Una malattia mortale
buongiorno. vi chiedo aiuto perchè ormai non so piu' come orientarmi. ho quasi 40 anni e da 9 soffro di depressione. la malattia si manifesto' dopo anni in cui pensavo di avere contratto una malattia mortale. dopo gli esami che smentirono questa ipotesi caddi in depressione. stanchezza cronica, debolezza, confusione mentale, pensieri fissi, incapacità a concentrarmi, impotenza, insonnia, diarrea e cefalee persistenti. in 9 anni ho provato tutto. tra i farmaci in ordine sparso remeron, xerostat, anafranil, entact, zoloft, mutabon, dopamina, wellbrutin, cipralex, surmontil, elopram, fluoxetina...e altri ne dimentico. ..ho anche fatto un mix con farmaci per la tiroide. unici effetti negli anni perdita dei capelli, ingrassamento ( mio e del portafoglio dei professionisti che mi han assistito..perdonate la battuta) . ho fatto pure psicoterapia per diversi anni con almeno 2, 3 terapeuti. inoltre varie terapie alternative ( bioenergetica, agopuntura, ipnosi etc) . per completare il quadro sono disoccupato, figlio unico ancora a casa con gli anziani genitori. perdonate lo sfogo...ma non so piu cosa fare...
[#1]
Gentile utente,
Le faccio qualche domanda.
Ammettendo che sia un Disturbo Depressivo, per quanto tempo ha seguito la cura con ciascun farmaco?
il problema potrebbe riguardare anche la diagnosi; quale diagnosi Le è stata posta esattamente ?
di quale malattia mortale (della Lei pensava di essere affetto) si trattava?
gli ormoni tiroidei sono stati utilizzati con indicazioni endocrinologiche o pschiatriche (come cura antidepressiva) ?
Le faccio qualche domanda.
Ammettendo che sia un Disturbo Depressivo, per quanto tempo ha seguito la cura con ciascun farmaco?
il problema potrebbe riguardare anche la diagnosi; quale diagnosi Le è stata posta esattamente ?
di quale malattia mortale (della Lei pensava di essere affetto) si trattava?
gli ormoni tiroidei sono stati utilizzati con indicazioni endocrinologiche o pschiatriche (come cura antidepressiva) ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
LA RINGRAZIO PER LA RISPOSTA. L ANAFRANIL LO PRESI PER 6, 8 MESI. L ENTACT PER OLTRE UN ANNO. GLI ALTRI PER 3, 4 MESI DI MEDIA. MA NON AVENDO RISULTATI SPESSO CAMBIAVAMO DOSI E FARMACI. DI SOLITO MI VENIVA DIAGNOSTICA UNA DEPRESSIONE,, SOLAMENTE AL CENTRO DI IGIENE MENTALE CHE MI HA SEGUITO PER OLTRE UN ANNO è STATA IPOTIZZATA UNA DISTIMIA. PENSAVO DI AVERE CONTRATTO L HIV. MA HO FATTO IL TEST SOLO DOPO 10 ANNI DI DUBBI CHE MI AVEVANO IMPEDITO DI AVERE UNA VITA SOCIALE NORMALE. GLI ORMONI IN FUNZIONE ANTIDEPRESSIVA, ERANO IN CONNUBIO CON UN ALTRO FARMACO CHE AL MOMENTO MI SFUGGE. PURTROPPO DOPO UN PERIODO DI PROMESSE GLI STESSI MEDICI MI ABBANDONANO (SENZA NEANCHE SALUTARE) FACENDOMI SENTIRE ANCOR PIU SOLO.
GRAZIE SENTITAMENTE
GRAZIE SENTITAMENTE
[#3]
Gentile utente,
Il problema della "inguarbilità", dell'inefficacia delle cure può essere il risultato della diagnosi non corretta, da approfondire. Qui esprimo una mia ipotesi.
Visto che la malattia si è manifestata a pieno solo dopo aver ricevuto la sconferma dell'ipotesi HIV, visto di averne pensato per ben 10 anni senza fare accertamenti, con i limiti di una ipotesi espressa via internet, potrebbe non trattarsi solo di un disturbo di umore (stato depressivo), ma (forse al centro del disturbo) delle problematiche di ideazione, di carattere ossessivo. Benché neanche durante i 10 anni di dubbi non credo si poteva parare dello stato di perfetto compenso psichico, l'ideazione ossessiva (i dubbi) erano "contenuti", "organizzati" dall'ipotesi HIV, da una ipotetica chiara prospettiva (sì o no). Una volta "tolto" il dubbio, i meccanismi di pensiero ossessivi sono sempre lì, ma, se possiamo dire, "non sanno più che pesci pigliare", mancando il "dubbio ragionevole". In questa ipotesi, un disturbo, di carattere ossessivo, è presente da 19 anni.
Questa è solo un'ipotesi, ed espressa via internet, su base dei dati ricevuti via internet, ha una validità limitata, ma può servire per eessere approfondita ad una visita dal vivo da uno specialista, quando Lei ritroverà la fiducia di rivolgersi di nuovo ad uno psichiatra.
Rispetto all'ipotesi HIV vorrei chiederLe quale è stata la Sua vita sociale prima di iniziare ad avere i dubbi 19 anni fa? Che cosa Le ha condotto al pensiero di HIV? Quali dubbi Le hanno impedito di fare il controllo prima? Come ha reagito, nell'immediato al risultato negativo? Ha ancora dubbi rispetto all'HIV?
La mia ipotesi espressa prima non esclude la "depressione", o, meglio dire, "stato depressivo", perché questo ultimo può caratterizzare più malattie diverse, e coesistere con altre malattie psichiche. Tuttavia, se viene curato solo il componente "depressivo" e trascurati gli altri, la guarigione può essere più difficile.
La "distimia" è una forma depressiva nella quale sono assenti periodi circoscritti del calo di umore, e l'entità dello stato depressivo è moderata, mentre predomina la cronicità. Questa ipotesi si concilia con la cronicità, ma non con la Sua descrizione (più drammatica) dello stato depressivo.
Nell'arco degli anni di malattia non si sono manifestati né miglioramenti, né peggioramenti?
La reazione alle cure può dare qualche indizio. Vorrei chiederLe perché le terapie con Anafranil e con Entact sono state protratte più a lungo rispetto alle altre? hanno dato, pur temporaneamente, qualche beneficio? Perché sono state sospese?
Che tipo di psicoterapia è stata praticata? Perché è stato necessario cambiare gli psicoterapeuti?
Il problema della "inguarbilità", dell'inefficacia delle cure può essere il risultato della diagnosi non corretta, da approfondire. Qui esprimo una mia ipotesi.
Visto che la malattia si è manifestata a pieno solo dopo aver ricevuto la sconferma dell'ipotesi HIV, visto di averne pensato per ben 10 anni senza fare accertamenti, con i limiti di una ipotesi espressa via internet, potrebbe non trattarsi solo di un disturbo di umore (stato depressivo), ma (forse al centro del disturbo) delle problematiche di ideazione, di carattere ossessivo. Benché neanche durante i 10 anni di dubbi non credo si poteva parare dello stato di perfetto compenso psichico, l'ideazione ossessiva (i dubbi) erano "contenuti", "organizzati" dall'ipotesi HIV, da una ipotetica chiara prospettiva (sì o no). Una volta "tolto" il dubbio, i meccanismi di pensiero ossessivi sono sempre lì, ma, se possiamo dire, "non sanno più che pesci pigliare", mancando il "dubbio ragionevole". In questa ipotesi, un disturbo, di carattere ossessivo, è presente da 19 anni.
Questa è solo un'ipotesi, ed espressa via internet, su base dei dati ricevuti via internet, ha una validità limitata, ma può servire per eessere approfondita ad una visita dal vivo da uno specialista, quando Lei ritroverà la fiducia di rivolgersi di nuovo ad uno psichiatra.
Rispetto all'ipotesi HIV vorrei chiederLe quale è stata la Sua vita sociale prima di iniziare ad avere i dubbi 19 anni fa? Che cosa Le ha condotto al pensiero di HIV? Quali dubbi Le hanno impedito di fare il controllo prima? Come ha reagito, nell'immediato al risultato negativo? Ha ancora dubbi rispetto all'HIV?
La mia ipotesi espressa prima non esclude la "depressione", o, meglio dire, "stato depressivo", perché questo ultimo può caratterizzare più malattie diverse, e coesistere con altre malattie psichiche. Tuttavia, se viene curato solo il componente "depressivo" e trascurati gli altri, la guarigione può essere più difficile.
La "distimia" è una forma depressiva nella quale sono assenti periodi circoscritti del calo di umore, e l'entità dello stato depressivo è moderata, mentre predomina la cronicità. Questa ipotesi si concilia con la cronicità, ma non con la Sua descrizione (più drammatica) dello stato depressivo.
Nell'arco degli anni di malattia non si sono manifestati né miglioramenti, né peggioramenti?
La reazione alle cure può dare qualche indizio. Vorrei chiederLe perché le terapie con Anafranil e con Entact sono state protratte più a lungo rispetto alle altre? hanno dato, pur temporaneamente, qualche beneficio? Perché sono state sospese?
Che tipo di psicoterapia è stata praticata? Perché è stato necessario cambiare gli psicoterapeuti?
[#4]
Ex utente
buongiorno
la sua ipotesi può essere corretta anche se vorrei sapere quali differenti approcci terapeutici produrrebbe e a quale specialista potrei rivolgermi con una diagnosi precostituita. il mio stile di vita era basato su frequentazioni occasionali con prostitute. Non ho mai fatto il test per timore di affrontare la situazione. son stato obbligato a fare il test poichè avevo sintomi che ritenevo come l'inequivocabile avanzamento della malattia ( dimagrimento, erpes, mancanza di forze) . accolsi il risultato negativo con stupore( ero assolutamente sicuro !!) ma anche speranza di voltare pagina.
In 9 anni nessun miglioramento significativo. non c'è stato giorno in cui non abbia avuto gli stessi sintomi ( specialmente debolezza cronica, impotenza, insonnia, mancanza di energia) . sforzandomi riesco a fare qualcosina ( lavoretti, uscire ogni tanto) ma è come se dovessi scalare una montagna ogni giorno anche per le cose piu' semplici. l 'anafranil e l'entact furono tenuti maggiormente per le indicazioni terapeutiche della professionista che mi seguiva. altri specialisti invece preferivano cambiare dopo qualche mese visto le mancanze di risposte dei farmaci. come terapie ho provato l'analitica, la psicoanalisi tradizionale , bioenergetica, psicoterapie brevi..solo la cognitivo comportamentale mi fu sconsigliata. volevo provare l elettroshock ma mi è stato detto che sarebbe inutile. i cambiamenti ripetuti sono stati causati o alla totale mancanza di risultati oppure direttamente dai medici che dopo vari tentativi infruttuosi "non sapendo che pesci pigliare" sparivano completamente. sperando di essere stato esauriente la ringrazio ancora
la sua ipotesi può essere corretta anche se vorrei sapere quali differenti approcci terapeutici produrrebbe e a quale specialista potrei rivolgermi con una diagnosi precostituita. il mio stile di vita era basato su frequentazioni occasionali con prostitute. Non ho mai fatto il test per timore di affrontare la situazione. son stato obbligato a fare il test poichè avevo sintomi che ritenevo come l'inequivocabile avanzamento della malattia ( dimagrimento, erpes, mancanza di forze) . accolsi il risultato negativo con stupore( ero assolutamente sicuro !!) ma anche speranza di voltare pagina.
In 9 anni nessun miglioramento significativo. non c'è stato giorno in cui non abbia avuto gli stessi sintomi ( specialmente debolezza cronica, impotenza, insonnia, mancanza di energia) . sforzandomi riesco a fare qualcosina ( lavoretti, uscire ogni tanto) ma è come se dovessi scalare una montagna ogni giorno anche per le cose piu' semplici. l 'anafranil e l'entact furono tenuti maggiormente per le indicazioni terapeutiche della professionista che mi seguiva. altri specialisti invece preferivano cambiare dopo qualche mese visto le mancanze di risposte dei farmaci. come terapie ho provato l'analitica, la psicoanalisi tradizionale , bioenergetica, psicoterapie brevi..solo la cognitivo comportamentale mi fu sconsigliata. volevo provare l elettroshock ma mi è stato detto che sarebbe inutile. i cambiamenti ripetuti sono stati causati o alla totale mancanza di risultati oppure direttamente dai medici che dopo vari tentativi infruttuosi "non sapendo che pesci pigliare" sparivano completamente. sperando di essere stato esauriente la ringrazio ancora
[#5]
Gentile utente,
non abbiamo una diagnosi precostituita; via internet non si può fare le diagnosi; si tratta solo delle ipotesi. Rispetto agli approcci che potrebbero cambiare, nel caso nel quale fosse confermata l'ipotesi di un disturbo dello spettro ossessivo, la psicoterapia cognitivo-comportamentale avrebbe potuto avere più indicazioni. Tuttavia, non voglio "correre" nel considerare nel Suo caso solo una problematica psichica, perché ci sono gli elementi che vorrei ancora capire: ha fatto altri accertamenti, ad esempio, esami ematochimici di controllo, esami per le altre malattie sessualmente trasmesse? visita dal medico di base? visita infettivologica?
non abbiamo una diagnosi precostituita; via internet non si può fare le diagnosi; si tratta solo delle ipotesi. Rispetto agli approcci che potrebbero cambiare, nel caso nel quale fosse confermata l'ipotesi di un disturbo dello spettro ossessivo, la psicoterapia cognitivo-comportamentale avrebbe potuto avere più indicazioni. Tuttavia, non voglio "correre" nel considerare nel Suo caso solo una problematica psichica, perché ci sono gli elementi che vorrei ancora capire: ha fatto altri accertamenti, ad esempio, esami ematochimici di controllo, esami per le altre malattie sessualmente trasmesse? visita dal medico di base? visita infettivologica?
[#6]
Ex utente
buongiorno
si ho fatto tutti gli esami almeno un paio di volte. subito dopo la crisi iniziale e qualche anno dopo. mai riscontrata nessuna problematica. la terapia cognitivo comportamentale non è stata mai presa in considerazione dai vari specialisti che ho consultato . la ritenevano inutile e inadatta al mio caso.
distinti saluti
si ho fatto tutti gli esami almeno un paio di volte. subito dopo la crisi iniziale e qualche anno dopo. mai riscontrata nessuna problematica. la terapia cognitivo comportamentale non è stata mai presa in considerazione dai vari specialisti che ho consultato . la ritenevano inutile e inadatta al mio caso.
distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.3k visite dal 01/09/2011.
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