La masturbazione nel rapporto di coppia: quale spiegazione potremmo dare???
Buongiorno,
sono una ragazza felicemente fidanzata da un anno e mezzo, di cui solo un anno di convivenza...la prima esperienza di convivenza per entrambi.
Dico "felicemente" perchè sebbene in questo momento ci siano dei problemi tra noi, io sono molto innamorata del mio compagno e provo ancora una forte attrazione sessuale nei suoi confronti, ma credo che sarebbe strano qualora fosse il contrario dopo così poco tempo insieme!!
Vi espongo subito il problema: ho scoperto che la sera, non appena mi metto a letto e non prima di essersi assicurato che stia dormendo, pratica della masturbazione sia con che senza l'ultilizzo di materiale pornografico.
Devo ammettere che non appena ne sono venuta a conoscienza sono stata molto male e tutt'oggi ne soffro, soffro soprattutto per il fatto che ho cercato di chiedergli spiegazioni in merito ma non appena si tocca l'argomento dà in escandescienza, si altera, mi accusa di invadere i suoi spazi e chiude brutalmente il discorso.
In realtà il mio volerne parlare non è assolutamente dal mio punto di vista una privazione della sua intimità; vorrei semplicemente capire cosa lo spinge a farlo, l'intento col quale lo fa per potermi sentire tranquilla...vorrei che mi fornisse i mezzi e le informazioni sufficienti per vivere questa situazione il più serenamente possibile così da essere in grado di lasciargli la sua libertà sessuale...non potrò mai avere la certezza che lui durante quell'atto non desideri di fare l'amore con altre donne, ma potrei almeno provare a vedere quel gesto come un "anti-stress".
la cosa che più mi ferisce è sapere che lo fa nella stanza accanto a me!purtroppo vivendo in un bilocale è un po' difficile mantenere degli spazi tutti per noi, perciò inevitabilmente me ne accorgo quando accade. Mi fa male sapre che lui preferisce "fare da sè" piuttosto che soddisfare quel suo impulso con me, con la donna che lo ama e che lo desidera ardentemente, la donna che sarebbe pronta a qualsiasi ora della notte a fare l'amore con lui ed a soddisfare ogni suo più intimo desiderio sessuale.
inevitabilmente questa situazione va a pesare molto sulla mia autostima, non riesco a sentirmi attraente anche perchè so che ad una donna "nuova" non prediligerebbe mai la masturbazione, proprio per questo motivo mi sento scontata per lui, "usata", come un indumento che non ti piace più mettere come quando l'avevi appena comprato.
Parlarne insieme sarebbe sicuramente d'aiuto, ma questa sua ostinazione nel non voler minimanete toccare l'argomento mi reca ancora più tensione perchè non fa altro che confermare le mie preoccupazioni e mi dà adito di pensare che dietro questo suo gesto ci sia un qualcosa di più grande di un semplice sfogo nervoso, mi fa pensare che realmente lui lo utilizzi come una forma di "tradimento" lecita e consentita poichè non carnale.
quale interpretazione posso dare a questa situazione al fine di potermi rasserenare??
a voi il caso...
Grazie per l'attenzione
sono una ragazza felicemente fidanzata da un anno e mezzo, di cui solo un anno di convivenza...la prima esperienza di convivenza per entrambi.
Dico "felicemente" perchè sebbene in questo momento ci siano dei problemi tra noi, io sono molto innamorata del mio compagno e provo ancora una forte attrazione sessuale nei suoi confronti, ma credo che sarebbe strano qualora fosse il contrario dopo così poco tempo insieme!!
Vi espongo subito il problema: ho scoperto che la sera, non appena mi metto a letto e non prima di essersi assicurato che stia dormendo, pratica della masturbazione sia con che senza l'ultilizzo di materiale pornografico.
Devo ammettere che non appena ne sono venuta a conoscienza sono stata molto male e tutt'oggi ne soffro, soffro soprattutto per il fatto che ho cercato di chiedergli spiegazioni in merito ma non appena si tocca l'argomento dà in escandescienza, si altera, mi accusa di invadere i suoi spazi e chiude brutalmente il discorso.
In realtà il mio volerne parlare non è assolutamente dal mio punto di vista una privazione della sua intimità; vorrei semplicemente capire cosa lo spinge a farlo, l'intento col quale lo fa per potermi sentire tranquilla...vorrei che mi fornisse i mezzi e le informazioni sufficienti per vivere questa situazione il più serenamente possibile così da essere in grado di lasciargli la sua libertà sessuale...non potrò mai avere la certezza che lui durante quell'atto non desideri di fare l'amore con altre donne, ma potrei almeno provare a vedere quel gesto come un "anti-stress".
la cosa che più mi ferisce è sapere che lo fa nella stanza accanto a me!purtroppo vivendo in un bilocale è un po' difficile mantenere degli spazi tutti per noi, perciò inevitabilmente me ne accorgo quando accade. Mi fa male sapre che lui preferisce "fare da sè" piuttosto che soddisfare quel suo impulso con me, con la donna che lo ama e che lo desidera ardentemente, la donna che sarebbe pronta a qualsiasi ora della notte a fare l'amore con lui ed a soddisfare ogni suo più intimo desiderio sessuale.
inevitabilmente questa situazione va a pesare molto sulla mia autostima, non riesco a sentirmi attraente anche perchè so che ad una donna "nuova" non prediligerebbe mai la masturbazione, proprio per questo motivo mi sento scontata per lui, "usata", come un indumento che non ti piace più mettere come quando l'avevi appena comprato.
Parlarne insieme sarebbe sicuramente d'aiuto, ma questa sua ostinazione nel non voler minimanete toccare l'argomento mi reca ancora più tensione perchè non fa altro che confermare le mie preoccupazioni e mi dà adito di pensare che dietro questo suo gesto ci sia un qualcosa di più grande di un semplice sfogo nervoso, mi fa pensare che realmente lui lo utilizzi come una forma di "tradimento" lecita e consentita poichè non carnale.
quale interpretazione posso dare a questa situazione al fine di potermi rasserenare??
a voi il caso...
Grazie per l'attenzione
[#1]
Gentile utente,
La cosa particolare di questo comportamento è se mai il suo persistere in condizioni non favorevoli, mi spiego: nonostante sia stato notato e ripreso, e la cosa abbia creato problemi e imbarazzo, continua a farlo con le stesse modalità ben sapendo che viene tenuto d'occhio da Lei (dalla stanza accanto e in quell'orario con Lei presente).
Ci sono due punti da chiarire, se per lui questo sia un problema oppure no. La ragione per la masturbazione direi che è semplice, molti hanno fantasie e molti le coltivano o sfogano mediante pornografia, che è il mezzo più economico e accessibile da chiunque. Chiaramente è una modalità sessuale solitaria, che non si integra di solito con quella "vissuta" e che può creare interferenza se ci si abitua ad una eccitazione visiva e autoregolata. C'è se mai da stabilire se mediante questa modalità vi siano gusti soddisfatti che invece nel rapporto non sono soddisfatti, e se la ricerca si orienti su quello, oppure se semplicemente si tratti di una preferenza generica per la pratica sessuale autonoma. Ripeto, l'anomalia non sta tanto nella masturbazione in chi ha rapporto di coppia, ma nel fatto che sia praticata preferenzialmente e in maniera plateale accanto ad una partner che disapprova.
La cosa particolare di questo comportamento è se mai il suo persistere in condizioni non favorevoli, mi spiego: nonostante sia stato notato e ripreso, e la cosa abbia creato problemi e imbarazzo, continua a farlo con le stesse modalità ben sapendo che viene tenuto d'occhio da Lei (dalla stanza accanto e in quell'orario con Lei presente).
Ci sono due punti da chiarire, se per lui questo sia un problema oppure no. La ragione per la masturbazione direi che è semplice, molti hanno fantasie e molti le coltivano o sfogano mediante pornografia, che è il mezzo più economico e accessibile da chiunque. Chiaramente è una modalità sessuale solitaria, che non si integra di solito con quella "vissuta" e che può creare interferenza se ci si abitua ad una eccitazione visiva e autoregolata. C'è se mai da stabilire se mediante questa modalità vi siano gusti soddisfatti che invece nel rapporto non sono soddisfatti, e se la ricerca si orienti su quello, oppure se semplicemente si tratti di una preferenza generica per la pratica sessuale autonoma. Ripeto, l'anomalia non sta tanto nella masturbazione in chi ha rapporto di coppia, ma nel fatto che sia praticata preferenzialmente e in maniera plateale accanto ad una partner che disapprova.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
egregio dottore,
la ringrazio innanzi tutto per avermi gentilmente regalato parte del suo tempo.
ci tengo a precisare che purtroppo, o per fortuna dipende dai punti di vista, conviviamo in una casa molto piccola...abbiamo a disposizione solo quelle due stanza: una occupata da me per dormire e l'altra dove sta lui e dove pratica la masturbazione a mia insaputa.
Insisto col dire a mia insaputa perchè in quelle occasioni in cui è stato scoperto (per puro caso ovviamente, perchè non sospettavo mai una situazione del genere) ho notato in lui imbarazzo, disagio e fastidio per la mia intrusione, seppur involontaria e forzata (poichè per andare al bagno sono costretta ad attraversare il salotto, luogo in cui lui sosta).
tant'è che prima di rifarlo ho notato che lascia passare un po' di tempo, facendo sì che io mi dimentichi dell'accaduto. anche volendo ritagliarsi degli spazi suoi la casa non ce lo permette e, nonostante i diversi hobby che ci dividono durante le serate, alla fine ogni sera ci ritroviamo a casa insieme. Non è mai capitato in questo anno e mezzo che dormissimo separati se non per un paio di volte...
CREDO che la sua persistenza sia dovuto a questo, al fatto che l'unico modo affinchè io non me ne accorga sia non farlo del tutto...penso che per lui sia inevitabile. Sarei disposta anche ad accettarlo qualora fosse possibile capire cosa ci sia dietro a questo suo "vizio"...
preciso che lui prima di intraprendere questo rapporto con me ha vissuto un rapporto di 7 anni, di cui 4 a 1000 km di distanza e gli ultimi 3 vivendo nella stessa città, ma non nella stessa casa.
mi ha sempre confidato che quando lui e la sua ex erano a distanza vedendosi solo per 5 giorni al mese era per lui una pratica indispensabile, che poi ha continuato a mantenere nonostante le distanze si siano accorciate.
può essere che una volta instaurato questo tipo di rapporto intimo indivuale se ne senta poi la necessità nonostante il nostro attuale rapporto non implichi separazioni tali da privarci del rapporto sessuale a due???
vorrei capire se c'è un calo di desiderio o una sorta di insoddisfazione nei miei riguardi....
ci tengo anche a precisare che non è una cosa che fa sin dall'inizio del nostro rapporto: i primi mesi facevamo l'amore praticamente tutti i giorni, com'è normale che sia nella fase d'innamoramento; una volta consolidato il rapporto e la convivenza i rapporti sono diminuiti e si sono stabilizzato a 3 massimo 4 volte a settimana con l'aggiunta della masturbazione.
lui è una persona molto particolare, molto abitudinaria e tende a dare tutto per scontato, sento quasi che io per lui sono come una certezza, come un qualcosa che sta lì "pronta all'uso", tant'è che SEMPRE e solo LUI a prendere l'iniziativa prima del rapporto, quelle poche volte in cui ho osato "stuzzicarlo" sono stata rifiutata con la motivazione che "per farlo bisogna avere voglia in due". Di fronte a questa affermazione mi è venuto spontaneo dire che sarà praticamente impossibile che ogni qual volta lo desidera uno, anche l'altra lo desideri contestualmente, e quelle volte "casualmente"sono sempre quelle in cui faccio io il primo passo, altrimenti l'avrebbe fatto già lui. così però mi trovo ad esser rifiutata più volte...ed ora che è subentrata la masturbazione quel rifiuto che prima non mi pesava è diventato un macigno.
la ringrazio innanzi tutto per avermi gentilmente regalato parte del suo tempo.
ci tengo a precisare che purtroppo, o per fortuna dipende dai punti di vista, conviviamo in una casa molto piccola...abbiamo a disposizione solo quelle due stanza: una occupata da me per dormire e l'altra dove sta lui e dove pratica la masturbazione a mia insaputa.
Insisto col dire a mia insaputa perchè in quelle occasioni in cui è stato scoperto (per puro caso ovviamente, perchè non sospettavo mai una situazione del genere) ho notato in lui imbarazzo, disagio e fastidio per la mia intrusione, seppur involontaria e forzata (poichè per andare al bagno sono costretta ad attraversare il salotto, luogo in cui lui sosta).
tant'è che prima di rifarlo ho notato che lascia passare un po' di tempo, facendo sì che io mi dimentichi dell'accaduto. anche volendo ritagliarsi degli spazi suoi la casa non ce lo permette e, nonostante i diversi hobby che ci dividono durante le serate, alla fine ogni sera ci ritroviamo a casa insieme. Non è mai capitato in questo anno e mezzo che dormissimo separati se non per un paio di volte...
CREDO che la sua persistenza sia dovuto a questo, al fatto che l'unico modo affinchè io non me ne accorga sia non farlo del tutto...penso che per lui sia inevitabile. Sarei disposta anche ad accettarlo qualora fosse possibile capire cosa ci sia dietro a questo suo "vizio"...
preciso che lui prima di intraprendere questo rapporto con me ha vissuto un rapporto di 7 anni, di cui 4 a 1000 km di distanza e gli ultimi 3 vivendo nella stessa città, ma non nella stessa casa.
mi ha sempre confidato che quando lui e la sua ex erano a distanza vedendosi solo per 5 giorni al mese era per lui una pratica indispensabile, che poi ha continuato a mantenere nonostante le distanze si siano accorciate.
può essere che una volta instaurato questo tipo di rapporto intimo indivuale se ne senta poi la necessità nonostante il nostro attuale rapporto non implichi separazioni tali da privarci del rapporto sessuale a due???
vorrei capire se c'è un calo di desiderio o una sorta di insoddisfazione nei miei riguardi....
ci tengo anche a precisare che non è una cosa che fa sin dall'inizio del nostro rapporto: i primi mesi facevamo l'amore praticamente tutti i giorni, com'è normale che sia nella fase d'innamoramento; una volta consolidato il rapporto e la convivenza i rapporti sono diminuiti e si sono stabilizzato a 3 massimo 4 volte a settimana con l'aggiunta della masturbazione.
lui è una persona molto particolare, molto abitudinaria e tende a dare tutto per scontato, sento quasi che io per lui sono come una certezza, come un qualcosa che sta lì "pronta all'uso", tant'è che SEMPRE e solo LUI a prendere l'iniziativa prima del rapporto, quelle poche volte in cui ho osato "stuzzicarlo" sono stata rifiutata con la motivazione che "per farlo bisogna avere voglia in due". Di fronte a questa affermazione mi è venuto spontaneo dire che sarà praticamente impossibile che ogni qual volta lo desidera uno, anche l'altra lo desideri contestualmente, e quelle volte "casualmente"sono sempre quelle in cui faccio io il primo passo, altrimenti l'avrebbe fatto già lui. così però mi trovo ad esser rifiutata più volte...ed ora che è subentrata la masturbazione quel rifiuto che prima non mi pesava è diventato un macigno.
[#3]
Gentile utente,
Il fatto che una persona abbia un'attività di autoerotismo durante relazioni di coppia stabili o meno non è anomalo, né il fatto che sia frequente. A quanto mi par di capire i vostri rapporti proseguono e spesso, per cui non si può dire che vi sia uno spostamento sulla masturbazione. Diciamo che potrebbe essere considerato strano il fatto che la cosa si ripeta nonostante il contesto non ottimale e in cui la persona alla fine sa di essere quantomeno tenuta sott'occhio.
Il fatto che una persona abbia un'attività di autoerotismo durante relazioni di coppia stabili o meno non è anomalo, né il fatto che sia frequente. A quanto mi par di capire i vostri rapporti proseguono e spesso, per cui non si può dire che vi sia uno spostamento sulla masturbazione. Diciamo che potrebbe essere considerato strano il fatto che la cosa si ripeta nonostante il contesto non ottimale e in cui la persona alla fine sa di essere quantomeno tenuta sott'occhio.
[#4]
Utente
Buongiorno dottore,
beh, conoscendolo, posso dire che è sempre stato così in ogni cosa: sebbene in varie occasioni, anche per diverse motivazioni, io l'abbia "ripreso", lui ha sempre continuato a fare ciò per cui abbiamo litigato per il semplice fatto che lui non lo ritiene sbagliato. mi spiego meglio, se io scopro che si masturba e ci sto male ma lui non crede che sia sbagliato quello che fa, seppur questa cosa non mi faccia star bene, lui non se ne priva, al massimo cerca di non farmelo vedere per far sì che io non stia male, ma non smetterebbe mai di farlo.
quindi lei mi sta dicendo che la masturbazione non è sintomo di insoddisfazione??giusto??
oppure un metodo per soddisfare fantasie che con me non riesce a soddisfare???
beh, conoscendolo, posso dire che è sempre stato così in ogni cosa: sebbene in varie occasioni, anche per diverse motivazioni, io l'abbia "ripreso", lui ha sempre continuato a fare ciò per cui abbiamo litigato per il semplice fatto che lui non lo ritiene sbagliato. mi spiego meglio, se io scopro che si masturba e ci sto male ma lui non crede che sia sbagliato quello che fa, seppur questa cosa non mi faccia star bene, lui non se ne priva, al massimo cerca di non farmelo vedere per far sì che io non stia male, ma non smetterebbe mai di farlo.
quindi lei mi sta dicendo che la masturbazione non è sintomo di insoddisfazione??giusto??
oppure un metodo per soddisfare fantasie che con me non riesce a soddisfare???
[#5]
Gentile utente,
In generale è un'attività che può affiancare i rapporti sessuali normali, anche quando gratificanti. Se esista un perché esclusivo, come quello relativo alle fantasie, non saprei, ma diciamo che in genere emerge o dal tipo di pornografia che utilizza o dal fatto che abbia espresso fantasie o desideri che però non hanno incontrato la sua approvazione. In ogni caso, non si tratta di "sbagliato" o meno, ma di capire se per lui è un problema e vorrebbe una sessualità diversa oppure no.
In generale è un'attività che può affiancare i rapporti sessuali normali, anche quando gratificanti. Se esista un perché esclusivo, come quello relativo alle fantasie, non saprei, ma diciamo che in genere emerge o dal tipo di pornografia che utilizza o dal fatto che abbia espresso fantasie o desideri che però non hanno incontrato la sua approvazione. In ogni caso, non si tratta di "sbagliato" o meno, ma di capire se per lui è un problema e vorrebbe una sessualità diversa oppure no.
[#6]
Utente
Grazie dottore,
è stato molto d'aiuto...sicuramente mi è capitato una volta (almeno che io sappia l'unica esplicita) di non soddisfare una sua esigenza poichè non confacente alle mie. Sicuramente questo desiderio sarà ancora latente in lui e probabilmente starà cercando di soddisfarlo per mezzo dell'immaginazione, e questo lo posso evincere, come mi ha suggerito, dal tipo di film che guarda. Purtroppo non posso andare contro natura se quello che mi chiede non è per me fattibile.
è stato molto d'aiuto...sicuramente mi è capitato una volta (almeno che io sappia l'unica esplicita) di non soddisfare una sua esigenza poichè non confacente alle mie. Sicuramente questo desiderio sarà ancora latente in lui e probabilmente starà cercando di soddisfarlo per mezzo dell'immaginazione, e questo lo posso evincere, come mi ha suggerito, dal tipo di film che guarda. Purtroppo non posso andare contro natura se quello che mi chiede non è per me fattibile.
[#7]
Gentile utente,
Sul significato in questo specifico caso non posso dire granché non conoscendolo, ma in generale comunque la pornografia o la masturbazione non costituiscono una concorrenza in termini di relazione o di competizione, se mai una modalità facile di soddisfazione libera di desideri in chiave però di spettatore. Questo non significa che non possa disturbare un rapporto, o che debba essere accettato a tutti i costi, credo che chiunque ne proverebbe fastidio, specie se capita di doverne essere testimone diretto nello stesso ambiente, però questa è una cosa e altra è dedurne intenzioni tipo tradimento o infedeltà o insoddisfazione generale.
Sul significato in questo specifico caso non posso dire granché non conoscendolo, ma in generale comunque la pornografia o la masturbazione non costituiscono una concorrenza in termini di relazione o di competizione, se mai una modalità facile di soddisfazione libera di desideri in chiave però di spettatore. Questo non significa che non possa disturbare un rapporto, o che debba essere accettato a tutti i costi, credo che chiunque ne proverebbe fastidio, specie se capita di doverne essere testimone diretto nello stesso ambiente, però questa è una cosa e altra è dedurne intenzioni tipo tradimento o infedeltà o insoddisfazione generale.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 132.7k visite dal 31/08/2011.
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