Le emozioni positive abbandonando questo stato

Buon giorno, sono una ragazza di 20 anni e da quasi 3 mesi assumo Cipralex 10 mg, ho provato a diminuire la dose a 5 mg ma non stavo bene perciò ho ripreso il dosaggio iniziale per un altro mese. Una settimana oggi, poichè per necessità ho dovuto pernottare fuori casa, ho saltato l'assunzione del medicinale cogliendo così l'occasione per staccarmi totalmente dalle gocce. A distanza di 7 giorni, i giramenti di testa e le vertigini aumentano! Ho paura che possano verificarsi danni irreversibili o conseguenze gravi. Mi chiedo se è normale avere questi disturbi e quanto tempo dovrò pazientare affichè migliorino le mie condizioni. Riguardo all'umore ho alcuni momenti di lieve panico o disorientamento, nulla a che vedere con gli attacchi improvvisi che si verificavano prima che incontrassi lo psichiatra (che adesso non sento più), spero a poco a poco di riuscire a sentire le emozioni positive abbandonando questo stato di apatia, forse normale conseguenza degli effetti del farmaco. Mi auguro di avere presto un riscontro perchè sono parecchio spaventata. Saluto e Ringrazio anticipatamente!
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,

I sintomi che avverte (benché "nulla a che vedere con gli attacchi improvvisi che si verificavano prima ") possono essere non solo "da sospensione" del farmaco, ma anche le manifestazioni della malattia per la quale il farmaco è stato prescritto e che non è ancora guarita (quale malattia Le è stata diagnosticata?). Non bisogna mai cambiare o sospendere autonomamente le cure prescritte. Lei ne scrive come se si fosse liberata da qualcosa, sospendendo il farmaco. Credo però che la cura sia stata prescritta col Suo consenso. Se non desidera di proseguirla, deve contattare lo specialista che gliela prescritta e spiegarglielo, non ha niente da temere, è il Suo diritto, altrimenti non è corretto. Il Suo specialista potrà orientarLa in modo corretto su che cosa fare.

E soprattutto, credo che Lei si è rivolta al Suo psichiatra non solo per il farmaco, ma per riuscire a curare la Sua condizione, e se Lei risulta in fondo contraria al farmaco, può chiedere a lui una soluzione alternativa. Se si sente meglio rispetto a prima, sarebbe sempre corretto comunicarlo a lui.

Dr. Alex Aleksey Gukov