Depressione...effetto poop-out
Buonasera,
voglio raccontarvi la mia esperienza e sentire il Vostro parere. Ho 39 anni, soffro da gennaio di questo anno di depressione (è la prima volta che mi succede nella mia vita)...precedentemente ho sofferto di saltuari attacchi di panico (inziati intorno al 2003); che appena divenuti fastidiosi non ho esitato a raccontare ad uno psichiatra del CPS il quale mi ha prescritto Efexot 75mg...beh...dopo 2 settimane stavo benissimo, sono partito per le vacanze con amici..etc..etc. Dopo 10 mesi ho sospeso e tutto è andato ok per qualche mese...dopo di che ancora ansia e quindi ancora Efexor 75mg e stessi risultati...tutto ok dopo un paio di settimane....altri 6 mesi e sospendo ancora...tutto va bene per un annetto e poi..a gennaio del 2007 (proprio dopo le vacanze di Natale) di colpo mi è scoppiata una crisi depressiva (per di colpo intendo...che è venuta a galla nel giro di 1 giorno) associata a forte ansia generalizzata (ma si sa che vanno a braccetto)...beh...non ho aspettato neanche 1 settimana ed ero già dallo psi che mi ha chiesto di attendere! in qaunto poteva risolversi da solo essendo causato magari da uno stress...beh..io non ce l'ho fatta...non sapevo cosa mi stesse succedento (era la 1 volta nella mia vita), non sapevo di cosa si trattasse, avevo paura di impazzire, di dover vivere sempre nell'angoscia etc.etc.e quindi sono andato al S. Raffaele di Milano (sono di Legnano) dove ho incontrato la Dott.ssa Campori che mi ha prescritto ancora l'Efexor 75mg x 2 settimane e dopo 150 mg al mattino..beh...dopo 3 settimane ero sono rinato; ed ai primi di aprile ero tornato quello di prima (con solo il problema dei "sogni vivi" e ..sessuale)..beh..quasi ogni giorno dovevo verificare, prima di andare al lavoro, di aver preso la pastiglia in quanto proprio non ne sentivo alcun bisogno..beh..tutto troppo bello e infatti da 3 giorni le cose sono peggiorate; sto assumento sempre il farmaco e sempre 150 mg...ma da venerdì ho chiuso il grosso del lavoro e, stranamente, ho cominciato a sentirmi ancora giù (ad essere sincero non come a gennaio)...poco appetito, sonno più difficoltoso..e soprattutti la paura di non esserci riuscito..la paura di dover "ricadere" nel buio...La mia domanda è: può un farmaco che ha funzionato benissimo (io direi perfettamente) per mesi (8-10) non funzionare più bene???? è possibile che questa mia sofferenza sia solo momentanea e dovuta allo "stacco dal lavoro"???
grazie in anticipo
Ps: il problema della visita psichiatrica è che i tempi di attesa al S. Raffaele sono mastodontici (anche pvt)!!!..infatti sto valutando di cercare uno specialista privato che mi costa di puù ma mi da disponibilità!!!..anche qui cerco consigli!!
voglio raccontarvi la mia esperienza e sentire il Vostro parere. Ho 39 anni, soffro da gennaio di questo anno di depressione (è la prima volta che mi succede nella mia vita)...precedentemente ho sofferto di saltuari attacchi di panico (inziati intorno al 2003); che appena divenuti fastidiosi non ho esitato a raccontare ad uno psichiatra del CPS il quale mi ha prescritto Efexot 75mg...beh...dopo 2 settimane stavo benissimo, sono partito per le vacanze con amici..etc..etc. Dopo 10 mesi ho sospeso e tutto è andato ok per qualche mese...dopo di che ancora ansia e quindi ancora Efexor 75mg e stessi risultati...tutto ok dopo un paio di settimane....altri 6 mesi e sospendo ancora...tutto va bene per un annetto e poi..a gennaio del 2007 (proprio dopo le vacanze di Natale) di colpo mi è scoppiata una crisi depressiva (per di colpo intendo...che è venuta a galla nel giro di 1 giorno) associata a forte ansia generalizzata (ma si sa che vanno a braccetto)...beh...non ho aspettato neanche 1 settimana ed ero già dallo psi che mi ha chiesto di attendere! in qaunto poteva risolversi da solo essendo causato magari da uno stress...beh..io non ce l'ho fatta...non sapevo cosa mi stesse succedento (era la 1 volta nella mia vita), non sapevo di cosa si trattasse, avevo paura di impazzire, di dover vivere sempre nell'angoscia etc.etc.e quindi sono andato al S. Raffaele di Milano (sono di Legnano) dove ho incontrato la Dott.ssa Campori che mi ha prescritto ancora l'Efexor 75mg x 2 settimane e dopo 150 mg al mattino..beh...dopo 3 settimane ero sono rinato; ed ai primi di aprile ero tornato quello di prima (con solo il problema dei "sogni vivi" e ..sessuale)..beh..quasi ogni giorno dovevo verificare, prima di andare al lavoro, di aver preso la pastiglia in quanto proprio non ne sentivo alcun bisogno..beh..tutto troppo bello e infatti da 3 giorni le cose sono peggiorate; sto assumento sempre il farmaco e sempre 150 mg...ma da venerdì ho chiuso il grosso del lavoro e, stranamente, ho cominciato a sentirmi ancora giù (ad essere sincero non come a gennaio)...poco appetito, sonno più difficoltoso..e soprattutti la paura di non esserci riuscito..la paura di dover "ricadere" nel buio...La mia domanda è: può un farmaco che ha funzionato benissimo (io direi perfettamente) per mesi (8-10) non funzionare più bene???? è possibile che questa mia sofferenza sia solo momentanea e dovuta allo "stacco dal lavoro"???
grazie in anticipo
Ps: il problema della visita psichiatrica è che i tempi di attesa al S. Raffaele sono mastodontici (anche pvt)!!!..infatti sto valutando di cercare uno specialista privato che mi costa di puù ma mi da disponibilità!!!..anche qui cerco consigli!!
[#1]
Gentile utente,
la storia dei suoi trattamenti consente di affermare che essi sono stati protratti per un tempo troppo breve e non sufficiente in quanto le attuali linee guida indicano un tempo di due anni del prosieguo continuativo della terapia farmacologica.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
la storia dei suoi trattamenti consente di affermare che essi sono stati protratti per un tempo troppo breve e non sufficiente in quanto le attuali linee guida indicano un tempo di due anni del prosieguo continuativo della terapia farmacologica.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
è possibile che un farmaco diventi meno efficace con il tempo, ma è anche possibile che le ricadute non siano uguali l'una all'altra e che il farmaco vada adattato.
Come ha già considerato lei la cosa migliore è tornare dallo psichiatra.
Viste le ricadute considererei anche uno stabilizzatore dell'umore e una psicoterapia che l'aiuterebbero a rendere più stabili nel tempo gli effetti dei farmaci, ma per entrambi serve una valutazione psichiatrica.
Credo che a Milano possa trovare molti professionisti validi.
Cordiali saluti
Massimo Lai
è possibile che un farmaco diventi meno efficace con il tempo, ma è anche possibile che le ricadute non siano uguali l'una all'altra e che il farmaco vada adattato.
Come ha già considerato lei la cosa migliore è tornare dallo psichiatra.
Viste le ricadute considererei anche uno stabilizzatore dell'umore e una psicoterapia che l'aiuterebbero a rendere più stabili nel tempo gli effetti dei farmaci, ma per entrambi serve una valutazione psichiatrica.
Credo che a Milano possa trovare molti professionisti validi.
Cordiali saluti
Massimo Lai
Massimo Lai, MD
[#3]
Ex utente
Ringrazio entrambi per la pronta risposta!! Vorrei però chiarire ai medici che a gennaio di quest'anno è stata la prima volta della mia vita che ho avuto una crisi depressiva...gli effetti degli attacchi di panico curati nei precedenti anni non erano assolutamente la stessa cosa!!
Vorrei far notare al Dr. Ruggiero che tuttora non ho assolutamente interrotto l'assunzione del farmaco (me ne guardo dal solo pensarlo)...mentre per la mia esperienza passata legata al panico beh..era la prima volta che mi succedeva ed ho esclusivamente seguito il medico del CPS.
Al dott. Lai vorrei far sapere che anche io ho pensato al quantitativo del farmaco..ed è per questo che vorrei poter colloquiare con lo psichiatra solo che al S. Raffaele si parla di Marzo!! (per lo stesso che mi ha visitato); ed ecco perchè ne vorrei trovare uno privato che, anche se mi costa di più, può dedicarmi maggiore tempo ed attenzione...e purtroppo io non ne conosco nessuno (non avendo una storia e quindi precedenti esperienze) e non saprei nemmeno dove trovarne uno bravo...perciò richiedo ancora un Vs. contributo. Per quanto riguarda le ricadute vorrei far notare che da gennaio (inizio depressione) ad oggi non ho avuto nessuna ricaduta (ma solo ottimi e rapidi risultati) ma solo in questi 3 giorni i problemi di cui ho scritto; per quanto riguarda i precedenti problemi di DAP..beh..credo che abbia ragione il dott. Ruggiero riguardo i tempi troppo brevi.
Grazie ancora
Vorrei far notare al Dr. Ruggiero che tuttora non ho assolutamente interrotto l'assunzione del farmaco (me ne guardo dal solo pensarlo)...mentre per la mia esperienza passata legata al panico beh..era la prima volta che mi succedeva ed ho esclusivamente seguito il medico del CPS.
Al dott. Lai vorrei far sapere che anche io ho pensato al quantitativo del farmaco..ed è per questo che vorrei poter colloquiare con lo psichiatra solo che al S. Raffaele si parla di Marzo!! (per lo stesso che mi ha visitato); ed ecco perchè ne vorrei trovare uno privato che, anche se mi costa di più, può dedicarmi maggiore tempo ed attenzione...e purtroppo io non ne conosco nessuno (non avendo una storia e quindi precedenti esperienze) e non saprei nemmeno dove trovarne uno bravo...perciò richiedo ancora un Vs. contributo. Per quanto riguarda le ricadute vorrei far notare che da gennaio (inizio depressione) ad oggi non ho avuto nessuna ricaduta (ma solo ottimi e rapidi risultati) ma solo in questi 3 giorni i problemi di cui ho scritto; per quanto riguarda i precedenti problemi di DAP..beh..credo che abbia ragione il dott. Ruggiero riguardo i tempi troppo brevi.
Grazie ancora
[#4]
Gentile utente,
a mio avviso, la valutazione rispetto ai tempi brevi di terapia e' correlata alla "riassunzione" del farmaco in seguito a sintomi che possono essere considerati come delle ricadute.
Il trattamento ideale sarebbe stato di proseguire la terapia, pur nel benessere clinico, per un tempo sufficientemente lungo che, secondo le linee guida internazionali, corrisponde a 24 mesi in modo da ridurre la possibilita' di ricadute ad una percentuale minima.
Si parla invece di persistenza di sintomatologia, qualora nonostante la terapia in atto, fossero ancora presenti sintomi che necessiterebbero di valutare il trattamento farmacologico in senso differente, ma questo non mi sembra il suo caso.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
a mio avviso, la valutazione rispetto ai tempi brevi di terapia e' correlata alla "riassunzione" del farmaco in seguito a sintomi che possono essere considerati come delle ricadute.
Il trattamento ideale sarebbe stato di proseguire la terapia, pur nel benessere clinico, per un tempo sufficientemente lungo che, secondo le linee guida internazionali, corrisponde a 24 mesi in modo da ridurre la possibilita' di ricadute ad una percentuale minima.
Si parla invece di persistenza di sintomatologia, qualora nonostante la terapia in atto, fossero ancora presenti sintomi che necessiterebbero di valutare il trattamento farmacologico in senso differente, ma questo non mi sembra il suo caso.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#5]
Gentile utente,
rileggendo quanto da lei scritto è vero che parla di una prima depressione e precedenti attacchi di panico.
Nella sua zona io posso solamente indirizzarla dalla Prof.ssa Sandra Sassaroli, psichiatra e psicoterapeuta, adatta per gli attacchi di panico (Milano) oppure dal Dr Carlo Mandelli a Como o alla Clinica Viarnetto (privata) a Lugano (credo facciano anche visite private). Non ho altre conoscenze in zona.
Cordiali saluti
Massimo Lai
rileggendo quanto da lei scritto è vero che parla di una prima depressione e precedenti attacchi di panico.
Nella sua zona io posso solamente indirizzarla dalla Prof.ssa Sandra Sassaroli, psichiatra e psicoterapeuta, adatta per gli attacchi di panico (Milano) oppure dal Dr Carlo Mandelli a Como o alla Clinica Viarnetto (privata) a Lugano (credo facciano anche visite private). Non ho altre conoscenze in zona.
Cordiali saluti
Massimo Lai
[#6]
Ex utente
ringrazio sentitamente e prendo in sicura considerazioni i Vostri consigli!!
...però, rimanendo all'episodio depressivo che mi preme, non ho ancora capito (scusate l'ignoranza) se un farmaco che per 10 mesi ha funzionato SEMPRE perfettamente (splendidamente direi) può poi non funzionare più?? (nel mio caso efexor)
...ad essere sincero non mi sento male....diciamo che mi sento "meno bene"...ben lungi dal nero mortale di gennaio...ma questa situazione mi fa paura; paura di ritornare a stare peggio.
Grazie
...però, rimanendo all'episodio depressivo che mi preme, non ho ancora capito (scusate l'ignoranza) se un farmaco che per 10 mesi ha funzionato SEMPRE perfettamente (splendidamente direi) può poi non funzionare più?? (nel mio caso efexor)
...ad essere sincero non mi sento male....diciamo che mi sento "meno bene"...ben lungi dal nero mortale di gennaio...ma questa situazione mi fa paura; paura di ritornare a stare peggio.
Grazie
[#7]
Ho detto che "potrebbe" - condizionale - funzionare meno bene, ma non è certo e il modo migliore per rendersene conto è sotto controllo medico come le ho consigliato.
Gli attacchi di panico sono molto fastidiosi ma si possono curare.
Le depressioni pure sono fastidiose, ma si può intervenire anche in questo.
Bisogna avere pazienza e affidarsi a qualcuno di cui si ha fiducia.
La paura di tornare a stare peggio è solo paura, deve appunto parlarne con qualcuno-
Cordiali saluti
Massimo Lai
Gli attacchi di panico sono molto fastidiosi ma si possono curare.
Le depressioni pure sono fastidiose, ma si può intervenire anche in questo.
Bisogna avere pazienza e affidarsi a qualcuno di cui si ha fiducia.
La paura di tornare a stare peggio è solo paura, deve appunto parlarne con qualcuno-
Cordiali saluti
Massimo Lai
[#8]
Gentile utente,
lavoro al San Raffaele presso il Centro Disturbi dell'Umore (come la Dott.ssa Campori) e le posso assicurare che oggi in ambulatorio avevo posto libero sia con il Servizio sanitario nazionale sia a pagamento.
Quindi deve esserci qualcosa che non và o un malinteso con il C.U.P. dell'ospedale.
Comunque mi permetto di suggerirle di non cambiare farmaco, perchè lei risponde a questa molecola ed ha risposto in passato, tanto che come riferisce non sta affatto male come prima, ma un oscillazione del tono dell'umore ci può comunque stare.
Cordialmente.
Dott. Vito Fabio Paternò
www.cesidea.it
lavoro al San Raffaele presso il Centro Disturbi dell'Umore (come la Dott.ssa Campori) e le posso assicurare che oggi in ambulatorio avevo posto libero sia con il Servizio sanitario nazionale sia a pagamento.
Quindi deve esserci qualcosa che non và o un malinteso con il C.U.P. dell'ospedale.
Comunque mi permetto di suggerirle di non cambiare farmaco, perchè lei risponde a questa molecola ed ha risposto in passato, tanto che come riferisce non sta affatto male come prima, ma un oscillazione del tono dell'umore ci può comunque stare.
Cordialmente.
Dott. Vito Fabio Paternò
www.cesidea.it
Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò
www.cesidea.it
info@cesidea.it
[#9]
Ex utente
Grazie ancora per le molteplici risposte; nel frattempo avevo prenotato un appuntamento qui a Legnano presso un Vostro collega psichiatra (presente anche nel Vostro sito). L'appuntamento si è svolto ieri e il medico mi ha prescritto in aggunta a efexor 150mg 450mg di carbonlitio da prendere in 3 soluzioni : 150 mattina, 150 mezzodì e 150 sera. La motivazione del litio in quanto soffro di "ossessioni ansiose" che mi portano continuamente a valutare il mio stato fisico e confrontarlo con altre situazioni "normali"..alla paura che il farmaco abbia smesso di far effetto dovendo ricominciare da capo...nonchè dalla paura ossessiva di "non farcela, non guarire mai, perdere il controllo e suicidarmi". Anche questo medico è stato concorde col mantenere la cura di efexor in quanto ho risposto positivamente al farmaco. Spero che questa fase un po cupa (soprattutto le ore mattutine e pre-serali) si spenga da sola e non sia il sintomo di un ulteriore aggravamento e ricaduta.
Grazie ancora
Grazie ancora
[#10]
Ex utente
Salve, chiedo ancora un aiuto per qualche chiarimento:
vorrei sapere se il litio risulta adatto per stati depressivi dove non ci siano situazioni maniacali.
vorrei sapere inoltre se il lito va bene per la cura delle ossessioni (paura di non guarire, di ritornare a stare malissimo, di commettere atti lesivi nei miei confronti)
Infine vorrei un Vostro parere in quanto non riesco a contattare il mio medico; sono 2 gg. che prendo il litio (per ora solo 150 mg alla sera per abituare l'organismo) in aggiunta ad efexor 150mg (che invece prendo il mattino)... dal medico mi era stata pronosticata la possibilità di un effetto sedativo serale, cosa che invece (e purtroppo) non si è verificata ma anzi mi si è presentata insonnia totale generata da una situazione di "vigilanza" (mi sento "acceso") senza però presenza di ansia...in parole povere sto bello comodo nel letto ma non dormo..boh
vorrei sapere se il litio risulta adatto per stati depressivi dove non ci siano situazioni maniacali.
vorrei sapere inoltre se il lito va bene per la cura delle ossessioni (paura di non guarire, di ritornare a stare malissimo, di commettere atti lesivi nei miei confronti)
Infine vorrei un Vostro parere in quanto non riesco a contattare il mio medico; sono 2 gg. che prendo il litio (per ora solo 150 mg alla sera per abituare l'organismo) in aggiunta ad efexor 150mg (che invece prendo il mattino)... dal medico mi era stata pronosticata la possibilità di un effetto sedativo serale, cosa che invece (e purtroppo) non si è verificata ma anzi mi si è presentata insonnia totale generata da una situazione di "vigilanza" (mi sento "acceso") senza però presenza di ansia...in parole povere sto bello comodo nel letto ma non dormo..boh
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 9k visite dal 16/12/2007.
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