vostro psichiatra attuale di spiegarvi perché insiste con la terapia in atto (un motivo deve esserci).
[#4]
Utente
Si, certo. La sospensione è stata decisa dallo specialista. Per la prima volta in 10 anni, ha sospeso da un giorno all'altro questo farmaco ritenuto pericoloso, perchè temeva la situazione virasse in una fase maniacale. E invece è successo proprio l'opposto.
Successivamente il dosaggio del Prozac è stato aumentato, fino a raddoppiarlo, ma senza nessun effetto, anzi aumentando la sensazione di sofferenza.
E' stato reintrodotto a luglio 2010 e sospeso definitivamente ad aprile 2011. Un lasso di tempo abbastanza ampio direi per valutarne l'efficacia, o mi sbaglio?
Insiste poichè è convinto che la terapia sia quella giusta, a detta sua è solo questione di tempo.
Inoltre lo specialista ha esposto l'assoluta necessità di visitare personalmente il mio fidanzato, il quale essendo a letto da più di due mesi ormai, non è in grado di affrontare un viaggio di 1500 km, riesce a stento ad arrivare al bagno. Quindi siamo costretti a cambiare tutto e per l'ennesima volta ricominciare da capo.
Successivamente il dosaggio del Prozac è stato aumentato, fino a raddoppiarlo, ma senza nessun effetto, anzi aumentando la sensazione di sofferenza.
E' stato reintrodotto a luglio 2010 e sospeso definitivamente ad aprile 2011. Un lasso di tempo abbastanza ampio direi per valutarne l'efficacia, o mi sbaglio?
Insiste poichè è convinto che la terapia sia quella giusta, a detta sua è solo questione di tempo.
Inoltre lo specialista ha esposto l'assoluta necessità di visitare personalmente il mio fidanzato, il quale essendo a letto da più di due mesi ormai, non è in grado di affrontare un viaggio di 1500 km, riesce a stento ad arrivare al bagno. Quindi siamo costretti a cambiare tutto e per l'ennesima volta ricominciare da capo.
[#5]
Nonostante, come scrivevo, che dopo due mesi di terapia antidepressiva senza risultati i dubbi sono legittimi, e a prescindere delle altre circostanze che possono condizionare il cambio del medico,
lui non ha tutti i torti:
nel caso della depressione resistente i farmaci antidepressivi possono richiedere più tempo per manifestare gli effetti benefici;
la necessità di visitare personalmente il paziente è ovvia.
Da considerare anche la tendenza della malattia ai miglioramenti spontanei. Per favorirli, però, è opportuno che l'intervento farmacologico sia redimensionato.
lui non ha tutti i torti:
nel caso della depressione resistente i farmaci antidepressivi possono richiedere più tempo per manifestare gli effetti benefici;
la necessità di visitare personalmente il paziente è ovvia.
Da considerare anche la tendenza della malattia ai miglioramenti spontanei. Per favorirli, però, è opportuno che l'intervento farmacologico sia redimensionato.
[#6]
Gentile utente,
il titolo della sua richiesta spinge molto la curiosità ma è opportuno fare delle precisazioni quantomeno necessarie alla comprensione della patologia e dei trattamenti.
"Letale" è un termine inappropriato che lei utilizza per enfatizzare la sua opininione sul trattamento farmacologico.
In realtà di "letale" nel trattamento non vi è nulla.
E' invece più utile considerare che il disturbo bipolare ha le caratteristiche di andamento che descrive.
La presenza di un umore depresso, anche a detta del paziente, è una delle caratteristiche del disturbo ed esso viene considerato un momento più grave rispetto alla fase maniacale, durante la quale, invece, è più alta la possibilità di combinare qualche guaio, per esempio finanziario, legale od anche personale.
Il fatto che sia stata fatta la scelta di utilizzare più farmaci può considerarsi una scelta corretta e la sospensione del Prozac può nascere da una valutazione diretta che probabilmente ha consentito di valutare un certo eccitamento maniacale, che, invece, viene letto dal paziente, e spesso anche da chi gli sta intorno, come una fase di eutimia (nel senso di umore normale) che, purtroppo, non è tale.
Certamente, se non vi è un ritorno ad una condizione più o meno normale è opportuno far fare delle valutazioni, ma deve considerare che le fasi hanno durata variabile e che è preferibile evitare un viraggio maniacale.
il titolo della sua richiesta spinge molto la curiosità ma è opportuno fare delle precisazioni quantomeno necessarie alla comprensione della patologia e dei trattamenti.
"Letale" è un termine inappropriato che lei utilizza per enfatizzare la sua opininione sul trattamento farmacologico.
In realtà di "letale" nel trattamento non vi è nulla.
E' invece più utile considerare che il disturbo bipolare ha le caratteristiche di andamento che descrive.
La presenza di un umore depresso, anche a detta del paziente, è una delle caratteristiche del disturbo ed esso viene considerato un momento più grave rispetto alla fase maniacale, durante la quale, invece, è più alta la possibilità di combinare qualche guaio, per esempio finanziario, legale od anche personale.
Il fatto che sia stata fatta la scelta di utilizzare più farmaci può considerarsi una scelta corretta e la sospensione del Prozac può nascere da una valutazione diretta che probabilmente ha consentito di valutare un certo eccitamento maniacale, che, invece, viene letto dal paziente, e spesso anche da chi gli sta intorno, come una fase di eutimia (nel senso di umore normale) che, purtroppo, non è tale.
Certamente, se non vi è un ritorno ad una condizione più o meno normale è opportuno far fare delle valutazioni, ma deve considerare che le fasi hanno durata variabile e che è preferibile evitare un viraggio maniacale.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#7]
Utente
Gentili medici,
mi scuso del ritardo nella risposta. Sono stati giorni difficili.
Letale significa "che provoca la morte" ed in questi giorni siamo andati molto, ma molto vicini a questo, e a detta del nuovo psichiatra, erano proprio questi farmaci, il cui effetto combinato contibuiva ENORMEMENTE alla formazione di pensieri suicidari.
Durante le fasi maniacali non vi è mai stato un pericolo pressante, come succede per quelle depressive.
Poniamo il caso che il mio fidanzato in quel momento non fosse stato in fase di eutimia, ma era probabilmente vicino ad un viraggio in fase maniacale, le pare giusta una sospensione improvvisa di un farmaco che assumeva da 10 anni e che comunque aveva apportato solo benifici?
Parole del nuovo psichiatra: "Voi avreste qualche soluzione da proporre riguardo la cura?". Siamo arrivati a questo evidentemente. Un ingegnere che si rivolge uno psichiatra per essere curato e deve farsi la cura da sè. Forse è stato anche meglio, perchè dopo 15 mesi di tormenti con la cura da noi proposta il mio fidanzato adesso sta decisamente meglio.
Sotto la nuova cura.
Zoloft 100mg
Lamictal (per cominciare 50 mg)
Tavor 250 mg (la sera)
Carbolithium 750 mg
Abbiamo optato per lo zoloft in quanto la molecola è molto simile a quella del Prozac e per il Lamictal perchè in passato ha apportato grandi benefici.
mi scuso del ritardo nella risposta. Sono stati giorni difficili.
Letale significa "che provoca la morte" ed in questi giorni siamo andati molto, ma molto vicini a questo, e a detta del nuovo psichiatra, erano proprio questi farmaci, il cui effetto combinato contibuiva ENORMEMENTE alla formazione di pensieri suicidari.
Durante le fasi maniacali non vi è mai stato un pericolo pressante, come succede per quelle depressive.
Poniamo il caso che il mio fidanzato in quel momento non fosse stato in fase di eutimia, ma era probabilmente vicino ad un viraggio in fase maniacale, le pare giusta una sospensione improvvisa di un farmaco che assumeva da 10 anni e che comunque aveva apportato solo benifici?
Parole del nuovo psichiatra: "Voi avreste qualche soluzione da proporre riguardo la cura?". Siamo arrivati a questo evidentemente. Un ingegnere che si rivolge uno psichiatra per essere curato e deve farsi la cura da sè. Forse è stato anche meglio, perchè dopo 15 mesi di tormenti con la cura da noi proposta il mio fidanzato adesso sta decisamente meglio.
Sotto la nuova cura.
Zoloft 100mg
Lamictal (per cominciare 50 mg)
Tavor 250 mg (la sera)
Carbolithium 750 mg
Abbiamo optato per lo zoloft in quanto la molecola è molto simile a quella del Prozac e per il Lamictal perchè in passato ha apportato grandi benefici.
[#8]
<<..Parole del nuovo psichiatra: "Voi avreste qualche soluzione da proporre riguardo la cura?". Siamo arrivati a questo evidentemente. Un ingegnere che si rivolge uno psichiatra per essere curato e deve farsi la cura da sè..>>
Nell'atteggiamento del medico non vedo niente di sbagliato, anzi, secondo me, vi è capitato uno specialista intelligente. Il mestiere del medico non consiste nello "azzeccare" la diagnosi e la cura giuste anche se vedi la persona la prima volta (purtroppo molti pensano così). E' importante saper anche mettere al secondo piano le proprie ambizioni e attingere dalle esperienze dell'assistito. Alla fine è sempre questo ultimo a seguire la cura, e sarà importante che lui (l'assistito e chi lo accompagna) sia convinto che la cura è adatta. Il ruolo dello specialista può non essere "visibile", ma è lui che ha consentito la vostra iniziativa, che deve approvare la validità della proposta da voi ricevuta e di monitorare l'andamento successivo del quadro clinico. Non bisogna avere l'impressione che si poteva o che si potrà fare tutto da soli.
<<..Forse è stato anche meglio, perchè dopo 15 mesi di tormenti con la cura da noi proposta il mio fidanzato adesso sta decisamente meglio..>>
sono contento.
Nell'atteggiamento del medico non vedo niente di sbagliato, anzi, secondo me, vi è capitato uno specialista intelligente. Il mestiere del medico non consiste nello "azzeccare" la diagnosi e la cura giuste anche se vedi la persona la prima volta (purtroppo molti pensano così). E' importante saper anche mettere al secondo piano le proprie ambizioni e attingere dalle esperienze dell'assistito. Alla fine è sempre questo ultimo a seguire la cura, e sarà importante che lui (l'assistito e chi lo accompagna) sia convinto che la cura è adatta. Il ruolo dello specialista può non essere "visibile", ma è lui che ha consentito la vostra iniziativa, che deve approvare la validità della proposta da voi ricevuta e di monitorare l'andamento successivo del quadro clinico. Non bisogna avere l'impressione che si poteva o che si potrà fare tutto da soli.
<<..Forse è stato anche meglio, perchè dopo 15 mesi di tormenti con la cura da noi proposta il mio fidanzato adesso sta decisamente meglio..>>
sono contento.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 9.5k visite dal 04/09/2011.
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