Ipocondria, ansia, attacchi di panico, vertigini
Salve.
sono un ragazzo di 20 anni e da qualche settimana ho dei problemi.
Premetto che sono tabagista da circa 5 anni, e che al momento col lavoro che faccio conduco una vita sedentaria. Da più di 6 mesi, mi sono accorto di essere ipocondriaco.
Circa 2 settimane fa, ebbi la mia prima crisi di panico. Tutto ad un tratto cominciai ad avere il fiato pesante, debolezza, voglia di svenire, malessere generale, dolore al petto e, appunto, panico. Andai al pronto soccorso, dove mi fecero una flebo e un ECG e mi diedero una cosa per calmarmi. Dopo circa 30 minuti passò tutto.
Dopo questo primo "attacco", il mio medico decise di farmi fare degli esami del sangue e un test ECG sotto sforzo. Risultato: negativo.
Il giorno prima di andare a consegnare gli esami dell'ECG al mio medico, ebbi un altro attacco simile al precedente. Questa volta chiamai l'ambulanza, e dopo circa 30 minuti mi calmai di nuovo.
Andai dal mio medico che suppose che probabilmente la mia ernia iatale (che mi fu diagnosticata nel 2005) era peggiorata, e che il reflusso gastroesofageo che avevo, mi poteva dare questi sintomi. Mi prenotò quindi una gastroscopia (che dovrò fare poi ad ottobre) e mi prescrisse una medicina a base di Omeprazolo da sostituire alla cura a base di Magaldrato che stavo già facendo.
3 giorni fa un altro attacco di panico. Questa volta, però, assieme ai sintomi che ho elencato prima, si aggiunsero anche stanchezza e vertigini.
Questa volta, però non è durato 30-60 minuti per poi finire lì. Per 2 giorni consecutivi ho avuto una serie di attacchi di panico e riprese, tutte a distanza ravvicinata (attacco di panico per 30 minuti, poi passava, dopo 10 minuti un altro attacco, e così via per 2 giorni di fila). La notte mi addormentavo verso le 4 solo perchè crollavo dal sonno, e mi svegliavo verso mezzo giorno.
Al terzo giorno (cioè oggi) mi son passati gli attacchi, ma mi son rimasti il mal di testa e le vertigini.
Non sono mai stato così male in vita mia, e il solo pensiero di come stavo mi fa salire l'ansia e il panico. Non ho potuto consultare il mio medico perchè era ferragosto, e fra poche ore parto per le ferie.
Personalmente penso che questa serie di attacchi sia collegata più alla mia ipocondria che all'ernia iatale.
Ora ogni volta che sento di star per cadere in panico, evito l'"attacco" in 2 modi:
1: Cercando di pensare a qualcos'altro;
2: Arrabbiandomi;
Dopo tutta quella serie di attacchi di panico mi sono accorto che arrabbiandomi fa sparire tutti i sintomi (a parte le vertigini e la stanchezza) per qualche minuto, ma comunque sento sempre di essere sul punto di avere un altro attaco.
Ah mi stavo per dimenticare: da qualche giorno faccio uso di antibiotici (Amoxicillina e Acido Clavulanico) per un ascesso.
E' possibile che sia l'antibiotico che mi dia le vertigini e la stanchezza (che sono gli unici sintomi che persistono)??
Per evitare di nuovo di star male, e ritornare così ad avere una vita serena, cosa posso fare??
Grazie in anticipo
sono un ragazzo di 20 anni e da qualche settimana ho dei problemi.
Premetto che sono tabagista da circa 5 anni, e che al momento col lavoro che faccio conduco una vita sedentaria. Da più di 6 mesi, mi sono accorto di essere ipocondriaco.
Circa 2 settimane fa, ebbi la mia prima crisi di panico. Tutto ad un tratto cominciai ad avere il fiato pesante, debolezza, voglia di svenire, malessere generale, dolore al petto e, appunto, panico. Andai al pronto soccorso, dove mi fecero una flebo e un ECG e mi diedero una cosa per calmarmi. Dopo circa 30 minuti passò tutto.
Dopo questo primo "attacco", il mio medico decise di farmi fare degli esami del sangue e un test ECG sotto sforzo. Risultato: negativo.
Il giorno prima di andare a consegnare gli esami dell'ECG al mio medico, ebbi un altro attacco simile al precedente. Questa volta chiamai l'ambulanza, e dopo circa 30 minuti mi calmai di nuovo.
Andai dal mio medico che suppose che probabilmente la mia ernia iatale (che mi fu diagnosticata nel 2005) era peggiorata, e che il reflusso gastroesofageo che avevo, mi poteva dare questi sintomi. Mi prenotò quindi una gastroscopia (che dovrò fare poi ad ottobre) e mi prescrisse una medicina a base di Omeprazolo da sostituire alla cura a base di Magaldrato che stavo già facendo.
3 giorni fa un altro attacco di panico. Questa volta, però, assieme ai sintomi che ho elencato prima, si aggiunsero anche stanchezza e vertigini.
Questa volta, però non è durato 30-60 minuti per poi finire lì. Per 2 giorni consecutivi ho avuto una serie di attacchi di panico e riprese, tutte a distanza ravvicinata (attacco di panico per 30 minuti, poi passava, dopo 10 minuti un altro attacco, e così via per 2 giorni di fila). La notte mi addormentavo verso le 4 solo perchè crollavo dal sonno, e mi svegliavo verso mezzo giorno.
Al terzo giorno (cioè oggi) mi son passati gli attacchi, ma mi son rimasti il mal di testa e le vertigini.
Non sono mai stato così male in vita mia, e il solo pensiero di come stavo mi fa salire l'ansia e il panico. Non ho potuto consultare il mio medico perchè era ferragosto, e fra poche ore parto per le ferie.
Personalmente penso che questa serie di attacchi sia collegata più alla mia ipocondria che all'ernia iatale.
Ora ogni volta che sento di star per cadere in panico, evito l'"attacco" in 2 modi:
1: Cercando di pensare a qualcos'altro;
2: Arrabbiandomi;
Dopo tutta quella serie di attacchi di panico mi sono accorto che arrabbiandomi fa sparire tutti i sintomi (a parte le vertigini e la stanchezza) per qualche minuto, ma comunque sento sempre di essere sul punto di avere un altro attaco.
Ah mi stavo per dimenticare: da qualche giorno faccio uso di antibiotici (Amoxicillina e Acido Clavulanico) per un ascesso.
E' possibile che sia l'antibiotico che mi dia le vertigini e la stanchezza (che sono gli unici sintomi che persistono)??
Per evitare di nuovo di star male, e ritornare così ad avere una vita serena, cosa posso fare??
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
prima di parlare di attacchi di panico andrebbe fatta una diagnosi con una visita psichiatrica.
La sintomatologia che lamenta non è comunque caratteristica di un disturbo psichiatrico e sarebbe opportuno escludere patologie tiroidee.
Per avere un inquadramento più appropriato faccia una visita psichiatrica al più presto.
prima di parlare di attacchi di panico andrebbe fatta una diagnosi con una visita psichiatrica.
La sintomatologia che lamenta non è comunque caratteristica di un disturbo psichiatrico e sarebbe opportuno escludere patologie tiroidee.
Per avere un inquadramento più appropriato faccia una visita psichiatrica al più presto.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 17/08/2011.
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